Affisso per le strade dell'Esquilino
ROMA - «Faremo sistematicamente tutto a pezzi solo per il gusto di farlo», per «esaltare il gesto gratuito, violento e sconsiderato». «Urgono fratture», perciò serve il picchiatore che «dispensa virtù» Sono alcuni dei passaggi di un agghiacciante manifesto comparso sui muri del quartiere Esquilino, intitolato «Il manifesto del turbodinamismo». Lo stile del documento, un testo in 10 punti con una grafica scarna e la scritta «avviso» in testa, richiama quella delle comunicazioni al popolo del regime fascista degli anni Trenta e Quaranta. Il turbodinamismo che, recita il primo punto del documento, intende «esaltare il gesto gratuito, violento e sconsiderato, con deferenza e riguardo al vestirsi bene", viene presentato come un movimento artistico-letterario che si rifà al futurismo, nato da una costola dell’organizzazione di estrema destra Casapound.
ESALTATI - Il testo si ritrova anche sul sito del cosiddetto ideodromo, il pensatoio del movimento, dove compaiono documenti intitolati «Come appiccare un incendio», in una sezione dedicata, tradotto in cinque lingue. Tra i documenti collegati compare il «manuale del fanatico emulatore», che spiega come diventare «turbodinamisti». Due i capitoli: «colpisci più forte che puoi» e «questa città ti appartiene». Pochi dubbi lascia il testo, esaltando il ruolo dei picchiatori: «il menatore», spiega, «dispensa virtù», al contrario del «teppismo di facciata». «Contro l’ansia da air-bag delle vostre mura imbottite - recita un altro punto, in tono goliardico - noi esaltiamo le suture e l’ortopedia, il pronto soccorso e maxillo-facciale, poiché urgono fratture per flirtare con le infermiere. Siamo stufi di sentir cantare le vittime e i reietti, di veder glorificate profezie desertiche: rivendichiamo quel certo stile necessario ad appiccare un incendio». Il movimento è stato inaugurato da Casapound il 29 marzo scorso, con l’affissione di decine di manifesti che celebravano Robert Brasillach, uno scrittore e critico cinematografico francese, che durante la seconda guerra mondiale espresse la sua forte simpatia per il nazismo. Il 15 giugno poi i militanti del turbodinamismo hanno allestito una esposizione, affiggendo alcune gigantografie su un muro di Trastevere nei pressi di Piazza Trilussa, «in spregio - spiegava il comunicato degli organizzatori - ai musei, alle astrazioni intellettuali, all’esibizione artistica che affoga nel pigro compiacimento».
12 ottobre 2009
(si veda: http://www.ideodromocasapound.org/index.php?option=com_content&view=article&id=98&Itemid=127 )