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L’ESCLUSIONE DEL POPOLO ROM a Vag 61 il 28 e 29 marzo 2008 Vag61

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Subject: L’ESCLUSIONE DEL POPOLO ROM a Vag 61 il 28 e 29 marzo 2008
Date: Wed, 26 Mar 2008 13:04:33 +0100


*AI MARGINI DELLE PERIFERIE DEL MONDO*

*L'ESCLUSIONE DEL POPOLO ROM*

Una due giorni di storia e cultura "romanì" a VAG 61

*VENERDÌ 28 MARZO*

*ore 21,30 - ROM CABARET*

*con DIJANA PAVLOVIC*

Dijana Pavlovic è una rom serba nata a Vrnjacka Banja nel 1976. Dopo
aver
studiato all'Accademia di Arte Drammatica di Belgrado, nel 1999 si è
trasferita a Milano dove lavora come attrice e mediatrice culturale.
Dopo
essere stata candidata nella lista di Dario Fo alle elezioni comunali
di
Milano, attualmente è l'unica candidata rom in Italia per le elezioni
della
Camera.

In Italia, dalla stagione 1999/2000 ad oggi, dopo aver ottenuto la
"Segnalazione di merito" al "Premio Teatrale Hystrio", ha recitato in
diversi spettacoli in lingua italiana tra cui:"Le lacrime amare di
Petra Von
Kant" di Fassbinder, al Teatro Elfo di Milano, regia di F. Bruni e E.

De Capitani ; "Le serve" Genet , al Teatro Out Off di Milano, regia di
L.Loris; " La felicità coniugale" di Anton Cechov, al Teatro Parenti
di
Milano, regia di R. Trifirò .

Ha partecipato a diversi serial televisivi e ad alcuni film tra cui:
"Provincia meccanica" di Stefano Mordini; "Una ragazza d'oro" di
Tatiana
Olear (a Milano Spazio Zazie in Aprile).

Dijana Petrovic in questi giorni è stata vicino ai rom sgomerati dal
campo
della Bovisa a Milano (400 persone tra cui 150 bambini), ma i giornali
hanno
parlato di lei per la sua candidatura. Il manifesto, in un'intervista
ha
fatto emergere le ragioni della sua scelta. Già dal titolo "Destra e
sinistra giocano sulla pelle dei rom", risulta chiaro quale sia il
pensiero
di Dijana: "Dopo lo sgombero di Opera di un anno e mezzo fa e la
vicenda che
ne è seguita è difficile tornare indietro, e la responsabilità è
innanzitutto della politica. Quell'episodio è stato l'apice di una
folle
campagna di disinformazione sui media e di giochi politici sulle
spalle dei
rom, e dei deboli in generale, per alimentare campagne elettorali che
cavalcano le peggiori paure della gente. A destra come a sinistra.

La paura del diverso cresce anche tra le persone di sinistra. Ma sono
i
dirigenti che la sfruttano per fare propaganda . A Roma Veltroni ha
combinato un disastro, ha fatto continui sgomberi, se ne è vantato e
ha
proposto la ghettizzazione dei rom in quattro megacampi recintati
fuori dal
raccordo anulare. Peggio della Lega. E poi ha ispirato il decreto per
le
espulsioni dei rumeni dopo il tremendo omicidio della signora
Reggiani. Un
provvedimento folle perché è stata una risposta inadeguata sull'onda
dell'emozione per un assassinio che ha dei responsabili precisi, non
un
popolo intero".

Chi però ha trattato la sua candidatura come un fenomeno da baraccone
è
stato il sito del Corriere della Sera che con un incipit che pare
rubato a
un'invettiva di Libero ha scritto: "Dopo la pornostar Cicciolina e il
transgender Luxuria, arriva una nuova candidatura provocatoria per il
parlamento italiano: la zingara Dijana Pavlovic ".

*ore 22.30 - proiezione del film*

*PRETTY DYANA (45')*

*Regia: BORIS MITIC*

Nel bel mezzo di un quartiere dormitorio c'è un'enorme, dimenticata
chiesa
ortodossa in costruzione. La chiesa si affaccia, dall'autostrada, su
di un
campo di zingari fuggiti dalla guerra in Kosovo. Degli strani veicoli
entrano ed escono dall'accampamento… Niente a che vedere con la mano
di Dio,
si tratta di pura magia gitana che mostra un eclatante esempio di
attivismo
sostenibile. Considerate solitamente come un prestigioso oggetto da
collezionisti, le classiche automobili Citroën vengono qui trasformate
in
futuristiche macchine ecologiche alla Mad Max. Tutto tranne il motore
viene
rimosso dallo chassis, un improvvisato cassone sul retro, e il resto
dipinto
con colori splendenti e decorato con buffi gadgets. Così bello, che
anche i
bambini piccoli vogliono guidare. Uno sguardo intimo osserva quattro
famiglie rom da una "favela" di Belgrado che si guadagnano da vivere
vendendo cartoni e bottiglie che raccolgono con le loro "risorte"
Dyane.
Questi moderni cavalli sono più efficaci dei carrelli, ma cosa più
importante – sono sinonimo di libertà, speranza e stile per I loro
proprietari artigiani … Perfino le batterie della macchina sono usate
come
generatori di energia per avere luce, guardare la TV e ricaricare i
cellulari! Praticamente il sogno di un alchimista. Ma la polizia non
sempre
trova divertenti questi strani veicoli.

Biografia: Boris Mitic nasce nel 1977 nel sud della Serbia. Crede di
essere
un filmmaker autodidatta dal momento in cui riesce a trovare i soldi
per
comprarsi una videocamera decente. Studente per propaganda,
giornalista per
professione, documentarista per convinzione. Sceneggiatore nel tempo
libero.
Figlio di un onesto diplomatico, unico artista nell'intero albero
genealogico. Dopo alcune guerre e qualche melodramma
transcontinentale, si è
stabilito a Belgrado. Gioca a calcio e a basket (playmaker se
possibile),
anche a scacchi, ma non ha progetti per il futuro. Filmografia: "The
size of
the bottle" (doc,2003); "Santa's not dead" (doc, 2004); "Pretty Diana"
(doc,
2004); "Unmik Titanik" (2004)

*SABATO 29 MARZO*

*Ore 16.30 -Presentazione del libro*

*"ALLA PERIFERIA DEL MONDO - IL POPOLO DEI ROM E DEI SINTI ESCLUSO*
*DALLA
STORIA"*

di D'isola - Sullam - Baldoni -Baldini - Frassanito

a cura della Fondazione Roberto Franceschi Onlus

UN LIBRO NATO A SCUOLA

Giorno della memoria, 27 gennaio 2002: gli studenti affollano l'aula
Magna
del Liceo Classico C. Beccaria di Milano e ascoltano le relazioni
degli
oratori. Alcuni liceali vengono a sapere, per la prima volta, che
mezzo
milione di zingari è morto nelle camere a gas: uno sterminio
dimenticato,

insieme a quello degli omosessuali e dei Testimoni di Geova. Viene
organizzata una serie di incontri e dal materiale raccolto nei
seminari
nasce l'idea del libro, i cui autori "orali" e materiali (ma non
unici) sono
quattro studenti del suddetto liceo. Supportato dalla curiosità, dalle
conoscenze progressivamente acquisite e dalla conseguente indignazione
morale degli studenti, il libro vuole assolvere nel contempo al dovere
dell'informazione e della denuncia.

Le popolazioni dei rom e dei sinti da sempre perseguitate, emarginate,
prive
di diritti sono il soggetto di questo libro.
Dalla conoscenza all'etica della responsabilità alla pratica dei
diritti per
il popolo maltrattato: con ciò i percorsi della Fondazione Roberto
Franceschi e dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di
Liberazione in Italia si sono incrociati, stringendo un sodalizio il
cui
centro riguarda la cittadinanza, il riconoscimento dei diritti
universali e
la denuncia delle pesanti responsabilità storiche che l'Europa, e non
solo,
ha verso il popolo Rom.

GLI AUTORI

Isabella D'Isola - Professoressa di Filosofia e Storia presso il Liceo
Classico C. Beccaria di Milano; dal 2001 comandata presso l'Istituto
Nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia. Si
occupa di
didattica della storia in archivio e di bioetica.

Mauro Sullam - Studente del Liceo Classico C. Beccaria di Milano, III
liceo,
a.s. 2002/2003

Giulia Baldini - Studentessa del Liceo Classico C. Beccaria di Milano,
III
liceo, a.s. 2002/2003

Guido Baldoni - Ex studente del Liceo Classico C. Beccaria di Milano,
diplomato nell'a.s 2001/2002. Attualmente iscritto al I anno della
Facoltà
di Lettere Moderne dell'Università degli Studi di Milano.

Gabriele Frassanito - Studente del Liceo Classico C. Beccaria

*Ore 20.00 - CENA TRADIZIONALE RUMENA, con cibi preparati da uomini e
donne
della comunità rom di Bologna.*

*Ore 21.30 -La scrittrice MILENA MAGNANI, autrice del romanzo "Il
circo
Capovolto" e NAJO ADZOVIC, presidente della associazione "Nuova Vita"
(operante nel campo rom Casilino '900 a Roma) e autore del libro "Rom,
il
popolo invisibile",*

presentano il documentario

"LACRIME DI MEMORIA" (18')

regia Giulia Zanfino

fotografia Andrea Foschi

montaggio Valentina Zaggia

Traduzioni Najo Adzovic

E' il viaggio di una giovane ragazza, che sui libri di storia legge
dell'olocausto degli ebrei. Il padre (Najo) le ha parlato anche del
porrajmos, l'olocausto dei rom in cui persero la vita circa 500 mila
zingari
europei. Così la giovane ragazza parte alla ricerca di testimonianze
nel
Campo di Casilino '900.

Il racconto prende le sembianze di un viaggio nel passato, come
metafora
alla ricerca della memoria che per i rom è molto preziosa, dato che
gran
parte della loro cultura si tramanda per via orale. La giovane ragazza
costruisce la sua ricerca storica raccogliendo testimonianze dagli
anziani,
custodi di un mondo che sta scomparendo.

Il film si chiude con uno spaccato sul genocidio di Srebrenica (una
pagina
dolorosa, caratterizzata da una pulizia etnica spietata, sotto gli
occhi di
un mondo indifferente).

*Ore 22 - Presentazione del documentario*

*di CATHERINE BOYLE e GIANLUCA DI SANTO*

*"VOCI DAL GHETTO" (25')*

Nel film prendono la parola alcuni abitanti della mahala" (ghetto) Rom
della
città di Samokov in Bulgaria, spiegando le loro difficoltà davanti
alla
mancanza di infrastrutture e di possibilità di lavoro.

Oltre agli autori, sarà presente anche VESKA ILIEVA, una signora Rom
della
città di Samokov che ci ha partecipato alla realizzazione del
documentario.

Nell'ambito della serata verrà allestita anche una MOSTRA FOTOGRAFICA,
a
cura dei fotografi di WTP, sul ghetto Rom di SAMOKOV. --



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