L'ULTIMA SUI CARABINIERI

12 mar - Per i Carabinieri Fiume non fu mai italiana   
Nonostante le rassicurazioni, le conferme ed i controlli, l'Arma dei Carabinieri (indegnamente) c'è caduta di nuovo: Fiume, Pola e Zara non furono mai italiane e quindi nessun Esule può risultare nato in Italia. E' quanto si evince da un esposto presentatoci da Anna Rosa C, nata a Fiume nel 1937, recatasi alla stazione dei Carabinieri di La Storta (Roma) per denunciare il furto di alcuni documenti. L'Appuntato scelto è stato diplomaticamente malleabile: "vuole risultare nata in Jugoslavia (Serbia-Montenegro) o in Kosovo?" Alle rimostranze mosse dall'Esule fiumana, nessun esito positivo: o così o niente. Come spesso accade, l'Esule, presa quasi per un'immigrata (ma almeno non clandestina) si è guardata e riguardata quella carta d'identità dove risulta nata semplicemente a Fiume, ma che in tanti sembrano voler dolosamente ignorare. 
E pensare che già nell'ottobre 2008 la Prefettura di Bari, su pressione dell'ANVGD, aveva tirato le orecchie all'Arma per un caso simile ivi capitato, invitandola a provvedere in merito. Solo 4 mesi prima l'Arma aveva assicurato che stava facendo delle verifiche interne. Ma il fatto sfiora il paradosso se si pensa che addirittura il 10 dicembre 2007 il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri scrisse all'ANVGD assicurando che "il Sistema automatizzato per la ricezione delle denunce in uso all'Arma dei Carabinieri riconosce il nome italiano dei Comuni ceduti ad altri Stati a seguito del Trattato di Pace". E per essere sicuri che tale sistema funzionasse a pieno regime, il Comando specificò all'ANVGD che "sono state diffuse in ambito istituzionale specifiche indicazioni per utilizzare correttamente le funzioni offerte dal citato sistema automatizzato". 
Sconcertante, quindi, quanto capitato all'Esule fiumana, parimenti a quanto continua a capitare un po' dappertutto in Italia. L'ANVGD sta provvedendo a presentare un ulteriore esposto al Comando dell'Arma, senza escludere la possibilità di una segnalazione all'autorità giudiziaria per falso in atto pubblico e omissione d'atti d'ufficio.

Bollettino dell'associazione neoirredentista italiana ANVGD)