Aereo presidenziale macedone abbattuto sul cielo bosniaco da una
"tragica ironia" antieuropea


"...Il primo ministro Branko Crvenkovski ha appreso la notizia mentre
si trovava Dublino, dove oggi doveva presentare la domanda di
ammissione della Macedonia all'Unione europea. La delegazione
governativa sta rientrando d'urgenza a Skopje. (ANSA)..."

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MACEDONIA: SI SCHIANTA FRA LE MINE AEREO PRESIDENZIALE /ANSA (di Carlo
Bollino)

(ANSA) - SKOPJE, 26 FEB - Nello stesso giorno [SIC] in cui il suo
paese viveva la tappa storica della richiesta di adesione all'Unione
europea, si e' schiantato con l'aereo di Stato contro una montagna
della Bosnia. Il presidente della repubblica macedone Boris
Trajkosvki e' morto questa mattina, intorno ale 8:45, in una tragedia
aerea dai contorni non ancora definiti [SIC]. Il suo corpo e quelli
delle altre otto persone che viaggiavano con lui, sono tuttora sparsi
insieme ai rottami del velivolo su un imprecisato costone di montagna
della Bosnia meridionale, nascosti dalla nebbia [SIC] e resi finora
inavvicinabili da una distesa di mine [SIC], residuati di quella
guerra jugoslava dalla quale la sua piccola repubblica si era
miracolosamente [SIC] salvata. E' una tragedia terribilmente
balcanica [SIC] questa, piena di simboli [SIC] e di coincidenze
[SIC], come e' tradizione [SIC] nella turbolenta storia di questo
strano [SIC] pezzo d'Europa. Boris Trajkosvki, in carica dal 1999 e
che il prossimo autunno avrebbe concluso il suo mandato, era partito
questa mattina dall'aeroporto 'Petrovec' di Skopje diretto a Mostar
per partecipare ad un vertice economico che doveva veder riuniti
tutti i paesi della regione. Il vecchio [SIC] turbo-elica Beechcraft
King Air 200 del protocollo di Stato era decollato poco dopo le 6:30
(ora locale e italiana): sulla Macedonia imperversava brutto tempo,
ma non tale da impedire la partenza. Insieme con lui viaggiavano tre
consiglieri (fra cui la portavoce Dimka Ilkova Boskovic), due
guardie del corpo e l'equipaggio. L'aereo, dono del governo americano
[SIC] e che alla fine dello scorso anno aveva subito un altro
incidente [SIC], ha sorvolato l'Albania, poi un tratto di mare
Adriatico e infine la Croazia: appena entrato nello spazio aereo
bosniaco e' scomparso dai radar. Da Mostar sono partiti i primi
mezzi di soccorso della Forza di stabilizzazione della Nato [SIC]
(Sfor) e della polizia locale. Le ricerche si sono subito indirizzate
verso Stolac, una localita' montagnosa 40 chilometri a sud-ovest di
Mostar dove testimoni avevano riferito di aver udito un'esplosione.
Nella tarda mattinata e' circolata la voce che i resti dell'aereo
presidenziale erano stati localizzati sul costone del monte Hrdog. Il
governo macedone ha poi rettificato [SIC], annunciando che il
ritrovamento era invece avvenuto sul monte Risnic, vicino a Lubjnje.
Il presidente bosniaco ha addirittura comunicato il recupero dei
primi quattro corpi. Ma nel pomeriggio la nuova svolta [SIC]: fonti
della Sfor e successivamente del governo macedone hanno precisato che
in realta' i resti del velivolo non sono stati ancora localizzati
[SIC], e che si cerca in un'area particolarmente impervia estesa per
circa 16 chilometri quadrati, coperta dalla nebbia [SIC] e piena di
campi minati. [SIC] Contraddizioni che tuttavia non tolgono nulla
[SIC] all'evidenza della tragedia: ''Non c'e' nessuna speranza che vi
siano sopravvissuti'' ha annunciato il premier Branko Crvenkovski,
rientrato d'urgenza da Dublino dove oggi [SIC] avrebbe dovuto
presentare la domanda di ammissione al presidente di turno del
semestre europeo. Era stato questo l'ultimo documento ufficiale
firmato ieri sera dal presidente Trajkovski. Ed e' al sogno europeo
che aveva dedicato poche ore prima del tragico volo, quella che si e'
rivelata la sua ultima dichiarazione: ''Dal giorno della nostra
indipendenza e fino ad oggi - aveva detto Trajkovski - non c'e' stato
progetto piu' grande e di interesse strategico che la nostra domanda
di adesione all'Unione europea''. La fatalita' [SIC] della sua
morte ha pero' congelato l'evento: la cerimonia a Dublino e' stata
annullata [SIC] e la delegazione guidata da Crvenkovski ha fatto
immediatamente rientro in patria. La notizia della morte di Trajkovski
ha sconvolto l'opinione pubblica macedone. Nella turbolenta storia
degli ultimi anni, questo giurista prestato alla politica veniva
considerato come unico punto fermo nel pericoloso scontro fra
nazionalismi albanesi e macedoni. La stessa comunita' internazionale
(Europa e Stati Uniti in testa) lo aveva prescelto come interlocutore
privilegiato per traghettare il paese verso una stabile democrazia
occidentale. La sua morte ora rischia di rimettere in discussione i
fragili equilibri interni di un paese che e' tuttora alla ricerca di
una propria identita' nazionale. Una preoccupazione evidentemente
condivisa dallo stesso primo ministro: ''E' necessario che la nostra
nazione resti unita'' ha detto questa sera parlando alla televisione
di Stato. Un appello seguito all'annuncio del ministero dell'Interno
di misure speciali di sicurezza introdotte in tutto il paese.
(ANSA) BLL-COR 26/02/2004 19:59


MACEDONIA: TRAJKOVSKI; LOCALIZZATI RESTI AEREO (2)

(ANSA) - SKOPJE, 27 FEB - Secondo il procuratore generale della
Federazione bosniaca Redzita Kreso, citato dalla televisione
nazionale macedone, i resti dell'aereo di Trajkovski sono stati
localizzati a 15 km dall'aeroporto di Mostar, dove ieri mattina
avrebbe dovuto atterrare. La localita' si chiama Kuskovici e stando
allo stesso procuratore si tratta di un'area sotto il controllo della
Sfor [SIC]; e questo ha impedito finora all'autorita' giudiziaria
bosniaca di recarsi sul posto [SIC]. Le ricerche per localizzare
i resti dell'aereo erano riprese fin da questa mattina dopo che ieri
sera erano state sospese a causa del buio [SIC] e delle pessime
condizioni del tempo [SIC]. Fonti della Sfor escludono che vi siano
sopravvissuti. (ANSA). BLL-COR/MRY 27/02/2004 10:00


MACEDONIA: TRAJKOVSKI; SOLANA, GIORNO TRAGICO PER TUTTI

(ANSA) - BRUXELLES, 26 FEB - ''Un giorno tragico per il popolo della
Macedonia e per tutti gli europei''. Cosi' l'alto rappresentante per la
politica estera e di difesa comune dell'Unione europea Javier Solana ha
commentato la morte, avvenuta oggi in un incidente aereo, del
presidente della Macedonia Boris Trajkovski che ha definito ''un grande
politico ed un grande patriota, che ha aperto la porta a cambi
importanti nel suo paese ed ha aperto il cammino a legami stretti con
l'Ue''.
Solana, in una dichiarazione, ha ricordato che Trajkovski ''lascia
molti amici in Europa e nel mondo. Era anche un grande amico mio - ha
aggiunto - un'amicizia sviluppatasi durante i difficili giorni del suo
paese'' nei quali ''ha avuto un ruolo decisivo per risolvere la crisi''.
Oltre ad esprimere le condoglianze ai familiari del presidente ed a
quelli delle altre vittime dell'incidente, Solana ha sottolineato che
''abbiamo perso un grande politico europeo e sara' molto difficile
farne a meno''.
Il responsabile della politica estera dell'Ue ha quindi sottolineato
''che per una tragica ironia il disastro aereo e' avvenuto in un giorno
in cui il paese presieduto da Trajkovski stava per presentare la
domanda di adesione all'Unione europea. Ma sono sicuro - ha concluso
Solana- che i macedoni opereranno per fare in modo che il sogno del
presidente Trajkovski diventi realta' e sostengano il paese nel cammino
verso l'Unione europea''. (ANSA).
COM-VS 26/02/2004 15:54