A.N.P.I. - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
Sezione di Sansepolcro (AR)
VENERDI 25 APRILE 2008
Quest'anno abbiamo articolato l'anniversario della Liberazione con due appuntamenti che legano le storie ed i territori di Sansepolcro e Pieve S. Stefano, come già intrapreso in occasione della ricorrenza del 19 marzo, giorno che ricorda l'insurrezione popolare avvenuta a Sansepolcro nel marzo 1944.
Al mattino ci ritroveremo a Sansepolcro (ore 10,30 davanti al Municipio) per recarsi al parco di Via XXV Aprile insieme alla banda della Soc. Filarmonica dei Perseveranti. A riguardo, verrà consegnata una targa a ricordo di Mario Guidobaldi, il presidente della Filarmonica recentemente scomparso.
Due targhe saranno assegnate, a riconoscimento dell'impegno sempre dimostrato, a Leonardo Selvi (il comandante "Jimmy" della IV Compagnia Valtiberina "E. Francini") e ad Odilio Goretti, direttore dell'Archivio Storico della Guerra e della Resistenza e promotore, con il fratello Ottorino, del Sacrario degli Slavi nel cimitero di Sansepolcro.
A proposito, sarà presente Andrea Martocchia, segretario del Coordinamento Nazionale Italia Jugoslavia (con cui è in atto una collaborazione per raccogliere testimonianze e ricostruire il ruolo assunto da molti slavi nel movimento di Resistenza italiano).
Saranno ricordati anche gli anniversari (rispettivamente 70° e 60°) del Manifesto della Razza, base ideologica delle leggi razziali, e della Costituzione Italiana, che dal sacrificio delle vittime della guerra ha tratto la propria linfa.
Ricordiamo il suo primo articolo: "L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
Ma è nel pomeriggio che sarà possibile partecipare ad una vera e propria novità, che offre l'occasione per un viaggio nella Memoria alla ricerca di quelle che potremmo definire come le sorgenti del diritto e del sentimento, con cui parlare al cuore ed alla ragione.
Un sentimento popolare, fatto di fatica e miseria, ma anche su quelle zolle intrise di sangue su cui, purtroppo, le nostre libertà affondano le proprie radici
I SENTIERI DELLA MEMORIA
CAMMINATA CON VISITA AI LUOGHI DELLA GUERRA
E DELLE FUCILAZIONI DI CIVILI NELL'AGOSTO 1944
(in collaborazione con A.N.P.I. Sez. Sansepolcro)
Quest'anno il 25 aprile a Firenze ricopre un significato particolare. Nella nostra città sono stati infatti condannati 13 compagni a 7 anni di carcere per aver manifestato contro la guerra in Jugoslavia nel 1999 e dopo che i manifestanti subirono le violente cariche delle forze dell'ordine . Una condanna vergognosa da Tribunale Speciale, per il reato appunto di Resistenza alla guerra, che si inserisce in un clima generale di inasprimento della repressione interna, di fronte a scenari di guerra permanente e di chiusura degli spazi politici.
Una giornata quindi che, come sempre, non vuole essere solo ricordo ma anche riattualizzazione dei valori fondanti della Resistenza italiana: l'antifascismo, la giustizia sociale, la lotta contro la guerra, la solidarietà internazionale tra i popoli e la lotta contro le nuove forme di razzismo, repressione ed esclusione sociale.
Infatti per noi il concetto di Resistenza non nasce né si esaurisce con la lotta partigiana del ’43-’45, sebbene questa abbia sicuramente rappresentato il momento più alto di lotta popolare nella costruzione di una società che non fosse basata sullo sfruttamento. Già dopo la I guerra mondiale il movimento di classe italiano cercò con il Biennio Rosso una propria prospettiva di liberazione; il ventennio fascista fu poi un periodo di esilio, confino e Tribunali Speciali per migliaia di oppositori politici, che troviamo poi combattenti nella Guerra Civile spagnola. Dopo la II guerra mondiale, negli anni ’50, operai e contadini tornarono nelle piazze per chiedere terre e diritti e negli anni
’60-’70 un forte e radicale movimento operaio e popolare, mise in discussione i capisaldi del capitale strappando diritti e conquiste fondamentali oggetto di attacco continuo negli anni successivi.
Crediamo che, del resto, il revisionismo e l’attacco culturale e storico all’antifascismo sia funzionale a colpire questo concetto di continuità della Resistenza, della lotta per una società più giusta, mentre procede in senso reazionario la trasformazione politica, economica e costituzionale delle istituzioni nazionali ed internazionali.
Da parte nostra è proprio la continuità della Resistenza che vogliamo affermare e praticare.
Oggi siamo in un contesto generale in cui la guerra è lo strumento principale di imposizione delle politiche economiche di sfruttamento, in cui l’attacco ai diritti dei lavoratori si è addirittura appesantito con gli ultimi provvedimenti del centro sinistra, in cui non sono garantiti un futuro dignitoso e non precario e tanto meno una pensione, in cui la repressione politica, la repressione verso i lavoratori attivi e la guerra ai poveri con la caccia all’immigrato, gli sgomberi forzati, sono ormai roba quotidiana.
La continuità della Resistenza è quindi, oggi, la lotta contro la precarietà sul lavoro e nella vita, per la ricerca di un futuro migliore, non subordinato alle inviolabili regole economiche del capitalismo, Resistenza alle guerre fatte per il controllo economico e politico, resistenza alle Grandi Opere pubbliche, che ingrassano gli speculatori ed avvelenano la popolazione. Resistenza al ritorno dei fascisti nelle scuole e nei quartieri ed al pesante revisionismo storico che vuole equiparare fascisti e partigiani, oppressi ed oppressori.
Oggi, per noi, Resistenza significa l’impegno quotidiano che lavoratori/trici, studenti, compagni/e portano avanti nei propri territori e posti di lavoro e studio, di fronte a mille difficoltà e chiusure, di fronte a repressione e processi, ma consapevoli che la ricerca e la lotta per una società dove non vi siano più sfruttati e sfruttatori siano più che mai necessarie. Resistenza è la lotta dei popoli che, dalla Palestina all’Iraq alla Colombia, combattono per la loro liberazione dalle occupazioni, dallo sfruttamento, dalla colonizzazione.
Solidarietà ai 13 compagni condannati a 7 anni
Oggi come ieri contro il fascismo con ogni mezzo necessario
La Resistenza continua
25 APRILE 2008 – dalle 15.30 in Piazza santo Spirito con materiale informativo, banchini, video – cibo e bevande - interventi di partigiani, compagni/e di realtà di lotta nazionali ed internazionali
Ore 17.00 corteo verso Piazza Tasso – a seguire cena canti e balli – video del 13 maggio ’99 – concerto
Firenze Antifascista