BERTINOTTI E L’USCITA DI LELLA


La presenza ossessiva di Bertinotti sui media piu’ disparati e’ a dir
poco sconcertante. Pensavamo che dopo la volata tiratagli per le
primarie (e vista la colossale trombata subita dall’inFausto —ha
accanitamente voluto una competizione che si e’ risolta in un
plebiscito per Prodi e che ha quindi spostato a destra tutto l’asse
dell’Unione al punto che si riparla del partito Democratico) lo
avrebbero  oscurato per un po’. Manco per sogno! E’ sempre sulle prime
pagine, rilasciando interviste a destra e a manca. Anzi, solo desso si
tocca il fondo. Come si addice ad ogni telenovela politica degna di
questo nome, doveva venir fuori anche Lella, la fisrt lady del PRC,
ovvero sua moglie. Dobbiamo pero’ ringraziarla per la sua prima
sortita. Ella, Lella, ha affermato: <Non fu Fausto a far cadere Prodi.
Fausto avrebbe le prove per dimostrarlo, ma non lo fara’. Eppo non e’
piu’ il tempo>. (Corriere del 29 ottobre). Davvero interessante questa
chicca. Non che non ci fosse chiaro che chi fece irrigidire Prodi
causando la rottura con Bertinotti lo fece in vista dell’aggressione
infame alla Jugoslavia —ovvero forgiare un governo che non si sarebbe
sfrangiato con lo strappo di quella guerra. Tuttavia la frasetta
sibillina della Lella implica un supplemento di verita’ che lascia
aperti torbidi interrogativi. Non ritengono la Lella e suo marito che
sia ora di dire la verita’ vera su quella sceneggiata? Perche mai se
Bertinotti ha le prove non le mostra, almeno al suo partito? E’ sempre
il tempo per dire la verita’. O no? Forse per poter saziare la propria
egocentrica ambizione (Bertinotti non ha nascosto di voler diventare
Presidente della Camera) egli deve fornire, ai burattinai che tirano
gli occulti fili delle trame di Stato, un’altra prova di lealta’.
Ovvero la capacita’ non solo di mentire, ma di mantenere sempre
rispetto alle cosche istituzionali, un vincolo di mafiosa omerta’.

(Fonte: Notiziario del Campo Antimperialista  ... 2 novembre 2005 ...
http://www.antiimperialista.org )