(italiano / deutsch / english)
"NUOVA SERBIA" OVVERO "BELGRADO RIDE"
SERBIA: CHIUSI TERMINI RESTITUZIONE BENI ESPROPRIATI DA TITO
BELGRADO - Scadono oggi i termini previsti dal governo della nuova
Serbia per la restituzione dei beni espropriati nel Paese a suo tempo
dal vecchio regime comunista jugoslavo del maresciallo Tito. Lo
riferisce l'agenzia Vip, citando fonti ufficiali.
La data ultima per le procedure di risarcimento, avviate negli ultimi
anni secondo il medesimo schema applicato in altri Paesi ex
socialisti dell'Europa centro-orientale, era stata fissata sin
dall'inizio.
Secondo il Direttorato governativo per le proprieta', le attuali
autorita' di Belgrado hanno riconosciuto finora i diritti lesi a
quasi 23.000 soggetti, danneggiati dalla legge di confisca e
nazionalizzazione di beni privati varata dal regime di Tito il 9
marzo 1945.
30/06/2006 13:55
SERBIA: SI' A LEGGE PER RESTITUZIONE BENI A CHIESA ORTODOSSA
(ANSA-AFP) - BELGRADO, 25 MAG - Il Parlamento serbo ha oggi adottato
una legge che assicura alla Chiesa ortodossa serba e ad altre
comunita' religiose la restituzione dei beni sequestrati dal regime
comunista dopo la Seconda guerra mondiale. Con 126 voti (sui 250 del
Parlamento serbo), i deputati hanno deciso la restituzione alle
Chiese di terre, coltivabili o no, immobili e beni culturali che si
trovano sull'insieme del territorio della Serbia, compresa la
provincia del Kosovo, attualmente sotto amministrazione dell'Onu.
Tali proprieta' - precisa il testo - saranno restituite nello stato
in cui si trovavano al momento del sequestro, o dovranno essere
versati risarcimenti secondo il loro valore di mercato. La legge
istituisce un organismo speciale per la restituzione di tali beni,
incaricato di esaminare le domande (che dovranno essere presentate
entro settembre 2008). Dopo la Seconda guerra mondiale, Serbia,
Montenegro, Croazia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina e Macedonia
divennero una Federazione comunista. Le autorita' jugoslave
adottarono all' epoca una serie di decreti che nazionalizzavano le
proprieta' private, tra cui quelle della Chiesa ortodossa. Il
ministro dell'Economia serbo Milan Parivodic ha annunciato altresi'
che il governo ha preparato un progetto di legge sulla
privatizzazione - che dovrebbe essere presentato al Parlamento in
settembre - per la restituzione ai legittimi proprietari dei beni
nazionalizzati. Alcuni esperti stimano che le proprieta' appartenute
alla Chiesa ortodossa e ad altre Chiese in territorio serbo
costituiscano il 3% di quelle che furono nazionalizzate dai
comunisti. Secondo dati non ufficiali citati dalla televisione B92,
la Chiesa ortodossa serba ha gia' chiesto a Belgrado la restituzione
di proprieta' per un valore di 2 miliardi di euro e di 250.000 ettari
di terre coltivabili. (ANSA-AFP). DIG
25/05/2006 23:28
Newsletter vom 26.06.2006 - Flurbereinigung / IMPRENDITORI
TEDESCHI ALLA CONQUISTA DELLA COLONIA SERBA
BELGRAD/SKOPJE/TIRANA/BERLIN (Eigener Bericht) - Kurz nach der
Sezession Montenegros und wenige Monate vor der endgültigen
Abspaltung des Kosovo forciert Berlin die Unterstellung des
serbischen Kernlandes unter deutsche Unternehmensinteressen. Der
"serbische Markt" biete "große Absatz- und Investitionschancen für
deutsche Firmen", urteilt das Bundeswirtschaftsministerium nach einem
zweitägigen Arbeitsaufenthalt seines Staatssekretärs Joachim
Wuermeling in Belgrad. Zu den Branchen, die dort derzeit staatlicher
Kontrolle entzogen und an privatem Gewinn orientierten Interessenten
übertragen werden, gehört insbesondere der strategisch wichtige
Energiesektor. In ganz Südosteuropa erwarten Fachleute in den
nächsten 15 Jahren Investitionen in die Strom- und Gas-Infrastruktur,
die einen Umfang von rund 21 Milliarden Euro erreichen dürften - ein
"attraktive(s) Terrain", heißt es in Wirtschaftskreisen. Deutsche
Unternehmen sind bereits jetzt in der Branche aktiv und bedienen sich
für ihre Expansion gelegentlich österreichischer Firmen. Deren offene
Übernahme wird für die kommenden Jahre nicht ausgeschlossen...
mehr: http://www.german-foreign-policy.com/de/fulltext/56413
US TAKES LEAD IN INVESTING IN SERBIA / GLI USA PRIMI NELLA GARA
COLONIALE PER IL SACCHEGGIO DELLA SERBIA
Once seen as Serbia's biggest foreign foe, the United States is now
spearheading its economic revival.
By Senita Slipac in New York (Balkan Insight, 12 Apr 06)
Some 14 years after pressing for the United Nations to impose
sanctions on Belgrade, the United States has become Serbia and
Montenegro's biggest foreign investor. The World Bank says American
firms accounted for roughly one-third of the 3.5 billion US dollars
of foreign money invested between 2002, when the sanctions were
eventually lifted, and the end of 2004...
Read more: http://www.birn.eu.com/insight_30_5_eng.php
SERBIA: ESULTA PER SBLOCCO TRANCHE PRESTITO FMI
(ANSA) - BELGRADO, 7 FEB - Il ministro delle finanze serbo, Mladjan
Dinkic, ha definito oggi ''un successo'' per il suo Paese la
decisione assunta nelle scorse ore a Washington dal board del Fondo
monetario internazionale (Fmi) a favore dello sblocco dell'ultima
tranche di un prestito da 937 milioni di dollari. Tranche di un
finanziamento concesso a Belgrado dopo la caduta (nel 2000) del
regime di Slobodan Milosevic. Secondo Dinkic, citato dall'agenzia
Tanjug, la decisione del Fondo corona una fase quinquennale di
cooperazione tra il Fmi e la Serbia-Montenegro, inserita tra i Paesi
in via di transizione e di ricostruzione postbellica dopo
l'isolamento degli anni '90. Lo sblocco della rata rappresenta
inoltre la precondizione verso un imminente ulteriore sconto da parte
del Club di Parigi (il sodalizio che rappresenta gli Stati creditori)
sull'ammontare del debito estero di Belgrado, pari a 700 milioni di
dollari. Queste concessioni vengono interpretate dagli analisti come
un riconoscimento agli sforzi di politica economica intrapresi -
malgrado le contraddizioni della transizione serba e talune
congiunture sfavorevoli - dall'attuale governo del premier liberal-
conservatore Vojislav Kostunica, l'uomo attorno al quale si raccolse
nel dicembre del 2000 il grande movimento di piazza che scalzo'
Milosevic dal potere. Esse segnalano d'altra parte il peso relativo
che le istituzioni finanziarie internazionali sembrano attribuire
alle inadempienze imputate tuttora alla Serbia-Montenegro dal
tribunale penale dell'Aja (Tpi), dall'Ue e da vari governi
occidentali in materia di mancata cattura di latitanti per crimini di
guerra come i famigerati capi serbo-bosniaci Ratko Mladic o Radovan
Karadzic.(ANSA). COR-LR
07/02/2006 18:49
"NUOVA SERBIA" OVVERO "BELGRADO RIDE"
SERBIA: CHIUSI TERMINI RESTITUZIONE BENI ESPROPRIATI DA TITO
BELGRADO - Scadono oggi i termini previsti dal governo della nuova
Serbia per la restituzione dei beni espropriati nel Paese a suo tempo
dal vecchio regime comunista jugoslavo del maresciallo Tito. Lo
riferisce l'agenzia Vip, citando fonti ufficiali.
La data ultima per le procedure di risarcimento, avviate negli ultimi
anni secondo il medesimo schema applicato in altri Paesi ex
socialisti dell'Europa centro-orientale, era stata fissata sin
dall'inizio.
Secondo il Direttorato governativo per le proprieta', le attuali
autorita' di Belgrado hanno riconosciuto finora i diritti lesi a
quasi 23.000 soggetti, danneggiati dalla legge di confisca e
nazionalizzazione di beni privati varata dal regime di Tito il 9
marzo 1945.
30/06/2006 13:55
SERBIA: SI' A LEGGE PER RESTITUZIONE BENI A CHIESA ORTODOSSA
(ANSA-AFP) - BELGRADO, 25 MAG - Il Parlamento serbo ha oggi adottato
una legge che assicura alla Chiesa ortodossa serba e ad altre
comunita' religiose la restituzione dei beni sequestrati dal regime
comunista dopo la Seconda guerra mondiale. Con 126 voti (sui 250 del
Parlamento serbo), i deputati hanno deciso la restituzione alle
Chiese di terre, coltivabili o no, immobili e beni culturali che si
trovano sull'insieme del territorio della Serbia, compresa la
provincia del Kosovo, attualmente sotto amministrazione dell'Onu.
Tali proprieta' - precisa il testo - saranno restituite nello stato
in cui si trovavano al momento del sequestro, o dovranno essere
versati risarcimenti secondo il loro valore di mercato. La legge
istituisce un organismo speciale per la restituzione di tali beni,
incaricato di esaminare le domande (che dovranno essere presentate
entro settembre 2008). Dopo la Seconda guerra mondiale, Serbia,
Montenegro, Croazia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina e Macedonia
divennero una Federazione comunista. Le autorita' jugoslave
adottarono all' epoca una serie di decreti che nazionalizzavano le
proprieta' private, tra cui quelle della Chiesa ortodossa. Il
ministro dell'Economia serbo Milan Parivodic ha annunciato altresi'
che il governo ha preparato un progetto di legge sulla
privatizzazione - che dovrebbe essere presentato al Parlamento in
settembre - per la restituzione ai legittimi proprietari dei beni
nazionalizzati. Alcuni esperti stimano che le proprieta' appartenute
alla Chiesa ortodossa e ad altre Chiese in territorio serbo
costituiscano il 3% di quelle che furono nazionalizzate dai
comunisti. Secondo dati non ufficiali citati dalla televisione B92,
la Chiesa ortodossa serba ha gia' chiesto a Belgrado la restituzione
di proprieta' per un valore di 2 miliardi di euro e di 250.000 ettari
di terre coltivabili. (ANSA-AFP). DIG
25/05/2006 23:28
Newsletter vom 26.06.2006 - Flurbereinigung / IMPRENDITORI
TEDESCHI ALLA CONQUISTA DELLA COLONIA SERBA
BELGRAD/SKOPJE/TIRANA/BERLIN (Eigener Bericht) - Kurz nach der
Sezession Montenegros und wenige Monate vor der endgültigen
Abspaltung des Kosovo forciert Berlin die Unterstellung des
serbischen Kernlandes unter deutsche Unternehmensinteressen. Der
"serbische Markt" biete "große Absatz- und Investitionschancen für
deutsche Firmen", urteilt das Bundeswirtschaftsministerium nach einem
zweitägigen Arbeitsaufenthalt seines Staatssekretärs Joachim
Wuermeling in Belgrad. Zu den Branchen, die dort derzeit staatlicher
Kontrolle entzogen und an privatem Gewinn orientierten Interessenten
übertragen werden, gehört insbesondere der strategisch wichtige
Energiesektor. In ganz Südosteuropa erwarten Fachleute in den
nächsten 15 Jahren Investitionen in die Strom- und Gas-Infrastruktur,
die einen Umfang von rund 21 Milliarden Euro erreichen dürften - ein
"attraktive(s) Terrain", heißt es in Wirtschaftskreisen. Deutsche
Unternehmen sind bereits jetzt in der Branche aktiv und bedienen sich
für ihre Expansion gelegentlich österreichischer Firmen. Deren offene
Übernahme wird für die kommenden Jahre nicht ausgeschlossen...
mehr: http://www.german-foreign-policy.com/de/fulltext/56413
US TAKES LEAD IN INVESTING IN SERBIA / GLI USA PRIMI NELLA GARA
COLONIALE PER IL SACCHEGGIO DELLA SERBIA
Once seen as Serbia's biggest foreign foe, the United States is now
spearheading its economic revival.
By Senita Slipac in New York (Balkan Insight, 12 Apr 06)
Some 14 years after pressing for the United Nations to impose
sanctions on Belgrade, the United States has become Serbia and
Montenegro's biggest foreign investor. The World Bank says American
firms accounted for roughly one-third of the 3.5 billion US dollars
of foreign money invested between 2002, when the sanctions were
eventually lifted, and the end of 2004...
Read more: http://www.birn.eu.com/insight_30_5_eng.php
SERBIA: ESULTA PER SBLOCCO TRANCHE PRESTITO FMI
(ANSA) - BELGRADO, 7 FEB - Il ministro delle finanze serbo, Mladjan
Dinkic, ha definito oggi ''un successo'' per il suo Paese la
decisione assunta nelle scorse ore a Washington dal board del Fondo
monetario internazionale (Fmi) a favore dello sblocco dell'ultima
tranche di un prestito da 937 milioni di dollari. Tranche di un
finanziamento concesso a Belgrado dopo la caduta (nel 2000) del
regime di Slobodan Milosevic. Secondo Dinkic, citato dall'agenzia
Tanjug, la decisione del Fondo corona una fase quinquennale di
cooperazione tra il Fmi e la Serbia-Montenegro, inserita tra i Paesi
in via di transizione e di ricostruzione postbellica dopo
l'isolamento degli anni '90. Lo sblocco della rata rappresenta
inoltre la precondizione verso un imminente ulteriore sconto da parte
del Club di Parigi (il sodalizio che rappresenta gli Stati creditori)
sull'ammontare del debito estero di Belgrado, pari a 700 milioni di
dollari. Queste concessioni vengono interpretate dagli analisti come
un riconoscimento agli sforzi di politica economica intrapresi -
malgrado le contraddizioni della transizione serba e talune
congiunture sfavorevoli - dall'attuale governo del premier liberal-
conservatore Vojislav Kostunica, l'uomo attorno al quale si raccolse
nel dicembre del 2000 il grande movimento di piazza che scalzo'
Milosevic dal potere. Esse segnalano d'altra parte il peso relativo
che le istituzioni finanziarie internazionali sembrano attribuire
alle inadempienze imputate tuttora alla Serbia-Montenegro dal
tribunale penale dell'Aja (Tpi), dall'Ue e da vari governi
occidentali in materia di mancata cattura di latitanti per crimini di
guerra come i famigerati capi serbo-bosniaci Ratko Mladic o Radovan
Karadzic.(ANSA). COR-LR
07/02/2006 18:49