ONORANZE USA-E-GETTA


LACOTA (UNIONE ISTRIANI): "REVOCARE ONORIFICENZA A TITO"

IL MARESCIALLO ERA STATO NOMINATO CAV. GRAN CROCE NEL 1969 (ANSA) - TRIESTE, 27 AGO - Dopo la decisione del governo di chiedere al Quirinale la revoca, per indegnita', dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce conferita nel 2011 da Giorgio Napolitano al presidente siriano Bashar al-Assad, l'Unione degli Istriani scrive al Governo Monti chiedendo che ''la stessa onorificenza venga tolta al maresciallo Tito, i cui crimini contro centinaia di migliaia di italiani, tedeschi, ungheresi, e di varie nazionalita' jugoslave, sono stati definitivamente acclarati e condannati''. L'onorificenza era stata concessa al maresciallo Tito nel 1969 dall'allora presidente della repubblica Giuseppe Saragat. ''Non e' accettabile, non puo' esserlo per nessun motivo - afferma in una nota il presidente Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota - che lo Stato onori contemporaneamente le vittime di una bestiale pulizia etnica, come quella subita dai giuliano-dalmati, e il persecutore che la mise in pratica: un simile atteggiamento tradisce la moralita' dello Stato''. Il Presidente dell'Unione degli Istriani chiedera' un incontro con il sottosegretario Staffan De Mistura, affinche' ''non si debba trascorrere un altro 10 Febbraio, Giorno del Ricordo, con ancora in piedi una simile, disumana situazione''. (ANSA). 27-AGO-12 17:11 


LACOTA (UNIONE ISTRIANI): "SONO L'UNICO ITALIANO CHE HAIDER HA INVITATO A PRANZO"


Stralcio da Ansa del 12 ottobre 2008: "Non solo la Carinzia e l'Austria, ma l'intera Europa perde un leader politico di grande intuito e carisma, certamente populista ma in senso positivo": lo ha affermato il presidente dell'Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota, a proposito della morte di Joerg Haider. Lacota - informa una nota - aveva pranzato ieri a Klagenfurt con Haider." 
 
Stralcio da "Il Piccolo" del 13 ottobre 2008: «Sono l’unico italiano che Haider ha salutato dal palco, venerdì mattina, nella piazza gremita di Klagenfurt. E l’unico che ha invitato a pranzo» ricorda Lacota. E spiega: «Il governatore mi aveva ufficialmente invitato a partecipare ai festeggiamenti nella piazza del Landhof in occasione della ricorrenza del 10 ottobre, assai sentita in Carinzia». Detto, fatto: «C’era un sacco di gente e Haider era molto soddisfatto. Si è presentato in abiti tradizionali con la madre a braccetto, arrivata in Carinzia dall’Alta Austria, nonostante camminasse un po’ a fatica, con l’aiuto dei bastoni».
L’occasione, del resto, era speciale: la madre Dorothea compiva novant’anni e Haider voleva festeggiarla, insieme a tutta la famiglia, nella tenuta del Baerental. Venerdì notte, quando si è schiantato con la sua auto, stava tornando a casa proprio in vista del «raduno» del giorno dopo, cui non sarebbe mancata la figlia Ulriche che vive a Roma ed è sposata con un italiano. «Haider, quando ci siamo visti in piazza, mi ha presentato la madre che non avevo mai conosciuto prima» continua, intanto, Lacota. Poi, si sono rivisti tutti a pranzo e il presidente dell’Unione degli istriani racconta di un governatore come sempre iperattivo. Impegnato in un valzer frenetico di saluti e telefonate. «Ci siamo lasciati attorno alle 15 dopo aver messo insieme una serie di iniziative comuni. La prima - continua Lacota - doveva tenersi già il 18 ottobre, a Klagenfurt, quando ci saremmo rivisti in occasione della firma di un protocollo di collaborazione tra l’Unione degli istriani e le associazioni patriottiche di Carinzia».