1) Iniziative Giornata Nazionale del 26 Gennaio
2) Campagna nazionale di raccolta firme per la Legge di Iniziativa Popolare sui trattati internazionali, le basi e le servitù militari


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SABATO 26  GENNAIO CONTRO LA GUERRA E I SUOI STRUMENTI

 

Il 26 gennaio, nel quadro del Global Day of Action del Forum Sociale Mondiale, le strutture del Patto permanente contro la guerra (quelle nazionali e cioè Action, Confederazione Cobas, Global meeting network, Mondo senza guerre, Partito comunista dei lavoratori, RdB, Red Link, Rete dei Comunisti, Rete Disarmiamoli, Rete Semprecontrolaguerra, Sinistra Critica; e numerose reti locali)  organizzano una Giornata di iniziative contro la guerra e i suoi strumenti, contro la politica militarista del governo Prodi, per il ritiro delle truppe italiane da tutti i fronti di guerra,  la chiusura delle basi militari e l'opposizione alla costruzione di nuove (a partire da Vicenza),  la drastica riduzione delle spese belliche e l’aumento di quelle sociali, la riconversione delle fabbriche d’armi e delle caserme dismesse, la revoca dell’accordo per i caccia F35 e dell’adesione italiana allo Scudo missilistico USA, contro l'accordo militare Italia-Israele e l'embargo alla Palestina.

 

A Roma  alle ore 16 sit-in davanti al Ministero della Difesa (P.S.Bernardo -V.XX Settembre); alle 17.30 sit-in davanti all’Ambasciata USA (V.Veneto)

 

A Firenze un corteo partirà alle 9.30 da Piazza S.Marco contro la guerra ma anche in sostegno ai 13 militanti no-war, accusati di resistenza pluriaggravata per aver manifestato nel '99  contro la guerra alla Jugoslavia (rischiano 5 anni di carcere, la sentenza ci sarà due giorni dopo),.

 

A Ghedi (Brescia) sugli obiettivi del Patto e contro la presenza di bombe atomiche, si svolgerà a  alle ore 15 un presidio di fronte alla locale base militare

 

A Scordia (Catania) per impedire l'allargamento della base militare di Sigonella e per la sua smilitarizzazione si terrà una manifestazione con partenza alle 9.30 da piazzetta M.Amari e alle 11.30 con assemblea popolare in P.Regina Margherita

 

A Genova alle ore 16 si svolgerà un presidio in Piazza Matteotti sugli obiettivi indicati dal Patto contro la guerra

 

A Bologna dalle ore 11.30 presidio in V.E.Lepido 182 davanti al Consorzio Cooperative Costruzioni, una delle imprese che ha l’appalto per i lavori di costruzione della nuova base di Vicenza

 

A Milano dalle ore 16 presidio in Piazza Cadorna con materiale di controinformazione e proiezione video sulla guerra, promosso dal Coordinamento milanese contro la guerra

 

A Torino  dalle 10 alle 13 presidio davanti all’Alenia Aeronautica  (C.Marche angolo C. Francia) contro l’industria della guerra promosso dal Coordinamento contro gli F35

 

A Taranto. Mobilitazione  regionale. Dalle ore 9.30 Presidio c/o Ammiragliato - Lungomare.

A Lecce. A partire dalle ore 18.00 - Iniziativa No War con assemblea, sit-in, banchetti raccolta firme proposta di legge di
iniziativa popolare su trattati internazionali, su basi e servitù
militari.

 

Il 26 si manifesterà anche a Vicenza contro la costruzione della nuova base al Dal Molin e contro le politiche di guerra

27 GENNAIO  A ROMA   
ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PATTO PERMANENTE CONTRO LA GUERRA   
Via di Scalo S.Lorenzo 67  - Sala Assemblee Carta – ore 9.30

PATTO PERMANENTE CONTRO LA GUERRA

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Campagna nazionale di raccolta firme per la Legge di Iniziativa Popolare sui trattati internazionali, le basi e le servitù militari.

 

VICINI AL GIRO DI BOA, OCCORRE MOLTIPLICARE LO SFORZO ORGANIZZATIVO E POLITICO PER IL SUCCESSO DELLA CAMPAGNA!

 

Sono passati due mesi dall’inizio della campagna nazionale per la raccolta firme sulla Legge di Iniziativa Popolare sui trattati internazionali, le basi e le servitù militari.
Dal 4 novembre a Novara contro gli F35 - data di inizio della raccolta firme - ad oggi migliaia sono le firme raccolte, decine i comitati locali e le realtà di base che si stanno mobilitando.
I tanti banchetti per la raccolta delle firme ogni volta si trasformano, com’era nelle intenzioni del Comitato Promotore, in momenti di mobilitazione contro la guerra, in una fase contraddistinta da costanti spinte belliciste da parte dell’Amministrazione statunitense e della cosiddetta “comunità internazionale”.
In questo contesto il governo Prodi ed il Presidente della repubblica Napolitano si distinguono nei toni e nelle scelte di guerra, in politica interna come in quella estera: In Kosovo, Afghanistan ed anche in Libano, dove i comandi dell’Esercito italiano svolgono un ruolo centrale nella gestione delle operazioni militari.
L’aumento vertiginoso delle spese militari, la determinazione con la quale l’esecutivo di centro sinistra si rivolge agli interlocutori interni – vedi la durezza con la quale si risponde alle mobilitazioni popolari contro il Dal Molin - ed esteri – vedi le dichiarazioni del Ministro D’Alema sull’indipendenza del Kosovo - chiariscono l’orientamento militarista di questo governo.

 

A quest’orientamento occorre rispondere con determinazione e con una forte capacità organizzativa e di coordinamento. Il Patto nazionale contro la guerra, costituitosi recentemente, può divenire in questo senso un primo passo.

 

Nelle prossime settimane il movimento nowar sarà di nuovo in piazza, nella giornata di mobilitazione mondiale del 26 gennaio, che in Italia vedrà iniziative regionali contro le basi e per un riuso sociale delle strutture militari.
Altra scadenza d’alto valore politico sarà la manifestazione nazionale contro il voto sul rifinanziamento delle missioni all’estero, a cavallo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.

 

Nel vivo dell’organizzazione di queste scadenze regionali e nazionali tutti i comitati impegnati nella raccolta firme devono rafforzare il proprio impegno.
Le 50.000 firme sono un obiettivo formale, che va superato di gran lunga, se vogliamo, come dice la parola d’ordine che ci accomuna, RIPORTARE IN PARLAMENTO LA LOTTA CONTRO LA GUERRA!

 

I prossimi mesi saranno cruciali per la riuscita della campagna.
Chiediamo a tutte le strutture, a tutte le compagne e compagni un impegno particolare.
Occorre moltiplicare le iniziative, i banchetti, le occasioni per raccogliere le firme.
Ogni manifestazione contro la guerra dovrà essere luogo di diffusione della campagna, per aggregare nuove forze, per sollecitare la costituzione di nuovi comitati locali.
 
FERMA LA GUERRA, FIRMA LA LEGGE!

 

La Rete nazionale Disarmiamoli!
www.disarmiamoli.org  info@...  3381028120