Il seguente resoconto del viaggio di solidarietà di Non Bombe ma solo Caramelle - Onlus a Kragujevac si può scaricare nella versione completa (formato Word, corredata di fotografie) al link: https://www.cnj.it/AMICIZIA/Relaz1012.doc 
Anche le precedenti relazioni di Zastava Trieste / Non Bombe ma solo Caramelle - Onlus si possono scaricare alla nuova URL: https://www.cnj.it/NBMSC.htm
Gallerie fotografiche ed ulteriori informazioni sono riportate alla pagina facebook:
http://www.facebook.com/nonbombemasolocaramelle

Per approfondimenti sulla questione FIAT-FAS si vedano:

il report del Sindacato Unitario (JSO) della Zastava datato 22/11/2012, che accenna alle lotte contro i turni di lavoro di 11 ore al giorno:

la rassegna stampa basata sui nostri post recenti sullo stesso argomento:

nonché tutto il nostro archivio della documentazione rilevante sulle questioni economiche e sindacali:


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Da: Gilberto Vlaic <gilberto.vlaic @ elettra.trieste.it>

Oggetto: Relazione su viaggio a Kragujevac e 5 per mille

Data: 01 dicembre 2012


Trieste, 1 dicembre 2012

Care amiche e cari amici solidali, vi inviamo la relazione del viaggio compiuto a Kragujevac a ottobre scorso per la consegna degli affidi e lo sviluppo dei nostri progetti.

Come vedrete la seconda parte della relazione, quella che descrive la situzione economica, e piu’ corta del solito perche’ non abbiamo avuto molti dati nuovi rispetto alla relazione precedente, che vi avevamo inviato a settembre.

Il prossimo viaggio a Kragujevac si svolgera’ nel periodo 28-31 marzo 2013.

(...) Vi informiamo che abbiamo appena inserito nuove gallerie fotografiche e nuove relazioni nella nostra pagina facebook
http://www.facebook.com/nonbombemasolocaramelle

Un cordiale saluto a tutte/i
Per la ONLUS Non bombe ma solo caramelle
Gilberto Vlaic


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ONLUS Non Bombe ma Solo Caramelle - Trieste

DI RITORNO DA KRAGUJEVAC

Viaggio del 18 – 22 ottobre 2012


Introduzione


Vi inviamo la relazione del viaggio svolto circa un mese e fa a Kragujevac per la consegna delle adozioni a distanza che fanno capo alla ONLUS Non Bombe ma solo Caramelle e al Coordinamento Nazionale RSU CGIL.

Questi viaggi servono anche a verificare lo stato dei numerosi progetti che sono stati portati a termine e per la messa in cantiere di nuovi progetti.

Come sempre in questa relazione saranno presenti alcune fotografie per illustrare questi progetti; ne troverete molte di piu’ per ogni singolo progetto sulla nostra pagina facebook

http://www.facebook.com/nonbombemasolocaramelle


Tutte le nostre informazioni vengono pubblicate regolarmente sui due siti che seguono; altri siti di tanto in tanto riportano le relazioni dei nostri viaggi oppure le schede informative che periodicamente inviamo.

Sul sito del coordinamento RSU trovate tutte le notizie sulle nostre iniziative a partire dal 1999 alla pagina, facendola scorrere verso il basso:

http://www.coordinamentorsu.it/guerra.htm


I nostri resoconti sono presenti anche sul sito del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia, al nuovo indirizzo:

https://www.cnj.it/NBMSC.htm


Cronaca del viaggio; i progetti in corso


Giovedi’ 18 ottobre 2012; il viaggio e l’arrivo al Sindacato


La partenza e lo svolgimento del nostro viaggio sono ben piu’ complessi del solito; all’abituale pullmino prestato dalla ASIT di Trieste (su cui alla fine viaggeranno sei persone, e sette al ritorno) si affiancano due auto per un totale di undici persone.

Ci sono poi il pullmino della Misericordia della Bassa Friulana di San Giorgio di Nogaro, che sara’ donato alla associazione malati di distrofia, ed un ulteriore mezzo della Misericordia che sara’ usato per il ritorno dai quatto volontari di questa associazione.

Ed e’ il furgone da donare che determinera’ inciampi e ritardi continui.

Si comincia all’uscita dall’Italia, con la necessita’ di denunciare in dogana l’esportazione; aspettiamo un’ora e mezzo alla Dogana di Fernetti per avere il relativo documento.

Poi c’e’ la sosta alla frontiera tra la Slovenia e la Croazia, dove il documento di esportazione deve essere timbrato per dimostrare l’uscita dall’Unione Europea.

L’inghippo successivo e’ rappresentato dall’ingresso in Croazia, dove e’ necessario ottenere un certificato di transito per dimostrare il percorso seguito.

L’inizio della sosta in Croazia e’ catastrofico: alcuni doganieri vorrebbero che cambiassimo strada e passassimo dall’Ungheria, in modo da non aver bisogno di questo documento.

Molto fortunosamente otteniamo il certificato, ed il viaggio cosi’ puo’ proseguire fino alla frontiera di ingresso in Serbia, dove un’altra ora e mezza viene persa per ottenere il documento di importazione nel Paese, che ci servira’ poi il giorno successivo per svolgere le formalita’ burocratiche finali per poter fare la donazione di questo mezzo.

Alla frontiera serba decidiamo di separarci: un’auto e i due pullmini della Misericordia aspetteranno il documento, gli altri proseguiranno in modo da arrivare ad un’ora ragionevole (verso le otto di sera, con tre ore di ritardo rispetto al solito) cosi’ da poter preparare le buste degli affidi da consegnare durante l’assemblea del sabato.

Finalmente incontriamo i nostri amici del sindacato nella loro sede. L’atmostera e’ come sempre festosa, come se ci si fosse lasciati il giorno prima, anche se si sente la tensione dovuta alla liquidazione della Zastava Automobili, avvenuta il 5 gennaio 2011, con la conseguente perdita del posto di lavoro per quasi 1600 lavoratori, tra cui tre delle persone (su cinque) che lavorano per il Sindacato e che si occupano dell’ufficio adozioni.

E’ chiaro che senza di loro la nostra campagna di solidarieta’ materiale con i lavoratori di Kragujevac, in piedi ormai da 13 anni, sarebbe destinata a finire molto presto, tra l’altro in una fase come questa, in cui il modesto ma concreto aiuto che periodicamente portiamo diventa ancor piu’ indispensabile.

Vi ricordo a questo proposito che tutte le associazioni italiane che intervengono a Kragujevac (una decina) hanno deciso di creare un apposito fondo, SENZA toccare il denaro destinato agli affidi, che integra almeno in parte il sussidio di disoccupazione per queste tre persone (Rajka, Dragan e Delko) permettendo quindi di continuare l’attivita’ dell’ufficio.

Prepariamo tutte le buste con gli affidi che saranno consegnati durante l’assemblea pubblica di sabato 20 ottobre, organizziamo gli appuntamenti che avremo nei tre giorni successivi ed infine consegnamo le tre buste con i contributi per l’ufficio adozioni, per le quali ci viene rilasciata una regolare ricevuta.


E cosi’ quasi alle dieci di sera ci ritroviamo tutti a cena, molto stanchi ma finalmente senza piu’ problemi e incubi di documenti vari.

Una bella notizia: le previsioni del tempo dicono che avremo tre giorni di tempo spendido, con temperature quasi estive.


[FOTO: Il responsabile dei nostri problemi...]


Venerdi’ 19 ottobre; la verifica dei progetti


Inizia una lunghissima giornata, densa di incontri ma soprattutto di emozioni.

Alle 9 il primo incontro e’ con il direttore della Zastava Veicoli.

Si tratta della parte del gruppo Zastava che non e’ ancora stata privatizzata e che non e’ stata assorbita dalla Fiat.

Ne fanno parte 1880 lavoratori; le realta’ piu’ grandi sono rappresentate dalle seguenti fabbriche:

Zastava Kamioni (775 lavoratori) in coproprieta’ tra governo serbo (70 per cento) e la italiana IVECO (30 per cento).

La parte italiana si disinteressa totalmente di questa realta’, che ha produzioni minime; malgrado una riduzione continua del personale il Governo non riesce a venderla.

La seconda fabbrica e’ Zastava INPRO, con 315 dipendenti di cui 215 invalidi, sia mentali che fisici.

E’ una fabbrica protetta dalla legislazione sul lavoro degli invalidi; la avevamo visitata un anno fa; produce sostanzialmente carrelli rimorchio per auto, ed esporta quasi tutta la produzione.

E’ una fabbrica strana, dove a fianco di macchinario moderno si trovano strumentazioni antidiluviane.

E poi c’e’ il Centro Medico della Zastava con 280 dipendenti, di cui 90 medici; ha un bacino di utenza di 40.000 persone, la strumentazione a disposizione e’ vetusta; anni fa, in una collaborazione con la ONLUS Cooperazione Odontoiatrica Internazionale avevamo fornito quattro poltrone dentistiche e molto materiale sia strumentale che di consumo, rinnovando completamente il reparto stomatologia, che in questa maniera, tra l’altro, si era salvato da chiusura quasi certa.

Attualmente forniamo a questo centro quantita’ significative di medicinali in ognuno dei viaggi che facciamo.

Il Sindacato Pensionati Italiani di Brescia sta iniziando un nuovo progetto in questo centro, allo scopo di ristrutturare completamente il reparto fisioterapia con un investimento di circa 12.000 euro.


Subito dopo, alle 10, ci riceve in Comune la nuova assessora ai Servizi Sociali Sladjana Boskovic, con la quale ci auguriamo di poter collaborare in modo positivo fin da subito.

Conosce bene tutto cio’ che abbiamo fatto in questi anni, e ci tiene a ringraziarci.

L’incontro soprattutto verte sulla sua presentazione del nuovo programma poliennale che il suo assessorato, insieme a quello per la Istruzione, vuole portare avanti per sviluppare processi di inclusione sociale per gli alunni delle scuole di Kragujevac con handicap fisici. Ci presenta con ricchezza di particolari cio’ che desiderano fare per il superamento delle barriere architettoniche, e su questo chiede il nostro aiuto, perche’ non hanno sufficienti risorse economiche. Si tratta di intervenire su 6 scuole, prevalentemente in periferia.

L’intervento economico dovrebbe aggirarsi su 13-14 mila euro; e’ una cifra ingente, ma se troveremo altre associazioni disposte a collaborare dovremmo essere in grado di portare avanti il progetto.

A queste scuole poi si aggiunge l’associazione Centar da Samostalni Zivot (Centro per la Vita Autonoma) che ha 58 soci, di cui 43 in carrozzina, e che nella propria sede non possiede una servizio igienico utilizzabile dagli invalidi.


Alle 11 e 30 FESTA GRANDE! inauguriamo la sede dei Tetraplegici che e’ stata completamete rifatta.

Avevamo visitato per la prima volta questa associazione a luglio scorso; la loro sede era in condizioni disastrose ed era bastata una occhiata per decidere che dovevamo intervenire per fornire a queste sfortunate persone una sede piu’ dignitosa, con servizi igienici adatti ai loro problemi fisici.

SIamo felici di vedere tutto ricostruito; ecco alcune foto che ci mostrano il tipo di intervento eseguito.

[FOTO: Prima... / ...e dopo i lavori / Altre viste / I servizi, prima / e dopo]


Questa sede e’ stata intitolata alla memoria di Vittorio Tranquilli, uno dei fondatori della Associazione ABC, Solidarieta’ e Pace di Roma e che tanto ha dato al popolo serbo in questi lunghi anni.


Oltre noi, hanno contribuito ai lavori la ONLUS Associazione Zastava Brescia per la Solidarieta’ Internazionale e le due associazioni romane ABC e Un ponte per

[FOTO: La targa in memoria di Vittorio Tranquilli]


Questa lunghissima mattinata ha termine alla Scuola Primaria Dragisa Mihajlovic, nel quartiere di Male Pcelice, dove gli alunni vogliono offrirci un piccolo spettacolo, in ringraziamento dei lavori di restauro che abbiamo realizzato nella loro Scuole, dove sono stati rifatti i pavimenti e tutti i servizi igienici.

A luglio, quando avevamo visitato la Scuola dopo i lavori, era tempo di vacanze e cosi’ questa festa e’ stata rimandata ad ottobre.

Moltissimi bambini si esibiscono, tutti con molta buona volonta’, e si va dalla recita delle poesie alle danze acrobatiche per finire, come in ogni festa che si rispetti a Kragujevac, al ballo in costume della Sumadija.


Si ricomincia il pomeriggio, ed e’ di nuovo FESTA GRANDE!

C’e’ la consegna alla associazione Distrofici di Kragujevac del pullmino della Misericordia della Basa Friulana di San Giorgio di Nogaro che avventurosamente e’ riuscito ad arrivare in Serbia.

L’associazione distrofici ha circa 140 membri di cui la meta’ bambini, sono persone quasi tutte disoccupate, molte di loro ormai legate alla carrozzina e hanno bisogno di aiuto anche per le necessita’ piu’ semplici. Spesso sono persone molto povere e ai margini della societa’.

La loro sede e’ un locale di proprieta’ pubblica; ricevono dal Comune un aiuto economico con cui far fronte alle spese per elettricita’, riscaldamento e telefono.


E’ presente sul piazzale davanti alla sede anche un altro pullmino, che era stato donato quattro anni fa, nel 2008, ad un’altra associazione, quella dei malati di Sclerosi Multipla; il suo trasporto in Serbia era stato altrettanto tormentato; quattro anni fa era stato reimmatricolato a Kragujevac e fa un certo effetto ora vedere il logo della Misericordia di San Giorgio sulle sue fiancate (compreso il numero di telefono), e le targhe che sono serbe!

Sono presenti giornali e televisioni e si fanno molte interviste.

I membri della associazione provano e riprovano con grande felicita’ la piattaforma che carica le carrozzine nel pullmino. Un mezzo del genere per loro rappresenta un vero salto qualitativo.

[FOTO: Una prova di carico; a sinistra si intravede il secondo pullmino / I volontari della Misericordia con il pullmino donato]


La festa poi prosegue all’interno della sede, tra discorsi e consegne di regali.

Sul muro esterno, vicino alla porta, e’ stata recentemente apposta una targa a ricordo del fatto che durante l’estate abbiamo rifatto il tetto della sede.

[FOTO: La targa / Lavori (estivi) in corso per la ricostruzione il tetto]


La giornata si conclude alle 17, con la visita alla associazione Invalidi civili di guerra.

Ci riceve il loro presidente, insieme all’impiegata del Comune distaccata in questa sede.

Hanno a disposizione da quaranta anni un locale in pienissimo centro citta’, che non ha mai ricevuto alcuna manutenzione, e si vede...; e’ di proprieta’ pubblica, il comune paga le bollette.

Ci chiedono un pressante aiuto per costruire un servizio igienico (che attualmente manca, anche se ci sono i possibili allacci) e per restaurare pareti, soffitto e porta di ingresso.

Prenderemo una decisione in merito insieme alle altre associazioni in Italia.


Sabato 20 ottobre 2012


E’ la giornata dell’assemblea della consegna degli affidi a distanza.

Prima, pero’ abbiamo un lungo incontro con i delegati sindacali della Fiat Auto Serbia, per fare il punto della situazione di questa fabbrica. Incontriamo Zoran Markovic, attuale segretario sindacale in FAS e Zoran Mihajlovic, che lo ha preceduto in questo incarico e che attualmente ricopre la carica di Vicesegretario generale del Samostalni a Belgrado.

Inseriremo le cose che ci hanno raccontato nella seconda parte, quella economica, di questa relazione.

Centinaia di persone ci stanno pazientemente davanti all’ingresso della grande sala dove si distribuiranno le quote, nella storica palazzione della dierione della Zastava.

Queste persone probabilmente non leggono i giornali serbi e italiani che descrivono Kragujevac perche’ altrimenti non sarebbero qui, ma a festeggiare il magnifico Eldorado in cui l’arrivo della Fiat ha trasformato la loro citta’.

No, per loro, i nostri amici e le loro famiglie, la realta’ e’ un’altra: vivono si’ a Kragujevac, ma nella citta’ reale, dove la disoccupazione e’ quasi al trenta per cento, e se invece hanno la fortuna di lavorare il loro salario non arriva a 300 euro al mese; sono senza lavoro e resteranno per sempre ai margini della sopravvivenza e nessuna vaghissima (e sempre rimandata) promessa di ingresso nella comunità europea riuscirà a tramutare in condizioni di vita dignitose le loro speranze. E tutto questo in un paese europeo che poteva aspirare ad un futuro normale, prima di essere distrutto dai bombardamenti dei civilissimi Paesi aderenti alla NATO. Tra cui, non dimentichiamolo mai, l’Italia.


Durante questa assemblea distribuiamo 161 quote di affido (per la maggior parte quote pari ad un semestre) per un totale di 26680 e euro; malgrado le difficolta’ legate ad alcune rinuncie, alle quali fa fronte la ONLUS con i fondi propri (che pero’ si assottigiano sempre piu’) riusciamo anche questa volta a aprire 3 nuovi affidi da tre nuovi sottoscrittori.

Inoltre consegniamo quattordici quote annuali di 310 euro provenienti dalla Associazione Aiutiamo la Jugoslavia di Bologna e un contributo (200 euro) proveniente da un sottoscrittore della Associazione Most Za Beograd di Bari.

E cosi’ si chiude l’anno 2012, con 14 nuovi affidi aperti a marzo scorso e due aperti a luglio.


Da tutti i nostri amici c’e’ un saluto, un abbraccio, una stretta di mano, regali da portare alle famiglie italiane; molti vogliono raccontarci dei loro problemi e vogliono sapere notizie sulle famiglie italiane donatrici.

Qui termina il nostro viaggio tra i nostri (quasi tutti ex) lavoratori serbi nel cuore dell’Europa civile...



Domenica 21 ottobre


E’ il giorno dell'anniversario della terribile strage nazista di Kragujevac, del 21 ottobre 1941.

Tra il 14 e il 19 ottobre 1941 vi furono nei dintorni della citta’ durissimi scontri tra soldati tedeschi e partigiani, durante i quali vi furono dieci morti e ventisei feriti tra le truppe occupanti.

Le agghiaccianti regole di rappresaglia imponevano il rapporto di 100 fucilati per ogni tedesco morto e 50 per ogni ferito. In realta’ tra il 19 e il 21 ottobre furono fucilate 7300 persone, quasi tutti maschi, rastrellati in tutta la citta’ e nei villaggi contadini circostanti; trovarono la morte anche gli studenti e i professori del Ginnasio, prelevati direttamente dalle aule. E furono poi uccisi anche i piccoli rom della citta’ che facevano tradizionalmente i lustrascarpe, perche’ rifiutarono di pulire gli stivali dei fucilatori.

I fucilati vennero gettati in trentatre fosse comuni, disseminate in 380 ettari di terra che oggi costituiscono il Parco della Rimembranza. Nel territorio del Parco sono stati eretti molti monumenti, il piu’ imponente dei quali ricorda gli studenti del Ginnasio ed e’ chiamato le Ali Spezzate, ed e’ il simbolo della citta’.

Ogni anno da piu’ di 60 anni nell’anniversario della strage si tiene una imponente commemorazione, che viene chiamata ‘’La grande lezione di Storia’’ a cui prendono parte decine di migliaia di persone.

Quest’anno la cerimonia si svolge durante una giornata di sole quasi estivo. Prima vi e’ una cerimonia religiosa, con molti canti liturgici pieni di fascino, ed una lunga deposizione di corone e fiori provenienti da mezzo mondo. Fa particolare impressione vedere una corona con i colori nazionali tedeschi.

Di seguito si svolge nel prato antistante al monumento delle Ali Spezzate una rapppresentazione teatrale, recitata da un gruppo di attori del teatro di Kragujevac, molto interessante ed emotivamente molto coinvolgente; anche senza capire le parole si possono intuire i significati e le forti tensioni delle singole scene.

[FOTO: Il monumento delle Ali Spezzate]


Il giorno dopo rientriamo in Italia, e inizieremo a preparare il prossimo viaggio con la stessa determinazione e convinzione con cui abbiamo preparato tutti i precedenti.

Grazie a tutte/i voi per il sostegno che date a questa campagna solidale!



ALCUNI INDICI ECONOMICI GENERALI SULLA SERBIA


I dati contenuti in questa relazione sono stati ricavati per la maggior parte dai bollettini periodici dell’Ufficio Centrale di Statistica; qualora la fonte sia diversa viene esplicitamente indicata.

Non ci sono molte novita’ rispetto alla relazione del viaggio di luglio 2012, ed un lettore attento notera’ che per alcuni capitoli si tratta di una riproposizione di cio’ che e’ stato scritto a luglio, non avendo trovato nuovi dati.


Cambio dinaro/euro (fonte: comunicati periodici della Banca Nazionale)

La Serbia e’ un Paese con un fortissimo deficit commerciale (come vedremo tra poco) e piu’ della meta’ del commercio con l’estero si svolge con la Unione Europea, Italia e Germania in primis.

Il cambio del dinaro con l’euro ha quindi una immediata e fortissima influenza sui prezzi delle merci e sulle (scarsissime) capacita’ di acquisto delle famiglie.

Ripercorriamo la variazione del cambio negli ultimi tre anni.

Al 22 ottobre 2009 era di 93.2 dinari per euro.

Un anno dopo, il 4 novembre 2010 il cambio era arrivato a a 107.5 dinari per euro.

Dopo questa data c’era stato per circa sei mesi un rafforzamento progressivo del dinaro che era giunto al valore di 96.5 dinari per un euro il 22 maggio 2011 per poi iniziare nuovamente a calare.

Questo rafforzamento momentaneo e’ stato dovuto esclusivamente a ragioni politiche interne; ha avuto vantaggi solo per chi ha aperto mutui in euro, ma ha penalizzato fortemente le gia’ scarse esportazioni, mentre i prezzi dei beni di prima necessita’ e le tariffe hanno continuato ad aumentare.

Fino alla fine del 2011 il cambio e’ poi oscillato intorno a 100-102 dinari per un euro.

Poi per tutto il 2012 la moneta ha subito un indebolimento continuo, dai 103 dinari per un euro a gennaio fino ai 119 dinari per un euro a fine agosto, malgrado la Banca Nazionale abbia speso almeno 1500 milioni di euro per sostenere il dinaro, per attestarsi a circa 113 dinari per un euro a ottobre-novembre.


Prodotto interno lordo (PIL) e indice della produzione industriale

Il PIL nel primo trimestre del 2012 e’ diminuito del 1.3 % rispetto allo stesso periodo del 2011; nel secondo trimestre il calo e’ stato dello 0.6 % rispetto allo stesso periodo del 2011.

L’indice della produzione industriale nel periodo gennaio-settembre 2012 e’ diminuito del 3.8% rispetto a quello dello stesso periodo del 2011, mentre se si confronta settembre 2012 con settembre 2011 il calo e’ stato di 1.6%, con un caduta del 5.9% nel settore manifatturiero.


Commercio con l’estero.

Anche nel 2011 la Serbia ha avuto un un deficit commerciale altissimo,

Ecco il consuntivo dell’anno: le esportazioni sono state pari a 8441.4 milioni di euro, con un aumento del 14.2% rispetto al 2010; le importazioni invece sono state pari a 14250.0 milioni di euro, con un aumento del 12.9% rispetto al 2010.

Il deficit della bilancia commerciale e’ stato dunque di 5808.6 milioni di euro, in crescita dell’11.1% in confronto al 2010.

Il rapporto tra esportazioni ed importazioni lo scorso anno e’ stato del 57.4%.

Per quanto riguarda il 2012, tra gennaio e settembre le esportazioni sono state pari a EUR 6399.3 milioni di euro con un incremento del 1.9%, in confronto allo stesso periodo del 2011, mentre il vavore delle importazioni e’ stato di 10778.5 milioni di euro, con un incremento di 4.5% in confronto allo stesso periodo del 2011,

Il deficit e’ stato quindi di 4379.1 milioni di euro, con un aumento di 8.4% rispetto agli stessi mesi del 2011.

Il rapporto tra esportazioni ed importazioni e’ dunque di 59.3% ed e’ piu’ basso di quello rilevato nello stesso periodo del 2011, quando aveva raggiunto il valore di 60.9%.


Prezzi

I prezzi continuano a salire.

Il grafico [ https://www.cnj.it/AMICIZIA/grafico_rel1012.jpg ] riporta la variazione mensile dei prezzi al consumo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente posto uguale a 100.

Si nota come dopo un periodo di discesa, da circa l’11 al 3% , l’inflazione ha ripreso a correre arrivando all’8% ad agosto; essa e’ attesa a circa il 10% alla fine dell’anno, circa il doppio di quella programmata.

Per quanto riguarda i bisogni delle famiglie si conferma il dato che per una famiglia di 4 persone, per poter vivere dignitosamente, servirebbero 100.000 dinari al mese (circa 900 euro), cioe’ circa 2.5 volte uno stipendio medio.

Per questo motivo, con le poche risorse a disposizione, devono essere privilegiati i consumi assolutamente essenziali, e cosi’ le spese delle famiglie sono per il 45% destinate alla alimentazione e se si aggiungono le bollette delle utenze domestiche si arriva per queste due voci ad una spesa di circa il 60% del reddito disponibile.


Livelli occupazionali e salari

I livelli occupazionali continuano a scendere.

Gli occupati ad agosto 2012 erano 1.726.000 con una diminuzione di circa 18.000 unita’ rispetto all’agosto dell’anno precedente.

I lavoratori autonomi e loro dipendenti erano 391.000; i lavoratori dell’indusria manifatturiera sono rimasti stabili a 288.000.

I disoccupati sempre ad agosto erano 752.000, con un tasso di disoccupazione superiore al 26%.

Il salario netto medio ad agosto e’ stato di 42122 dinari, corrispondenti a circa 370 euro.

C’e da sottolineare che ci sono tra alcune decine di migliaia di lavoratori che lavorano SENZA percepire un salario.

Le famiglie di operai o peggio di ex operai che sono al centro delle nostre azioni solidarieta’ e della nostra amicizia sono lontani anche da questi redditi medi, come potrete vedere nelle successive informazioni che riguardano direttamente la Zastava, o cio’ che resta di questa grande realta’ industriale.


Informazioni sulla situazione di Fiat Auto Serbia (FAS)


I dipendenti FAS al 20 ottobre 2012 sono 2300, di cui 270 impiegati ed il resto operai.

I lavoratori che provengono dalla vecchia Zastava, sono 720, gli altri sono neo-assunti.

Gli iscritti al Samostalni Sindikat sono attualmente 860.


Stipendi netti mensili (in dinari)

Ricordiamo che negli ultimi mesi 2012 il cambio dinaro/euro e’ oscillato mediamente intorno a 114 dinari per un euro:


Neo-assunti in periodo di prova 30.000

Operai 34.000

Impiegati (compresi capireparto) 40.000


Vi sono poi circa 50 dirigenti che contrattano personalmente lo stipendio con l’azienda. I dati sui loro stipendi sono sconosciuti.


Produzioni in FAS


Linea di montaggio della vecchia Punto

La linea di montaggio della Punto era giunta a Kragujevac alcuni anni fa, ed e’ stata utilizzata per montare il modello Punto 188 con pezzi in arrivo da Mirafiori.

E’ ancora presente, ma e’ del tutto inattiva; ci sono ancora circa 1500 vetture invendute. I lavoratori eddetti a questa linea sono stati tutti spostati sulla linea della 500L.


Linea della 500L

I reparti sono tutti funzionanti; vi sono difficolta’ nel ricevere i pezzi dai fornitori.

Nei circa tre mesi trascorsi dalla nostra ultima relazione la produzione e’ aumentata gradualmente, da alcune vettture al giorno fino a circa 150 per turno, a fronte di una produzione programmata di 240 vetture.

Le auto prodotte vengono spedite al porto di Bar in Montenegro due volte alla settimana via treno (206 vetture per ogni treno) da dove poi partono per Bari ed una volta la settimana verso la Germania.

Le restanti auto vengono esportate via camion.


Orario, pause e straordinari

Ci sono due turni di lavoro, dalle 6 alle 16 e dalle 20 alle 6 del mattino successivo.

Attualmente molti lavoratori restano ancora una o due ore al lavoro in straordinario.

Si lavora quattro giorni alla settimana, dal lunedi’ al giovedi’.Le pause: una prima pausa di 10 minuti, poi mezz’ora per la mensa, una ulteriore di 10 minuti e infine un’ultima di 15 minuti.

Nonostante la precarieta’ della loro situazione i lavoratori FAS si sono mobilitati ed hanno iniziato a protestare contro le durissime condizioni di lavoro a cui sono sottoposti e alla miseria dei salari che percepiscono.

Sembra che al momento la FIAT sia disponibile a concedere aumenti salariali dell’orine del 10-13 per cento, mentre non e’ disponibile a entrare nel merito degli orari di lavoro.


I debiti del Governo con la Fiat

Dopo le recenti elezioni politiche e per la presidenza della Repubblica Il governo della Serbia ha cambiato la sua composizione politica, ma ci sono dei ministri inossidabili e per adatti a tutte le stagioni...

Mladjan Dinkic era Ministro dell’Economia nel passato governo fino alla primavera del 2011, ed e’ stato uno dei piu’ grandi sostenitori del progetto FAS.

Adesso di nuovo e’ Ministro dell’Economia nel nuovo Governo; il 24 agosto scorso ha comunicato che il Governo serbo non sara’ in grado di far fronte ai suoi periodici obblighi contrattuali con la Fiat, che prevedono un versamento di 90 milioni di euro entro il 2012 per il completamento delle infrastrutture stradali cittadine che servono per gli stabilimenti FAS, soprattutto il tronco autostradale da Kragujevac all’autostrada Belgrado-Grecia e della zona industriale di Grosnica, dove sono installati i fornitori della Fiat.

Il MInistro ha affermato che questo ritardo e’ dovuto alle cattive condizioni del bilancio dello Stato ed al fatto che il precedente governo (di cui aveva fatto parte...) aveva messo a bilancio solo una parte di questo denaro.

La Fiat ha accettato la proposta il ritardo dei pagamenti, per circa 50 milioni da versare entro la fine dell’anno e 40 entro il marzo del 2013, ma ammonendo per bocca di Sergio Marchionne (volato subito a Belgrado) il governo serbo che deve mantenere le sue obbligazioni sul progetto di joint venture.


CONCLUSIONI

In Serbia l’occupazione complessiva e’ sempre in discesa, il potere di acquisto dei salari e soprattutto delle pensioni e’ in costante diminuzione, non si vedono speranze per i giovani che sono costretti ad emigrare, soprattutto se dotati di una buona formazione scolastica.

La nostra ONLUS tiene duro, consapevole della responsabilita’ che si e’ assunta insieme alle altre associazioni italiane con cui collaboriamo ed al Sindacato dei lavoratori Zastava.

Riusciamo a mantenere pressoche’ inalterato il numero di affidi in corso, mentre abbiamo ampliato il numero di progetti che vanno incontro a reali bisogni sociali della popolazione di Kragujevac, e che lo stato di poverta’ della citta’ non permette di soddisfare, nel campo della scuola, della sanita’, del disagio fisico e mentale, in tutto cio’ che puo’ regalare una piccola speranza alle nuove generazioni.

Sappiamo bene che le condizioni materiali stanno deteriorandosi sempre

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