http://www.unponteper.it/emergenzalibano/article.php?sid=21
attivati: Lettera al GR1
Pubblicato 27 07 2006 da libano Pagina Stampabile Invia questo
Articolo ad un* Amic*
L'informazione è un elemento centrale di ogni conflitto. Siamo
sfortunatamente abituati a leggere ed ascoltare notizia faziose e di
parte che non aiutano a capire le complessità che ci troviamo di
fronte e tanto meno a capire le sofferenze inflitte alla popolazione
civile tutta.
Oggi è il turno del TG 1 di Radio Rai rispetto all'ennesima giornata
di bombardamenti e guerra che sta distruggendo il Libano.
Vi invitiamo a leggere la lettera invitata al direttore di Radio RAI
e a chiedere un'informazione corretta e non 'militarizzata'.
Mandate mail: grr@...
Telefonate alla redazione esteri: 06/33172703
Al direttore del GR1 Roma, 27 Luglio 2006
Caro direttore,
nel giornale radio GR1 delle 6.00 di questa mattina davate questa
notizia:
“Ieri è stata intanto una pesantissima giornata sul terreno: gli
hezbollah hanno lanciato oltre un centinaio di razzi sulla Galilela
mentre 9 soldati israeliani sono morti nei combattimenti nel sud del
Libano, dove le milizie sciite stanno opponendo una feroce
resistenza. L'offensiva, secondo i comandi militari dello Stato
ebraico, durerà ancora diverse settimane. I primi aerei carichi di
aiuti umanitari sono intanto atterrati a Beirut, risparmiata ieri dai
raid israeliani che hanno preso di mira invece la città di Tiro.”
Non esitiamo a definire vergognoso il modo il cui la giornata di ieri
è stata riassunta.
1. Si da notizia dei soldati israeliani uccisi e non dei combattenti
di Hetzbollah
2. Non si da notizia degli almeno 28 civili libanesi uccisi
3. Si da notizia dei razzi di Hetzbollah sulla Galilea e non delle
decine di bombardamenti israeliani su città e villaggi nel sud, nella
valle della Bekaa, sui camion sulla strada per Damasco, citando solo
alla fine Tiro (“presa di mira” e non “bombardata”) omettendo che si
trattava di quartieri residenziali e che ci sono state decine di feriti
4. si parla di “feroce resistenza delle milizie sciite” e non dei
“feroci bombardamenti israeliani”
5. si evidenzia l’arrivo di aiuti umanitari e non si ricorda che ci
sono 500/700.000 sfollati
6. si evidenzia invece che Beirut è stata “risparmiata dai raid
israeliani”
Un bell’esempio di giornalismo di guerra militante
Un Ponte per ...
Fabio Alberti
(presidente)
attivati: Lettera al GR1
Pubblicato 27 07 2006 da libano Pagina Stampabile Invia questo
Articolo ad un* Amic*
L'informazione è un elemento centrale di ogni conflitto. Siamo
sfortunatamente abituati a leggere ed ascoltare notizia faziose e di
parte che non aiutano a capire le complessità che ci troviamo di
fronte e tanto meno a capire le sofferenze inflitte alla popolazione
civile tutta.
Oggi è il turno del TG 1 di Radio Rai rispetto all'ennesima giornata
di bombardamenti e guerra che sta distruggendo il Libano.
Vi invitiamo a leggere la lettera invitata al direttore di Radio RAI
e a chiedere un'informazione corretta e non 'militarizzata'.
Mandate mail: grr@...
Telefonate alla redazione esteri: 06/33172703
Al direttore del GR1 Roma, 27 Luglio 2006
Caro direttore,
nel giornale radio GR1 delle 6.00 di questa mattina davate questa
notizia:
“Ieri è stata intanto una pesantissima giornata sul terreno: gli
hezbollah hanno lanciato oltre un centinaio di razzi sulla Galilela
mentre 9 soldati israeliani sono morti nei combattimenti nel sud del
Libano, dove le milizie sciite stanno opponendo una feroce
resistenza. L'offensiva, secondo i comandi militari dello Stato
ebraico, durerà ancora diverse settimane. I primi aerei carichi di
aiuti umanitari sono intanto atterrati a Beirut, risparmiata ieri dai
raid israeliani che hanno preso di mira invece la città di Tiro.”
Non esitiamo a definire vergognoso il modo il cui la giornata di ieri
è stata riassunta.
1. Si da notizia dei soldati israeliani uccisi e non dei combattenti
di Hetzbollah
2. Non si da notizia degli almeno 28 civili libanesi uccisi
3. Si da notizia dei razzi di Hetzbollah sulla Galilea e non delle
decine di bombardamenti israeliani su città e villaggi nel sud, nella
valle della Bekaa, sui camion sulla strada per Damasco, citando solo
alla fine Tiro (“presa di mira” e non “bombardata”) omettendo che si
trattava di quartieri residenziali e che ci sono state decine di feriti
4. si parla di “feroce resistenza delle milizie sciite” e non dei
“feroci bombardamenti israeliani”
5. si evidenzia l’arrivo di aiuti umanitari e non si ricorda che ci
sono 500/700.000 sfollati
6. si evidenzia invece che Beirut è stata “risparmiata dai raid
israeliani”
Un bell’esempio di giornalismo di guerra militante
Un Ponte per ...
Fabio Alberti
(presidente)