www.resistenze.org - popoli resistenti - serbia - 27-05-08 - n. 229

I consoci di Tadic rapirono Milosevic e lo consegnarono ai carnefici dell’Aia
 
Intervista ad Uros Suvakovic, importante membro del Partito Socialista di Serbia - SPS

 

Glas Javnosti 

 

25/05/2008

 

"L’SPS è un partito patriottico, mentre per DS, G17 Plus e gli altri piccoli partiti raggruppati attorno a loro, vale il vecchio detto Latino, per cui la migliore terra natia è ovunque."

 

Non sarebbe un modo onorevole, salire sullo stesso carro di Tadic
 
Quale governo preferisce maggiormente, quello con i DS [coalizione riunita intorno a Tadic] o quello con il SRS [Partito Radicale Serbo] e DSS-NS [i Democratici di Kostunica e la coalizione Nuova Serbia di Ilic]? E perché?
 
Non è questione di “preferire”. Questo è un problema morale. Non c'è modo un modo onorevole per i Socialisti di formare un nuovo governo con la coalizione Canak-Dinkic-Tadic. Chiunque avesse osato indicare tale prospettiva ai nostri elettori, su 100 di loro almeno 80 non avrebbero votato per noi e, mi creda, neanche io, né chiunque altro che persegua la Libertà, accetterebbe di prenderne parte, o di sostenere tale lista [di candidati]..

 

Non è troppo duro, considerando che DS di Tadic è membro dell’Internazionale Socialista?

 

È una falsità affermare che il Partito Democratico [di Tadic] è un partito politico di sinistra. Il fatto che abbiano aggiunto al loro nuovo programma poche frasi che concordano con l'orientamento social-democratico, non è motivo sufficiente per ottenere lo status di partito di sinistra. Mentre nei fatti, questa partito sta perfezionando un modello di economia liberale, ideologicamente contraddistinto da caratteri completamente di destra. Il risultato di questa privatizzazione - infervorata ideologicamente e non fondata economicamente - è che l'economia della Serbia è stata depredata, che i magnati hanno comprato tutto quello che era possibile comprare, che non c'è una vera produzione nel nostro paese, che il sistema bancario nazionale è stato annichilito, mentre le banche straniere sono state autorizzate a derubare i nostri cittadini...

 

Apparentemente, lei esclude la possibilità per DS, anche in alleanza con SPS e PUPS [Partito dei Pensionati Serbi], di correggere tale andamento?
 
Le conseguenze di tutto quello che hanno fatto è anche un tasso di disoccupazione record in Serbia, che ci mette al primo posto in Europa, la completa spoliazione dei diritti dei lavoratori, quelli abbastanza fortunati da mantenere i loro posti, ed un livello senza precedenti di corruzione. Perciò, il DS non ha a che vedere con i lavoratori, i loro diritti ed il loro lavoro, quanto piuttosto con gli interessi del medio e grande capitale.

 

Presumibilmente "Partito di sinistra", il DS di Tadic lancia una persecuzione contro i Socialisti
 
Secondo lei, quale formula del rapporto fra Kosovo-Metohija e Unione Europea è più vicina alle posizioni di SPS – quella di Kostunica o di Tadic?
 
Insieme con i Radicali e il partito di Kostunica, i Socialisti difendevano il paese dall’aggressione della Nato nel 1999, mentre il presidente dei DS [Zoran Djindjic, a cui è subentrato Tadic] stava “viaggiando” per l'Europa occidentale, chiamando alla prosecuzione dei bombardamenti sulla Serbia. La nostra resistenza alla NATO deriva dall’adozione della Risoluzione 1244, che garantisce la sovranità della Serbia sul Kosovo-Metohija. Ed ora, i DS stanno siglando diversi accordi con gli stati che prima ci bombardarono, e poi, nove anni più tardi, riconoscono l'indipendenza del Kosovo.

 

Il Presidente Tadic afferma che il governo SPS-DS rappresenterebbe una forma per riconciliare gli anni novanta [governo del Partito Socialista] ed il 5 ottobre [colpo di stato a conduzione CIA che portò la DOS al potere]. Questo è accettabile per lei?
 
Come "partito di sinistra", il DS si distinse perseguitando i Socialisti dopo il 5 ottobre. Il suo primo presidente ed i membri dell’allora Governo serbo, giunsero alla decisione di rapire Slobodan Milosevic e consegnarlo all’Aia, dando l’autorizzazione ai suoi carnefici di assassinarlo, non fornendogli un supporto medico adeguato. L'ultimo Congresso del SPS ha adottato una risoluzione, vincolante per la sua dirigenza, che esige il riconoscimento della responsabilità criminale di tutti coloro che presero parte alla consegna di Slobodan Milosevic all’Aia. Al tempo, Djelic [vice premier uscente, membro di DS] e Dinkic [ministro dell’Economia uscente, leader di G17 Plus] erano anche fra i massimi leader di stato. Quindi, come potremmo lanciare accuse criminali contro nostri “partner di coalizione”?

 

Il terribile comportamento della DOS al tempo dell’imperdonabile morte di Milosevic
 
Tadic sta invitando la coalizione riunita attorno a SPS nel governo, in nome della "riconciliazione nazionale", lasciando il passato agli storici...
 
L’attuale leader dei DS, nel ruolo di Presidente della Serbia e come membro dell’allora Alto Consiglio di Difesa della SCG [SCG: Federazione di Serbia e Montenegro] pretese e riuscì ad ottenere che all’esercito della SCG fosse vietata qualsiasi forma di partecipazione al funerale dell’ultimo Presidente di questo stato e fondatore del SPS, Slobodan Milosevic. Questo suo ordine fu portato avanti con diligenza tale, che fu anche proibito che le spoglie di Milosevic fossero tumulate nella cappella del VMA [Accademia Medica Militare], e gli furono proibiti anche tutti i tributi militari di cui aveva diritto. Un deputato del partito di Tadic, Nenad Bogdanovic, bandì il funerale dal Viale dei Grandi nella Nuova Belgrado.

 

Quale è la sua posizione riguardo alla ratificazione dell’Accordo di Stabilizzazione ed Associazione con l'UE?
 
Io credo che l’accordo sia stato firmato a scopo pubblicitario per il DS durante la campagna elettorale e che sia stata una mossa di persone irresponsabili che hanno a cuore gli interessi dello stato tanto quanto la neve dell’ultimo anno. Ma ora che l'accordo è qui, un suo annullamento frettoloso non sarebbe buono. Quindi, io penso che la posizione corretta sarebbe di analizzare interamente il SAA, su un piano tecnico e politico, e solamente dopo inviarlo all'Assemblea Nazionale per arrivare alla decisione finale. E, mi permetta di sottolineare - il modo in cui questo patto si riferisce al Kosovo-Metohija, come una parte integrante di Serbia è la principale, ma non l’unica mancanza. Questo patto, per esempio, autorizza l'importazione in Serbia di cibo geneticamente modificato e la vendita della nostra terra agricola agli stranieri, cosa che è contraria alle nostre leggi e alla Costituzione. Io credo sia importante che i nostri coltivatori siano a conoscenza di questo, come i nostri cittadini devono anche sapere che molti più leader serbi dovranno essere consegnati all’Aia perché quest’accordo divenga operativo.

 

Quale è la via d’uscita?

 

Vedo una soluzione nell'adottare poche esplicite riserve riguardo al testo dell'accordo che tutelerebbero il nostro paese. Ma nulla dovrebbe essere fatto a caldo, bensì in modo ponderato e studiato. Perché, la Serbia dovrebbe unirsi all'Unione Europea. In definitiva, tutti sono d'accordo su questo. Il punto di disaccordo è la difesa del Kosovo e Metohija. SRS, DSS-NS e SPS hanno sempre considerato il Kosovo-Metohija come la priorità numero uno della nostra politica nazionale, e che lo stato deve proteggere con tutti i mezzi il suo territorio e il popolo che lì vive, mentre DS, G17 Plus e gli altri piccoli partiti raccolti intorno a loro seguono il vecchio adagio Latino, che "la migliore terra natia è ovunque".

 

Lei è noto come l'uomo di fiducia di Mirjana Markovic [vedova di Slobodan Milosevic]. È il suo collegamento al resto del SPS in questi giorni politicamente accesi?
 
Lei ha contatti diretti col la dirigenza del SPS, prima di tutto col segretario del Partito Dacic ed il suo deputato Milutin Mrkonjic, così non è necessario che io faccia da intermediario.

 

Cosa dice la Markovic alla leadership di SPS? Quale scelta preferisce? E c'è una richiesta di amnistia per Marko Milosevic [il figlio] e Mirjana Markovic?
 
Questo dovrà chiederlo alla direzione del SPS. Quello che io credo profondamente è che lei, insieme all’80 percento dei nostri elettori, concorda pienamente con le indicazioni politiche che ho espresso in questa intervista. Riguardo all'amnistia per Mira e Marko, ogni leadership statale che rispetta i principi delle norme di legge dovrebbe prima fare questo.

 

Traduzione a cura del Forum Belgrado Italia