APOLOGIA DEL TERRORISMO


Da: Claudia Cernigoi <nuovaalabarda(a)gmail.com>

Oggetto: lettera aperta al Comune di Trieste in merito alla presentazione del libro su Maria Pasquinelli.

Data: 09 febbraio 2013 10.25.25 GMT+01.00

A: robertocosolini(a)comune.trieste.it
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caro Sindaco, ieri sono andata a sentire, nella sede della Lega Nazionale, la presentazione del libro di Mocavero sulla storia di Maria Pasquinelli, l'ex agente della Decima Mas che uccise a sangue freddo il generale britannico De Winton, che, come ha asserito lo storico Fulvio Salimbeni nel corso della presentazione, non aveva colpa alcuna se non quella di rappresentare le "potenze" che avevano portato alla firma del Trattato di Pace del 1947.
Alla conferenza era presente l'assessore Grim in rappresentanza ufficiale  del Comune, e vorrei chiedere all'Amministrazione comunale se intenda ora prendere le distanze da questa iniziativa, alla luce del fatto che in conclusione del  dibattito sul libro e sulla vicenda Pasquinelli, il generale Basile abbia esternato definendo questa assassina terrorista (perché come altrimenti definire una persona che uccide una persona presa a caso solo perché "simbolo" di una politica da lei contestata?) "una donna grandissima" ed "un'eroina".
Il generale De Winton era un ufficiale della compagine alleata, alla quale il Regno d'Italia si era unito come cobelligerante nell'ambito della lotta antinazifascista, e che una cittadina italiana abbia commesso un simile attentato di stampo terroristico (fu lei stessa a spiegare che voleva si scatenasse una reazione di piazza ed armata di tipo nazionalista per mantenere l'Istria entro i confini italiani) contro i propri alleati, non mi sembra un'azione di cui fare apologia a tanti anni di distanza.

Cordialità

Claudia Cernigoi
candidata alla Camera nella lista Rivoluzione Civile