GIORNALE DI BELGRADO - LUNEDI' 9 OTTOBRE.


MICHEL COLLON


Le violenze di cui non si parla. Verso una nuova prova di forza?


Si va senza dubbio verso una nuova manifestazione di piazza, senza dubbio pi� piccola. Il parlamento di Serbia si riunisce oggi e l'opposizione del DOS ha lanciato un ultimatum: se la legge sulle Universit� non sar� abolita (una legge che mirava ad impedire l'organizzazione delle attivit� d'opposizione utilizzando l'Universit�), allora ci sar� una manifestazione ed il parlamento potrebbe essere di nuovo occupato, in tutti i casi circondato e bloccato.


Ma il vero scopo � un altro. Il DOS ha ottenuto il presidente, ma nessun governo. N� quello della Jugoslavia dove ci si aspetta un governo dei socialisti serbi (Milosevic) e montenegrini (Bulatovic), n� quello di Serbia che � in carica da qualche anno ed ha davanti a s� ancora un anno in teoria, e che riflette i vecchi rapporti di forza elettorali.


Quale maggioranza nel parlamento serbo? L'imbroglio totale.


Nel parlamento serbo, il partito pi� forte (83 seggi su 255), sono i radicali (la destra nazionalista) di Seselj alleato di Milosevic. Ma questo partito � stato ridimensionato alle ultime elezioni, ha rischiato di scomparire ed i suoi dirigenti cercano disperatamente di salvarlo. Per mantenere l'alleanza attuale, hanno formulato una serie di richieste giudicate non realiste da un dirigente del SPS che io ho incontrato. Per esempio, la legge elettorale dovrebbe essere rivista per fare del paese una sola grande circoscrizione, cosa che assicurerebbe ai radicali delle possibilit� maggiori di essere rieletti. Da questo governo il SPO di Draskovic (anche lui in via di sparizione) si � ritirato e non vuole pi� sostenerlo. In realt�, questi due partiti sono obbligati: visto come il DOS li ha sostituiti nelle preferenze dell'elettorato, sarebbero definitivamente liquidati in caso di elezioni. Allora, il SPO ed i radicali sono tentati di formare insieme un governo serbo - senza nuove elezioni e senza i socialisti - che potrebbe durare un anno.


Ma d'altra parte, questi due partiti avanzano le loro pretese soprattutto per far crescere il loro prezzo nelle negoziazioni con il DOS e con il SPS. Senza nessun principio, cercano solamente di ottenere il potere, in un modo o nell'altro.


Le grandi manovre politiche ruotano anche intorno al nuovo governo federale. Il partner indispensabile e fortemente corteggiato � il partito socialista montenegrino. Il DOS gli ha immediatamente fatto delle proposte. Solo che entro un anno avranno luogo le elezioni nella repubblica del Montenegro che in questo paese sono ancora pi� importanti in termini di competenze e di budget. I socialisti montenegrini hanno il vento in poppa e potrebbero vincere contro la destra filoamericana di Djukanovic. Ma se andassero con la destra serba del DOS, che ha esattamente lo stesso programma stile-FMI di Djukanovic, la loro immagine sarebbe deteriorata. Ecco perch� essi hanno scelto piuttosto il SPS di Milosevic come alleato. Tutto � stato frutto di negoziati. Non rimane che un ostacolo. Messo fuori gioco, il DOS ha cominciato a contestare il mandato di 18 deputati socialisti.


Lontano dalle telecamere, le violenze di Djindjic


E' forse proprio per questo che il DOS mantiene la pressione. Quali sono i metodi impiegati? Minacce di manifestazioni e di blocchi delle istituzioni legali, violenze fisiche e minacce contro i membri del partito socialista e di diverse istituzioni dello Stato, messa sotto controllo con la forza di alcune imprese pubbliche. Dietro la figura simbolica di Kostunica che occupa la scena, � Zoran Djindjic che organizza tutto. Venduto da tempo agli interessi tedeschi, in seguito americani, come ognuno qui sa bene, Djindjic, fortemente disprezzato, si � servito di Kostunica per battere Milosevic ed ora si avventa sul potere reale. Con la violenza. La sede belgradese del partito socialista � stata completamente distrutta. Kostunica ha inviato un fotografo sul posto, che si � mostrato indignato. Alcune case di membri del SPS sono state date alle fiamme. Numerose imprese, ad es. la fabbrica di tabacco DIN - sono state prese di forza da uomini di Djindjic. In questo momento il DOS sta espellendo con la forza il direttore dell'ospedale dei bambini, Scepanovic, molto competente, ma colpevole di essere membro del partito socialista. Altri eventi di questo genere non possono ancora essere pubblicizzati perch� le vittime hanno troppa paura. Ma i fatti sono stati riportati e se accadesse qualcosa, sarebbero diffusi. Ed in provincia le aggressioni terroristiche sono ancora pi� gravi che a Belgrado dove bisogna conservare un'immagine presentabile.


Non � evidentemente per questo che il popolo ha votato. Ha votato per vivere meglio e per il fatto che la maggioranza aveva perso la fiducia in Milosevic. E per impedire che questi fatti siano conosciuti dall'opinione pubblica, tutti i media sono stati messi sin dall'inizio sotto controllo del DOS, pi� precisamente di Djindjic. E' il DOS e l'Occidente che hanno instaurato il controllo sui mezzi d'informazione! E' Djindjic, non Kostunica, ad aver organizzato molto efficacemente l'occupazione dei media pubblici: RTS, l'agenzia di stampa Tanjug, il quotidiano Politika. Con la complicit� di alcuni responsabili di questi media, ed escludendo di forza gli altri giornalisti o sottoponendoli a fortissime pressioni.


Risultato: quando oggi accendete la TV, vedrete la stessa cosa dappertutto: Kostunica ed il DOS, oppure il DOS e Kostunica. Nient'altro. Mai un punto di vista dell'altro schieramento. Era quello che si rimproverava prima a Milosevic. Ma, sotto Milosevic, anche se vi sono state delle sospensioni in certi periodi, l'opposizione aveva tre volte pi� mezzi di informazione del potere e cinque volte di pi� a livello di comunicazione elettronica. Ed anche le proprie televisioni. La popolazione riceveva costantemente quelle opinioni che l'hanno del resto fortemente influenzata. Adesso tutta l'informazione � controllata da un solo partito, e questa la chiamano "democrazia".


Con metodi psicologico-mediatici modernissimi, da cui si vede che sono stati preparati da tempo. I dollari di Washington (vedere i nostri precedenti articoli) sono stati investiti per preparare questi media moderni.


Cosa accadr�? Il DOS cercher� di mantenere la pressione per impedire il funzionamento di governi che non controllerebbe. Sia con delle manifestazioni e con degli scontri, ma la maggior parte delle persone qui desiderano la fine delle violenze ed il ritorno alla calma. Sia con delle ostruzioni istituzionali come quelle descritte precedentemente. Pi� il tempo passa , meno potranno usare la forza. O almeno � quello che molti sperano. Traduzione a cura del
Bollettino d'Informazione Antimperialista http://www.bollettino.it Per contatti: bollettino@t...




GIORNALE DI BELGRADO - MARTEDI' 10 OTTOBRE.


MICHEL COLLON


Nuove elezioni il 19 dicembre. Le istituzioni sono ancora paralizzate dalle violenze e le minacce
In simili momenti storici, gli eventi si susseguono di ora in ora, e la verit� della mattina � gi� superata nel pomeriggio. Sotto la pressione dell'opposizione e delle violenze che si svolgono qui, con uno Stato e delle istituzioni completamente paralizzati, il Parlamento serbo si � appena autodisciolto. Le prossime elezioni avranno luogo il 19 dicembre.
Con un nuovo sistema elettorale: proporzionale, ed una sola circoscrizione per tutto il paese. Ci� che dovrebbe favorire i radicali del DOS, ma anche i socialisti di Milosevic. Non si sa ancora se anche il presidente serbo Milutinovic dar� le dimissioni.


Gli stessi risultati? Una situazione di doppio potere? Quali potrebbero essere i risultati tra due mesi? Probabilmente gli stessi, non avendo la gente ancora avuto l'esperienza di ci� che significher� concretamente un governo DOS per l'occupazione ed i loro stipendi. Certamente, le violenze e le attivit� mafiose perseguite da Djindjic hanno colpito persino una parte dei sostenitori di Kostunica. Ma l'euforia per la vittoria e la persistenza delle illusioni "si vivr� meglio, si guadagneranno 5.000 dollari come ci ha promesso l'opposizione", questi fattori ed anche la perdita di prestigio dell'uomo forte Milosevic, cos� come l'indebolimento del suo partito, tutti questi elementi prefigurano un risultato favorevole del DOS. I partiti di Seselj e di Draskovic - che hanno entrambi violentemente criticato le violenze mafiose - potrebbero riprendere un po' di fiato, ma non � del tutto certo. Allora ci si trover�, nei prossimi anni, in una situazione di "doppio potere" con un governo jugoslavo sotto il controllo di Milosevic ed un governo serbo sotto l'autorit� di Djindjic e dell'Occidente? Sarebbe una situazione storica assai originale ed esplosiva. Ma non � sicuro. Il DOS fa pressione per le sue soluzioni: o un governo minoritario del DOS, o un governo cosiddetto "tecnico" di esperti, o un'alleanza DOS-SNP montenegrino. Si dice anche che il SPS- attualmente sotto una pressione terribile - potrebbe accettare di far entrare il DOS nel governo jugoslavo; si avrebbe allora un governo d'unit� nazionale SPS-DOS-Radicali-SPO (Draskovic). In ogni caso, le schermaglie dovrebbero continuare. Una divisione dei poteri non � mai soltanto una soluzione temporanea, e gli appetiti attuali sono troppo forti.


La partita non � conclusa, ma il margine d'azione � ristretto. In ogni caso, per i progressisti del mondo intero, sar� importante seguire questa situazione attentamente ed aprire gli occhi su questi partiti jugoslavi cosiddetti "democratici" ma il cui programma � effettivamente quello del FMI. I mesi a venire saranno di grande importanza, e la situazione non � ancora completamente definita. Come abbiamo gi� detto, una buona parte degli elettori di Kostunica resta anti-Nato: "Sono contento che Milosevic � caduto, mi ha detto Darko, giurista. Perch� non ha condotto fino in fondo la battaglia per difendere i serbi in Croazia, poi in Bosnia. Ed ha trascurato tutti quei giovani che furono vittime di queste guerre. Ma con questo nuovo regime, avremo un problema ancora pi� grave. E' la NATO che sta arrivando qui. Non dovremo permetterglielo."


Le cinque ragioni della disfatta


Come spiegare la vittoria di Kostunica? Con un insieme di fattori di cui la maggior parte � stata trattata negli articoli precedenti. 1. La violenza della NATO. 2. Dieci anni di privazioni con lo strangolamento economico del paese. 3. Il denaro della CIA che � piovuto a fiotti e che ha causato ovviamente delle defezioni. 4. Una campagna mediatico-psicologica intelligente attorno all'uomo nuovo e credibile Kostunica. 5. Gli errori del regime di Milosevic.


D'accordo, fondamentalmente, � una vittoria della Nato, una vittoria della violenza. Nella primavera del '99, durante i pi� intensi bombardamenti contro gli obiettivi civili (installazioni elettriche, depositi di benzina, strade, ponti...), il generale USA Michael Short dichiarava: "Sono convinto che se la gente non ha la corrente per far funzionare i frigoriferi, il gas per la cucina, se non possono andare al lavoro perch� i ponti sono distrutti e se non smettono di pensare alle bombe che possono cadere in ogni momento, arriveranno i tempi in cui vorranno veder finire tutto questo". Tutto questo, era il regime di Belgrado. Ecco quello che la Nato chiama "elezioni democratiche". Proprio come la signora Carla Del Ponte, sedicente magistrato internazionale imparziale, in realt� semplice arma di Washington nello stesso modo che un Tomahawk o un volgare spione della CIA. Questa tizia ha dichiarato: "E' giusto da parte mia esprimere il mio stupore davanti agli avvenimenti drammatici che si svolgono a Belgrado, io auguro loro (al DOS ndr) un successo pieno con tutta la loro nuova democrazia." (Comunicato del 6 ottobre) Curioso magistrato, curioso tribunale, quelli che chiudono gli occhi sul regno di terrore e di mafia in Kosovo e osano applaudire la "democrazia", tutto continuando dedicarsi al loro lavoro sporco di satanizzazione dei Serbi!


Al momento, noi non svilupperemo qui gli altri fattori della disfatta (trattati precedentemente), ma arriviamo al quinto fattore, sul quale ci poniamo molte domande. "Perch� non ci sono state contromanifestazioni nelle strade?" "Che pensano i lavoratori?" "Perch� l'esercito non si � mosso?"


Perch� il regime ha perso il suo sostegno


Ieri, ho incontrato dei sindacalisti di provincia, venuti a trovarmi per parlare del mio libro "La Nato alla conquista del mondo" ed invitarmi tenere una conferenza davanti ai loro militanti ed affiliati. La loro organizzazione - che si definisce "indipendente" ma che � molto vicina al partito socialista - conta 35.000 membri. Io li ho ovviamente interrogati sulla situazione attuale. Ho ascoltato le loro risposte veramente vaghe e confuse. Penoso. Finalmente, uno dei responsabili mi ha detto: "Io ho attaccato tutti i manifesti di Milosevic che ho ricevuto, ma ho votato Kostunica." Eccoci di fronte ad un chiaro esempio di perdita Domenica, sono andato a Novi Sad come osservatore al secondo turno delle elezioni regionali della Vojvodina. In un intervista (da pubblicare) il segretario del partito socialista della regione Dusan Bajatovic mi ha detto: "Noi siamo un partito molto grande, con un gran numero di quadri, e dieci anni al potere, � molto. Cosa che ha provocato uno scontro tra i quadri. Molta gente non si trovava nel nostro partito per ragioni serie, ma per interesse. Ed in un paese povero, essere in un partito stimola gli appetiti. Il popolo ha visto gente arricchirsi dall'oggi al domani e senza valide ragioni. Ci sono molti casi. Da dove veniva questo denaro? E la gente ha pensato che era la posizione del SPS che provocava questi privilegi. La grande maggioranza dei membri sono tuttavia onesti e devoti al loro paese, e loro stessi giudicano severamente questi casi. Ci sono state anche delle false accuse contro i dirigenti del SPS e dello Stato, ma in queste condizioni, i suoi membri non hanno potuto rispondere adeguatamente a questi attacchi." Confessione interessante. Resta evidentemente da sapere perch� questi arricchimenti e questi privilegi non sono stati combattuti. Perch� i beneficiari erano in posti troppo in alto?


"Non resta che il SPS, mi spiega Branko, ingegnere. Anche il partito della YUL, che si dichiara di posizioni ancora pi� a sinistra del SPS, ha perso la sua credibilit�. Questo contava nelle sue fila su numerosi padroni molto ricchi. Non si pu� avere una teoria di sinistra ed una pratica di destra." Ma aggiunge: "Non � per questo che bisogna buttarsi tra le braccia della destra. Sono passati dieci anni, le stesse promesse occidentali sono state fatte ai rumeni. Ma io conosco questo paese, poich� il mio lavoro mi ci porta spesso. Oggi, la situazione in questo paese � talmente catastrofica che voi potete trovare persino dei lavoratori rumeni occupati nei campi, qui, in Jugoslavia, a Pojurevac! E loro non hanno delle sanzioni." Un altro intellettuale progressista, Darko, pensa lo stesso e aggiunge: "Milosevic dovrebbe fare come Castro. Quello l� lo si vede sempre a discutere con la gente semplice, con i contadini, per capire come va, quello che pensano, i loro problemi. Cuba anche � sotto attacco, ma si difende bene."


Quando si prova a valutare il peso rispettivo di questi diversi elementi, bisogna mostrarsi prudenti. I fatti che abbiamo esaminato sono molto importanti e ci torneremo sopra. Ma non sono una novit�, la gente ne era a conoscenza da molto tempo. E nessuno ha grande fiducia nell'onest� dell'opposizione sul piano della corruzione. Bisogna comprendere che a queste elezioni, in effetti, il SPS ha sfruttato un poco l'onda delle elezioni precedenti. Il fattore nuovo, � l'affermazione del DOS. Anche su questo ci torneremo sopra.

Traduzione a cura del
Bollettino d'Informazione Antimperialista http://www.bollettino.it Per contatti: bollettino@...

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Bollettino di controinformazione del
Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"

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