"Commissariamento globale e preventivo"
nel PRC in vista del Congresso
3: CAPRI ESPIATORI
3a. Comunicato stampa di Claudio Grassi
3b. Comunicato stampa di Bianca Bracci Torsi ed altri
3c. Come far fuori Nunzio D’Erme, Nichi Vendola e dar la colpa a
Beatrice
Giavazzi. Piccolo manuale per il prossimo congresso, di Gianni Favaro
... e la discussione prosegue su Indymedia:
http://italy.indymedia.org/news/2004/07/592765_comment.php#593006
=== 3a ===
Partito della Rifondazione Comunista
Direzione Nazionale
COMUNICATO STAMPA DI CLAUDIO GRASSI
(SEGRETERIA NAZIONALE P.R.C.)
Rifondazione Comunista ha ormai imboccato la strada dei commissariamenti
e degli interventi burocratici e autoritari tesi a colpire le
espressioni di dissenso che si sono manifestate in questi anni
all’interno della maggioranza del partito.
Dopo aver commissariato, 15 giorni fa, l’intera regione Calabria dove il
segretario regionale era espressione dell’Area de l’Ernesto, oggi la
Segreteria nazionale, a maggioranza (voto contrario di Claudio Grassi)
ha deciso di colpire il Dipartimento Enti Locali guidato, guarda caso,
da Gianluigi Pegolo, anch’egli rappresentante di spicco dell’Area de
l’Ernesto.
Le motivazioni di questo provvedimento, che consiste nel togliere
l’Ufficio Elettorale dal Dipartimento Enti Locali per passarlo
all’Organizzazione, sono legate alla mancata elezione di Nichi Vendola
al Parlamento Europeo.
Peccato che l’Ufficio Elettorale non abbia alcuna responsabilità di
questo! Si è voluto costruire e cercare un capro espiatorio. Infatti
mai, da quando esiste Rifondazione Comunista, la scelta di opzione in un
collegio o in un altro di Fausto Bertinotti, o di altri dirigenti del
partito, è stata effettuata dall’Ufficio Elettorale.
Siamo di fronte, quindi, ad un nuovo provvedimento contro il pluralismo
interno, che assume una valenza ancora più grave poiché viene attuata,
così come per il commissariamento della Calabria, a Congresso avviato.
Probabilmente si pensa di fermare con queste modalità il processo di
crescita e di consenso intorno alle posizioni politiche espresse
dall’Area de l’Ernesto. In questi ultimi due anni, infatti, la
componente che allo scorso congresso presentò gli emendamenti, si è
rafforzata, come ha dimostrato anche lo straordinario successo della
Festa nazionale de l’Ernesto conclusasi domenica scorsa a Cantiano.
Con i provvedimenti, come quello preso oggi a maggioranza dalla
Segreteria nazionale, la democrazia, la partecipazione, il rispetto del
pluralismo interno vengono purtroppo sempre più calpestate da un modo di
procedere burocratico e maggioritario.
Claudio Grassi (Segreteria nazionale PRC)
Roma, 27 luglio 2004
=== 3b ===
COMUNICATO STAMPA
In riferimento al comunicato stampa del 27 luglio scorso a firma di
Claudio Grassi, membro della Segreteria nazionale del Prc, si informa
che i firmatari del presente comunicato, in sintonia con le
preoccupazioni di una parte consistente del partito romano in ordine
allo stato del partito stesso e alla sua democrazia interna, si sono
recati oggi presso la Direzione Nazionale del Prc per chiedere un
urgente incontro alla Segreteria e per consegnare la seguente lettera:
Care compagne, cari compagni,
apprendiamo esterrefatti della decisione assunta a maggioranza (con il
voto contrario di Claudio Grassi) dalla Segreteria nazionale in merito
alla vicenda che ha visto inopinatamente rimesso in questione l’incarico
di deputato europeo del compagno Nichi Vendola.
La responsabilità di tale grave infortunio è stata attribuita
all’Ufficio elettorale e, quindi, alla compagna Beatrice Giavazzi (unica
componente di detto ufficio): conseguentemente, si è deciso di
trasferire l’Ufficio elettorale dal dipartimento Enti Locali a quello
dell’Organizzazione.
Riteniamo tale decisione profondamente ingiusta. Sappiamo che la
comunicazione formale dell’opzione dei compagni eletti in più collegi
elettorali non è sin qui mai stata compito dell’Ufficio elettorale
medesimo. Inoltre conosciamo bene la compagna Beatrice: senza un filo di
retorica, possiamo dire che il suddetto provvedimento di fatto penalizza
una compagna splendida, che – nella totale solitudine in cui in questi
mesi è stato lasciato l’ufficio in questione – ha dato con abnegazione
un contributo unico di esperienza e competenza per il bene e il successo
del nostro partito. Vediamo dunque in tale decisione l’ennesima e più
sconcertante pagina nera nell’ambito della dialettica interna al
partito.
Anche per assicurare al percorso congressuale un clima consono allo
sviluppo di una libera discussione, nell’auspicare un ripensamento che
includa una giusta valutazione dei fatti e delle persone coinvolte,
chiediamo urgentemente un incontro con i membri della Segreteria
nazionale.
Saluti comunisti
Bianca Bracci Torsi
Rosanna Palomba
Mauro Belisario
Bruno Steri
Daniela Cortese
Emilio Zanetti Chini
Gualtiero Alunni
Massimo Cola
Franco Vanni
Franco Pallone
Vincenzo Di Brango
Alba Paolini
Tina Costa
Luca Fontana
Manuela Ausilio
Giovanni Barbera
Silvia De Bianchi
Luca Placidi
Clelia Forgnone
Renato Caputo
Roberto Fucci
Giorgio Montesi
Francesco Cori
Franco Forconi
Domenico Farina
Romolo Moreschi
Angelo Cavalli
Franco Guerra
Claudio Di Cesare
Massimiliano Ortu
Valentina Steri
Giovanni Ammendola
Nicola Porcelli
... e tanti altri
(si tratta di segretari di circolo, consiglieri, assessori, giovani del
PRC e del presidente dell'Associazione Italia-Cuba di Roma di Roma)
Roma, 28 luglio 2004
=== 3c ===
Come far fuori Nunzio D’Erme, Nichi Vendola e dar la colpa a Beatrice
Giavazzi. Piccolo manuale per il prossimo congresso.
Regola n° 1 bisogna avere un autorevolissimo segretario nazionale con
almeno sei persone (tra segretari e ufficio stampa) alla sede della
direzione nazionale, un imprecisato numero di altre persone tra uffici
della camera dei deputati e del parlamento europeo che lo seguono, ne
curano l’immagine e sbrigano tutte sue incombenze amministrative.
Regola n° 2 bisogna avere un dipartimento enti locali diretto da un
dirigente, ex membro della segreteria nazionale, critico verso la linea
del segretario (area Grassi), meglio se ha ottenuto un buon risultato
alle ultime elezioni amministrative.
Regola n° 3 serve una impiegata del dipartimento enti locali che da anni
si occupa (stimata e apprezzata da tutti) anche dell’ufficio elettorale.
Bisogna però lasciarla sola durante tutta la campagna elettorale e
negarle anche i mezzi (ad esempio il fax ) per poter garantire il lavoro
minimo.
Regola n°4 si convoca una segreteria nazionale e si incolpa, a
maggioranza, la povera Giavazzi di non aver pensato che gli innumerevoli
collaboratori e lo stesso segretario, improvvisamente e stranamente
colti da amnesia, non si sono ricordati di far optare Bertinotti (com’è
sempre stato in passato) per una delle circoscrizioni in cui è stato
eletto, in questo caso quella delle Isole come deciso dalla stessa
segreteria diversi giorni prima. Ovviamente non bisogna far sapere che:
- le lettere di nomina a parlamentare europeo sono arrivate
personalmente al segretario e non all’ufficio elettorale.
- Le lettere arrivate ai rappresentanti della lista nelle
circoscrizioni o sono sparite o non sono state trasmesse a Roma
- Quando hanno discusso in segreteria del caso D’Erme/ Vendola e
si è scelta la circoscrizione Isole nessuno ha pensato che bisognasse
optare, nemmeno il segretario che lo fa oramai da anni.
Seguendo queste semplici regole si possono ottenere simultaneamente
diversi risultati positivi:
a) Si evita di far fare un figuraccia al segretario smemorato
b) Si scarica su un’area interna critica la responsabilità del
pasticcio, sempre creato dal segretario, sul caso D’Erme e disobbedienti
c) Si scarica sull’ufficio elettorale la figuraccia fatta dal
segretario nei confronti del povero Nichi Vendola.
d) Si colpisce un dipartimento che da fastidio.
e) Si scredita una compagna molto stimata e ascoltata dal partito
che ha anche lei una posizione critica.
Gianni Favaro
Direzione PRC
nel PRC in vista del Congresso
3: CAPRI ESPIATORI
3a. Comunicato stampa di Claudio Grassi
3b. Comunicato stampa di Bianca Bracci Torsi ed altri
3c. Come far fuori Nunzio D’Erme, Nichi Vendola e dar la colpa a
Beatrice
Giavazzi. Piccolo manuale per il prossimo congresso, di Gianni Favaro
... e la discussione prosegue su Indymedia:
http://italy.indymedia.org/news/2004/07/592765_comment.php#593006
=== 3a ===
Partito della Rifondazione Comunista
Direzione Nazionale
COMUNICATO STAMPA DI CLAUDIO GRASSI
(SEGRETERIA NAZIONALE P.R.C.)
Rifondazione Comunista ha ormai imboccato la strada dei commissariamenti
e degli interventi burocratici e autoritari tesi a colpire le
espressioni di dissenso che si sono manifestate in questi anni
all’interno della maggioranza del partito.
Dopo aver commissariato, 15 giorni fa, l’intera regione Calabria dove il
segretario regionale era espressione dell’Area de l’Ernesto, oggi la
Segreteria nazionale, a maggioranza (voto contrario di Claudio Grassi)
ha deciso di colpire il Dipartimento Enti Locali guidato, guarda caso,
da Gianluigi Pegolo, anch’egli rappresentante di spicco dell’Area de
l’Ernesto.
Le motivazioni di questo provvedimento, che consiste nel togliere
l’Ufficio Elettorale dal Dipartimento Enti Locali per passarlo
all’Organizzazione, sono legate alla mancata elezione di Nichi Vendola
al Parlamento Europeo.
Peccato che l’Ufficio Elettorale non abbia alcuna responsabilità di
questo! Si è voluto costruire e cercare un capro espiatorio. Infatti
mai, da quando esiste Rifondazione Comunista, la scelta di opzione in un
collegio o in un altro di Fausto Bertinotti, o di altri dirigenti del
partito, è stata effettuata dall’Ufficio Elettorale.
Siamo di fronte, quindi, ad un nuovo provvedimento contro il pluralismo
interno, che assume una valenza ancora più grave poiché viene attuata,
così come per il commissariamento della Calabria, a Congresso avviato.
Probabilmente si pensa di fermare con queste modalità il processo di
crescita e di consenso intorno alle posizioni politiche espresse
dall’Area de l’Ernesto. In questi ultimi due anni, infatti, la
componente che allo scorso congresso presentò gli emendamenti, si è
rafforzata, come ha dimostrato anche lo straordinario successo della
Festa nazionale de l’Ernesto conclusasi domenica scorsa a Cantiano.
Con i provvedimenti, come quello preso oggi a maggioranza dalla
Segreteria nazionale, la democrazia, la partecipazione, il rispetto del
pluralismo interno vengono purtroppo sempre più calpestate da un modo di
procedere burocratico e maggioritario.
Claudio Grassi (Segreteria nazionale PRC)
Roma, 27 luglio 2004
=== 3b ===
COMUNICATO STAMPA
In riferimento al comunicato stampa del 27 luglio scorso a firma di
Claudio Grassi, membro della Segreteria nazionale del Prc, si informa
che i firmatari del presente comunicato, in sintonia con le
preoccupazioni di una parte consistente del partito romano in ordine
allo stato del partito stesso e alla sua democrazia interna, si sono
recati oggi presso la Direzione Nazionale del Prc per chiedere un
urgente incontro alla Segreteria e per consegnare la seguente lettera:
Care compagne, cari compagni,
apprendiamo esterrefatti della decisione assunta a maggioranza (con il
voto contrario di Claudio Grassi) dalla Segreteria nazionale in merito
alla vicenda che ha visto inopinatamente rimesso in questione l’incarico
di deputato europeo del compagno Nichi Vendola.
La responsabilità di tale grave infortunio è stata attribuita
all’Ufficio elettorale e, quindi, alla compagna Beatrice Giavazzi (unica
componente di detto ufficio): conseguentemente, si è deciso di
trasferire l’Ufficio elettorale dal dipartimento Enti Locali a quello
dell’Organizzazione.
Riteniamo tale decisione profondamente ingiusta. Sappiamo che la
comunicazione formale dell’opzione dei compagni eletti in più collegi
elettorali non è sin qui mai stata compito dell’Ufficio elettorale
medesimo. Inoltre conosciamo bene la compagna Beatrice: senza un filo di
retorica, possiamo dire che il suddetto provvedimento di fatto penalizza
una compagna splendida, che – nella totale solitudine in cui in questi
mesi è stato lasciato l’ufficio in questione – ha dato con abnegazione
un contributo unico di esperienza e competenza per il bene e il successo
del nostro partito. Vediamo dunque in tale decisione l’ennesima e più
sconcertante pagina nera nell’ambito della dialettica interna al
partito.
Anche per assicurare al percorso congressuale un clima consono allo
sviluppo di una libera discussione, nell’auspicare un ripensamento che
includa una giusta valutazione dei fatti e delle persone coinvolte,
chiediamo urgentemente un incontro con i membri della Segreteria
nazionale.
Saluti comunisti
Bianca Bracci Torsi
Rosanna Palomba
Mauro Belisario
Bruno Steri
Daniela Cortese
Emilio Zanetti Chini
Gualtiero Alunni
Massimo Cola
Franco Vanni
Franco Pallone
Vincenzo Di Brango
Alba Paolini
Tina Costa
Luca Fontana
Manuela Ausilio
Giovanni Barbera
Silvia De Bianchi
Luca Placidi
Clelia Forgnone
Renato Caputo
Roberto Fucci
Giorgio Montesi
Francesco Cori
Franco Forconi
Domenico Farina
Romolo Moreschi
Angelo Cavalli
Franco Guerra
Claudio Di Cesare
Massimiliano Ortu
Valentina Steri
Giovanni Ammendola
Nicola Porcelli
... e tanti altri
(si tratta di segretari di circolo, consiglieri, assessori, giovani del
PRC e del presidente dell'Associazione Italia-Cuba di Roma di Roma)
Roma, 28 luglio 2004
=== 3c ===
Come far fuori Nunzio D’Erme, Nichi Vendola e dar la colpa a Beatrice
Giavazzi. Piccolo manuale per il prossimo congresso.
Regola n° 1 bisogna avere un autorevolissimo segretario nazionale con
almeno sei persone (tra segretari e ufficio stampa) alla sede della
direzione nazionale, un imprecisato numero di altre persone tra uffici
della camera dei deputati e del parlamento europeo che lo seguono, ne
curano l’immagine e sbrigano tutte sue incombenze amministrative.
Regola n° 2 bisogna avere un dipartimento enti locali diretto da un
dirigente, ex membro della segreteria nazionale, critico verso la linea
del segretario (area Grassi), meglio se ha ottenuto un buon risultato
alle ultime elezioni amministrative.
Regola n° 3 serve una impiegata del dipartimento enti locali che da anni
si occupa (stimata e apprezzata da tutti) anche dell’ufficio elettorale.
Bisogna però lasciarla sola durante tutta la campagna elettorale e
negarle anche i mezzi (ad esempio il fax ) per poter garantire il lavoro
minimo.
Regola n°4 si convoca una segreteria nazionale e si incolpa, a
maggioranza, la povera Giavazzi di non aver pensato che gli innumerevoli
collaboratori e lo stesso segretario, improvvisamente e stranamente
colti da amnesia, non si sono ricordati di far optare Bertinotti (com’è
sempre stato in passato) per una delle circoscrizioni in cui è stato
eletto, in questo caso quella delle Isole come deciso dalla stessa
segreteria diversi giorni prima. Ovviamente non bisogna far sapere che:
- le lettere di nomina a parlamentare europeo sono arrivate
personalmente al segretario e non all’ufficio elettorale.
- Le lettere arrivate ai rappresentanti della lista nelle
circoscrizioni o sono sparite o non sono state trasmesse a Roma
- Quando hanno discusso in segreteria del caso D’Erme/ Vendola e
si è scelta la circoscrizione Isole nessuno ha pensato che bisognasse
optare, nemmeno il segretario che lo fa oramai da anni.
Seguendo queste semplici regole si possono ottenere simultaneamente
diversi risultati positivi:
a) Si evita di far fare un figuraccia al segretario smemorato
b) Si scarica su un’area interna critica la responsabilità del
pasticcio, sempre creato dal segretario, sul caso D’Erme e disobbedienti
c) Si scarica sull’ufficio elettorale la figuraccia fatta dal
segretario nei confronti del povero Nichi Vendola.
d) Si colpisce un dipartimento che da fastidio.
e) Si scredita una compagna molto stimata e ascoltata dal partito
che ha anche lei una posizione critica.
Gianni Favaro
Direzione PRC