SI RIFIUTAVANO DI ESSERE S'CIAVI 


<< Gli abitanti di quella regione di confine non hanno mai accettato di essere chiamati slavi e tantomeno s'ciavi, ma semplicemente sloveni. >>

Se ne meraviglia Andreina Bresciani, goriziana, "compagna di studi" di Norma Cossetto e figlia dell'imprenditore Carlo Bresciani (di nascita Bressan), intervistata nel libro "Nel nome di Norma" (Solfanelli 2010, a pag. 57). Evidentemente la signora Andreina ha condiviso e tuttora condivide l'ideologia di suo padre e della sua compagna di studi, entrambi fieramente fascisti (*): gli sloveni avrebbero dovuto riconoscere di essere s'ciavi, cioè - letteralmente - schiavi, senza fare tante storie.

(*) Carlo Bresciani << era convinto fascista e volle modificarlo [il cognome] per essere più italiano >> (ibidem); Norma Cossetto era invece militante della Gioventù Universitaria Fascista e figlia di un ricco possidente a sua volta segretario del Fascio a Santa Domenica di Visinada. Sono entrambi annoverati tra gli "infoibati".