HRVATSKE VISNJICE / CILIEGINE CROATE
a cura del
Coordinamento Romano per la Jugoslavia
Rimskog Saveza za Jugoslaviju
crj@...
---
ECONOMIA E SITUAZIONE SOCIALE
Da "Glas Istre - Novi list", settembre 2000:
E' stato presentato il documento della Banca Mondiale
"Studio sull'economia e la situazione sociale in Croazia".
Dal resoconto emerge una totale miseria per il 10% dei
cittadini, mentre l'80% vive sotto lo standard normale.
L'inflazione, il caro vita � galoppante. Il governo manca
ai suoi impegni. In questi giorni sono state bloccate alcune
strade in Croazia dalle proteste degli agricoltori perche' non
e' stato pagato ancora il loro raccolto.
Il "Feral Tribune" di Spalato riporta: "Ipnotizzato dalla paura
dell'inflazione, il Governo croato invece di introdurre il
reale corso della kuna [la nuova moneta croata, tristemente
nota dal periodo dello Stato Croato Indipendente nazista di
Pavelic] ha rafforzato il cordone di finanzieri alle frontiere,
introducendo la tassa per la seconda bottiglia di liquore
che i cittadini vorrebbero portarsi appresso dall'Italia."
Riguardo all'inflazione, il premier Racan ha contestato le
voci che circolano in alcuni giornali, secondo i quali
l'inflazione quest'anno raggiunger� due cifre. Racan ribatte
che essa non arriver� al 10%, e che non ci sara' nessuna
destabilizzazione per la kuna.
FALLISCE L'IDEA DELLA VISITA DI MESIC E RACAN IN AMERICA
Da "Glas Istre - Novi List", Croazia, 21 settembre 2000:
<<Durante la visita si doveva organizzare una grande tournee
americana coi direttori delle pi� grandi ditte croate, ed in
prima fila il premier Racan, per presentare le possibilit�
degli investimenti in Croazia; dopo soltanto un mese questa
iniziativa si � dimostrata un vero fallimento. La delegazione
economica imprenditoriale croata non visiter� gli USA perch�
i direttori delle pi� grandi ditte americane non hanno
dimostrato nessun interesse per questo incontro.
"Quando abbiamo saputo che la delegazione sar� guidata da
Granic, Fizulic e Cacic, che hanno pi� di tutti attaccato
le ditte americane, abbiamo deciso che non vale la pena
parlarne", ha dichiarato per il "Nacional", rivista croata,
un esperto americano...>>
I VIAGGIATORI SULLE LINEE AEREE CHE SORVOLANO LA CROAZIA
SONO IN PERICOLO DI MORTE.
"Slobodna Dalmacija", 7 settembre 2000:
<<Negli ultimi 4 mesi in Croazia hanno soggiornato due
commissioni di esperti indipendenti per stabilire la sicurezza
aerea sui cieli sopra la Croazia. Il loro resoconto � stato
inviato al premier Racan e al ministro dei Trasporti Tusek,
ed � talmente sconfortante che � stato taciuto all'opinione
pubblica ed anche ai controllori dei voli interessati, i
quali da diverso tempo dicono di lavorare in condizioni pessime...>>
PERICOLOSE IDEE JUGOSLAVISTE MINACCIANO LA CROAZIA
Ancora da "Glas Istre - Novi List" del 24 settembre 2000
leggiamo a proposito dei rigurgiti politici dei militari
della cosiddetta "Guerra patriottica" (cioe' la guerra di
secessione su base etno-nazionalista).
BUDISA (Presidente dell'HSLS):
"IL RADICALISMO DI DESTRA E PERICOLOSO, MA SI STA RAFFORZANDO
ANCHE L'ESTREMISMO DI SINISTRA PROJUGOSLAVO".
Budisa: "Opasan je desni radikalizam, ali jaca i lijevi
projugoslavenski ekstremizam".
L'ISTRIA DIFENDERA' SEMPRE LA SUA TRADIZIONE ANTIFASCISTA
A Pisino � stato ricordato il 57. Anniversario della decisione
dell'unione dell'Istria alla "madrepatria" (cioe' la
Croazia federata alla RFS di Jugoslavia, anche se oggi si fa
riferimento soltanto alla Croazia...). L'articolo, sempre da
"Glas Istre - Novi List" del 24 settembre 2000, e' accompagnato
da una foto della celebrazione ufficiale, nella quale, appesa
alla parete di fondo dietro agli oratori, si vede una enorme
foto di Josip Broz Tito.
<<L'Istria tuteler� sempre la propria tradizione antifascista.
La decisione dell'unione � stata radicale, nata dal sentimento,
dalla volont� e dalla decisione degli istriani, ha detto Miho
Vlaic. Il grande patrimonio e la forza degli ideali � l'arma
pi� forte. L'Europa � basata proprio su questi valori, ha detto
Ivan Jakovcic, Ministro per le integrazioni europee [sic!].>>
<<Svecanom sjednicom Skupstine Istarske zupanije i Saveza
udruga antifasistickih boraca Istre, jucer u Pazinu obiljezena
57. Obljetnica odluka o sjedinjenju Istre s maticom zemljom.
ISTRA CE UVIJEK CUVATI SVOJU ANTIFASISTICKU TRADICIJU
Odluke o sjedinjenju nastale su na izvoran nacin, iz osjecaja,
htijenja i odlucnosti istraskog naroda, veli Miho Valic.
Velike vrijednosti i snaga ideala i slobode covjeka i pravde,
kojima ste vi bili naoruzani, najjace je oruzje. Europa je
sazidana upravo na vrijednostima, rekao je Ivan Jakovcic,
Ministar za europske integracije...>>
IL DIFFICILE RISCIACQUO IN CANDEGGINA DELLA FONDAZIONE
NAZIONALISTA E RAZZISTA DELLO STATO CROATO
Ancora da "Glas Istre - Novi List":
<<A Plitvice [dove iniziarono i primi scontri tra croati e
serbi nel'91] si � svolta la 6. Convenzione dell'Unit� croata
dell'Unione genitori dei difensori della guerra
patriottica [sic!]. Alla conferenza ha parlato a nome del
presidente Mesic il suo consigliere : "Con la lettura delle
pagine pi� buie della guerra patriottica, si toglier� alla
Croazia tutta l'ipoteca della responsabilit� collettiva,
perch� quelli che hanno commesso i crimini devono rispondere
di essi." Queste parole hanno provocato forti reazioni in
una parte dei parenti. Jadranka Kosor, una giovane
rappresentante membro onorario della Convenzione, e
membro dell'HDZ, la piu acclamata alla conferenza, ha detto
e sottolineato che � arrivato il momento di replicare con
alcuni dati di fatto. Uno di questi � che la guerra patriottica
e' stata difensiva [sic!] e che quei morti hanno difeso la
Croazia [si riferisce solo ai morti croati, n.d.T.].>>
"Slobodna Dalmacija", 7 settembre 2000:
<<A Zara dopo una lunga operazione condotta dall'unita' operativa
criminalistica degli Affari interni, sono state fermate 2
persone accusate per i crimini di guerra effettuati nella
cittadina di Ahmici [in Bosnia] contro i civili musulmani.
Si tratta di Tomislav Vlajic e Ante Sliskovic che sotto falsi
nomi soggiornavano nel distretto di Zara. Sono riusciti a
dileguarsi [sic] Pasko Ljubicic e Vlado Cosic.
Processarli, dove? A Zara, A Zagabria o all'Aia?...>>
<<U Zadru, nakon dugotrajne kriminalisticke obrade MUP-a:
Uhicena dvojica osumnjicenih za ratni zlocin u Ahmicima!
Policija uhitila Tomislava Vlajica, i Antu Sliskovica koji su
se s laznim identiteom skrivali na podrucju Zadra. Osumnjiceni
su kao pocinitelji ratnog zlocina protiv civila u Ahmicima l993.
U bijegu se nalaze Pasko Ljubicic i Vlado Cosic, a MUP ne
iskljucuje ni mogucnost njihove predaje Opcinski drzavni
odvjetnik Ivan Galovic, sudjenje: Zadar, Zagreb, Haag?..>>
RACAN (PRIMO MINISTRO) SI DIVINCOLA TRA CRIMINI CROATI E
CRIMINI SERBI
Da "La voce del popolo", quotidiano in lingua italiana di
Fiume - Rijeka, 20 settembre:
<<Intervento del premier Racan: Per i crimini di guerra non ci
saranno amnistie. Va fatta luce su tutti i crimini commessi sul
territorio della Croazia, e i colpevoli devono essere processati.
"I delitti commessi nel corso della guerra dovevano essere gi�
un capitolo chiuso" ha continuato Racan, ribadendo che il Paese
non pu� continuare a essere ostaggio per non aver compiuto
quanto uno Stato, in cui le leggi vengono rispettate, deve fare.
Racan ha detto che non sa se ci saranno altri arresti dato che
ci� non gli compete. Sono le istituzioni che hanno il compito
di indagare e processare, e va quindi a loro concessa maggiore
fiducia. Indipendentemente dalle proteste suscitate dai recenti
arresti a Gospic (Krajina), durante la guerra sono state
ammazzate l20 persone tra cui una decina di croati.>>
Invece dal quotidiano "Glas Istre": <<"Non c'e' condono per i
crimini di guerra". Il premier Racan alla Radio croata sui
crimini commessi dai serbi in Croazia. La Croazia ha emesso
150 mandati di cattura contro serbi accusati di aver commesso
crimini di guerra, e quando saranno catturati saranno consegnati
alla giustizia croata e rispoderanno per i loro crimini, ha
detto Racan. I crimini non cadono in prescrizione e la Croazia
respinge ogni condono. Per quelli che hanno commesso i crimini
di guerra, le autorit� croate d'ora in poi non avviseranno i
serbi che vogliono tornare in Croazia se sono stati accusati
o no di crimini.>>
IL PRESIDENTE MESIC MANDA IN PENSIONE 7 GENERALI DAL PASSATO
UN PO' TROPPO IMBARAZZANTE (ancora da "Glas Istre"):
Si tratta di:
1. Damir Krsticevic - ufficiale croato di gran carriera, militarmente
si � formato anche negli USA;
2. Mirko Cosic;
3 .Mirko Norac - eroe o criminale di guerra, responsabile per
l'uccisione di civili serbi e croati a Gospic nel l99l-1993;
4. Ante Gotovina, comandante della operazione "Tempesta" [pulizia
etnica delle Krajne, 1995, vedasi l'omonimo libro di G. Scotti,
edizioni Gamberetti];
5. Ivan Cermak - vicino a Gojko Susak negli affari di imprenditore,
perci� la sua esperienza l'ha portato ad essere il principale
responsabile della logistica;
6. Janko Bobetko - il suo libro � diventato materiale di testimonianza
per il Tribunale dell'Aia;
7. Ivan Basanac - comandante della III brigata di Zagabria,
sostituito perch� non era riuscito a spezzare la difesa serba di
Petrinja; e Nojko Marinovic, decorato per la difesa di Dubrovnik.
CHIESA E NAZISTI PUNTANO IL DITO SU MESIC
A proposito di ci�, ecco la dichiarazione di Tomislav Mercep
[capo dei paramilitari responsabili delle violenze contro i serbi
nelle zone presso Vukovar agli albori del conflitto, ed oggi
deputato al Parlamento croato]: "l000 croati risponderanno certo
per l0 serbi!"
Si fa sentire anche la chiesa. Lettera aperta dei domenicani e
delle domenicane croate al presidente Mesic: "Dovete ancora
ottenere la nostra fiducia". "La guerra patriottica non deve
essere infangata !"
MESIC MINACCIATO DI MORTE PER ESSERE TROPPO POCO CROATO
"Slobodna Dalmacija", 7 settembre 2000:
<<Il "comandante Domagoj" (pseudonimo) ha minacciato con una lettera
il presidente Mesic di morte. Finora la famigerata organizzazione
"Fraterna rivoluzione croata" ha condannato a morte l3 persone,
tra le quali anche il presidente Mesic. La "Slobodna" � in
possesso di questa lettera, che e' anche stata pubblicata dal
nostro quotidiano. Se qualcuno esegue questa condanna al fuori
delle fila della stessa organizzazione sar� ricompensato con un
milione di dollari USA [sic!]...>>
<<"Slobodna" u posjedu zlokobnog pisma "Hrvatskog revolucionarnog
bratstva". Zapovjednik Domagoj Mesicu prijeti smrcu! Do sada je
prema vladinom saopcenju, "HRB" na smrtnu kaznu osudilo 13 osoba,
a medju njima i predsjednika Mesica. Tajanstveni zapovjednik
Domagoj nasem listu uputio kopiju zastrasujuce presude poslane
u Ured hrvatskog predsjednika.
Ukoliko tu kaznu neko izvede van redova HRB-a, biti ce mu
isplacena nagrada u visini od l.000.000 dolara...>>
ANCHE LA CROAZIA HA VOTATO PER KOSTUNICA
"Slobodna Dalmacija", 7 settembre 2000:
<<Il Presidente croato STIPE MESIC: "Ritengo, spero, che vinca
Kostunica, anche se � nazionalista, ma � anche legalista e
liberista, e il suo nazionalismo non � pericoloso per la Croazia...>>
ANCHE POLA DIVENTERA' UNA BASE MILITARE STATUNITENSE?
NATO u Pulskoj luci?
Cetveroclano izaslanstvo NATO-a i Ratne mornarice SAD-a,
predvodjeno Francescom Infanteom, obisao je jucer brodom
Lucke kapetanije, pulsku luku, radi njenog eventualnog koriscenja
za potrebe NATO-a.
Base NATO a Pola ?
Una delegazione di 4 componenti della NATO e la Marina militare
USA, capeggiata da Francesco Infante, ha visitato con il
battello della Capitaneria del porto ha visitato il porto di Pola
per un eventuale uso della NATO.
---
Bollettino di controinformazione del
Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono il Coordinamento, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
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ECONOMIA E SITUAZIONE SOCIALE
Da "Glas Istre - Novi list", settembre 2000:
E' stato presentato il documento della Banca Mondiale
"Studio sull'economia e la situazione sociale in Croazia".
Dal resoconto emerge una totale miseria per il 10% dei
cittadini, mentre l'80% vive sotto lo standard normale.
L'inflazione, il caro vita � galoppante. Il governo manca
ai suoi impegni. In questi giorni sono state bloccate alcune
strade in Croazia dalle proteste degli agricoltori perche' non
e' stato pagato ancora il loro raccolto.
Il "Feral Tribune" di Spalato riporta: "Ipnotizzato dalla paura
dell'inflazione, il Governo croato invece di introdurre il
reale corso della kuna [la nuova moneta croata, tristemente
nota dal periodo dello Stato Croato Indipendente nazista di
Pavelic] ha rafforzato il cordone di finanzieri alle frontiere,
introducendo la tassa per la seconda bottiglia di liquore
che i cittadini vorrebbero portarsi appresso dall'Italia."
Riguardo all'inflazione, il premier Racan ha contestato le
voci che circolano in alcuni giornali, secondo i quali
l'inflazione quest'anno raggiunger� due cifre. Racan ribatte
che essa non arriver� al 10%, e che non ci sara' nessuna
destabilizzazione per la kuna.
FALLISCE L'IDEA DELLA VISITA DI MESIC E RACAN IN AMERICA
Da "Glas Istre - Novi List", Croazia, 21 settembre 2000:
<<Durante la visita si doveva organizzare una grande tournee
americana coi direttori delle pi� grandi ditte croate, ed in
prima fila il premier Racan, per presentare le possibilit�
degli investimenti in Croazia; dopo soltanto un mese questa
iniziativa si � dimostrata un vero fallimento. La delegazione
economica imprenditoriale croata non visiter� gli USA perch�
i direttori delle pi� grandi ditte americane non hanno
dimostrato nessun interesse per questo incontro.
"Quando abbiamo saputo che la delegazione sar� guidata da
Granic, Fizulic e Cacic, che hanno pi� di tutti attaccato
le ditte americane, abbiamo deciso che non vale la pena
parlarne", ha dichiarato per il "Nacional", rivista croata,
un esperto americano...>>
I VIAGGIATORI SULLE LINEE AEREE CHE SORVOLANO LA CROAZIA
SONO IN PERICOLO DI MORTE.
"Slobodna Dalmacija", 7 settembre 2000:
<<Negli ultimi 4 mesi in Croazia hanno soggiornato due
commissioni di esperti indipendenti per stabilire la sicurezza
aerea sui cieli sopra la Croazia. Il loro resoconto � stato
inviato al premier Racan e al ministro dei Trasporti Tusek,
ed � talmente sconfortante che � stato taciuto all'opinione
pubblica ed anche ai controllori dei voli interessati, i
quali da diverso tempo dicono di lavorare in condizioni pessime...>>
PERICOLOSE IDEE JUGOSLAVISTE MINACCIANO LA CROAZIA
Ancora da "Glas Istre - Novi List" del 24 settembre 2000
leggiamo a proposito dei rigurgiti politici dei militari
della cosiddetta "Guerra patriottica" (cioe' la guerra di
secessione su base etno-nazionalista).
BUDISA (Presidente dell'HSLS):
"IL RADICALISMO DI DESTRA E PERICOLOSO, MA SI STA RAFFORZANDO
ANCHE L'ESTREMISMO DI SINISTRA PROJUGOSLAVO".
Budisa: "Opasan je desni radikalizam, ali jaca i lijevi
projugoslavenski ekstremizam".
L'ISTRIA DIFENDERA' SEMPRE LA SUA TRADIZIONE ANTIFASCISTA
A Pisino � stato ricordato il 57. Anniversario della decisione
dell'unione dell'Istria alla "madrepatria" (cioe' la
Croazia federata alla RFS di Jugoslavia, anche se oggi si fa
riferimento soltanto alla Croazia...). L'articolo, sempre da
"Glas Istre - Novi List" del 24 settembre 2000, e' accompagnato
da una foto della celebrazione ufficiale, nella quale, appesa
alla parete di fondo dietro agli oratori, si vede una enorme
foto di Josip Broz Tito.
<<L'Istria tuteler� sempre la propria tradizione antifascista.
La decisione dell'unione � stata radicale, nata dal sentimento,
dalla volont� e dalla decisione degli istriani, ha detto Miho
Vlaic. Il grande patrimonio e la forza degli ideali � l'arma
pi� forte. L'Europa � basata proprio su questi valori, ha detto
Ivan Jakovcic, Ministro per le integrazioni europee [sic!].>>
<<Svecanom sjednicom Skupstine Istarske zupanije i Saveza
udruga antifasistickih boraca Istre, jucer u Pazinu obiljezena
57. Obljetnica odluka o sjedinjenju Istre s maticom zemljom.
ISTRA CE UVIJEK CUVATI SVOJU ANTIFASISTICKU TRADICIJU
Odluke o sjedinjenju nastale su na izvoran nacin, iz osjecaja,
htijenja i odlucnosti istraskog naroda, veli Miho Valic.
Velike vrijednosti i snaga ideala i slobode covjeka i pravde,
kojima ste vi bili naoruzani, najjace je oruzje. Europa je
sazidana upravo na vrijednostima, rekao je Ivan Jakovcic,
Ministar za europske integracije...>>
IL DIFFICILE RISCIACQUO IN CANDEGGINA DELLA FONDAZIONE
NAZIONALISTA E RAZZISTA DELLO STATO CROATO
Ancora da "Glas Istre - Novi List":
<<A Plitvice [dove iniziarono i primi scontri tra croati e
serbi nel'91] si � svolta la 6. Convenzione dell'Unit� croata
dell'Unione genitori dei difensori della guerra
patriottica [sic!]. Alla conferenza ha parlato a nome del
presidente Mesic il suo consigliere : "Con la lettura delle
pagine pi� buie della guerra patriottica, si toglier� alla
Croazia tutta l'ipoteca della responsabilit� collettiva,
perch� quelli che hanno commesso i crimini devono rispondere
di essi." Queste parole hanno provocato forti reazioni in
una parte dei parenti. Jadranka Kosor, una giovane
rappresentante membro onorario della Convenzione, e
membro dell'HDZ, la piu acclamata alla conferenza, ha detto
e sottolineato che � arrivato il momento di replicare con
alcuni dati di fatto. Uno di questi � che la guerra patriottica
e' stata difensiva [sic!] e che quei morti hanno difeso la
Croazia [si riferisce solo ai morti croati, n.d.T.].>>
"Slobodna Dalmacija", 7 settembre 2000:
<<A Zara dopo una lunga operazione condotta dall'unita' operativa
criminalistica degli Affari interni, sono state fermate 2
persone accusate per i crimini di guerra effettuati nella
cittadina di Ahmici [in Bosnia] contro i civili musulmani.
Si tratta di Tomislav Vlajic e Ante Sliskovic che sotto falsi
nomi soggiornavano nel distretto di Zara. Sono riusciti a
dileguarsi [sic] Pasko Ljubicic e Vlado Cosic.
Processarli, dove? A Zara, A Zagabria o all'Aia?...>>
<<U Zadru, nakon dugotrajne kriminalisticke obrade MUP-a:
Uhicena dvojica osumnjicenih za ratni zlocin u Ahmicima!
Policija uhitila Tomislava Vlajica, i Antu Sliskovica koji su
se s laznim identiteom skrivali na podrucju Zadra. Osumnjiceni
su kao pocinitelji ratnog zlocina protiv civila u Ahmicima l993.
U bijegu se nalaze Pasko Ljubicic i Vlado Cosic, a MUP ne
iskljucuje ni mogucnost njihove predaje Opcinski drzavni
odvjetnik Ivan Galovic, sudjenje: Zadar, Zagreb, Haag?..>>
RACAN (PRIMO MINISTRO) SI DIVINCOLA TRA CRIMINI CROATI E
CRIMINI SERBI
Da "La voce del popolo", quotidiano in lingua italiana di
Fiume - Rijeka, 20 settembre:
<<Intervento del premier Racan: Per i crimini di guerra non ci
saranno amnistie. Va fatta luce su tutti i crimini commessi sul
territorio della Croazia, e i colpevoli devono essere processati.
"I delitti commessi nel corso della guerra dovevano essere gi�
un capitolo chiuso" ha continuato Racan, ribadendo che il Paese
non pu� continuare a essere ostaggio per non aver compiuto
quanto uno Stato, in cui le leggi vengono rispettate, deve fare.
Racan ha detto che non sa se ci saranno altri arresti dato che
ci� non gli compete. Sono le istituzioni che hanno il compito
di indagare e processare, e va quindi a loro concessa maggiore
fiducia. Indipendentemente dalle proteste suscitate dai recenti
arresti a Gospic (Krajina), durante la guerra sono state
ammazzate l20 persone tra cui una decina di croati.>>
Invece dal quotidiano "Glas Istre": <<"Non c'e' condono per i
crimini di guerra". Il premier Racan alla Radio croata sui
crimini commessi dai serbi in Croazia. La Croazia ha emesso
150 mandati di cattura contro serbi accusati di aver commesso
crimini di guerra, e quando saranno catturati saranno consegnati
alla giustizia croata e rispoderanno per i loro crimini, ha
detto Racan. I crimini non cadono in prescrizione e la Croazia
respinge ogni condono. Per quelli che hanno commesso i crimini
di guerra, le autorit� croate d'ora in poi non avviseranno i
serbi che vogliono tornare in Croazia se sono stati accusati
o no di crimini.>>
IL PRESIDENTE MESIC MANDA IN PENSIONE 7 GENERALI DAL PASSATO
UN PO' TROPPO IMBARAZZANTE (ancora da "Glas Istre"):
Si tratta di:
1. Damir Krsticevic - ufficiale croato di gran carriera, militarmente
si � formato anche negli USA;
2. Mirko Cosic;
3 .Mirko Norac - eroe o criminale di guerra, responsabile per
l'uccisione di civili serbi e croati a Gospic nel l99l-1993;
4. Ante Gotovina, comandante della operazione "Tempesta" [pulizia
etnica delle Krajne, 1995, vedasi l'omonimo libro di G. Scotti,
edizioni Gamberetti];
5. Ivan Cermak - vicino a Gojko Susak negli affari di imprenditore,
perci� la sua esperienza l'ha portato ad essere il principale
responsabile della logistica;
6. Janko Bobetko - il suo libro � diventato materiale di testimonianza
per il Tribunale dell'Aia;
7. Ivan Basanac - comandante della III brigata di Zagabria,
sostituito perch� non era riuscito a spezzare la difesa serba di
Petrinja; e Nojko Marinovic, decorato per la difesa di Dubrovnik.
CHIESA E NAZISTI PUNTANO IL DITO SU MESIC
A proposito di ci�, ecco la dichiarazione di Tomislav Mercep
[capo dei paramilitari responsabili delle violenze contro i serbi
nelle zone presso Vukovar agli albori del conflitto, ed oggi
deputato al Parlamento croato]: "l000 croati risponderanno certo
per l0 serbi!"
Si fa sentire anche la chiesa. Lettera aperta dei domenicani e
delle domenicane croate al presidente Mesic: "Dovete ancora
ottenere la nostra fiducia". "La guerra patriottica non deve
essere infangata !"
MESIC MINACCIATO DI MORTE PER ESSERE TROPPO POCO CROATO
"Slobodna Dalmacija", 7 settembre 2000:
<<Il "comandante Domagoj" (pseudonimo) ha minacciato con una lettera
il presidente Mesic di morte. Finora la famigerata organizzazione
"Fraterna rivoluzione croata" ha condannato a morte l3 persone,
tra le quali anche il presidente Mesic. La "Slobodna" � in
possesso di questa lettera, che e' anche stata pubblicata dal
nostro quotidiano. Se qualcuno esegue questa condanna al fuori
delle fila della stessa organizzazione sar� ricompensato con un
milione di dollari USA [sic!]...>>
<<"Slobodna" u posjedu zlokobnog pisma "Hrvatskog revolucionarnog
bratstva". Zapovjednik Domagoj Mesicu prijeti smrcu! Do sada je
prema vladinom saopcenju, "HRB" na smrtnu kaznu osudilo 13 osoba,
a medju njima i predsjednika Mesica. Tajanstveni zapovjednik
Domagoj nasem listu uputio kopiju zastrasujuce presude poslane
u Ured hrvatskog predsjednika.
Ukoliko tu kaznu neko izvede van redova HRB-a, biti ce mu
isplacena nagrada u visini od l.000.000 dolara...>>
ANCHE LA CROAZIA HA VOTATO PER KOSTUNICA
"Slobodna Dalmacija", 7 settembre 2000:
<<Il Presidente croato STIPE MESIC: "Ritengo, spero, che vinca
Kostunica, anche se � nazionalista, ma � anche legalista e
liberista, e il suo nazionalismo non � pericoloso per la Croazia...>>
ANCHE POLA DIVENTERA' UNA BASE MILITARE STATUNITENSE?
NATO u Pulskoj luci?
Cetveroclano izaslanstvo NATO-a i Ratne mornarice SAD-a,
predvodjeno Francescom Infanteom, obisao je jucer brodom
Lucke kapetanije, pulsku luku, radi njenog eventualnog koriscenja
za potrebe NATO-a.
Base NATO a Pola ?
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