(LE SEGNALAZIONI CHE CI SONO PERVENUTE SONO QUI RIPORTATE IN ORDINE CRONOLOGICO INVERSO. CNJ)


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SUL SITO www.disarmiamoli.org puoi trovare:

Mappa: ECCO IL TRAGITTO DELLE TRE CAROVANE CONTRO LA GUERRA, PER IL DISARMO E LA PACE  -  IL TRACCIATO VERRA' AGGIORNATO DI GIORNO IN GIORNO CON LE INDICAZIONI DELLE VARIE REALTA' INTERESSATE AD OSPITARE UNA TAPPA: info@...  338/4014989


 
CONTO CORRENTE CAROVANA 

L'INDIPENDENZA HA UN COSTO.

Il CONTO CORRENTE è intestato a Patrizia Creati -Carovana contro la guerra - BANCA POPOLARE ETICA .FILIALE DI FIRENZE VIA DELL'AGNOLO 73R
n. 00000121080
N(CIN)-05018(ABI)-02800(CAB)

INVIATE IL VOSTRO CONTRIBUTO PER FAR VIAGGIARE LA CAROVANA CONTRO LA GUERRA!


LE TRE CAROVANE

REPORT RIUNIONE OPERATIVA E TAPPE DA NORD EST - NORD OVEST E SUD

 

INIZIATIVE IN ITALIA DI SOSTEGNO ALLA CAROVANA


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sempre sul sito www.disarmiamoli.org :

DICHIARAZIONE FINALE DELLA CONFERENZA INTERNAZIONALE CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELL'EUROPA

DOSSIER INFORMATIVO SULL'ACCORDO ITALIA / USA PER INSTALLARE LO "SCUDO" SUI NOSTRI TERRITORI

TESTO PETIZIONE POPOLARE - Fermare la nuova "frontiera bellica" sottoscritta dal governo Prodi contro i nostri territori  

LA CAROVANA CONTRO LA GUERRA / VERSANTE NORD-OVEST PARTECIPERA' ALLA MANIFESTAZIONE DI NOVARA

TAPPA EMILIANA DELLA CAROVANA CONTRO LA GUERRA, PER IL DISARMO E LA PACE


=== 8/5 ===


From:   disarmiamoli.bologna  @...
Subject: carovana contro laguerra tappa emiliano romagnola
Date: May 8, 2007 1:37:00 PM GMT+02:00

La carovana contro la guerra, per la pace e il disarmo attraverserà dal 
19 maggio al 2 giugno diverse regioni italiane, promuovendo 
manifestazioni, presidi, assemblee, azioni di resistenza, in favore 
della pace e contro la presenza delle basi militari USA e Nato.
La carovana si concluderà a Roma il 2 giugno, in preparazione del 
“benvenuto” a Bush.

Carovana contro la guerra per la pace e il disarmo

Farà tappa in Emilia Romagna

FORLI 26 MAGGIO 2007

MANIFESTAZIONE 
CORTEO

Concentramento alle ore 15.00 P.zza Saffi, Forlì

Con arrivo 
davanti alla caserma militare De Gennaro, via Emilia

La caserma italiana De Gennaro è sede del 66° reggimento 
Trieste, forza di intervento rapido della Nato e impegnato 
in tutte le missioni di guerra dal 1983 a oggi.

- PER IL RITIRO DELLE TRUPPE ITALIANE DA TUTTI I 
FRONTI DI GUERRA 
- PER LA RIMOZIONE DAL TERRITORIO ITALIANO DI TUTTI 
GLI ORDIGNI NUCLEARI E DELLE ARMI DI DISTRUZIONE 
DI MASSA
- PER LA CHIUSURA, LO SMANTELLAMENTO, LA BONIFICA 
E LA RICONVERSIONE AD USO ESCLUSIVAMENTE CIVILE 
DELLE BASI MILITARI USA E NATO
- PER LA PETIZIONE POPOLARE CONTRO L’ACCORDO 
ITALIA USA PER LO SCUDO MISSILISTICO

Coordinamento Emilia Romagna per la
CAROVANA CONTRO LA GUERRA PER LA 
PACE E IL DISARMO

Info:disarmiamoli.bologna  @...


=== 4/5 ===


Una nostra delegazione e' presente in questo momento alla International Conference on Demilitarisation: 'No to the US missile defence shield/ No to US and NATO Military bases in Europe" a Praga.

Di seguito l'intervento della delegazione della Rete nazionale Disarmiamoli! al congresso internazionale contro la militarizzazione - Praga 5 maggio 2007

 


Cari compagni e care compagne, parlo a nome della Rete nazionale Disarmiamoli!

 

Il movimento contro la guerra nel nostro paese sta attraversando un processo di profonda trasformazione, a causa dei mutamenti politici avvenuti recentemente  in Italia.

 

Oggi, dopo la sconfitta del governo Berlusconi, siamo di fronte ad un esecutivo di centro sinistra che ha portato nel Parlamento italiano molti tra coloro che rappresentavano quel movimento pacifista ma, purtroppo, tutte le decisioni prese in questi mesi contraddicono in maniera clamorosa le istanze e gli obiettivi del pacifismo.

 

Le scelte fatte dall'esecutivo Prodi sono sotto gli occhi di tutto il mondo:
la Legge Finanziaria 2007 ha aumentato del 13% le spese militari mettendo al centro dello sviluppo economico le industrie belliche. L'aumento di spesa militare sacrifica pesantemente il Welfare State, a partire dalla sanità, la scuola, l'Università, la ricerca e i diritti dei lavoratori.

 

La decisione di mantenere le truppe in Afghanistan, l'invio di oltre 2.000 soldati in Sud Libano a protezione di Israele, la permanenza delle truppe in Kosovo ed in altri 24 paesi vede una presenza militare italiana all'estero senza precedenti per quantità di uomini e mezzi.

 

La decisione di accettare l'insediamento di una nuova base USA a Vicenza, nonostante le grandi mobilitazioni popolari, che continuano tutt'oggi.

 

L'impegno del governo nella costruzione del jet da combattimento europeo Eurofighter.

La ratifica di un ulteriore accordo per l'ingresso dell'Italia nel business per la costruzione del bombardiere nucleare statunitense F35. Contro questo progetto si svolgerà il prossimo 19 maggio una manifestazione nazionale a Novara.

 

Il Presidente del Consiglio Prodi nei suoi incontri diplomatici all'estero ha assunto il ruolo di ambasciatore delle industrie di armi nazionali, come avvenuto recentemente in Giappone.

 

Ultima gravissima decisione l'accordo per l'ingresso dell'Italia nel cosiddetto "scudo antimissilistico" USA, di cui l'opinione pubblica italiana è ancora poco informata, a causa della segretezza con la quale nel febbraio scorso un anonimo rappresentante del governo Prodi ha firmato al Pentagono questo vergognoso accordo.

 

Negli ultimi mesi, contro queste scelte profondamente sbagliate, abbiamo gettato le basi per la costruzione di un nuovo movimento contro la guerra, indipendente e libero da ogni ambiguità nel rapporto con un governo guerrafondaio in politica estera e bellicista in politica interna.
La prima grande manifestazione del nuovo movimento è stata quella del 17 marzo a Roma, con oltre 30.000 persone presenti contro le tutte occupazioni militari, al fianco delle Resistenze dei popoli, contro le basi militari USA NATO.

 

La Rete nazionale Disarmiamoli! è  parte integrante del nuovo movimento contro la guerra. Il nostro obiettivo è quello di unire tutte le forze che nel nostro paese si battono contro le basi militari USA e NATO,  la militarizzazione dei territori e la logica da guerra interna che sta progressivamente condizionando la vita politica nazionale.

 

Con il congresso di oggi l'ipotesi di Rete può assumere le necessarie dimensioni europee, di fronte alla sfida del cosiddetto "scudo antimissilistico" voluto dagli USA e accettato da governi sottomessi.

Ci avevano raccontato che con il crollo del muro di Berlino la storia si sarebbe fermata, donandoci un'era di pace e prosperità. Niente di più falso!

 

Oggi tutti i popoli europei sono di fronte alle politiche reali di un unico sistema economico, politico e militare, che ripropone modelli apertamente antipopolari:  concorrenza sfrenata, privatizzazioni, precarietà nella vita e nel lavoro, super sfruttamento, furto delle materie prime,  guerre di rapina.

Le mobilitazioni di questi giorni nel vostro paese, in Polonia, in Italia ed in altri paesi europei ci dicono che è possibile costruire un nuovo fronte comune in grado di dire NO a queste politiche, verso un modello sociale che sarà in grado di emanciparsi dalle guerre se sarà capace di emanciparsi dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura.

 

La prossima campagna nella quale saremo impegnati è la Carovana nazionale contro la guerra, per il disarmo e la pace e la Petizione popolare contro lo scudo antimissilistico. La campagna è promossa dalla Rete Disarmiamoli e da altre organizzazioni come "Fermiamo chi scherza con  il fuoco atomico" e da "Semprecontrolaguerra".

 

In questi giorni decine di realtà, comitati ed associazioni stanno aderendo a questa nostra iniziativa.

La Carovana partirà il prossimo 19 maggio da tre basi presenti agli estremi del nostro paese per convergere su Roma, in attesa del Presidente degli Stati Uniti il 9 giugno, per il quale preparando un rumoroso comitato d'accoglienza.

 

Colgo l'occasione per invitare tutte le organizzazioni presenti a questo congresso, tutti i delegati a partecipare alla Carovana italiana contro la Guerra ed alla manifestazione del 9 giugno a Roma, contro il cow boy dell'apocalisse George Bush.

 

Vi ringrazio a nome della Rete nazionale Disarmiamoli! per l'invito a questo congresso e vi porto i saluti antimilitaristi ed internazionalisti del movimento contro la guerra italiano.

 

Cinzia della Porta, della Rete nazionale Disarmiamoli! - Italia


=== 27/4 ===


Abbiamo aggiornato in queste ore il sito  www.disarmiamoli.org con le informazioni inviateci dagli antimilitaristi cechi e polacchi. Nei prossimi giorni tradurremo le parti in inglese dei messaggi e degli appelli.

Da quelle realta' ci giungono sollecitazioni all'unita' di azione, a partire dalla prossima conferenza internazionale per la smilitarizzazione che si terra' a Praga.

Attraverso questi contatti abbiamo saputo che anche in Polonia l'idea della petizione popolare contro lo scudo antimissilistico sta marciando, come vedrete dalle foto sul nostro sito 

Si stanno creando le condizioni per il rilancio di un movimento europeo contro le nuove scelte belliciste dei governi.

Saluti antimilitaristi

La Rete nazionale Disarmiamoli!

 
=== 22/4 ===
In allegato vi inviamo la PETIZIONE POPOLARE

CONTRO L'ACCORDO USA/ITALIA CHE PREVEDE
UN NUOVO "SCUDO MISSILISTICO" SUI NOSTRI TERRITORI
PER UN USO SOCIALE E DI PACE DELLE RISORSE PUBBLICHE

La Petizione e' stata proposta dalla Rete nazionale Disarmiamoli all'incontro dello scorso 15 aprile a Bologna, durante il quale e' stata emendata e recepita come strumento della CAROVANA CONTRO LA GUERRA, PER LA PACE E IL DISARMO che partira' da Aviano, Novara e Sigonella/Comiso nelle prossime settimane.

Il testo della Petizione e' uscito sabato 21 aprile a pag. 2 de "Il Manifesto",contribuendo cosi' a diffondere nel paese l'informazione sulla campagna.
Vi chiediamo di costituire in ogni realta' COMITATI PROMOTORI a sostegno della Petizione popolare, in modo che la campagna contro questa ennesima, gravissima decisione assunta dall'attuale governo possa vivere prima, durante e dopo la CAROVANA.

saluti antimilitaristi e buon lavoro

La Rete nazionale Disarmiamoli
www.disarmiamoli.org 
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IL MODULO PER LA RACCOLTA DELLE FIRME SI PUÒ SCARICARE ANCHE DA QUI:
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PETIZIONE POPOLARE
ai sensi dell’art. 109 del regolamento della Camera dei Deputati

CONTRO L’ACCORDO USA/ITALIA CHE PREVEDE 
UN NUOVO “SCUDO MISSILISTICO” SUI NOSTRI TERRITORI

PER UN USO SOCIALE E DI PACE DELLE RISORSE PUBBLICHE

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA  GIORGIO NAPOLITANO

AL PRESIDENTE DEL SENATO FRANCO MARINI

AL PRESIDENTE DELLA CAMERA FAUSTO BERTINOTTI

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ROMANO PRODI

Noi sottoscritti, cittadine e cittadini italiani:

Ritenendo che l’Accordo quadro tra il Governo degli Stati Uniti e il Governo italiano inerente la creazione di uno “scudo antimissilistico”, firmato lo scorso febbraio 2007 al Pentagono, ponga l'Italia in prima linea in un sistema le cui reali finalità non sono difensive ma offensive.

Valutando che questa decisione si inserisce in un già inquietante contesto di militarizzazione dei nostri territori, come si evince dalla volontà di costruire una nuova base militare USA a Vicenza, dal memorandum d'intesa con cui l'Italia si assume ulteriori impegni nel programma del caccia statunitense F-35 Lightning (Joint Strike Fighter), dall’aumento delle spese militari previsto nella Legge Finanziaria del 2007.

Ritenendo che questo processo inserisca ancora di più il nostro paese in una dinamica che ci vede coinvolti direttamente su vari fronti di guerra con le cosiddette “missioni di pace”,  e alimenti nella stessa Europa nuove tensioni, esponendo così i nostri territori a possibili ritorsioni.

Chiediamo:

La REVOCA IMMEDIATA dell’Accordo quadro che stabilisce la partecipazione dell’Italia al progetto statunitense di “scudo” antimissilistico.  

Lo STORNO dei fondi previsti per missioni militari all’estero, industrie belliche o finalizzati alla produzione di aerei da guerra e altri programmi militari, VERSO FINI SOCIALI, come lo sviluppo della sanità pubblica, del sistema educativo nazionale, il rafforzamento del sistema previdenziale pubblico, la regolarizzazione del lavoro precario, una cooperazione allo sviluppo sulla base di modelli alternativi alle attuali politiche di “peacekeeping”.   


=== 15/4 ===


CAROVANA CONTRO LA GUERRA

PER IL DISARMO E LA PACE

Nella riunione convocata a Bologna, il 15 aprile 2007 è stato deciso di promuovere una iniziativa, la  "Carovana contro la guerra, per la pace e il disarmo", che prenderà l'avvio il giorno 19 maggio 2007; e si articolerà da tre direttrici (dal Nord ovest, dal Nord Est, dal Sud).

Lo scopo della "Carovana" è quello di sensibilizzare la popolazione e di mettere insieme i soggetti che intendono ampliare le lotte territoriali di questi anni su punti determinanti di un impegno pacifista coerente:

1- rimozione dal territorio italiano di tutti gli ordigni nucleari e delle armi di distruzione di massa; dissociazione e disobbedienza da ogni compromissione con l'apparato dello sterminio atomico;

2. Opposizione ad ogni forma di coinvolgimento dell'Italia nella guerra globale e ritiro delle truppe da tutti i fronti bellici;

3. Per la chiusura, lo smantellamento, la bonifica e la riconversione a scopo esclusivamente civile delle basi militari USA e NATO

4. Obiezione alle spese militari finalizzata ad un modello di difesa alternativo e alla costituzione di Corpi Civili di Pace

5. Per affermare i valori di pace dell'art. 11 della Costituzione italiana che ripudia la guerra. Per organizzare la resistenza sociale alle scelte politiche di riarmo e di interventismo militare del governo ed affermare il principio della sovranità popolare.

La Carovana giungerà a Roma entro il 2 giugno, giornata in cui, al posto delle parate militariste, occorre fare memoria della Costituzione e del suo ripudio della guerra (art.11). Il 2 giugno deve essere restituito alla società civile, per valorizzare l'intervento civile per la costruzione della Pace: nei luoghi teatro di conflitto vogliamo Ambasciate di Pace riconosciute dalla popolazione, non "democrazia" e "sviluppo" a suon di bombe contro la popolazione.

La Carovana, raccordando reti e realtà politico-culturali differenti, rilancia questi temi unitari attraverso una iniziativa diffusa di informazione e di mobilitazione, dalle comunità e dai territori dove le basi militari e di guerra sono presenti. Essa diffonde strumenti, iniziative e pratiche di lotta che esprimano l'opinione e la volontà dei cittadini i quali nella stragrande maggioranza credono nei valori della pace.

Essa deve servire a rilanciare la mobilitazione contro la guerra e la militarizzazione in tutti i settori sociali, sui posti di lavoro, nelle scuole, nei quartieri e nei luoghi di culto.

La Carovana ASSUME la Petizione Popolare contro l'accordo Italia -USA, che prevede un nuovo "scudo antimissilistico" sui nostri territori, come strumento della propria attività durante le sue tappe, stimolando le realtà locali a costituire comitati promotori per la raccolta delle firme.

Promuovono le reti che hanno convocato la riunione di Bologna:

Coordinamento "Fermiamo chi scherza col fuoco atomico" - email  locosm@... cell. 349-5211837

Rete nazionale Disarmiamoli – email  info@... cell. 338-1028120

Assemblea di "Semprecontrolaguerra" - email semprecontrolaguerra@...  cell.328-0339384

PER ADESIONI, PARTECIPAZIONI E COLLABORAZIONI ALLA CAROVANA CONTATTARE UNO DEI RECAPITI SU SCRITTI


=== 2/4 ===


19 MAGGIO A NOVARA CONTRO GLI F 35


Gli F 35 sono cacciabombardieri  stealth (cioè invisibili) di quinta generazione. Sono uno dei gioielli  più brillanti della moderna tecnologia militare. Sono perfette macchine d'attacco al suolo, che, se necessario, possono pure trasportare armi 
nucleari.
Tra qualche anno entreranno in produzione ad opera della statunitense Lockheed Martin. Saranno prodotti in migliaia di esemplari per le forze armate statunitensi (aviazione, marina e marines) e di altri paesi alleati. Si tratterà, a detta di politici ed esperti, della più grande impresa di costruzioni aeronautiche di tutti i tempi.
Anche l'Italia ha aderito al progetto. Lo ha fatto fin dal 1996 (primo governo Prodi). Lo ha poi confermato nel 1998 (governo D'Alema) e nel 2002 (governo Berlusconi).
Il 7 febbraio di quest'anno (governo Prodi) è stato firmato il testo dell'accordo definitivo, che prevede l'assemblaggio in Italia di centinaia di F 35 destinati al mercato europeo (e quindi anche all'Italia).
L'azienda capofila in questa alleanza con la Lockheed Martin è, nel nostro paese, l'Alenia Aeronautica, che guida nell'impresa decine di aziende italiane che si sono gettate a capofitto nell'affare 
Il sito per l'assemblaggio è  stato individuato nell'aeroporto militare di Cameri, che si trova a pochissimi chilometri da Novara.
Il sito è stato scelto con oculatezza:  si tratta di un territorio da sempre avvezzo alla frequentazione di militari d'ogni risma.
L'aeroporto militare di Cameri ha ospitato F 104 e Tornado. Da quando non è più un sito strettamente operativo ha comunque continuato a contribuire a diverse imprese militaresche dando, per esempio, ospitalità alle linee di manutenzione dei Tornado. Accade inoltre che dal medesimo aeroporto partano alcuni reparti di eroici militi utilizzati per le imprese estere, per esempio in Afghanistan.
Vicinissima all'aeroporto di Cameri, a Bellinzago Novarese, c'è la base guidata dalla Caserma Babini. Si tratta della seconda base terrestre italiana, per estensione di superficie, nella quale si effettuano esercitazioni di diversi tipi. Inoltre la medesima Caserma Babini offre i suoi militi per la logistica in diverse operazioni mil

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