VOGLIONO RIAPRIRE IL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI COLFIORITO
(sul campo di concentramento di Colfiorito presso Foligno, in Umbria, dove tra il 1940 ed il 1943 furono reclusi soprattutto montenegrini e serbi, con un massimo di 1500 internati nel 1943, e sugli altri lager italiani, si vedano i riferimenti sul nostro sito: https://www.cnj.it/documentazione/campiconcinita.htm#colfiorito)
Centro immigrati a Colfiorito, è lite nel Pd
“Il caldo di questi giorni provoca prese di posizione strampalate, tipiche di chi si ripara sotto l’ombrellone dai raggi del sole”. Lo ha affermato il vicesindaco di Foligno, Nando Mismetti, rispetto alle dichiarazioni di alcuni esponenti politici umbri che ipotizzano la presenza di un Cpt (Centro permanenza temporaneo) nella zona montana, a Colfiorito, oppure nell’area della Protezione civile. “E’ singolare che un argomento così serio - afferma Mismetti – sia oggetto di iniziative estemporanee da parte di chi non conosce nemmeno il territorio di Foligno. Nessuno sa i contenuti della proposta del governo e della sua maggioranza che avrebbe dovuto, secondo le proprie intenzioni ribadite più volte nel corso del governo Prodi e durante la campagna elettorale in modo spregiudicato, risolvere in poco tempo la situazione degli immigrati clandestini. La realizzazione di un Cpt passa attraverso riunioni istituzionali, non si può calare dall’alto o attraverso “proposte” senza capo, né coda. Ricordo, per esempio, a chi non conosce il territorio di Foligno che le casermette di Colfiorito non sono più quelle della seconda guerra mondiale. Sottolineo che nell’ambito del programma di valorizzazione turistica della zona montana - per evidenziarne ancor di più le caratteristiche ambientali e culturali - concordato tra Regione dell’Umbria e Comune di Foligno dopo il sisma, sono state investite molte risorse anche per ristrutturare le casermette che ospitano, tra l’altro, attività commerciali e la caserma dei carabinieri. Un Cpt, a Colfiorito, sarebbe un colpo mortale per l’economia della zona. Inoltre a Colfiorito non ci sono le casette di legno perché sono state realizzate in altri luoghi. Prima di parlare della realizzazione di un Cpt bisognerebbe farlo con cognizione di causa”. Il presidente del Consiglio comunale di Foligno, Stefano Mattioli, ha sottolineato che “fare un Cpt a Colfiorito dopo le politiche di gestione e sviluppo adottate dalle istituzioni per l’area montana renderebbe vano lo sforzo finanziario sostenuto per favorire la tutela ambientale, culturale e di tutela del paesaggio. Occorre il dialogo e la condivisione con gli enti locali per realizzare un Cpt”.
PRIMO PIANO - inserito il 14/08/2008 alle ore 14.25.00 - letto: 459 volte
“Il caldo di questi giorni provoca prese di posizione strampalate, tipiche di chi si ripara sotto l’ombrellone dai raggi del sole”. Lo ha affermato il vicesindaco di Foligno, Nando Mismetti, rispetto alle dichiarazioni di alcuni esponenti politici umbri che ipotizzano la presenza di un Cpt (Centro permanenza temporaneo) nella zona montana, a Colfiorito, oppure nell’area della Protezione civile. “E’ singolare che un argomento così serio - afferma Mismetti – sia oggetto di iniziative estemporanee da parte di chi non conosce nemmeno il territorio di Foligno. Nessuno sa i contenuti della proposta del governo e della sua maggioranza che avrebbe dovuto, secondo le proprie intenzioni ribadite più volte nel corso del governo Prodi e durante la campagna elettorale in modo spregiudicato, risolvere in poco tempo la situazione degli immigrati clandestini. La realizzazione di un Cpt passa attraverso riunioni istituzionali, non si può calare dall’alto o attraverso “proposte” senza capo, né coda. Ricordo, per esempio, a chi non conosce il territorio di Foligno che le casermette di Colfiorito non sono più quelle della seconda guerra mondiale. Sottolineo che nell’ambito del programma di valorizzazione turistica della zona montana - per evidenziarne ancor di più le caratteristiche ambientali e culturali - concordato tra Regione dell’Umbria e Comune di Foligno dopo il sisma, sono state investite molte risorse anche per ristrutturare le casermette che ospitano, tra l’altro, attività commerciali e la caserma dei carabinieri. Un Cpt, a Colfiorito, sarebbe un colpo mortale per l’economia della zona. Inoltre a Colfiorito non ci sono le casette di legno perché sono state realizzate in altri luoghi. Prima di parlare della realizzazione di un Cpt bisognerebbe farlo con cognizione di causa”. Il presidente del Consiglio comunale di Foligno, Stefano Mattioli, ha sottolineato che “fare un Cpt a Colfiorito dopo le politiche di gestione e sviluppo adottate dalle istituzioni per l’area montana renderebbe vano lo sforzo finanziario sostenuto per favorire la tutela ambientale, culturale e di tutela del paesaggio. Occorre il dialogo e la condivisione con gli enti locali per realizzare un Cpt”.
PRIMO PIANO - inserito il 14/08/2008 alle ore 14.25.00 - letto: 459 volte