MINACCE NEOFASCISTE A MONTEBELLUNA
Un convegno su “fascismo, confine orientale e foibe” scatena polemiche e minacce neofasciste. È quello organizzato dall’Anpi di Montebelluna (TV), in programma per sabato 9 febbraio all’Auditorium della biblioteca civica. La Giovane Italia di Treviso guidata da Claudio Borgia, promette contestazioni pubbliche prima e durante il convegno.La motivazione è la presenza tra le relatrici della storica Alessandra Kersevan.
Il Comune di Montebelluna dopo le minacce di Giovine Italia, ha ritirato il proprio pratrocinio e la concessione della sala della biblioteca.
L’ANPI di Montebelluna e di Treviso ha deciso allora di fare una conferenza stampa, a Montebelluna sabato 9 alle 15.00 e di spostarsi poi per la conferenza in un comune vicino, Giavera.
Quelli di Giovine Italia, definiti come l’organizzazione giovanile del PDL, hanno annunciato che sposteranno la “contestazione” a Giavera.
La Digos ha contattato l’ANPI, preoccupata per l’ordine pubblico.
Sarebbe necessario essere più numerosi possibile a Montebelluna e a Giavera.
Gli articoli sull’argomento, conditi asetticamente di accuse di negazionismo alla Kersevan, si possono trovare nel sito della Tribuna di Treviso:
http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso?query=kersevan&view=web_locali.la+tribuna%20di%20Treviso
—
COMUNICATO ANPI MONTEBELLUNA
dall’EVENTO FACEBOOK: https://www.facebook.com/events/479461162112895/?ref=2
L’ANPI di Montebelluna deplora il comportamento della Giunta Comunale di Montebelluna che all’ultimo momento ha ritirato la collaborazione e revocato l’uso della biblioteca comunale impedendo lo svolgimento della conferenza tenuta dalle ricercatrici:
MONICA EMMANUELLI e ALESSANDRA KERSEVAN.
L’ANPI di Montebelluna annuncia che la conferenza su:
FASCISMO, CONFINE ORIENTALE, FOIBE
si terrà a Giavera del Montello
presso Villa Wassermann, lo stesso sabato 9 febbraio alle ore 17.00
L’ANPI di Montebelluna denuncia il clima di intolleranza che si è determinato in questi giorni
da sedicenti amici della libertà, montando una gratuita campagna di denigrazione
e tentando di impedire una libera discussione su un tema di sempre notevole interesse
storico e politico che ha dolorosamente coinvolto tante popolazioni del confine orientale.
Nel pomeriggio di sabato 9 febbraio l’ANPI di Montebelluna terrà una conferenza stampa
su questi argomenti a cui interverrà il presidente provinciale dell’ANPI Umberto Lorenzoni.
Si ringrazia la disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Giavera del Montello a rispettare il diritto di pensiero e di parola garantito dalla nostra grande Costituzione.
La locandina aggiornata dell’evento: http://www.diecifebbraio.info/wp-content/uploads/2013/02/locandina.jpg
Verona, martedì 12 febbraio 2013
ore 16:00 aula 1.5 Polo Zanotto - Veronetta
INCONTRO CON LA STORICA ALESSANDRA KERSEVAN
Foibe: tra mito e realtà
Non è semplice affrontare la questione delle Foibe: stereotipi consolidati (1) ed interessi politici contingenti invadono il terreno della ricerca storica. Negli ultimi anni in Italia si è sollevato un acceso dibattito pubblico attorno alla costruzione di una verità ufficiale che ha dato il via ad un walzer di commemorazioni, monumenti, lapidi, intitolazioni di strade. Grazie al contributo di Alessandra Kersevan, attraverso un esercizio di rigorosa contestualizzazione storica (2), ci proponiamo di individuare e discutere quelli che appaiono elementi di mistificazione, falsificazione e propaganda (3).
Quali sono i dati più realistici relativi al numero degli infoibati? Perchè dalle diverse ricerche emergono numeri tanto discordanti? E’ possibile parlare di “pulizia etnica” nei confronti della popolazione italiana? Che ruolo hanno giocato le politiche del fascismo in quei territori? Quali sono le effettive responsabilità dei partigiani comunisti di Tito? Queste alcune delle domande su cui ci confronteremo.
Siete tutte e tutti invitati a partecipare.
Alessandra Kersevan è una storica, insegnante ed editrice italiana, specializzata in storia e cultura del Friuli-Venezia Giulia e del confine orientale tra le due guerre. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo “Un campo di concentramento fascista: Gonars 1942-1932” (Kappa Vu 2010) e “Lager italiani. Pulizia etnica e campi di concentramento fascisti per civili jugoslavi 1941-1943″ (Nutrimenti 2008).
—
(1) Il sempreverde mito degli “italiani brava gente” poggiante su un sistematico lavoro di rimozione, viene qui utilizzato in chiave vittimistica, operando una decontestualizzazione dei fatti in funzione di un costante tentativo di rivalutazione del fascismo. Interessanti in questo senso le recenti dichiarazioni di Silvio Berlusconi secondo cui “Il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa di un leader, Mussolini, che per tanti altri versi invece aveva fatto bene”.
(2) A tal proposito suggeriamo la visione di “Fascist Legacy – L’eredità del fascismo”, documentario incentrato sui crimini di guerra commessi dagli italiani durante l’invasione dell’Etiopia e del Regno di Jugoslavia. La sezione che esamina l’occupazione della Jugoslavia cita oltre 200 campi di prigionia italiani sparsi nei Balcani, in cui morirono 250.000 internati (600.000 secondo il governo jugoslavo), e si sofferma sulle testimonianze relative al campo di concentramento di Arbe (Rab in lingua serbo-croata) e le atrocità commesse nel villaggio croato di Podhum, presso Fiume: http://youtu.be/2IlB7IP4hys
“So che a casa vostra siete dei buoni padri di famiglia, ma qui voi non sarete mai abbastanza ladri, assassini e stupratori” Benito Mussolini ai soldati della Seconda Armata in Dalmazia, 1943.
(3) Riscrivere la memoria: foibe, media e revisionismo storico:
http://www.casoesse.org/2012/02/10/riscrivere-la-memoria-foibemedia-e-revisionismo-storico/
Un esempio: i carnefici italiani trasformati in vittime dalla Rai
http://www.linkiesta.it/blogs/c-era-volta/i-carnefici-italiani-trasformati-vittime-dalla-rai
—
In collaborazione con Pagina/13
Foglio di scrittura studentesco
www.pagina3dici.blogspot.com