(francais / italiano)
Milosevic: la "Corte" fa un passo indietro
### italiano ###
MILOSEVIC: TPI, CORTE APPELLO RESTITUISCE PARTE AUTODIFESA
(ANSA) - L'AIA, 1 NOV - La Corte d'Appello del Tribunale penale
internazionale (Tpi) per la ex Jugoslavia ha confermato oggi i due
avvocati difensori d'ufficio assegnati a Slobodan Milosevic, ma ha
stabilito che l'ex presidente jugoslavo potra' riprendere la sua
autodifesa con poteri piu' ampi rispetto al passato. I due avvocati
d'ufficio, entrambi britannici, erano stati assegnati a Milosevic lo
scorso due settembre a causa dei continui problemi di salute dell'ex
presidente. (ANSA). CB
01/11/2004 12:56
MILOSEVIC: TPI, CORTE APPELLO RESTITUISCE PARTE AUTODIFESA (2)
(ANSA) - L'AJA, 1 NOV - ''La Corte d'Appello ha confermato
l'assegnazione degli avvocati d'ufficio ma ha cambiato le modalita' del
loro incarico - ha affermato un portavoce del TPI -. Finche' egli sara'
fisicamente capace di farlo, Slobodan Milosevic dovra' procedere con la
sua difesa''. Mercoledi' scorso, gli avvocati d'ufficio designati per
difendere Milosevic al Tribunale penale internazionale sull'ex
Jugoslavia avevano chiesto di essere esonerati dall'incarico. Una
decisione, questa, giunta al termine di forte tensioni tra gli stessi
legali e Milosevic, il quale si e' sempre rifiutato di essere assistito
nella difesa, che vuole portare avanti da solo. L'ex presidente
chiedeva da tempo di riacquistare un ruolo piu' centrale nella sua
difesa, ma cio' non era stato possibile a causa delle sue cattive
condizioni di salute nonche' del rifiuto di alcuni testimoni della
difesa di presentarsi al processo.(ANSA). CB
01/11/2004 13:40
*** NOTA: diversamente da quanto riportato dall'ANSA, il diritto di
Milosevic a difendersi da solo era stato violato CON IL PRETESTO (e non
"a causa") delle sue cattive condizioni di salute ed AVEVA CAUSATO il
rifiuto di alcuni testimoni della difesa di presentarsi al processo.
(ICDSM Italia) ***
MILOSEVIC: TPI, SI' AD AUTODIFESA SALUTE PERMETTENDO / ANSA
(ANSA) - L'AIA, 1 NOV - Le richieste di Slobodan Milosevic sono state
esaudite: dopo aver insistito per settimane, l'ex presidente della ex
Jugoslavia e' riuscito a riacquistare il diritto all'autodifesa, che
potra' esercitare finche' le sue condizioni di salute glielo
permetteranno. Nel frattempo, i suoi avvocati d'ufficio non usciranno
di scena come avrebbero voluto, ma continueranno a seguirlo, pronti a
sostituirlo se la sua cartella clinica dovesse registrare un improvviso
peggioramento. E' questa, in sintesi, la decisione annunciata oggi
dalla Corte d'Appello del Tribunale penale internazionale (Tpi) per la
ex Jugoslavia, che ha risposto cosi' al ricorso interlocutorio
presentato da Milosevic dopo la nomina d'ufficio - il due settembre
scorso - di due avvocati difensori britannici. L'ex dittatore [SIC],
quindi, sara' costretto a mantenere i suoi avvocati d'ufficio, anche se
il loro ruolo e' stato ridefinito dalla Corte. Non piu' tardi di
mercoledi' scorso, i legali nominati in seguito ai continui problemi di
salute dell'ex presidente jugoslavo, avevano chiesto di essere
esonerati dall'incarico di fronte all'impossibilita' di svolgere
correttamente le proprie funzioni, vista la totale mancanza di
collaborazione da parte del loro assistito. D'ora in poi, si legge
nella decisione della Corte, gli avvocati d'ufficio hanno l'ordine di
sostituirsi a Milosevic qualora i problemi di salute di quest'ultimo
dovessero ''riaffiorare con gravita' sufficiente'': cio' permetterebbe
la continuazione del processo, anche se Milosevic sara'
''temporaneamente incapace di partecipare''. Nel frattempo, prosegue il
documento, ''se tutto va bene, il processo dovrebbe continuare cosi'
come procedeva quando Milosevic era in buona salute''. Per chi vedesse
l'ex presidente all'opera nel ''ruolo principale'' durante le udienze -
sottolinea il documento - ''la differenza potrebbe benissimo essere
impercettibile''. Milosevic, infatti, ''assumera' la guida nella
presentazione del suo caso - prosegue la disposizione - scegliendo i
testimoni da presentare, interrogando i testimoni prima che lo facciano
i difensori d'ufficio, sostenendo qualsiasi mozione appropriata egli
voglia presentare alla Corte, pronunciando una dichiarazione conclusiva
alla fine dell'intervento della difesa e prendendo le decisioni
strategiche di base riguardo alla presentazione della sua difesa''.
L'ex presidente chiedeva da tempo di riacquistare un ruolo piu'
centrale nella sua difesa, ma cio' non era stato possibile per le sue
cattive condizioni di salute, ma anche per il rifiuto a comparire da
parte di molti testimoni indicati dallo stesso ex dittatore [SIC]. I
testimoni, infatti, avevano annunciato che non avrebbero accettato di
deporre fino a quando all'imputato non fosse stato permesso di
difendersi da solo. Sul capo di Milosevic pesano piu' di 60 accuse per
genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanita' per i
conflitti nell'ex Jugoslavia dei primi anni '90. Affetto da
ipertensione, sul piano legale l'ex presidente non ha tuttavia mai
mostrato un segno di cedimento durante il processo cominciato nel
febbraio 2002 e sospeso a piu' riprese. (ANSA). CB 01/11/2004
17:24
MILOSEVIC: TPI; DEL PONTE, TEMO APPROFITTI DECISIONE CORTE
(ANSA) - BRUXELLES, 1 NOV - Il procuratore capo del Tribunale penale
internazionale dell'Aja per l'ex-Jugoslavia (Tpi), Carla del Ponte, ha
messo in guardia sul pericolo che Slobodan Milosevic possa approfittare
della decisione odierna della Corte d'appello del Tpi sul diritto
all'autodifesa dell'ex presidente jugoslavo per ritardare lo
svolgimento del processo. ''Ho il presentimento che Milosevic si
mettera' nuovamente nella posizione di decidere a suo piacimento quando
comparire in tribunale'', ha avvertito Del Ponte nel corso di una
conferenza stampa all'Aja. La decisione della Corte d'appello del Tpi,
ha aggiunto, ''e' un modo per garantire che l'accusato Milosevic sia in
grado di difendersi, ma non si tratta, di un diritto assoluto''. La
Corte ha stabilito che se le condizioni di salute dovessero peggiorare
Milosevic sara' sostituito dagli avvocati d'ufficio. ''Speriamo che ora
possa continuare la sua difesa e speriamo di poter terminare il
processo entro i tempi previsti'', ha concluso Del Ponte. (ANSA). KSO
01/11/2004 19:39
### francais ###
mercredi 27 octobre 2004, 19h56
Nouvel obstacle dans le procès Milosevic: ses avocats renoncent
LA HAYE (AFP) - Un nouvel obstacle a surgi mercredi dans le procès
fleuve de Slobodan Milosevic devant le Tribunal pénal international
(TPI) pour l'ex-Yougoslavie, ses avocats assignés d'office, contre son
gré, demandant à être démis de leur fonction.
Mes Steven Kay et Gillian Higgins, affectés le 2 septembre par le
Tribunal à la défense de M. Milosevic, expliquent dans une lettre de 12
pages adressée mardi au TPI et rendue publique mercredi qu'ils ne
peuvent accomplir leur tâche faute de collaboration avec l'accusé.
Ils continueront à remplir leur mission jusqu'à ce que le TPI accepte
ou rejette leur demande.
Le greffe du Tribunal, à qui une telle décision revient d'ordinaire, a
renvoyé mercredi soir cette demande aux juges de M. Milosevic, dans un
ordre signé du greffier John Hocking, a indiqué à l'AFP le porte-parole
du TPI Jim Landale.
Les juges devraient à présent trancher.
La prochaine audience est prévue pour le 9 novembre.
"L'accusé à constamment refusé de nous voir ou de nous parler",
écrivent notamment Mes Kay et Higgins. "Nous espérions (...) parvenir à
établir une coopération entre l'accusé et nous mêmes. Cela a échoué".
"Les défenseurs affectés d'office sont incapables de connaître et,
donc, de défendre les intérêts de l'accusé puisqu'il ne communique pas
avec eux", écrivent-ils encore.
"Nous sommes obligés de demander à être démis de notre fonction (...)
tant il est clair que nous ne pouvons pas travailler plus avant sans
enfreindre notre code d'éthique", concluent-ils.
Depuis le début de son procès en février 2002, Slobodan Milosevic a
constamment dit qu'il voulait assurer lui même sa défense dans le
prétoire.
Le 21 septembre dernier, lors d'une audience en appel contre cette
désignation d'office d'avocats, il avait encore lancé : "Aucun avocat
n'est capable de me représenter, c'est un procès politique. C'est
au-delà de la compétence d'un avocat."
Lors de cette audience, Me Kay avait déjà confessé son impuissance à
défendre son "client". Non seulement M. Milosevic ne coopère pas, mais
en plus nombre de témoins refusent de venir à La Haye dans ces
conditions.
"Mon équipe et moi-même sommes incapables de remplir nos fonctions",
avait-il déclaré. "On se leurre si on croit que ce qui se déroule ici
est une défense correcte".
La chambre d'appel n'a pas fixé de date pour rendre sa décision. Si
elle annulait la désignation d'office d'avocats, cela résoudrait le
dilemme de Mes Kay et Higgins.
Si elle la confirmait, ce à quoi nombre d'experts s'attendaient, le
procès serait inévitablement suspendu le temps de désigner d'autres
défenseurs et de leur donner les moyens de travailler leur dossier.
"Cela provoquerait des retards, et c'est exactement ce que le tribunal
voulait éviter en assignant quelqu'un pour représenter Milosevic",
commentait mercredi Ana Uzelac, qui suit le procès pour la fondation
Institute of war and Peace Reporting.
Rendre à M. Milosevic le droit de se défendre lui-même ralentirait
également un procès déjà suspendu à une douzaine de reprises, l'accusé
âgé de 63 ans souffrant notamment d'hypertension.
lundi 1 novembre 2004, 18h06
Slobodan Milosevic aura le droit d'assurer sa propre défense
LA HAYE, Pays-Bas (AP) - Slobodan Milosevic peut de nouveau assurer
seul sa défense devant le tribunal pénal international (TPI). Mais
l'ancien-président yougoslave devra accepter la présence d'un avocat
nommé d'office s'il est trop malade.
La décision prise lundi par les cinq juges de la chambre d'appel du
tribunal de La Haye revient sur la décision du TPI obligeant Milosevic
à accepter un avocat désigné d'office. Elle stipule désormais que
"quand il en sera physiquement capable, Milosevic assumera la direction
de sa défense".
Toutefois, la chambre d'appel prévoit qu'un avocat désigné se tiendra à
disposition si "les problèmes de santé de Milosevic venaient à
réapparaître avec un degré de gravité suffisant".
Slobodan Milosevic, qui doit répondre d'une soixantaine de chefs de
crimes de guerre pour son rôle dans les conflits qui ont accompagné
l'éclatement de la Yougoslavie au début des années 90, a assuré seul sa
défense pendant deux ans et demi, assurant les contre-interrogatoires
des témoins présentés par l'accusation. Mais son procès a pris un
retard considérable en raison de ses problèmes de santé.
L'accusation avait supplié les magistrats de la chambre d'appel de ne
pas laisser Milosevic reprendre en main sa défense, arguant que ses
déclarations politiques montrent qu'il ne peut jouer le rôle d'un
avocat et qu'il risque d'entraîner de nouveaux retards.
"Je crains que Milosevic pourrait en profiter pour essayer à nouveau de
décider de se rendre au tribunal quand il veut", a estimé la procureure
générale du TPI Carla Del Ponte lors d'une conférence de presse à La
Haye. "Nous verrons comment cela se passe". AP
lundi 1 novembre 2004, 14h30
Milosevic retrouve son droit à se défendre lui-même mais doit garder
ses avocats
LA HAYE (AFP) - Slobodan Milosevic pourra mener lui-même sa défense
tant que sa santé le lui permet, mais il devra garder les avocats qui
lui ont été assignés contre son gré, a décidé lundi la Cour d'appel du
Tribunal pénal international (TPI) pour l'ex-Yougoslavie.
Si l'ancien président yougoslave accepte de jouer le jeu, cela
signifiera un quasi retour à la situation d'antan pour ce procès
fleuve, le plus important pour crimes de guerre commis en Europe depuis
la Seconde guerre mondiale.
L'ancien homme fort de Belgrade peut "choisir les témoins qu'il veut
présenter, questionner ces témoins avant que les avocats assignés
d'office puissent le faire, et présenter les motions qu'il désire
devant la Cour", tant que sa santé le lui permet, selon les juges
d'appel.
"Dans la pratique, si tout va bien, le procès devrait continuer de la
même manière que lorsque Slobodan Milosevic était en bonne santé",
précisent-ils.
Toutefois, si l'ancien président était malade, les avocats assignés
d'office reprendraient la main et le procès continuerait.
Slobodan Milosevic souffre notamment d'hypertension et le procureur l'a
accusé de jouer avec ses médicaments pour manipuler le déroulement des
débats.
Le 2 septembre dernier, après de nombreuses interruptions du procès
causées par sa santé chancelante, les magistrats chargés de le juger
lui ont assigné deux avocats commis d'office. Ces derniers devaient
mener les interrogatoires, M. Milosevic n'étant autorisé qu'à poser
quelques questions supplémentaires aux témoins.
Les juges d'appel soulignent que "limiter aussi dramatiquement sa
participation dans le procès alors qu'il était suffisamment fort pour
présenter durant deux jours les grandes lignes de sa défense (le 31
août et 1er septembre, ndlr) était un abus de discrétion".
L'ancien chef d'Etat, qui depuis le début de son procès, le 12 février
2002, se défendait lui-même dans le prétoire, n'a cessé depuis de
s'opposer à cette décision.
"Rendez-moi mon droit à me défendre moi-même", avait-il lancé aux juges
à plusieurs reprises, notamment lors de l'appel interjeté en son nom
par les avocats affectés d'office.
De nombreux témoins contactés par l'équipe de conseillers juridiques
qui l'assistent en coulisse avaient par ailleurs refusé de venir à La
Haye témoigner tant que M. Milosevic ne retrouvait pas son droit à se
défendre lui-même.
La question du maintien des deux avocats britanniques Steven Kay et
Gillian Higgins est néanmoins toujours posée. Le 27 octobre dernier,
ces derniers ont en effet demandé à être démis de leurs fonctions en
estimant qu'ils ne pouvaient pas accomplir leur tâche dans les
circonstances actuelles.
La décision de la Chambre d'appel, qui redonne plus de liberté à M.
Milosevic pourrait cependant changer leur position. Mes Kay et Higgins
n'étaient pas joignables lundi en début d'après-midi.
Une autre inconnue reste l'attitude de Slobodan Milosevic.
Acceptera-t-il ou non d'avoir des avocats assignés, même en stand-by ?
Lors de l'audience d'appel, le 21 octobre dernier, il avait affirmé que
"les avocats en stand-by n'ont d'aucun intérêt" pour lui.
Slobodan Milosevic répond de plus de 60 accusations de génocide, crimes
contre l'humanité et crimes de guerre pour son rôle dans les trois
conflits majeurs qui ont déchiré les Balkans dans les années 1990 :
Croatie, Bosnie et Kosovo. Ces trois guerres ont fait plus de 200.000
morts. Il risque la prison à vie.
La prochaine audience de son procès est prévue pour le 9 novembre.
SOURCE: alerte_otan
http://fr.groups.yahoo.com/group/alerte_otan/messages
(gérée par des membres du Comité de Surveillance OTAN)
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ICDSM - Sezione Italiana
c/o GAMADI, Via L. Da Vinci 27
00043 Ciampino (Roma)
tel/fax +39-06-4828957
email: icdsm-italia @ libero.it
*** CONTRIBUISCI E FAI CONTRIBUIRE:
Conto Corrente Postale numero 86557006
intestato ad Adolfo Amoroso, ROMA
causale: DIFESA MILOSEVIC ***
IL NOSTRO SITO INTERNET:
http://www.pasti.org/linkmilo.htm
IL TESTO IN LINGUA ITALIANA DELLA AUTODIFESA DI MILOSEVIC, IN CORSO
DI REVISIONE E CORREZIONE, E' TEMPORANEAMENTE OSPITATO ALLA PAGINA:
https://www.cnj.it/documentazione/autodifesa04.htm
LE TRASCRIZIONI "UFFICIALI" DEL "PROCESSO" SI TROVANO AI SITI:
http://www.un.org/icty/transe54/transe54.htm (IN ENGLISH)
http://www.un.org/icty/transf54/transf54.htm (EN FRANCAIS)
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Milosevic: la "Corte" fa un passo indietro
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MILOSEVIC: TPI, CORTE APPELLO RESTITUISCE PARTE AUTODIFESA
(ANSA) - L'AIA, 1 NOV - La Corte d'Appello del Tribunale penale
internazionale (Tpi) per la ex Jugoslavia ha confermato oggi i due
avvocati difensori d'ufficio assegnati a Slobodan Milosevic, ma ha
stabilito che l'ex presidente jugoslavo potra' riprendere la sua
autodifesa con poteri piu' ampi rispetto al passato. I due avvocati
d'ufficio, entrambi britannici, erano stati assegnati a Milosevic lo
scorso due settembre a causa dei continui problemi di salute dell'ex
presidente. (ANSA). CB
01/11/2004 12:56
MILOSEVIC: TPI, CORTE APPELLO RESTITUISCE PARTE AUTODIFESA (2)
(ANSA) - L'AJA, 1 NOV - ''La Corte d'Appello ha confermato
l'assegnazione degli avvocati d'ufficio ma ha cambiato le modalita' del
loro incarico - ha affermato un portavoce del TPI -. Finche' egli sara'
fisicamente capace di farlo, Slobodan Milosevic dovra' procedere con la
sua difesa''. Mercoledi' scorso, gli avvocati d'ufficio designati per
difendere Milosevic al Tribunale penale internazionale sull'ex
Jugoslavia avevano chiesto di essere esonerati dall'incarico. Una
decisione, questa, giunta al termine di forte tensioni tra gli stessi
legali e Milosevic, il quale si e' sempre rifiutato di essere assistito
nella difesa, che vuole portare avanti da solo. L'ex presidente
chiedeva da tempo di riacquistare un ruolo piu' centrale nella sua
difesa, ma cio' non era stato possibile a causa delle sue cattive
condizioni di salute nonche' del rifiuto di alcuni testimoni della
difesa di presentarsi al processo.(ANSA). CB
01/11/2004 13:40
*** NOTA: diversamente da quanto riportato dall'ANSA, il diritto di
Milosevic a difendersi da solo era stato violato CON IL PRETESTO (e non
"a causa") delle sue cattive condizioni di salute ed AVEVA CAUSATO il
rifiuto di alcuni testimoni della difesa di presentarsi al processo.
(ICDSM Italia) ***
MILOSEVIC: TPI, SI' AD AUTODIFESA SALUTE PERMETTENDO / ANSA
(ANSA) - L'AIA, 1 NOV - Le richieste di Slobodan Milosevic sono state
esaudite: dopo aver insistito per settimane, l'ex presidente della ex
Jugoslavia e' riuscito a riacquistare il diritto all'autodifesa, che
potra' esercitare finche' le sue condizioni di salute glielo
permetteranno. Nel frattempo, i suoi avvocati d'ufficio non usciranno
di scena come avrebbero voluto, ma continueranno a seguirlo, pronti a
sostituirlo se la sua cartella clinica dovesse registrare un improvviso
peggioramento. E' questa, in sintesi, la decisione annunciata oggi
dalla Corte d'Appello del Tribunale penale internazionale (Tpi) per la
ex Jugoslavia, che ha risposto cosi' al ricorso interlocutorio
presentato da Milosevic dopo la nomina d'ufficio - il due settembre
scorso - di due avvocati difensori britannici. L'ex dittatore [SIC],
quindi, sara' costretto a mantenere i suoi avvocati d'ufficio, anche se
il loro ruolo e' stato ridefinito dalla Corte. Non piu' tardi di
mercoledi' scorso, i legali nominati in seguito ai continui problemi di
salute dell'ex presidente jugoslavo, avevano chiesto di essere
esonerati dall'incarico di fronte all'impossibilita' di svolgere
correttamente le proprie funzioni, vista la totale mancanza di
collaborazione da parte del loro assistito. D'ora in poi, si legge
nella decisione della Corte, gli avvocati d'ufficio hanno l'ordine di
sostituirsi a Milosevic qualora i problemi di salute di quest'ultimo
dovessero ''riaffiorare con gravita' sufficiente'': cio' permetterebbe
la continuazione del processo, anche se Milosevic sara'
''temporaneamente incapace di partecipare''. Nel frattempo, prosegue il
documento, ''se tutto va bene, il processo dovrebbe continuare cosi'
come procedeva quando Milosevic era in buona salute''. Per chi vedesse
l'ex presidente all'opera nel ''ruolo principale'' durante le udienze -
sottolinea il documento - ''la differenza potrebbe benissimo essere
impercettibile''. Milosevic, infatti, ''assumera' la guida nella
presentazione del suo caso - prosegue la disposizione - scegliendo i
testimoni da presentare, interrogando i testimoni prima che lo facciano
i difensori d'ufficio, sostenendo qualsiasi mozione appropriata egli
voglia presentare alla Corte, pronunciando una dichiarazione conclusiva
alla fine dell'intervento della difesa e prendendo le decisioni
strategiche di base riguardo alla presentazione della sua difesa''.
L'ex presidente chiedeva da tempo di riacquistare un ruolo piu'
centrale nella sua difesa, ma cio' non era stato possibile per le sue
cattive condizioni di salute, ma anche per il rifiuto a comparire da
parte di molti testimoni indicati dallo stesso ex dittatore [SIC]. I
testimoni, infatti, avevano annunciato che non avrebbero accettato di
deporre fino a quando all'imputato non fosse stato permesso di
difendersi da solo. Sul capo di Milosevic pesano piu' di 60 accuse per
genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanita' per i
conflitti nell'ex Jugoslavia dei primi anni '90. Affetto da
ipertensione, sul piano legale l'ex presidente non ha tuttavia mai
mostrato un segno di cedimento durante il processo cominciato nel
febbraio 2002 e sospeso a piu' riprese. (ANSA). CB 01/11/2004
17:24
MILOSEVIC: TPI; DEL PONTE, TEMO APPROFITTI DECISIONE CORTE
(ANSA) - BRUXELLES, 1 NOV - Il procuratore capo del Tribunale penale
internazionale dell'Aja per l'ex-Jugoslavia (Tpi), Carla del Ponte, ha
messo in guardia sul pericolo che Slobodan Milosevic possa approfittare
della decisione odierna della Corte d'appello del Tpi sul diritto
all'autodifesa dell'ex presidente jugoslavo per ritardare lo
svolgimento del processo. ''Ho il presentimento che Milosevic si
mettera' nuovamente nella posizione di decidere a suo piacimento quando
comparire in tribunale'', ha avvertito Del Ponte nel corso di una
conferenza stampa all'Aja. La decisione della Corte d'appello del Tpi,
ha aggiunto, ''e' un modo per garantire che l'accusato Milosevic sia in
grado di difendersi, ma non si tratta, di un diritto assoluto''. La
Corte ha stabilito che se le condizioni di salute dovessero peggiorare
Milosevic sara' sostituito dagli avvocati d'ufficio. ''Speriamo che ora
possa continuare la sua difesa e speriamo di poter terminare il
processo entro i tempi previsti'', ha concluso Del Ponte. (ANSA). KSO
01/11/2004 19:39
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mercredi 27 octobre 2004, 19h56
Nouvel obstacle dans le procès Milosevic: ses avocats renoncent
LA HAYE (AFP) - Un nouvel obstacle a surgi mercredi dans le procès
fleuve de Slobodan Milosevic devant le Tribunal pénal international
(TPI) pour l'ex-Yougoslavie, ses avocats assignés d'office, contre son
gré, demandant à être démis de leur fonction.
Mes Steven Kay et Gillian Higgins, affectés le 2 septembre par le
Tribunal à la défense de M. Milosevic, expliquent dans une lettre de 12
pages adressée mardi au TPI et rendue publique mercredi qu'ils ne
peuvent accomplir leur tâche faute de collaboration avec l'accusé.
Ils continueront à remplir leur mission jusqu'à ce que le TPI accepte
ou rejette leur demande.
Le greffe du Tribunal, à qui une telle décision revient d'ordinaire, a
renvoyé mercredi soir cette demande aux juges de M. Milosevic, dans un
ordre signé du greffier John Hocking, a indiqué à l'AFP le porte-parole
du TPI Jim Landale.
Les juges devraient à présent trancher.
La prochaine audience est prévue pour le 9 novembre.
"L'accusé à constamment refusé de nous voir ou de nous parler",
écrivent notamment Mes Kay et Higgins. "Nous espérions (...) parvenir à
établir une coopération entre l'accusé et nous mêmes. Cela a échoué".
"Les défenseurs affectés d'office sont incapables de connaître et,
donc, de défendre les intérêts de l'accusé puisqu'il ne communique pas
avec eux", écrivent-ils encore.
"Nous sommes obligés de demander à être démis de notre fonction (...)
tant il est clair que nous ne pouvons pas travailler plus avant sans
enfreindre notre code d'éthique", concluent-ils.
Depuis le début de son procès en février 2002, Slobodan Milosevic a
constamment dit qu'il voulait assurer lui même sa défense dans le
prétoire.
Le 21 septembre dernier, lors d'une audience en appel contre cette
désignation d'office d'avocats, il avait encore lancé : "Aucun avocat
n'est capable de me représenter, c'est un procès politique. C'est
au-delà de la compétence d'un avocat."
Lors de cette audience, Me Kay avait déjà confessé son impuissance à
défendre son "client". Non seulement M. Milosevic ne coopère pas, mais
en plus nombre de témoins refusent de venir à La Haye dans ces
conditions.
"Mon équipe et moi-même sommes incapables de remplir nos fonctions",
avait-il déclaré. "On se leurre si on croit que ce qui se déroule ici
est une défense correcte".
La chambre d'appel n'a pas fixé de date pour rendre sa décision. Si
elle annulait la désignation d'office d'avocats, cela résoudrait le
dilemme de Mes Kay et Higgins.
Si elle la confirmait, ce à quoi nombre d'experts s'attendaient, le
procès serait inévitablement suspendu le temps de désigner d'autres
défenseurs et de leur donner les moyens de travailler leur dossier.
"Cela provoquerait des retards, et c'est exactement ce que le tribunal
voulait éviter en assignant quelqu'un pour représenter Milosevic",
commentait mercredi Ana Uzelac, qui suit le procès pour la fondation
Institute of war and Peace Reporting.
Rendre à M. Milosevic le droit de se défendre lui-même ralentirait
également un procès déjà suspendu à une douzaine de reprises, l'accusé
âgé de 63 ans souffrant notamment d'hypertension.
lundi 1 novembre 2004, 18h06
Slobodan Milosevic aura le droit d'assurer sa propre défense
LA HAYE, Pays-Bas (AP) - Slobodan Milosevic peut de nouveau assurer
seul sa défense devant le tribunal pénal international (TPI). Mais
l'ancien-président yougoslave devra accepter la présence d'un avocat
nommé d'office s'il est trop malade.
La décision prise lundi par les cinq juges de la chambre d'appel du
tribunal de La Haye revient sur la décision du TPI obligeant Milosevic
à accepter un avocat désigné d'office. Elle stipule désormais que
"quand il en sera physiquement capable, Milosevic assumera la direction
de sa défense".
Toutefois, la chambre d'appel prévoit qu'un avocat désigné se tiendra à
disposition si "les problèmes de santé de Milosevic venaient à
réapparaître avec un degré de gravité suffisant".
Slobodan Milosevic, qui doit répondre d'une soixantaine de chefs de
crimes de guerre pour son rôle dans les conflits qui ont accompagné
l'éclatement de la Yougoslavie au début des années 90, a assuré seul sa
défense pendant deux ans et demi, assurant les contre-interrogatoires
des témoins présentés par l'accusation. Mais son procès a pris un
retard considérable en raison de ses problèmes de santé.
L'accusation avait supplié les magistrats de la chambre d'appel de ne
pas laisser Milosevic reprendre en main sa défense, arguant que ses
déclarations politiques montrent qu'il ne peut jouer le rôle d'un
avocat et qu'il risque d'entraîner de nouveaux retards.
"Je crains que Milosevic pourrait en profiter pour essayer à nouveau de
décider de se rendre au tribunal quand il veut", a estimé la procureure
générale du TPI Carla Del Ponte lors d'une conférence de presse à La
Haye. "Nous verrons comment cela se passe". AP
lundi 1 novembre 2004, 14h30
Milosevic retrouve son droit à se défendre lui-même mais doit garder
ses avocats
LA HAYE (AFP) - Slobodan Milosevic pourra mener lui-même sa défense
tant que sa santé le lui permet, mais il devra garder les avocats qui
lui ont été assignés contre son gré, a décidé lundi la Cour d'appel du
Tribunal pénal international (TPI) pour l'ex-Yougoslavie.
Si l'ancien président yougoslave accepte de jouer le jeu, cela
signifiera un quasi retour à la situation d'antan pour ce procès
fleuve, le plus important pour crimes de guerre commis en Europe depuis
la Seconde guerre mondiale.
L'ancien homme fort de Belgrade peut "choisir les témoins qu'il veut
présenter, questionner ces témoins avant que les avocats assignés
d'office puissent le faire, et présenter les motions qu'il désire
devant la Cour", tant que sa santé le lui permet, selon les juges
d'appel.
"Dans la pratique, si tout va bien, le procès devrait continuer de la
même manière que lorsque Slobodan Milosevic était en bonne santé",
précisent-ils.
Toutefois, si l'ancien président était malade, les avocats assignés
d'office reprendraient la main et le procès continuerait.
Slobodan Milosevic souffre notamment d'hypertension et le procureur l'a
accusé de jouer avec ses médicaments pour manipuler le déroulement des
débats.
Le 2 septembre dernier, après de nombreuses interruptions du procès
causées par sa santé chancelante, les magistrats chargés de le juger
lui ont assigné deux avocats commis d'office. Ces derniers devaient
mener les interrogatoires, M. Milosevic n'étant autorisé qu'à poser
quelques questions supplémentaires aux témoins.
Les juges d'appel soulignent que "limiter aussi dramatiquement sa
participation dans le procès alors qu'il était suffisamment fort pour
présenter durant deux jours les grandes lignes de sa défense (le 31
août et 1er septembre, ndlr) était un abus de discrétion".
L'ancien chef d'Etat, qui depuis le début de son procès, le 12 février
2002, se défendait lui-même dans le prétoire, n'a cessé depuis de
s'opposer à cette décision.
"Rendez-moi mon droit à me défendre moi-même", avait-il lancé aux juges
à plusieurs reprises, notamment lors de l'appel interjeté en son nom
par les avocats affectés d'office.
De nombreux témoins contactés par l'équipe de conseillers juridiques
qui l'assistent en coulisse avaient par ailleurs refusé de venir à La
Haye témoigner tant que M. Milosevic ne retrouvait pas son droit à se
défendre lui-même.
La question du maintien des deux avocats britanniques Steven Kay et
Gillian Higgins est néanmoins toujours posée. Le 27 octobre dernier,
ces derniers ont en effet demandé à être démis de leurs fonctions en
estimant qu'ils ne pouvaient pas accomplir leur tâche dans les
circonstances actuelles.
La décision de la Chambre d'appel, qui redonne plus de liberté à M.
Milosevic pourrait cependant changer leur position. Mes Kay et Higgins
n'étaient pas joignables lundi en début d'après-midi.
Une autre inconnue reste l'attitude de Slobodan Milosevic.
Acceptera-t-il ou non d'avoir des avocats assignés, même en stand-by ?
Lors de l'audience d'appel, le 21 octobre dernier, il avait affirmé que
"les avocats en stand-by n'ont d'aucun intérêt" pour lui.
Slobodan Milosevic répond de plus de 60 accusations de génocide, crimes
contre l'humanité et crimes de guerre pour son rôle dans les trois
conflits majeurs qui ont déchiré les Balkans dans les années 1990 :
Croatie, Bosnie et Kosovo. Ces trois guerres ont fait plus de 200.000
morts. Il risque la prison à vie.
La prochaine audience de son procès est prévue pour le 9 novembre.
SOURCE: alerte_otan
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http://www.un.org/icty/transf54/transf54.htm (EN FRANCAIS)
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