Incontri con Bahar Kimyongür sulla guerra in Siria Contro la strategia di ristrutturazione dell'egemonia nord-americana ed europea in Medio Oriente, per la rivolta dei popoli arabi contro l'imperialismo e per il socialismo 27 settembre - ore 21, La Spezia (SP) c/o Centro di documentazione proletaria Piazza Gianni Maccioli 4, Quartiere Favaro 28 settembre - ore 21, Firenze (FI) c/o Centro Popolare Autogestito Firenze Sud Via Villamagna 27/a 29 settembre - ore 14.30, Schio (VI) c/o Centro culturale e di documentazione "Bertolt Brecht" Piazzetta San Gaetano 1 30 settembre - ore 9, Ronchi, Marina di Massa (MS) c/o Centro culturale "Pablo Neruda" Via Stradella 57d Incontri con Bahar Kimyongür autore del libro Syriana, la conquête continue Bahar Kimyongür, nato nel 1974, è un militante politico antimperialista e scrittore; risiede in Belgio ed è originario della città turca di Antiochia, città storicamente appartenente alla Siria, ma regalata dalla Francia alla Turchia dopo la prima guerra mondiale. Città capoluogo di una regione di importanza strategica straordinaria, Antiochia oggi rappresenta sia il punto di raccolta dei rifugiati che fuggono dalla guerra civile siriana, sia il quartiere generale delle forze mercenarie che attraversano il confine nel tentativo di destabilizzare la Siria con azioni terroristiche. Bahar collabora da tempo - e tutt’ora collabora - con l'associazione TAYAD (http://www.tayad.org/) nella difesa dei diritti e delle condizioni dei prigionieri politici nelle carceri turche. In questo senso ha svolto, negli anni passati numerose conferenze su questo tema in Turchia e in numerose città europee. Bahar è stato oggetto dell’interesse dei mezzi di comunicazione a seguito di un procedimento giudiziario che lo ha visto protagonista, per essere stato uno dei primi imputati perseguiti secondo la legislazione anti-terrorismo, essendo stato accusato di terrorismo per aver tradotto comunicati diffusi dal DHKP-C, un’organizzazione rivoluzionaria considerata terrorista dallo stato turco ed inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche dall’Unione Europea in seguito agli avvenimenti dell’11 settembre. Portato in giudizio sulla base della legislazione anti-terrorismo del Belgio, è stato condannato in primo grado nel febbraio 2006 e in appello nel novembre 2006, per essere poi assolto nel 2007 e nel 2009 a seguito delle sentenze della Cassazione che hanno annullato le precedenti. È stato fatto oggetto di una richiesta di estradizione da parte della Turchia. All’affare DHKP-C e al "caso Kimyongür" è stato dedicato il film “Résister n'est pas un crime – Resistere non è un crimine”, un documentario di Marie-France Collard, F.Bellali e J.Laffont, che ha conseguito il Premio Speciale della Giuria al Festival Internazionale del Film sui Diritti dell’Uomo (FIFDH) 2009 di Parigi. Bahar è diplomato in archeologia e storia dell’arte presso l’Università Libera di Bruxelles. Bibliografia: Bahar Kimyongür, “Turquie, terre de diaspora et d’exil. Histoire des migrations politiques de Turquie”, Éditions Couleur livres, 2008, ISBN 978-2-87003-509-2 (tradotto da Bahar Kimyongür), “Le Livre noir de la "démocratie" militariste en Turquie”, Info-Türk, 2010, ISBN 978-2-9601014-0-9 Bahar Kimyongür, “Syriana. La conquête continue”, Éditions Couleur livres (Coédition Investig'Action) 2011. Bahar Kimyongür Il terrorismo anti-siriano e i suoi collegamenti internazionali Bahar Kimyongür Brèves Syrie: merci Al Qaïda, le retour d’Arour, résistance... Antiper Raccolta di interventi su rivolta araba e strategia imperialista in Nord Africa e Medio Oriente ____________________________________________ | |