L'Occidente ha dimenticato il caso 
dei serbi della Krajina

IL GOVERNO IN ESILIO DELLA REPUBBLICA DELLA KRAJINA SERBA 
11,080 Zemun, Magistratski trg 3 tel. 3077-028, vladarsk @ gmail.com, Numero: 2001/09 - 16. 10. 2009.

Traduzione di Alessandro Lattanzio


Il governo della Repubblica Serba di Krajina in esilio è onorato di dare il benvenuto ai rappresentanti diplomatici e consolari della Repubblica di Serbia e ricordare loro le 38 note - con i fatti, che menzogne sono state diffuse nei paesi dell'Europa occidentale e negli Stati Uniti circa i serbi e i loro territori. 
Il governo della Krajina sta ricordando ai rappresentanti diplomatici consolari [Serbia] i dibattiti più recenti riguardanti le relazioni tra i popoli della Bosnia ed Erzegovina. I popoli che costituiscono la Bosnia-Erzegovina hanno suggerito che il loro Stato deve essere organizzato in modo tale che tutti e tre i popoli, restino uguali sotto ogni aspetto. 
Questo punto di vista è conforme alle norme e al diritto internazionali. La Repubblica di Croazia, all'interno della Jugoslavia, era l’unione dei croati e dei serbi che vivevano in essa. Ciò significa che la Croazia è uno Stato bi-nazionale [proprio come il Belgio] e la situazione in Croazia era meno complesso di quella in Bosnia-Erzegovina, uno Stato di tre popoli. Nel caso del diritto alla statualità dei serbi nella vecchia Croazia, la comunità internazionale ha violato il diritto internazionale, perché ha permesso alla comunità etnica croata di: 
1. Convertire il popolo serbo costituzionale in una minoranza nazionale; 
2. Espellere l'80% dei serbi della Krajina [tra 500.000 e 800.000], che sono fuggiti in Serbia, in Bosnia-Erzegovina e all'estero; 
3. Occupare il territorio del popolo serbo, la Repubblica Serba di Krajina [una zona protetta delle Nazioni Unite] e sequestrare i beni dei serbi espulsi; 
4. Espellere i Serbi da Zagabria e da altre cittadine e città croate, dove i serbi non hanno organizzato alcuna dimostrazione e nessun scontro militare vi ha avuto luogo. 
Il governo della Krajina chiede ai rappresentanti diplomatici consolari, di sollecitare le istituzioni ad affrontare il tema dell’obbligo della Croazia a ripristinare diritto alla statualità dei serbi dinanzi alle Nazioni Unite. I serbi hanno goduto del diritto alla statualità in Ungheria fina dal 1471, in Austria dal 1630, nel Regno di Jugoslavia dal 1918 e nella Jugoslavia comunista dal 1945. I Serbi non possono avere pace e stabilità nella ex Jugoslavia, se non recuperano il loro violato diritto alla statualità. La campagna terroristica contro i serbi è iniziata con l'eliminazione del diritto alla statualità dei serbi dalla costituzione della Croazia nel 1990, una politica che ha portato all'espulsione dell’80% dei serbi dalla Croazia e dalla Krajina, le cui proprietà collettive e private sono state poi sequestrate. 
Il governo della Repubblica Serba di Krajina sta approfittando di questa occasione per dimostrare il suo rispetto verso l'alta rappresentanza diplomatica consolare nella Repubblica di Serbia.

I rappresentanti diplomatico-consolari, BELGRADO