(english / italiano)

ASSEDIARE LA RUSSIA (2)

1. USA presents Ukraine ultimatum (by Alexandra Kirichenko, Pravda.RU)
/ Ultimatum USA all'Ucraina

2. LUKASHENKO A FIANCO DI PUTIN / West doesn't want independent Belarus
- Novitsky

3. I PRIMI PASSI DEL “FRONTE UNITO” CONTRO PUTIN ...


ALTRI LINK / MORE LINKS:

ZBIGNEW BRZEZINSKI: Ecco l'uomo che sta dietro il giornale russo
che ispira le campagne "progressiste" sulla Cecenia e che gode di così
grande prestigio nella redazione di "Liberazione"  

http://2004.novayagazeta.ru/nomer/2004/76n/n76n-s10.shtml

The Action Ukraine Report: Kissinger speaks in Ukraine next week (by E.
Morgan Williams)

http://www.freerepublic.com/focus/f-news/1247636/posts


=== 1 ===

http://english.pravda.ru/printed.html?news_id=14455
http://english.pravda.ru/world/20/92/370/14455_ukraine.html

USA presents Ukraine ultimatum

10/16/2004 13:03

US administration urged the Ukrainian government to put an end to
violations of democratic norms

The US Department of State has recently released rather a harsh
statement. The official spokesman for the department, Richard Boucher,
demanded Ukraine should conduct the forthcoming presidential election
without any violations. Otherwise, Boucher stated, Ukraine would be
deprived of the political support from the States. According to the US
official, America would closely cooperate with any politician, who
would win the honest and free election.

The Department of State reminded that Washington was grateful to
Ukraine for its support of the operations in Afghanistan and Iraq,
although it did not relieve the Ukrainian administration of the
responsibility to Ukrainian citizens to protect democracy and human
rights in the country and hold the election in compliance with
international standards. Boucher emphasized that the US administration
urged the Ukrainian government to put an end to violations of
democratic norms and to let Ukrainians vote freely.

The USA is concerned about the fact that the Ukrainian government tries
to restrict freedom of speech and mass media. In addition, the American
officials do not like the fact that Ukrainian politicians often use
state resources to support one of the nominees for the presidential
post, RUpor news agency said. If the election in Ukraine does not meet
democratic standards, the USA will have to revise the relations with
those people, who manipulate the elections, Richard Boucher promised.

The US Department of State believes that the forthcoming election will
be the most important presidential election in the history of Ukraine.
OSCE will send 600 international observers to Ukraine to observe the
election process. Ukraine will have 10,000 of its own observers too.
The observers will not be able to prevent all violations, although they
will register the most blatant ones of them.

American and European officials believe that Ukrainian authorities may
not let international observers access the polls on the voting day. In
addition, they may not be allowed to observe the process of vote
calculation.

Alexandra Kirichenko
(Translated by: Dmitry Sudakov)

Pravda.Ru


=== 2 ===

LUKASHENKO A FIANCO DI PUTIN

Il presidente della Bielorussia accusa gli USA e l’Occidente di
esercitare pesanti pressioni sulla Russia

http://www.gazeta.ru/2004/10/13/kz_m136414.shtml

13 ottobre 2004

Il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko, nel corso di una
conferenza stampa a Minsk, ha approvato le ultime iniziative del
governo russo per il rafforzamento delle strutture statali. Egli ha
avvertito che la Russia dovrà aspettarsi un aumento della pressione
esterna, durante il processo di introduzione della riforma del potere.

“Non appena il presidente della Russia Vladimir Putin ha fatto
allusione alla necessità di una riforma del potere nel paese,
immediatamente le pressioni nei suoi confronti sono state pesantissime.
Essi non hanno certo bisogno di una Russia forte”, - ha aggiunto
Lukashenko. Faceva sicuramente riferimento agli USA e all’Occidente,
con cui non intrattiene certo rapporti amichevoli.

Traduzione dal russo di Mauro Gemma

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http://www.interfax.ru/e/B/0/28.html?id_issue=10711966

Interfax - October 15, 2004

West doesn't want independent Belarus - Novitsky

MINSK - Gennady Novitsky, chairman of the Belarussian
Republic said that the independence of Belarus is a
major irritating factor for the Western countries.

"In the West, many issues relating to Belarus's
internal policy are perceived in a special, to be more
exact, in a negative way. The reasons for that are
known. It is the independent policy pursued by the
young Belarussian state under the leadership of the
president of the country. This policy contradicts big
capital," Novitsky said in an exclusive interview with
Interfax.

"Belarus has not been sold and dragged apart. The
republic is run by a government elected by people, not
sharks of capitalism," Novitsky said.


=== 3 ===

I PRIMI PASSI DEL “FRONTE UNITO” CONTRO PUTIN

di Elena Zemskova

http://www.strana.ru

7 ottobre 2004

Il sito internet russo “strana.ru” ha pubblicato la cronaca della
“storica” conferenza che ha visto confrontarsi, ai massimi livelli, gli
esponenti dell’opposizione a Putin, alla ricerca di una singolare
piattaforma comune di “sinistra-destra”. Tralasciamo ogni commento,
lasciando ai lettori le conclusioni. (MG)

 
Oggi a Mosca si è svolta la conferenza dal titolo “La riforma del
potere in Russia: che fare?”, in cui gli esponenti di “Mela” (è il più
vecchio partito liberale russo, diretto da G. Javlinskij, che ha
operato una spettacolare, quanto insidiosa, apertura nei confronti del
PCFR, nota del traduttore), Unione delle forze di destra (SPS), PCFR,
insieme ai leader delle organizzazioni sociali “Libera Russia” e “Per
una vita dignitosa” Irina Khakamada e Serghey Glazyev (recentemente
uscito dal Partito “Rodina”, che, insieme al suo attuale leader
Rogozin, aveva contribuito a fondare e a posizionare su una linea non
pregiudizialmente ostile a Putin, nota del traduttore) hanno nuovamente
affrontato le prospettive dell’unità tra le forze di opposizione, senza
peraltro concludere un accordo definitivo.

Coprendo abbondantemente di critiche il nuovo corso politico, i
rappresentanti dell’opposizione si sono posti il secolare interrogativo
russo “che fare?”. Anche se tutti si sono richiamati alla necessità
dell’unità, hanno comunque suscitato grande discussione le diverse
forme che potrebbe assumere l’azione comune. Il “numero due” di “Mela”
Serghey Mitrokhin ha posto la questione del modo come sopravvivere
nelle nuove condizioni. “Ormai da tempo viviamo in condizioni diverse,
ma continuiamo ad agire come nel passato”, - ha affermato. I metodi di
contrapposizione al potere preferiti dai democratici – gli appelli alle
istanze superiori della magistratura – danno solo visibilità alla
lotta. Mitrokhin ha invitato l’opposizione a ricordare e a utilizzare
come arma l’esperienza del movimento dissidente. “Le azioni comuni
dell’opposizione devono fondarsi su due principi: l’assistenza e il
sostegno reciproci, - ha chiarito. I democratici devono trasformarsi in
opposizione extraparlamentare e utilizzare attivamente nel loro
arsenale i metodi “della piazza”, lavorando a diretto contatto con la
popolazione (C’è da dire che, pochi giorni dopo, queste
raccomandazioni di stampo “sorosiano” venivano messe in pratica,
attraverso la convocazione, il 14 ottobre, di una provocazione davanti
all’ambasciata a Mosca della Bielorussia antimperialista: ben 20
manifestanti russi e bielorussi di gruppi filoccidentali e
“alternativi”, convocati proprio dal partito “Mela”, invocavano a gran
voce l’intervento delle “democrazie” occidentali per “estirpare dal
corpo dell’Europa” il “dittatore Lukashenko” alleato della Russia e del
“tiranno Putin”, nota del traduttore).    

Il segretario del consiglio politico dell’Unione delle forze di destra
(l’SPS che raccoglie i più screditati e odiati personaggi del decennio
eltsiniano, come Ciubays, Gaydar, Nemtsov e quello che resta della
“famiglia”, nota del traduttore) Boris Nadezhdin si è dichiarato in
disaccordo con il collega di “Mela”. A suo parere, l’opposizione
dovrebbe agire con trasparenza e chiarezza. Ciò significa che il
compito principale dell’opinione pubblica democratica dovrebbe essere
quello di elaborare una strategia alternativa per la Russia nel
contesto delle minacce del XXI secolo. Secondo Nadezhdin, i democratici
e le sinistre potrebbero trovare l’unità su tre valori fondamentali: la
democrazia, intesa come potere popolare, la competizione politica e le
libertà civili. Egli ha dichiarato la necessità di convocare un “forum
nazionale delle forze di opposizione” allo scopo di preparare una
risposta “sul piano concettuale” alle minacce del nuovo secolo. “Il
risultato del lavoro del forum dovrebbe essere la stesura delle tesi,
che potrebbero essere sottoscritte da tutte le forze di opposizione”, -
ha detto Nadezhdin.

A parere della presidentessa del comitato organizzativo di “Libera
Russia” Irina Khakamada, la coalizione di opposizione potrebbe essere
formata sulla base di un progetto sociale liberale. “L’asse portante di
tale progetto dovrebbe essere costituito dall’offerta di eguali
opportunità a tutti i cittadini”, - ha chiarito Khakamada, che ha poi
dichiarato di essere pronta ad unirsi con qualsiasi partito
d’opposizione a qualsiasi condizione. “Limoni” e “mele” devono crescere
su un unico albero”, - ha affermato.

Il leader di “Nuove Destre” Vladimir Shmeliov ha cercato invece di
raffreddare l’ardore pseudorivoluzionario dei colleghi dello
schieramento democratico. “I richiami ad unirsi con sinistre e destre
estreme assumono il significato di un appello alla rivoluzione
“leninista”, che, in fin dei conti, è peggio della “verticale” del
potere”, - ha dichiarato. Shmeliov ha sottolineato che i democratici
dovrebbero tenersi alla larga da piani che prevedono la formazione di
una coalizione, ma semmai avviarsi sulla strada della creazione di un
“partito unificato nazionale di destra”. A definire la piattaforma del
nuovo partito concorrerebbero le idee “di destra”. Secondo Shmeliov,
metà dei cittadini russi sostiene inconsapevolmente “opinioni di
destra”. “Dobbiamo aiutare la popolazione a raggiungere la
consapevolezza dei suoi autentici interessi, e per ottenere ciò
dobbiamo lavorare maggiormente “sul campo”, - ha detto. Inoltre,
Shmeliov ha rilevato che nella nuova struttura potrebbero entrare i
rappresentanti dei più svariati movimenti politici.

Anche il segretario del C.C. del Partito Comunista della Federazione
Russa Vadim Solovyev ha sostenuto l’idea della formazione di una
coalizione delle forze d’opposizione. “I comunisti e i democratici
hanno orientamenti ideologici differenti, ma noi non desideriamo certo
che si ripeta l’esperienza della Germania del ’33, dove l’incapacità a
raggiungere un’intesa, dimostrata da comunisti e socialdemocratici, ha
portato al potere gli “hitleriani”, - ha affermato.

Secondo il deputato della Duma di Stato Serghey Glazyev, una forma di
autorganizzazione delle forze di opposizione potrebbe essere
rappresentata dalla convocazione di un referendum in difesa degli
interessi dei cittadini russi. Secondo il deputato, al referendum
dovrebbero essere proposti tre quesiti di fondo: sul mantenimento delle
garanzie sociali, sulla realizzazione dei diritti politici e sulla
confisca delle rendite derivanti dalle risorse naturali. “La necessità
della confisca delle rendite da risorse naturali non piace a tutti, ma
tale idea è sostenuta fortemente dal popolo”, - ha fatto notare
Glazyev. Ha poi preso la parola Boris Nadezhdin: “Ma non si potrebbe
escludere il quesito sulla rendita da risorse naturali, proponendo solo
quello relativo ai diritti politici?”. Glazyev ha insistito: “Senza
tale proposta il referendum si trasformerebbe in un’iniziativa
populistica”.

Nei corridoi Seghey Glazyev ha dichiarato ai giornalisti di avere già
avviato trattative per unire le forze di diversi partiti politici, in
vista della convocazione del referendum. “Ci sono possibilità di
ottenere il sostegno del PCFR (che ha poi rifiutato, probabilmente per
non pregiudicare il dialogo con le forze liberali, nota del traduttore)
e “Mela”. Non contiamo sull’Unione delle forze di destra, sapendo quali
sono i nostri rapporti con Ciubays”. Secondo il deputato, il referendum
dovrebbe essere convocato nell’autunno del prossimo anno.

 
Traduzione dal russo di Mauro Gemma