Partito di Alternativa Comunista
Lega Internazionale dei Lavoratori - Lit
Sezione di Milano 
E' il sito dell'opposizione di classe per l'alternativa dei lavoratori.

invito alla libera partecipazione

 

mercoledì 27 febbraio 2008, ore 21
presso la libreria "Il Ponte", via Delle Leghe 5, Milano, MM Pasteur

ASSEMBLEA PUBBLICA CITTADINA

"Kosovo: un'esecuzione pianificata"

con interventi di:

 

Jean Toschi Marazzani Visconti
Ivana Kerecki
Carlo Remeny


Il Kosovo ha dichiarato unilateralmente l’indipendenza dalla Serbia, disprezzando la risoluzione 1244 dell’ONU e facendo precipitare nell'instabilità un’area come quella dei Balcani, già martoriata dalle guerre interetniche fomentate dall'imperialismo europeo e americano nel passato. Il primo ministro Hashim Thaci dopo aver goduto dei sovvenzionamenti targati USA e NATO per promuovere l’indipendenza dell’etnìa albanese, rispetto al resto delle nazionalità presenti sul territorio, festeggia oggi la sua vittoria avvolto nella bandiera a stelle e strisce.

Il Kosovo diventa così ufficialmente un avamposto statunitense nell’area. Proprio in Kosovo dal 1999 è presente “Camp Bondsteel” la più grande base americana dei Balcani che, aggiunta alle basi militari di Aviano e di Vicenza, allarga e trasforma il triangolo balcano-appenninico in una fondamentale testa di ponte americana in Europa.  
 
Questa finta indipendenza dalle terribili conseguenze per le popolazioni dei Balcani trasforma un territorio in uno Stato per volontà unilaterale degli Stati Uniti con la compiacenza passiva, cinica e vergognosa dei Paesi europei (Italia compresa) già complici del massacro jugoslavo.
 
Siamo sempre stati a favore dell'autodeterminazione dei popoli, ritenendo questo un principio guida, ma la questione kosovara dà luogo a dinamiche che vanno analizzate in modo adeguato, per non ricadere nell’errore dell’indipendentismo tout-court, senza distinguo, come mera approssimazione ideologica al problema complesso e spinoso delle questioni nazionali. L’unica possibilità per resistere a questa spinta secessionista voluta dagli USA e dai sicari europei, è richiamare il popolo serbo e albanese all'unità, ponendo fine al tragico destino di divisioni etniche e settarie di cui sono vittima i popoli balcanici da quasi venti anni. Il problema del rapporto fra nazionalità presente entro lo stato serbo è e deve restare di esclusiva competenza dei popoli che lo compongono senza ingerenze straniere di terzi interessati al dominio dell'area.


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