L'UNICA (?) COSA CHE LI UNISCE
Miracolo di Cantoni: Pd e Pdl dicono sì a un miliardo di armi
L'unica cosa che li unisce tutti è la guerra. Non solo perché se la
fanno tutti i giorni e quasi sempre senza indossare l'alta uniforme e
per ragioni assai banali. Ma perché in mezzo a tante polemiche e colpi
bassi c'è un posto quasi nascosto nel parlamento in cui Pd e Pdl (e
perfino Udc, Lega Nord e Italia dei valori), marciano insieme e
colpiscono uniti. È la commissione Difesa del senato, guidata da una
vecchia volpe della politica come Giampiero Cantoni (Pdl). A lui è
riuscito, proprio di questi tempi, un mezzo miracolo: tenere compatte
le truppe di maggioranza e opposizione. E in due sole sedute (l'ultima
martedì) ha fatto licenziare programmi di acquisto d'arma per circa un
miliardo di euro...(...) C'è un po' di tutto nelle decisioni votate
all'unanimità dalla commissione di Cantoni: sistemi di protezione
radaristica, acquisizione di missili di nuova generazione, armi anti-
carro e perfino alcune ambulanze blindate per il soccorso ai feriti
nelle zone di guerra (per 45 milioni, utili certo in Afghanistan). La
raffica di approvazioni nell'ultima settimana ha sbloccato programmi
pluriennali per un valore di un miliardo e 50 milioni, sia pure
spalmati su più anni. Ma non è un precedente alla commissione Difesa,
perchè in tutta la legislatura i partiti hanno marciato insieme in
quasi tutte le occasioni. Unica eccezione vistosa l'8 aprile scorso,
quando una parte del Pd non ha partecipato alla votazione sul
programma di acquisizione del caccia americano Joint Strike Fighter,
rilevando come di fronte a un investimento di oltre 1 miliardo di
dollari ci sarebbe stato un ritorno certo per Finmeccanica non
superiore ai 150 milioni. Nella decisione c'era poi l'antica divisione
fra i sostenitori del caccia JSF e quelli di Eurofighter, l'analogo
velivolo dell'industria europea. Ma si è trattato di un'eccezione alla
regola. Nella concordia della commissione certo ha un peso il fatto
che i rappresentanti dei vari partiti siano ex militari, come i
generali Mauro Del Vecchio (Pd) e Luigi Ramponi (Pdl).
Ma anche questo può diventare un esempio: quando i partiti inviano in
commissione esperti reali dei temi che si discutono, è più facile
raggiungere intese sul bene comune senza giocare alla guerriglia
inutile fra le parti. Non sarebbe stato male potere marciare in questo
modo anche sui provvedimenti economici contro la crisi, con un po' di
capacità e buona volontà nelle fila dell'uno e dell'altro fronte. Ma
purtroppo l'unica cosa che unisce tutti è proprio la guerra...
(Da "Italia Oggi" del 18/6/2009 - Rubrica PRIMO PIANO Di Franco Bechis
- segnalato da Newsletter Ecumenici)
Miracolo di Cantoni: Pd e Pdl dicono sì a un miliardo di armi
L'unica cosa che li unisce tutti è la guerra. Non solo perché se la
fanno tutti i giorni e quasi sempre senza indossare l'alta uniforme e
per ragioni assai banali. Ma perché in mezzo a tante polemiche e colpi
bassi c'è un posto quasi nascosto nel parlamento in cui Pd e Pdl (e
perfino Udc, Lega Nord e Italia dei valori), marciano insieme e
colpiscono uniti. È la commissione Difesa del senato, guidata da una
vecchia volpe della politica come Giampiero Cantoni (Pdl). A lui è
riuscito, proprio di questi tempi, un mezzo miracolo: tenere compatte
le truppe di maggioranza e opposizione. E in due sole sedute (l'ultima
martedì) ha fatto licenziare programmi di acquisto d'arma per circa un
miliardo di euro...(...) C'è un po' di tutto nelle decisioni votate
all'unanimità dalla commissione di Cantoni: sistemi di protezione
radaristica, acquisizione di missili di nuova generazione, armi anti-
carro e perfino alcune ambulanze blindate per il soccorso ai feriti
nelle zone di guerra (per 45 milioni, utili certo in Afghanistan). La
raffica di approvazioni nell'ultima settimana ha sbloccato programmi
pluriennali per un valore di un miliardo e 50 milioni, sia pure
spalmati su più anni. Ma non è un precedente alla commissione Difesa,
perchè in tutta la legislatura i partiti hanno marciato insieme in
quasi tutte le occasioni. Unica eccezione vistosa l'8 aprile scorso,
quando una parte del Pd non ha partecipato alla votazione sul
programma di acquisizione del caccia americano Joint Strike Fighter,
rilevando come di fronte a un investimento di oltre 1 miliardo di
dollari ci sarebbe stato un ritorno certo per Finmeccanica non
superiore ai 150 milioni. Nella decisione c'era poi l'antica divisione
fra i sostenitori del caccia JSF e quelli di Eurofighter, l'analogo
velivolo dell'industria europea. Ma si è trattato di un'eccezione alla
regola. Nella concordia della commissione certo ha un peso il fatto
che i rappresentanti dei vari partiti siano ex militari, come i
generali Mauro Del Vecchio (Pd) e Luigi Ramponi (Pdl).
Ma anche questo può diventare un esempio: quando i partiti inviano in
commissione esperti reali dei temi che si discutono, è più facile
raggiungere intese sul bene comune senza giocare alla guerriglia
inutile fra le parti. Non sarebbe stato male potere marciare in questo
modo anche sui provvedimenti economici contro la crisi, con un po' di
capacità e buona volontà nelle fila dell'uno e dell'altro fronte. Ma
purtroppo l'unica cosa che unisce tutti è proprio la guerra...
(Da "Italia Oggi" del 18/6/2009 - Rubrica PRIMO PIANO Di Franco Bechis
- segnalato da Newsletter Ecumenici)