Vladan Batic scrive a Carla Del Ponte:
CARLA DEL PONTE , COMPLICE DI THACI

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"Novosti", Beograd 22.3.04

Otvoreno pismo Vladana Batica tuziocu haskog Tribunala Karli del Ponte.

VI STE TACIJEV SAUCESNIK

Jedino sta jos mozete da uradite je da podignete optuznice protiv
Tacija, Cekua i Haradinaja.

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Da "Novosti", Belgrado, 22.3.04

CARLA DEL PONTE , COMPLICE DI THACI

Lettera aperta di Vladan Batic, ex ministro di Grazia e Giustizia nel
governo di Djindjic, a Carla del Ponte.


"Nel corso dei tre anni ho capito che la sua giustizia è parziale e
selettiva, i suoi parametri disuguali. Ho capito che lei nutre una
avversione evidente nei confronti del popolo serbo, ed è venuta meno ad
ogni sua promessa", scrive Vladan Batic a Carla del Ponte, ex ministro
della Giustizia (e sicuramente non filo Milosevic).

"Nel marzo del 2001 lei ha promesso che Alija Izetbegovic sarà
processato, invece egli è morto nel 2003 senza che alcuna accusa contro
di lui sia stata mossa. Se lo fosse stata, viceversa, la posizione
della Serbia - accusata dalla Bosnia ed Erzegovina davanti al Tribunale
internazionale - sarebbe molto più favorevole.

Al presidente Djindjic Lei ha promesso che a Milutin Milutinovic sarà
data la possibilità di defendersi in libertà. A questa promessa Lei è
venuta meno come anche alla promessa che non saranno più rivolte accuse
contro i militari ed i poliziotti in attivita'.
E quello che è più importante, la ragione per cui le scrivo, è che Lei
non ha mosso alcuna accusa contro Thaci, Ceku e Haradinaj , i più
grandi grandi criminali nel mondo dopo la II Guerra mondiale. Lei non
ha reagito ancora in proposito malgrado il Ministero della Giustizia Le
abbia consegnato una documentazione di 40.000 mila pagine
(quarantamila) già nel 2001. Tutto era a Sua disposizione: le mappe di
guerra, i piani, foto, documentazione, video, descrizioni, analisi.

Lei aveva promesso che due accuse sarebbero state mosse entro la fine
del 2002.
Anche a questa promessa è venuta meno.
Poiché Lei ha cosi' giustificato i criminali albanesi, è avvenuta
l’ennesima strage del popolo serbo: il 17 marzo scorso.

In questo modo Lei è diventata la complice dei terroristi albanesi e
dei criminali di guerra, ed ha una grande responsabilità per questi
tragici eventi. Io l’ho avvertita a suo tempo.

L’unica cosa che Lei ancora può fare è di muovere subito le accuse e
firmare l’arresto di questi criminali, e poi dare le dimissioni. Faccia
questo almeno, ora. Almeno così non la tormenteranno le anime dei
bambini serbi uccisi e le ceneri dei nostri avi.


[in italiano a cura di Ivan Istrijan]