http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_8887.html
Asti: Il Male invisibile, sempre più visibile
La presenza militare sul territorio italiano vista come tumore sociale
che genera tumori reali, in Italia e nel Mondo.
4 febbraio 2005
Palazzo Civico - Ex Sala Consiliare
piazza S. Secondo, 1 - Asti
-------
CONVEGNO/INCONTRO PUBBLICO
Il Male invisibile, sempre più visibile
La presenza militare sul territorio italiano vista come tumore sociale
che genera tumori reali, in Italia e nel Mondo.
Palazzo Civico – Ex Sala Consiliare
piazza S. Secondo, 1 - Asti
venerdì 4 febbraio 2005
Oggetto del Convegno: Basi militari e danni all’ambiente. I danni delle
nuove guerre sia per chi subisce la guerra, sia per chi la attua .
Il convegno sarà suddiviso in due aree di discussione ideali, “LORO”
(chi subisce le guerre) e “NOI” (chi le guerre le scatena).
“LORO”
I danni più gravi delle “nuove guerre” permangono, in maniera
inversamente proporzionale all’attenzione che danno i media, quelli
sull’ambiente e la popolazione che subiscono queste guerre.
Per il modo con il quale oggi vengono combattute le nuove guerre, non è
più possibile nascondere cosa esse provocano a territorio e popolazione
e le motivazioni a causa delle quali esse sono state scatenate.
Parlando di chi le guerre le subisce, verranno nel Convegno toccati
alcuni punti relativi agli effetti sull’ambiente e sulla popolazione
delle guerre scatenate dagli anni ’90 in poi:
* Iraq 1991 e 2003. Uranio impoverito, embargo, tentato occultamento e
distruzione dei reali dati epidemiologici sulla salute della
popolazione, stato dell’ambiente.
* Scenario Bosnia e Kossovo. Le Seveso nascoste: la guerra chimica ad
un passo da casa nostra. Gli effetti sul tessuto sociale di una guerra
“fratricida” imposta dall’alto.
* Scenario Afghanistan. La “liberazione” del paese ha avuto come
risultato più tangibile la triplicazione della produzione di oppio.
Quali sono stati gli altri effetti dei bombardamenti, all’uranio
impoverito e convenzionali?
* I prossimi scenari possibili: Iran stato canaglia?
“NOI”
I danni delle nuove guerre su popolazione e ambiente non sono soltanto
intollerabili e ingiustificati, secondo ogni principio etico – come
dimostrato - per chi subisce le guerre; lo sono anche per chi le guerre
le attua: non tanto – come ampiamente messo in evidenza dai media – per
la questione dei soldati di invasione o di occupazione, la cui salute
viene indubbiamente e ingiustamente messa in pericolo, ma quanto per i
rischi ed i danni che la popolazione e l’ambiente dei paesi attaccanti
subiscono per la presenza imposta di basi militari sul loro territorio.
Se la nostra opposizione alle basi militari non è e non deve essere
storia recente, deve essere tuttavia rinforzata dalla nuova
consapevolezza di condividere con i popoli attaccati il ruolo di comuni
vittime delle “nuove guerre”.
Durante il Convegno si toccheranno alcuni fra i temi seguenti:
* Presenza di basi militari e di installazioni sul territorio italiano.
* Pericolo della “militarizzazione” delle installazioni a rischio, come
quelle nucleari (ex-impianti, centri di ricerca).
* Effetti sull’ambiente delle basi militari: inquinamento chimico,
inquinamento radioattivo
- Sardegna: base militare della Maddalena (plutonio, sottomarini),
Poligono di Quirra: inquinamento di varia natura con insorgenze anomale
di tumori e malformazioni genetiche (sindrome di Quirra).
- Porti di La Spezia e Taranto; i 12 “porti nucleari” italiani. Rischi
ed incidenti occorsi negli anni.
- Aviano, Nettuno
- Tragedia del Cermis (teleferica), come esempio di “giustizia militare”
Alcuni dei risultati su noi e sul nostro ambiente verranno messi in
evidenza:
* Malattie nei soldati occupanti (La questione dei “nostri ragazzi che
muoiono”)
* Effetti dell’inquinamento sul territorio e sul tessuto sociale
- Inquinamento reale (chimico e radioattivo) del territorio
- Inquinamento “sociale” sulle abitudini e sull’economia.
* Effetti sulla giustizia e sull’eguaglianza. “Statuti speciali”,
extraterritorialità, impunibilità della casta militare, “due pesi e due
misure” sulle valutazioni di impatto ambientale.
ORGANIZZAZIONE:
* Assessorato all’Ambiente Comune di Asti
* Assessorato alle Politiche Giovanili Comune di Asti
* Ufficio Pace del Comune di Asti
* Politecnico di Torino
* Università di Asti
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Roberto Zanna – Maurizia Giavelli
Ufficio per la Pace – Comune di Asti
Via Goltieri 3/A – Asti
Tel 0141 – 399.576 / 599
Fax 0141 – 399.577
Email: infopace @...
COORDINATORE SCIENTIFICO
Massimo Zucchetti
Politecnico di Torino
Corso Duca degli Abruzzi 24 – 10129 Torino
Tel 011 – 564.4464
Fax 011 – 564.4499
Email: massimo.zucchetti @...
ARTICOLAZIONE DEL CONVEGNO/INCONTRO PUBBLICO
Il Convegno/Incontro Pubblico si svolgerà venerdì 4 febbraio 2005,
presso il Palazzo Civico – Ex Sala Consiliare, piazza S. Secondo, 1 –
Asti. . Sarà articolato in una sessione pomeridiana ed un incontro
pubblico serale.
Verrà allestita in contemporanea, presso l’Androne di Palazzo Civico,
una Mostra sulle Satire Alfieriane (30 Tavole), a cura di Tempi di
Fraternità. Sarà ospitata per due settimane a cavallo del
Convegno(indicativamente dal 29 gennaio al 14 febbraio).
SESSIONE POMERIDIANA
Ore 15:00: Apertura del Convegno, Saluto delle Autorità e discorsi
introduttivi.
Ore 15:30: Comunicazioni dei relatori invitati (tempi previsti: da 15’
a 30’)
* Massimo Zucchetti (coord.), Politecnico di Torino: “Introduzione: Il
Male invisibile, sempre più visibile. La presenza militare sul
territorio italiano vista come tumore sociale che genera tumori reali,
in Italia e nel Mondo”. (15’)
* Falco Accame, presidente dell'Associazione nazionale dei familiari
delle vittime delle Forze
Armate. (20’)
* Alberto Tarozzi, Federica Alessandrini, Zivkica Nedanovska,
Università di Bologna:
“Le conseguenze striscianti di una guerra chimica. Informazioni e
rimozioni nella stampa dell'ex-jugoslavia” (30’)
* Vito Francesco Polcaro, Roma, CNR: “Le vere armi di distruzione di
massa: le armi
leggere” (20’)
* Nanni Salio, Centro Studi Sereno Regis: “Cosa faresti con un trilione
di euro all'anno?
Costi di opportunità e alternative al complesso
militare-industriale-scientifico-corporativo”.
(20’)
* Mauro Cristaldi, Roma: “La nocività come strategia globale di
dominio” (20’)
* Mario Vadacchino, Politecnico di Torino: “Un male immateriale: il
danno alla democrazia ed il pericolo di guerra nucleare” (20’)
* Angelo Baracca, Università di Firenze: “Nucleare civile e militare:
passato, presente e futuro” (20’)
Ore 19:00 Cena- rinfresco organizzata dal Comune di Asti (banchetto
equo e solidale).
Ore 21:00 Incontro pubblico: Tavola rotonda, discussione pubblica.
E’ prevista la presenza dei relatori invitati alla sessione
pomeridiana, disponibili per la discussione e per domande da parte del
pubblico. Coordinano l’incontro Giuseppe Passarino e Giovanni Pensabene
del Comune di Asti e Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino.
Sono previsti interventi da parte di esponenti di Comitati Locali di
lotta contro le basi militari:
- Associazione Peacelink, Telematica per la Pace
(http://www.peacelink.it/)
- Comitato Cittadino contro le Basi di La Spezia
- Comitato “Gettiamo le basi” della Sardegna
- Comitato Cittadino Spontaneo di La Maddalena (COCIS), Sardegna.
- Altri Comitati Cittadini contro le basi militari
- Asti Social Forum
L’incontro pubblico si conclude entro le ore 23:00
Asti: Il Male invisibile, sempre più visibile
La presenza militare sul territorio italiano vista come tumore sociale
che genera tumori reali, in Italia e nel Mondo.
4 febbraio 2005
Palazzo Civico - Ex Sala Consiliare
piazza S. Secondo, 1 - Asti
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CONVEGNO/INCONTRO PUBBLICO
Il Male invisibile, sempre più visibile
La presenza militare sul territorio italiano vista come tumore sociale
che genera tumori reali, in Italia e nel Mondo.
Palazzo Civico – Ex Sala Consiliare
piazza S. Secondo, 1 - Asti
venerdì 4 febbraio 2005
Oggetto del Convegno: Basi militari e danni all’ambiente. I danni delle
nuove guerre sia per chi subisce la guerra, sia per chi la attua .
Il convegno sarà suddiviso in due aree di discussione ideali, “LORO”
(chi subisce le guerre) e “NOI” (chi le guerre le scatena).
“LORO”
I danni più gravi delle “nuove guerre” permangono, in maniera
inversamente proporzionale all’attenzione che danno i media, quelli
sull’ambiente e la popolazione che subiscono queste guerre.
Per il modo con il quale oggi vengono combattute le nuove guerre, non è
più possibile nascondere cosa esse provocano a territorio e popolazione
e le motivazioni a causa delle quali esse sono state scatenate.
Parlando di chi le guerre le subisce, verranno nel Convegno toccati
alcuni punti relativi agli effetti sull’ambiente e sulla popolazione
delle guerre scatenate dagli anni ’90 in poi:
* Iraq 1991 e 2003. Uranio impoverito, embargo, tentato occultamento e
distruzione dei reali dati epidemiologici sulla salute della
popolazione, stato dell’ambiente.
* Scenario Bosnia e Kossovo. Le Seveso nascoste: la guerra chimica ad
un passo da casa nostra. Gli effetti sul tessuto sociale di una guerra
“fratricida” imposta dall’alto.
* Scenario Afghanistan. La “liberazione” del paese ha avuto come
risultato più tangibile la triplicazione della produzione di oppio.
Quali sono stati gli altri effetti dei bombardamenti, all’uranio
impoverito e convenzionali?
* I prossimi scenari possibili: Iran stato canaglia?
“NOI”
I danni delle nuove guerre su popolazione e ambiente non sono soltanto
intollerabili e ingiustificati, secondo ogni principio etico – come
dimostrato - per chi subisce le guerre; lo sono anche per chi le guerre
le attua: non tanto – come ampiamente messo in evidenza dai media – per
la questione dei soldati di invasione o di occupazione, la cui salute
viene indubbiamente e ingiustamente messa in pericolo, ma quanto per i
rischi ed i danni che la popolazione e l’ambiente dei paesi attaccanti
subiscono per la presenza imposta di basi militari sul loro territorio.
Se la nostra opposizione alle basi militari non è e non deve essere
storia recente, deve essere tuttavia rinforzata dalla nuova
consapevolezza di condividere con i popoli attaccati il ruolo di comuni
vittime delle “nuove guerre”.
Durante il Convegno si toccheranno alcuni fra i temi seguenti:
* Presenza di basi militari e di installazioni sul territorio italiano.
* Pericolo della “militarizzazione” delle installazioni a rischio, come
quelle nucleari (ex-impianti, centri di ricerca).
* Effetti sull’ambiente delle basi militari: inquinamento chimico,
inquinamento radioattivo
- Sardegna: base militare della Maddalena (plutonio, sottomarini),
Poligono di Quirra: inquinamento di varia natura con insorgenze anomale
di tumori e malformazioni genetiche (sindrome di Quirra).
- Porti di La Spezia e Taranto; i 12 “porti nucleari” italiani. Rischi
ed incidenti occorsi negli anni.
- Aviano, Nettuno
- Tragedia del Cermis (teleferica), come esempio di “giustizia militare”
Alcuni dei risultati su noi e sul nostro ambiente verranno messi in
evidenza:
* Malattie nei soldati occupanti (La questione dei “nostri ragazzi che
muoiono”)
* Effetti dell’inquinamento sul territorio e sul tessuto sociale
- Inquinamento reale (chimico e radioattivo) del territorio
- Inquinamento “sociale” sulle abitudini e sull’economia.
* Effetti sulla giustizia e sull’eguaglianza. “Statuti speciali”,
extraterritorialità, impunibilità della casta militare, “due pesi e due
misure” sulle valutazioni di impatto ambientale.
ORGANIZZAZIONE:
* Assessorato all’Ambiente Comune di Asti
* Assessorato alle Politiche Giovanili Comune di Asti
* Ufficio Pace del Comune di Asti
* Politecnico di Torino
* Università di Asti
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Roberto Zanna – Maurizia Giavelli
Ufficio per la Pace – Comune di Asti
Via Goltieri 3/A – Asti
Tel 0141 – 399.576 / 599
Fax 0141 – 399.577
Email: infopace @...
COORDINATORE SCIENTIFICO
Massimo Zucchetti
Politecnico di Torino
Corso Duca degli Abruzzi 24 – 10129 Torino
Tel 011 – 564.4464
Fax 011 – 564.4499
Email: massimo.zucchetti @...
ARTICOLAZIONE DEL CONVEGNO/INCONTRO PUBBLICO
Il Convegno/Incontro Pubblico si svolgerà venerdì 4 febbraio 2005,
presso il Palazzo Civico – Ex Sala Consiliare, piazza S. Secondo, 1 –
Asti. . Sarà articolato in una sessione pomeridiana ed un incontro
pubblico serale.
Verrà allestita in contemporanea, presso l’Androne di Palazzo Civico,
una Mostra sulle Satire Alfieriane (30 Tavole), a cura di Tempi di
Fraternità. Sarà ospitata per due settimane a cavallo del
Convegno(indicativamente dal 29 gennaio al 14 febbraio).
SESSIONE POMERIDIANA
Ore 15:00: Apertura del Convegno, Saluto delle Autorità e discorsi
introduttivi.
Ore 15:30: Comunicazioni dei relatori invitati (tempi previsti: da 15’
a 30’)
* Massimo Zucchetti (coord.), Politecnico di Torino: “Introduzione: Il
Male invisibile, sempre più visibile. La presenza militare sul
territorio italiano vista come tumore sociale che genera tumori reali,
in Italia e nel Mondo”. (15’)
* Falco Accame, presidente dell'Associazione nazionale dei familiari
delle vittime delle Forze
Armate. (20’)
* Alberto Tarozzi, Federica Alessandrini, Zivkica Nedanovska,
Università di Bologna:
“Le conseguenze striscianti di una guerra chimica. Informazioni e
rimozioni nella stampa dell'ex-jugoslavia” (30’)
* Vito Francesco Polcaro, Roma, CNR: “Le vere armi di distruzione di
massa: le armi
leggere” (20’)
* Nanni Salio, Centro Studi Sereno Regis: “Cosa faresti con un trilione
di euro all'anno?
Costi di opportunità e alternative al complesso
militare-industriale-scientifico-corporativo”.
(20’)
* Mauro Cristaldi, Roma: “La nocività come strategia globale di
dominio” (20’)
* Mario Vadacchino, Politecnico di Torino: “Un male immateriale: il
danno alla democrazia ed il pericolo di guerra nucleare” (20’)
* Angelo Baracca, Università di Firenze: “Nucleare civile e militare:
passato, presente e futuro” (20’)
Ore 19:00 Cena- rinfresco organizzata dal Comune di Asti (banchetto
equo e solidale).
Ore 21:00 Incontro pubblico: Tavola rotonda, discussione pubblica.
E’ prevista la presenza dei relatori invitati alla sessione
pomeridiana, disponibili per la discussione e per domande da parte del
pubblico. Coordinano l’incontro Giuseppe Passarino e Giovanni Pensabene
del Comune di Asti e Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino.
Sono previsti interventi da parte di esponenti di Comitati Locali di
lotta contro le basi militari:
- Associazione Peacelink, Telematica per la Pace
(http://www.peacelink.it/)
- Comitato Cittadino contro le Basi di La Spezia
- Comitato “Gettiamo le basi” della Sardegna
- Comitato Cittadino Spontaneo di La Maddalena (COCIS), Sardegna.
- Altri Comitati Cittadini contro le basi militari
- Asti Social Forum
L’incontro pubblico si conclude entro le ore 23:00