RITORNO SUL LUOGO DEL DELITTO
08-SET-12 20:05
ANSA/ S.EGIDIO: DA DOMANI A SARAJEVO MEETING RELIGIONI, APRE MONTI
MINISTRO RICCARDI E VERTICI COMUNITA' OGGI RICEVUTI DAL PAPA (dell'inviato Fausto Gasparroni) (ANSA) - SARAJEVO, 8 SET - A due decenni dall'inizio dell' assedio che in quasi quattro anni, tra il 1992 e il 1996, lascio' oltre 12 mila morti e provoco' ferite non ancora rimarginate nel cuore dei Balcani, Sarajevo si propone come citta' della pace e del dialogo tra culture e religioni diverse. Si svolge da domani a martedi' nella capitale bosniaca, infatti, il meeting internazionale per la pace ''Vivere insieme e' il futuro - Religioni e culture in dialogo'', ''il piu' grande avvenimento di dialogo religioso e politico dalla guerra ad oggi'', promosso dalla Comunita' di Sant'Egidio in stretta collaborazione con l'arcidiocesi di Sarajevo, col patriarcato serbo ortodosso e con le locali comunita' islamica ed ebraica. E quanto l'incontro internazionale tocchi nodi cruciali del futuro europeo e dell'integrazione sociale e politica del continente nel delicato momento della crisi economica, e' sottolineato anche dal fatto che alla giornata di apertura interverranno personalita' della politica come il premier Mario Monti e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Nel pomeriggio di domani, dopo l'assemblea di apertura e dopo l'introduzione del ministro della cooperazione internazionale e dell'integrazione Andrea Riccardi, fondatore della Comunita' di Sant'Egidio, Monti, proveniente dal Forum di Cernobbio, interverra' su ''Crisi e speranza nel mondo della globalizzazione''. Van Rompuy, invece, su ''La civilta' europea del vivere insieme''. Partecipazioni, quelle di Monti e Van Rompuy, che dimostrano che questa ''non e' solo l'Europa dell' euro, ma l'Europa della cultura''. Oggi intanto, alla vigilia dell'incontro che rinnova lo ''spirito di Assisi'' proprio nella citta' martire della guerra dei Balcani, Riccardi, con mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio della Famiglia e assistente spirituale di Sant' Egidio, e il presidente della Comunita' Marco Impagliazzo, e' stato ricevuto a Castel Gandolfo da Benedetto XVI: un'udienza in cui si e' potuto parlare col Papa - peraltro in partenza la prossima settimana per il Libano - dei temi del Meeting, voluto ogni anno da Sant'Egidio sull'onda della storica preghiera di Assisi del 1986 di Giovanni Paolo II con i leader di tutte le religioni mondiali. ''Il dialogo tra i credenti e le religioni - ha detto al Sir Mario Marazziti, portavoce della Comunita' di Sant'Egidio - non ha paura di confrontarsi con il conflitto e con le difficolta' ma si chiede in maniera profonda come le religioni possono contribuire a cambiare il profondo della storia dell'uomo. Siamo in un momento nel Mediterraneo e nei Balcani dove il vivere insieme non sembra possibile ma e' la necessita' di tutti i giorni. Anche se ci sono difficolta', qui da Sarajevo le religioni si prendono la responsabilita' di lanciare un segnale di riconciliazione che in questo momento le classi politiche fanno fatica a fare''. L'incontro di Sarajevo, insomma, vuole riaffermare la cultura del vivere insieme come valore europeo e proposta dell'Europa al mondo intero. Gia' oggi, un evento di valore storico e' stata la partecipazione del patriarca della Chiesa serba ortodossa Irinej alla messa celebrata in cattedrale dal cardinale arcivescovo Vinko Puljic. Irinej, primo rappresentante serbo ortodosso in Bosnia dal periodo della guerra, ha anche pronunciato un saluto. Domani, inoltre, nel primo dei tre giorni che prevedono 30 tavole rotonde sui temi principali del dialogo ecumenico ed interreligioso, della convivenza e della ricerca di pace nelle societa' contemporanee, un atto altamente simbolico sara' la consegna di una copia della celebre Haggadah di Sarajevo (tipo di narrazione del Talmud e di parte della liturgia ebraica, salvato dai musulmani dalla distruzione) da parte della comunita' islamica di Bosnia Erzegovina agli inviati del Gran Rabbinato di Israele e ai rappresentanti della comunita' ebraica mondiale. (ANSA).
ANSA/ S.EGIDIO: DA DOMANI A SARAJEVO MEETING RELIGIONI, APRE MONTI
MINISTRO RICCARDI E VERTICI COMUNITA' OGGI RICEVUTI DAL PAPA (dell'inviato Fausto Gasparroni) (ANSA) - SARAJEVO, 8 SET - A due decenni dall'inizio dell' assedio che in quasi quattro anni, tra il 1992 e il 1996, lascio' oltre 12 mila morti e provoco' ferite non ancora rimarginate nel cuore dei Balcani, Sarajevo si propone come citta' della pace e del dialogo tra culture e religioni diverse. Si svolge da domani a martedi' nella capitale bosniaca, infatti, il meeting internazionale per la pace ''Vivere insieme e' il futuro - Religioni e culture in dialogo'', ''il piu' grande avvenimento di dialogo religioso e politico dalla guerra ad oggi'', promosso dalla Comunita' di Sant'Egidio in stretta collaborazione con l'arcidiocesi di Sarajevo, col patriarcato serbo ortodosso e con le locali comunita' islamica ed ebraica. E quanto l'incontro internazionale tocchi nodi cruciali del futuro europeo e dell'integrazione sociale e politica del continente nel delicato momento della crisi economica, e' sottolineato anche dal fatto che alla giornata di apertura interverranno personalita' della politica come il premier Mario Monti e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Nel pomeriggio di domani, dopo l'assemblea di apertura e dopo l'introduzione del ministro della cooperazione internazionale e dell'integrazione Andrea Riccardi, fondatore della Comunita' di Sant'Egidio, Monti, proveniente dal Forum di Cernobbio, interverra' su ''Crisi e speranza nel mondo della globalizzazione''. Van Rompuy, invece, su ''La civilta' europea del vivere insieme''. Partecipazioni, quelle di Monti e Van Rompuy, che dimostrano che questa ''non e' solo l'Europa dell' euro, ma l'Europa della cultura''. Oggi intanto, alla vigilia dell'incontro che rinnova lo ''spirito di Assisi'' proprio nella citta' martire della guerra dei Balcani, Riccardi, con mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio della Famiglia e assistente spirituale di Sant' Egidio, e il presidente della Comunita' Marco Impagliazzo, e' stato ricevuto a Castel Gandolfo da Benedetto XVI: un'udienza in cui si e' potuto parlare col Papa - peraltro in partenza la prossima settimana per il Libano - dei temi del Meeting, voluto ogni anno da Sant'Egidio sull'onda della storica preghiera di Assisi del 1986 di Giovanni Paolo II con i leader di tutte le religioni mondiali. ''Il dialogo tra i credenti e le religioni - ha detto al Sir Mario Marazziti, portavoce della Comunita' di Sant'Egidio - non ha paura di confrontarsi con il conflitto e con le difficolta' ma si chiede in maniera profonda come le religioni possono contribuire a cambiare il profondo della storia dell'uomo. Siamo in un momento nel Mediterraneo e nei Balcani dove il vivere insieme non sembra possibile ma e' la necessita' di tutti i giorni. Anche se ci sono difficolta', qui da Sarajevo le religioni si prendono la responsabilita' di lanciare un segnale di riconciliazione che in questo momento le classi politiche fanno fatica a fare''. L'incontro di Sarajevo, insomma, vuole riaffermare la cultura del vivere insieme come valore europeo e proposta dell'Europa al mondo intero. Gia' oggi, un evento di valore storico e' stata la partecipazione del patriarca della Chiesa serba ortodossa Irinej alla messa celebrata in cattedrale dal cardinale arcivescovo Vinko Puljic. Irinej, primo rappresentante serbo ortodosso in Bosnia dal periodo della guerra, ha anche pronunciato un saluto. Domani, inoltre, nel primo dei tre giorni che prevedono 30 tavole rotonde sui temi principali del dialogo ecumenico ed interreligioso, della convivenza e della ricerca di pace nelle societa' contemporanee, un atto altamente simbolico sara' la consegna di una copia della celebre Haggadah di Sarajevo (tipo di narrazione del Talmud e di parte della liturgia ebraica, salvato dai musulmani dalla distruzione) da parte della comunita' islamica di Bosnia Erzegovina agli inviati del Gran Rabbinato di Israele e ai rappresentanti della comunita' ebraica mondiale. (ANSA).
(segnalato da Claudia C.
Sul ruolo delle religioni nello squartamento della Jugoslavia si veda anche la vignetta di Milena Čubraković: