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Resoconto dell'assemblea nazionale di Roma
Resoconto dell'assemblea nazionale di Roma
L'eurocentrismo del movimento porta fuori strada
Si è svolta a Roma domenica 17 ottobre una assemblea nazionale dei
collettivi, associazioni e comitati impegnati contro la guerra, per il
ritiro delle truppe dall'Iraq e nel sostegno al diritto alla
resistenza dei popoli. L'assemblea si è svolta significativamente in
concomitanza con la manifestazione europea di Londra che si è espressa
sugli stessi contenuti. La discussione ha avuto il pregio di entrare
nel merito dei problemi, delle evidenti difficoltà e delle possibilità
che da alcuni mesi attraversano il movimento contro la guerra in
Italia. Nel dibattito è stata sottolineata in molti interventi la
critica alla deriva eurocentrista egemone sul movimento in Italia e in
Francia che sta entrando sistematicamente in contraddizione con i
contenuti e le caratteristiche antimperialiste del movimento nelle
altre aree del mondo, in modo particolare nel Medio Oriente come in
America Latina, su Cuba come in Asia, oltrechè con quello di altri
paesi europei come dimostrato dal FSE di Londra. Dagli interventi di
compagni delle varie realtà è emersa la decisione di mettere in
cantiere un percorso comune di dibattito e iniziativa nei prossimi
mesi e dentro le scadenze del movimento, un percorso che intendiamo
estendere a tutti i soggetti che segnalano lo stesso "malessere" e
condividono la stessa esigenza di un salto di qualità
nell'elaborazione e nell'iniziativa del movimento contro la guerra.
Sulla manifestazione del 30 ottobre:
E' stato deciso di essere in piazza con un proprio appuntamento,
propri striscioni ed un proprio spezzone di corteo nella
manifestazione del prossimo 30 ottobre in sintonia con gli obiettivi
emersi a recentemente al FSE di Londra e prima ancora nei forum
internazionali di Mumbay e di Beirut: ritiro immediato delle truppe
dall'Iraq, fine dell'occupazione dell'Iraq e della Palestina, sostegno
al diritto alla resistenza dei popoli iracheno e palestinese, un no
chiaro alla Costituzione Europea rispetto alla quale riteniamo che il
movimento debba assumere una posizione nettamente oppositiva e non
emendativa. Invitiamo tutte le realtà che riconoscono la coerenza tra
questi obiettivi e quelli espressi dal movimento a livello
internazionale a convergere in questo appuntamento e nello spezzone.
Conseguentemente alla critica all'eurocentrismo, si lavorerà affinché
il nostro spezzone sia caratterizzato dalla presenza di contenuti e
soggetti dei movimenti sociali che scenderanno in campo il prossimo 6
novembre e dei movimenti del terzo mondo, anche del terzo mondo in
casa nostra: quegli immigrati che stanno conducendo lotte autonome e
decisive contro le leggi razziste introdotte nel nostro paese e
indicative di una escalation islamofobica che va contrastata con
determinazione.
Sulle iniziative del 29 ottobre:
Infine, alla vigilia della manifestazione del 30 marzo e in
concomitanza con il vertice dei capi di stato dell'Unione Europea a
Roma per la firma del Trattato Costituzionale, il 29 ottobre sarà
attivata una "piazza resistente" che funzionerà come punto di
controinformazione, denuncia e comunicazione sulle forze che in tutto
il mondo oppongono resistenza all'imperialismo.
Sulla manifestazione del 13 novembre:
In continuità con questo appuntamento si è deciso di contribuire al
massimo alla manifestazione del 13 novembre in solidarietà con la
lotta del popolo palestinese in occasione della settimana
internazionale contro il Muro dell'Apartheid.
Dalla discussione è emersa l'esigenza di rafforzare il percorso comune
di confronto ed organizzazione tra tutte le realtà che condividono le
stesse esigenze che sono alla base dell'assemblea del 17 ottobre e di
riconvocare una assemblea nazionale per i primi mesi del prossimo per
verificare le possibilità e i passaggi qualititativi di questo percorso.
--- Fine messaggio inoltrato ---
Resoconto dell'assemblea nazionale di Roma
Resoconto dell'assemblea nazionale di Roma
L'eurocentrismo del movimento porta fuori strada
Si è svolta a Roma domenica 17 ottobre una assemblea nazionale dei
collettivi, associazioni e comitati impegnati contro la guerra, per il
ritiro delle truppe dall'Iraq e nel sostegno al diritto alla
resistenza dei popoli. L'assemblea si è svolta significativamente in
concomitanza con la manifestazione europea di Londra che si è espressa
sugli stessi contenuti. La discussione ha avuto il pregio di entrare
nel merito dei problemi, delle evidenti difficoltà e delle possibilità
che da alcuni mesi attraversano il movimento contro la guerra in
Italia. Nel dibattito è stata sottolineata in molti interventi la
critica alla deriva eurocentrista egemone sul movimento in Italia e in
Francia che sta entrando sistematicamente in contraddizione con i
contenuti e le caratteristiche antimperialiste del movimento nelle
altre aree del mondo, in modo particolare nel Medio Oriente come in
America Latina, su Cuba come in Asia, oltrechè con quello di altri
paesi europei come dimostrato dal FSE di Londra. Dagli interventi di
compagni delle varie realtà è emersa la decisione di mettere in
cantiere un percorso comune di dibattito e iniziativa nei prossimi
mesi e dentro le scadenze del movimento, un percorso che intendiamo
estendere a tutti i soggetti che segnalano lo stesso "malessere" e
condividono la stessa esigenza di un salto di qualità
nell'elaborazione e nell'iniziativa del movimento contro la guerra.
Sulla manifestazione del 30 ottobre:
E' stato deciso di essere in piazza con un proprio appuntamento,
propri striscioni ed un proprio spezzone di corteo nella
manifestazione del prossimo 30 ottobre in sintonia con gli obiettivi
emersi a recentemente al FSE di Londra e prima ancora nei forum
internazionali di Mumbay e di Beirut: ritiro immediato delle truppe
dall'Iraq, fine dell'occupazione dell'Iraq e della Palestina, sostegno
al diritto alla resistenza dei popoli iracheno e palestinese, un no
chiaro alla Costituzione Europea rispetto alla quale riteniamo che il
movimento debba assumere una posizione nettamente oppositiva e non
emendativa. Invitiamo tutte le realtà che riconoscono la coerenza tra
questi obiettivi e quelli espressi dal movimento a livello
internazionale a convergere in questo appuntamento e nello spezzone.
Conseguentemente alla critica all'eurocentrismo, si lavorerà affinché
il nostro spezzone sia caratterizzato dalla presenza di contenuti e
soggetti dei movimenti sociali che scenderanno in campo il prossimo 6
novembre e dei movimenti del terzo mondo, anche del terzo mondo in
casa nostra: quegli immigrati che stanno conducendo lotte autonome e
decisive contro le leggi razziste introdotte nel nostro paese e
indicative di una escalation islamofobica che va contrastata con
determinazione.
Sulle iniziative del 29 ottobre:
Infine, alla vigilia della manifestazione del 30 marzo e in
concomitanza con il vertice dei capi di stato dell'Unione Europea a
Roma per la firma del Trattato Costituzionale, il 29 ottobre sarà
attivata una "piazza resistente" che funzionerà come punto di
controinformazione, denuncia e comunicazione sulle forze che in tutto
il mondo oppongono resistenza all'imperialismo.
Sulla manifestazione del 13 novembre:
In continuità con questo appuntamento si è deciso di contribuire al
massimo alla manifestazione del 13 novembre in solidarietà con la
lotta del popolo palestinese in occasione della settimana
internazionale contro il Muro dell'Apartheid.
Dalla discussione è emersa l'esigenza di rafforzare il percorso comune
di confronto ed organizzazione tra tutte le realtà che condividono le
stesse esigenze che sono alla base dell'assemblea del 17 ottobre e di
riconvocare una assemblea nazionale per i primi mesi del prossimo per
verificare le possibilità e i passaggi qualititativi di questo percorso.
--- Fine messaggio inoltrato ---