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Strasbourg, 28 July 2008
CommDH(2008)18 
Original version

MEMORANDUM 1

by Thomas Hammarberg Commissioner for Human Rights of the Council of Europe

Following his visit to Italy on 19-20 June 2008

Issues reviewed: Roma and Sinti; Immigration

PDF: 

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=== ITALIANO ===

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Comunicato stampa - 558(2008)

Italia: “La politica sull’immigrazione deve tener conto dei diritti umani e non basarsi unicamente sulle preoccupazioni relative alla sicurezza pubblica”, ha dichiarato il commissario Hammarberg

Strasburgo, 29.07.2008 – “Una politica in materia di immigrazione non può basarsi solo sulle preoccupazioni relative alla sicurezza pubblica. Le misure adottate al momento in Italia non rispettano i diritti umani e i principi umanitari e rischiano di appesantire il clima di xenofobia”, con queste parole Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, ha commentato la pubblicazione del suo rapporto sulla missione speciale condotta a Roma il 19 e 20 giugno scorsi. Tale visita fa seguito alle manifestazioni, a volte molto violente, contro rom e sinti nel paese e rientra nel quadro dell’adozione o preparazione, in tempi relativamente brevi, di una legislazione che miri ad introdurre ulteriori controlli alla libertà di movimento di rom e sinti, la penalizzazione dell’immigrazione clandestina ed ulteriori restrizioni all’immigrazione.

Il Commissario ha inoltre espresso le sue preoccupazioni riguardo il ‘’pacchetto sicurezza” che sembra essere appositamente elaborato per gli immigrati rom nonché per la dichiarazione dello stato di emergenza in tre regioni italiane. “I rom ed i sinti hanno un urgente bisogno di una tutela effettiva dei loro diritti umani ed in particolare dei loro diritti sociali, come ad esempio il diritto ad un abitazione decente e all’istruzione”, ha aggiunto. “Adottare lo stato di emergenza e conferire maggiori poteri ai ‘commissari speciali’ e alle forze dell’ordine non è il giusto approccio al fine di rispondere ai bisogni dei popoli rom e sinti”. Alla consegna in data odierna del suo Memorandum, il Commissario si è detto preoccupato per l’estensione dello stato di emergenza su tutto il territorio nazionale.

Hammarberg ha anche criticato la decisione del governo italiano di considerare reato penale l’entrata ed il soggiorno irregolare di immigrati; lo considera un preoccupante allontanamento dai principi di diritto internazionale. “Queste misure possono complicare le richieste di asilo dei rifugiati e rischiano di accrescere la stigmatizzazione e l’emarginazione sociale di tutti gli immigrati – rom inclusi”, ha affermato.

Il Commissario Hammarberg è anche allarmato per il rimpatrio forzato di immigrati verso alcuni paesi dove è comprovato l’uso della tortura. Facendo particolare riferimento al caso di un cittadino tunisino espulso per ordine del Ministro degli Interni nel quadro della legge sulle misure d’urgenza per combattere il terrorismo, Thomas Hammarberg si è nuovamente opposto a decisioni di questo tipo, decisioni prese sulla base di assicurazioni diplomatiche. Ha ricordato inoltre che laddove individui che rischiano l’espulsione pesentino ricorso davanti alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo, gli stati devono attenersi a qualsiasi richiesta da parte di quest’ultima di sospendere la deportazione, in attesa di un’esame del caso. “Il diritto di ricorso individuale è un caposaldo del sistema europeo di tutela dei diritti umani”.

Il Commissario ha infine esortato le autorità italiane alla rapida creazione di un’efficace istituzione nazionale per i diritti umani, al fine di rafforzare il sistema di protezione nel paese.

…/.

Il rapporto è stato presentato al governo italiano sotto forma di bozza; quest’ultimo ha risposto con delle osservazioni. La risposta integrale del governo figura in allegato alla versione finale del rapporto del Commissario ed è disponibile sul sito Internet del Commissario.

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Il Commissario per i diritti umani è un’istituzione indipendente e non giudiziaria, il cui scopo è promuovere la sensibilizzazione e il rispetto dei diritti umani nei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa. Eletto dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, l’attuale commissario, Thomas Hammarberg, è in carica dal 1 aprile 2006.

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Rassegna stampa ARCI Immigrazione:

 

 

v      Corriere della sera 30-07-08
            Il commissario: i rom? La polizia ha fatto raid non semplici sgomberi

 

v      Corriere della sera 30-07-08
            Ronchi: straparlano, pregiudizi contro di noi

 

v      Corriere della sera 30-07-08
            Immigrati, critiche europee  Maroni:accuse false

 

v      il manifesto 30-07-08
            Maroni finge di indignarsi e rilancia: più cpt, nessuna violenza di polizia

 

v      il manifesto 30-07-08
            In guerra contro i poveri

 

v      il manifesto 30-07-08
      Altri sette morti, sognando Lampedusa

 

v      Il Sole 24 Ore 30-07-08
            Rom, accuse dall'Europa  Maroni: falsità clamorose

 

v      La Nazione-Prato 30-07-08
            Il Cpt nell'area di Campi

 

v      La Repubblica 30-07-08
            L'Onu lancia l'allarme: situazione senza precedenti

 

v      La Stampa 30-07-08
            La mutua per i clandestini

 

v      La Stampa 30-07-08
            Se la società anticipa la legge

 

v      La Stampa 30-07-08
            Immigrati, scontro Europa Governo

 

v      Liberazione 30-07-08
            Il Consiglio d'Europa sui Rom: «L'Italia viola i diritti umani»

 

v      Liberazione 30-07-08
            Il Casilino 900 «è disumano» Alemanno si limita allo sgombero

 

v      l’Unità del 30-07-08
            Gli ultimi sempre più ultimi

 

v      l’Unità 30-07-08
            Napoli, i disperati-ribelli della Cattedrale: «Ci sono frange politiche che soffiano sul razzismo»

 

v      L'Unità-Firenze 30-07-08
            Molotov contro una carovana rom



=== ENGLISH ===


Press release - 558(2008)

Italy: “Immigration policy must be based on human rights principles and not only on perceived security concerns”, says Commissioner Hammarberg presenting a special report

Strasbourg, 29.07.2008 – “Concern about security cannot be the only basis for immigration policy. Measures now being taken in Italy lack human rights and humanitarian principles and may spur further xenopohobia,”. With these words, the Council of Europe Commissioner for Human Rights, Thomas Hammarberg, published a report based on his special visit to Rome 19 and 20 June. The visit took place following a series of anti-Roma and anti-Sinti protests, which were occasionally very violent, and the rapid adoption or preparation of legislation, which notably aimed to introduce further controls of the freedom of movement of Roma and Sinti, the criminalisation of irregular immigration and additional restrictions on immigration.

The Commissioner voiced strong concern at the “security package” that appears to target Roma immigrants, and at the declaration of states of emergency in three Italian regions. “Roma and Sinti are in urgent need of effective protection of their human rights, including their social rights, such as the right to adequate housing and to education” he said. “Adopting the state of emergency and providing greater powers to the “Special Commissioners” and the police is not the right approach to deal with the needs of Roma and Sinti populations.” In forwarding his Memorandum today, the Commissioner expressed his serious concern at the expected extension of the state of emergency to the whole territory.

Mr Hammarberg also criticised the decision to criminalise migrants’ entry and irregular stay. He sees this as a worrying departure from established international law principles. “These measures may make it more difficult for refugees to ask for asylum and is likely to result in a further social stigmatisation and marginalisation of all migrants - including Roma,” he said.

Commissioner Hammarberg also noted with grave concern that Italy had forcibly returned migrants to certain countries with proven records of torture. Referring in particular to the case of a Tunisian citizen expelled by order of the Minister of Interior, under the law on emergency measures to combat terrorism, Mr Hammarberg again opposed such decisions taken on the basis of diplomatic assurances. He also recalled that when individuals facing deportation have applied to the European Court of Human Rights, states must comply with any request by the Court to suspend deportation pending its examination of the case “The right of individual application is a cornerstone of the European system of human rights protection.” he said.

Finally, the Commissioner urged the Italian authorities to proceed promptly to the establishment of an effective national human rights institution, in order to reinforce the system of protection in the country.

The report has been submitted in draft form to the Italian government which in turn responded with comments. The full reply from the government is appended to the final version of the Commissioner’s report. It is available on the Commissioner’s website

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The Commissioner for Human Rights is an independent, non-judicial institution within the Council of Europe, mandated to promote awareness of, and respect for, human rights in the 47 member States of the Organisation. Elected by the Parliamentary Assembly of the Council of Europe, the present Commissioner, Mr Thomas Hammarberg, took up his function on 1 April 2006.

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=== FRANCAIS ===

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Communiqué de presse - 558(2008)

Italie : « La définition d’une politique d'immigration doit prendre en compte les exigences des droits de l’homme et pas seulement des considérations sécuritaires », déclare le Commissaire Hammarberg

Strasbourg, 29.07.2008 – « Une politique d'immigration ne peut être seulement inspirée par des préoccupations sécuritaires. La valorisation des droits fondamentaux et des principes humanitaires est largement absente des mesures prises, en ce moment-même en Italie, qui risquent d’aggraver le climat de xénophobie ». C'est ainsi que Thomas Hammarberg, Commissaire aux droits de l'homme du Conseil de l'Europe, a commenté la publication de son rapport sur une mission spéciale menée à Rome les 19 et 20 juin derniers. Cette visite faisait suite à des manifestations, parfois très violentes, contre les Roms et les Sinti dans le pays. Elle s’inscrivait également dans le contexte de l’adoption ou de la préparation dans des délais très brefs d’une législation permettant d’introduire des contrôles renforcés de la liberté de mouvement des Roms et des Sinti, de pénaliser l’immigration irrégulière et de durcir les restrictions à l’immigration.

Le Commissaire a fait part de son inquiétude au sujet du “paquet législatif de sécurité”, qui donne toutes les apparences de viser les immigrés roms, et de la proclamation de l'état d'urgence dans trois régions d'Italie.  « Les Roms et les Sinti ont un urgent besoin d'une protection effective de leurs droits de l’homme, et en particulier de leurs droits sociaux tels que ceux à un logement décent et à l'éducation », a-t-il ajouté.  « Le recours à l'état d'urgence et les pouvoirs étendus conférés aux "commissaires spéciaux" et à la police ne sont pas la bonne approche pour répondre aux besoins des populations roms et sinti. » En remettant aujourd’hui son Memorandum, le Commissaire s’est dit préoccupé par la généralisation attendue de l’état d’urgence à tout le pays.

M. Hammarberg a par ailleurs critiqué la décision de qualifier en infraction pénale l’entrée et le séjour clandestins des immigrés. Il y voit un inquiétant éloignement des principes de droit international. « Ces mesures peuvent compliquer les demandes d’asile des réfugiés. De plus, elles risquent d’ajouter encore à la stigmatisation et à la marginalisation sociales des immigrés, y compris des Roms », a-t-il poursuivi.

Le Commissaire Hammarberg est également inquiet par le rapatriement de force d’immigrés vers certains pays où la torture est attestée. Evoquant en particulier l'affaire d’un ressortissant tunisien expulsé sur ordre du Ministre de l'Intérieur dans le cadre de la loi sur les mesures d’urgence pour combattre le terrorisme, M. Hammarberg s’est une nouvelle fois opposé à des décisions de ce type prises sur la base d’assurances diplomatiques. Il a rappelé par ailleurs que lorsque des individus risquant l’expulsion introduisent un recours devant la Cour européenne des droits de l’homme, les Etats doivent se soumettre à toute requête de la Cour de suspendre la déportation, dans l’attente d’un examen de la requête. « Le droit de recours individuel est un des fondements du système européen de protection des droits de l'homme».

Enfin, le Commissaire a pressé les autorités italiennes de rapidement mettre en place une institution nationale efficace des droits de l'homme, afin de renforcer le système de protection dans le pays.

Le rapport avait été soumis au gouvernement italien à l’état de projet. Ce dernier y a répondu en formulant ses commentaires. La réponse intégrale du gouvernement figure en annexe de la version finale du rapport du Commissaire. Ce dernier est disponible sur le site Internet du Commissaire.

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Le Commissaire aux droits de l’homme est une institution indépendante et non judiciaire du Conseil de l’Europe. Il a pour mandat de promouvoir la sensibilisation aux droits de l’homme et le respect de ces droits dans les 47 Etats membres. Elu par l’Assemblée parlementaire du Conseil de l’Europe, M. Hammarberg, l’actuel Commissaire, a pris ses fonctions le 1er avril 2006.

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