-------- Original Message --------
Oggetto: Sulla situazione in Bosnia, Kosovo e Serbia per effetto del DU
Rispedito-Data: Tue, 13 Feb 2001 16:48:38 +0100
Rispedito-Da: pck-yugoslavia@...
Data: Tue, 13 Feb 2001 16:50:13 +0100
Da: "francesco iannuzzelli" <francesco@...>
Rispondi-a: pck-yugoslavia@...
Società: peacelink
A: pck-armamenti@...
CC: pck-yugoslavia@...
Ciao, ricevo queste informazioni da Jasna Bastic, giornalista
bosniaca, sulla situazione In Bosnia Serbia e Kosovo in
conseguenze dei bombardamenti all'uranio impoverito.
Scusate la lunghezza e la frettolosa traduzione, ma si tratta di
informazioni molto importanti, soprattutto perche' evidenziano gli
effetti sulla salute della popolazione ed emergono anche molti
dubbi sulle informazioni diffuse dalla Nato e sul fatto che si
nascondino altre gravi questioni (come la faccenda delle scorie
nucleari)
ciao
francesco
-------------------------------------------------------
[...]
Informazioni generali:
Aree bombardate dalla Nato con proiettili all'uranio impoverito.
Periodo:
BOSNIA Agosto-Settembre 1994, Agosto -Settembre 1995
KOSOVO/SERBIA Maggio-Giugno 1999
Kosovo: la maggior parte dei siti bombardati si trova nel sud-ovest
e nel sud del Kosovo, nelle zone delle citta' di Prizren, Peja,
Djakovica, Klina e nelle zone vicine al confine con l' Albania, dove
erano concentrati i blindati jugoslavi; circa 31.000 proiettili
all'uranio
impoverito sono stati sparati sul Kosovo, secondo la Nato
Serbia meridionale: 4 siti (Bujanovac / villaggi Samoljica e Borovac;
Presevo / villaggio di Reljan, Vranje / ripetitore TV);
Montenegro: La penisola di Lustica (sulla costa dell'Adriatico)
Bosnia: Siti nei dintorni di Sarajevo (la fabbrica militare e le
caserme di Hadzici, la fabbrica militare di Vogosca, la postazione
radar sul monte Jahorina, i magazzini con munizioni e esplosivi,
siti in Jahorinski Potok; il centro comunicazioni di Ravna Planina
sul monte Romania), in Bosnia centrale (Doboj, zone del monte
Ozren) e nella Bosnia centro-orientale (tutti posti devo l'esercito
Jugsolavo aveva importanti strutture militari, centri di
comunicazione ecc)
Mancano ancora molte informazioni sui posti esatti,
particolarmente in Bosnia, e sul reale contenuto e quantitativo di
uranio impoverito o di altri materiali utilizzati nei bombardamenti
------KOSOVO---------
Periodo dei bombardamenti NATO: Marzo - Giugno 1999
- circa 31.000 proiettili con DU sono stati sparati (secondo la Nato)
- 14.180 proiettili intorno alla citta' di Peja
La NATO ha confermanto che munizioni con uranio impoverito sono
state usate in 112 siti in Kosovo, la maggior parte in zone
meridionali e sud-occidentali del Kosovo , con 31.000 proiettili.
Questo e' stato ammesso solo recentemente, cio' significa che la
popolazione locale, i reduci e le truppe KFOR sul posto non
avevano la minima idea delle aree contaminate; la popolazione
locale non e' mai stata avvertita sul possibile pericolo (evitare di
toccare i resti dei carri armati, metalli... ecc) e non c'e' ancora una
singola area in Kosovo o in Bosnia che sia marcata come
pericolosa per radioattivita' o materiali tossici (nella Serbia
meridionale l'esercito Jugoslavo ha marcato alcune poche aree).
Nel frattempo per molti bambini in Kosovo il divertimento principale
e' giocare intorno ai carri armati danneggiati e raccogliere proiettili,
parti di munizioni esplose e altri simili oggetti metallici! Anche i
piu'
grandi sono soliti portare a casa metalli e resti di munizioni, che
trovano per terra, come souvenir di guerra! Oppure li riutilizzano
come metallo per attrezzi da lavoro in giardino !!! Anche persone
dall'Albania hanno attraversato il confine del Kosovo e hanno
portato via parti dei carri armati danneggiati da rivendere come
rottami !!! La popolazione locale del Kosovo ha fatto lo stesso !!!
Anche peggio, le autorita' locali del Kosovo hanno respinto le
informazioni sulle bombe al DU e sul loro pericolo accusandole di
essere propoganda Serba, un trucco per costringere le truppe Nato
ad abbandonare il Kosovo (?!). Una totale mancanza di
responsabilita' e sottostima del problema con cui si trovano a che
fare! Qualcosa sta cambiando ora, perche' dei medici hanno
cominciato a svolgere alcune ricerche dettagliate quando la gente
si e' presentata con alcuni particolari problemi.
In Kosovo, finora, non ci sono indicazioni sull'aumento di tumori o
di altre malattie che potrebbe essere collegato agli effetti del DU.
Ma, dopo un anno e mezzo, probabilmente e' ancora presto perche'
le conseguenze si manifestino. La situazione e' decisamente
peggiore in Bosnia dove le conseguenze dei bombardamenti sono
piu' visibili (gli attacchi della NATO furono nel 1994 e nel 1995).
Sai gia' delle indagini dell'UNEP, non lo ripetero', quindi aspettiamo
per il rapporto finale che sara' pubblicato in Marzo 2001.
In base ai risultati finali dei cinque laboratori indipendenti, che
saranno pubblicati in Marzo, l'UNEP decidera' in merito a ulteriori
missioni in Bosnia, Serbia e Iraq per ricerche in aree che
potrebbero essere radioattive o tossiche.
Il problema principale e' perche' la missione in Bosnia deve
dipendere dai risultati in Kosovo? Perche' l'equipe di ricercatori non
e' gia' stata mandata in Bosnia, dove ci sono casi ben peggiori che
in Kosovo?
---------SERBIA------------
Fonti dell'esercito Jugoslavo dicono che quattro aree nella Serbia
meridionale sono contaminate perche' bombardate con proiettili
dall'uranio impoverito durante l'intervento della Nato. Alcuni di
questi posti sono marcati con cartelli che avvisano sulla
pericolosita' dell'area. Ma le autorita' dell'esercito jugoslavo non
hanno mai informato il pubblico su quale sia il livello di
radioattivita'!
E' noto che quando l'esercito jugoslavo ha marcato i posti
contaminati vicino Bujanovac, i contadini albanesi che vivevano li'
vicino hanno pensato che l'esercito avesse fatto questo apposta
per impedire loro di portare il bestiame nei campi, cosi' hanno tolto
i segnali di pericolo e hanno portato i loro animali a pascolare
sopra i campi contaminati!!!
Vengono riportati pochi casi di soldati dell'esercito jugoslavo che
sono stati in Kosovo duranto le incursioni aeree della Nato, e ai
quali ora e' stata diagnosticata leucemia o cancro.
Nella zona di Pcinjski (dove sono stati trovati dei proiettili nel
terreno) viene riscontrata una radioattivita' superiore di 2000 volte
superiore al normale, pero' a un metro di distanza non e' piu'
presente (affermazione del dr .Miroslav Simic, specialista in
radioattivita' del Centro per la protezione medica di Vranje);
Ancora, quando l'UNEP ricevera' i risultati dei laboratori (dopo le
ricerce in Kosovo) si dedicera' a riguardo di nuove missioni in
Serbia???
-----------BOSNIA-------------
Periodo dei bombardamenti NATO: Agosto-Settembre 1994;
Agosto-Settembre 1995;
circa 10000 proiettili all'uranio impoverito sono stati sparati
Alcuni dei posti in Bosnia bombardati con uranio impoverito sono
noti, ma la Nato non ha ancora dato informazioni complete sui
posti. Cio' che si sa e' che la maggior parte degli obiettivi erano
intorno Sarajevo e nella Bosnia centrale e centro-meridionale.
La situazione in Bosnia e' decisamente peggiore che in Kosovo
(probabilmente perche' e' passato piu' tempo, 5 anni, e le
conseguenze sono visibili). C'e' la conferma di un aumento di casi
di cancro e di altre malattie nelle zone che erano sotto gli attacchi
della Nato con uranio impoverito.
Il posto piu' noto (essendo sottoposto al fuoco piu' intenso con
uranio impoverito e con il numero di tumori piu' significativo) e'
Hadzici, a 30 km da Sarajevo. Questa piccola citta' era sede
dell'industria di riparazioni belliche dell'esercito jugoslavo (durante
la guerra controllato dall'esercito serbo-bosniaco); la fabbrica e altri
importanti strutture e caserme militari nei dintorni di Hadzici furono
costantemente obiettivo dei bombardamenti con uranio impoverito
della Nato. Ho visto io stessa i resti di questo tipo di munizione in
una cassetta nella piccola strada all'interno della zona della
fabbrica, e' una foto che ha circolato parecchio sui media; il
problema e' che questa cassetta era li' abbandonata per terra.
Verso la fine del 1995 e l'inizio del 1996 la popolazione di Hadzici
(serbo-bosniaca) ha abbandonato l'area e la maggior parte si e'
trasferita a Bratunac, nella Bosnia settentrionale. Dal 1995 fino ad
oggi, i medici in Bratunac hanno registrato un atipico numero di
casi di cancro e strani sintomi solo tra la gente di Hadzici, e non
tra gli abitanti locali. Il doppio delle persone di Hadzici sono morte,
in confronto con quelle di Bratunac, e la maggior parte per cancro.
La situazione non e' normale.
Ad esempio, ho visitato la famiglia Radic: il padre (56 anni) e la
madre (47 anni) sono morti di cancro, il loro figlio ha problemi di
salute ed attualmente e' ricoverato per accertamenti in ospedale;
allo zio e' stata diagnosticata la leucemia. Tutti erano stati esposti
direttamente all'uranio impoverito durante il bombardamento di
Hadzici (vivevano molto vicino alla fabbrica). Lo zio, un uomo di 47
anni, mi aveva mostrato una pallottola all'uranio impoverito, che non
era esplosa e che lui aveva trovato all'interno della fabbrica in
Hadzici, dove lui lavorava. Conservava quella pallottola e altre parti
di munizioni a casa sua! E le prendeva e me le mostrava con le
mani nude! Mi disse che ai bambini in Hadzici piaceva giocare con
queste cose, e la gente portava le pallottole a casa come souvenir
e persino utilizzavano parti di proiettili come strumenti da
giardinaggio, essendo il metallo molto buono! Dopo il
bombardamento, i lavoratori della fabbrica erano soliti ripulire lo
spazio dalle parti di metallo e dai proiettili a mani nude! Nessuno
ha mai detto loro qual'era il pericolo dell'uranio impoverito! Anche
peggio, un dottore di Belgrado mi ha detto che i militari serbo-
bosniaci hanno riciclato parti dei proiettili all'uranio impoverito per
farsi dei giubbotti anti-proiettile, perche'e' un materiale migliore
dell'acciao! E' pazzesco!
Il caso piu' noto di Hadzici e Sladjana, una bambina di 12 anni. Ha
dei seri problemi di respirazione, vomita in continuazione, avverte
costanti dolori alle ossa, alle spalle e alla schiena, le cascano le
unghie delle mani e dei piedi,... La sua malattia non e'
diagnosticata. In Hadzici era solita giocare nel cratere dietro casa
sua, provocato da un bombardamento, dove giocava con pezzi rotti
di metallo che trovava nel cratere! I medici di Belgrado che l'hanno
in cura sono venuti in contatto con altri medici giapponesi che
hanno confermato loro che i suoi sintomi sono tipici di persone
contaminatae da radiazioni.
Per quanto sappiamo, i suoi sintomi mostrano che potrebbe essere
stata colpita dagli effetti di bombe aerosol! Secondo la descrizione
di molte persone sembra che anche questo tipo di bombe sia stato
usato.
La dott.ssa Slavica Jovanovic di Bratunac ha svolto alcune ricerche
dopo aver notato quante persone venivano all'ospedale con strani
sindromi e tutte provenienti da Hadzici.
La Jovanovic ha fatto alcune semplici ricerche nel 1996, 1997 e
nella prima meta' del 1998 contando il numero di morti e secondo
le sue ricerche il doppio delle persone da Hadzici stanno morendo
in paragone con gli abitanti di Bratunac; nel 1996, tra 4.500 - 5.000
profughi da Hadzici, 31 sono morti; nel 1997 1.500 profughi di
Hadzici hanno lasciato Bratunac e sono andati a vivere altrove, ma
41 sono morti (come si vede il numero e' crescente); nella prima
meta' del 1998, sono morti in 26; La dott.ssa Jovanovic dice:
"Voglio solo mostrare come qualcosa sta succedendo qui, c'e'
qualche fattore esterno che ha influito sulla salute di questa gente
e chiedo alle autorita' di iniziare delle ricerche serie. Ricerche che
non sono mai state fatte!".
La storia di Hadzici e Bratunac e' diventata nota quando il
giornalista locale Nedeljko Zelenovic (anche lui di Hadzici) ha fatto
un'indagine (confrontando informazioni sui morti nei libri delle
chiese locali e dei municipi ecc) ed e' arrivato alla conclusione che
quasi 400 persone di Hadzici trasferitesi a Bratunac sono morte di
cancro.
Un altro caso significativo e' la citta di Doboj, nella Bosnia centrale:
il tasso di cancro e infezioni respiratorie e' 2.5 volte maggiore
rispetto a prima della guerra! Vi sono molti casi di malattie
respiratorie e problemi alla pelle. Nel triennio 1996-1999 vi sono
state 247 operazioni per tumori alla pelle e al collo; nel 1990-1991,
con la popolazione circa 3 volte piu' grande (durante e dopo la
guerra molta gente è andata via), vi furono solo 154 operazioni per
tumori.
I posti bombardati nelle vicinanze di Doboj sono: Potocani
(produzione militare, obiettivo militare, 15 km a sud di Doboj;
Ciganiste, ripetitore di telecomunciazioni, a 5 km dal centro della
citta'; il ripetitore della radio locale, 2 km a sud dal centro della
citta'; Kraljica, centro di comunicazioni, a 35 km da Doboj);
La situazione e' simile nelle citta' di Kalinovik (vicino Sarajevo),
Foca etc.
Kalinovik: il dr. Trifko Guzina ha affermato che 9 casi di cancro
all'apparato digestivo erano stati registrati prima della guerra, nel
1996-2000 invece ve ne sono stati 100; i tumori ai polmoni sono
piu' che raddoppiati rispetto a prima della guerra; nel 1992-95 46
cases, nel 1996-2000 116 casi.
Non c'e' ancora una missione internazionale che stia lavorando sul
problema della Bosnia. I medici del posto possono solo cercare di
curare le malattie e di aiutare la gente ma non hanno dei laboratori
sofisticati per individuare l'origine delle malattie e la possibile
presenza di uranio nelle ossa o nel sangue delle persone.
Le autorita' militari serbo-bosniache, insieme a ricercatori e
scienziati di Belgrado, hanno svolto alcune indagini
immediatamente dopo i bombardamenti Nato del 1999. Ad oggi (!)
questi risultati non sono stati pubblicati, ne' in Bosnia ne' in Serbia!
Nessuno ha mai messo in guardia gli abitanti di Hadzici, Doboj o
altri posti sui possibili pericoli di contaminazione e avvelenamento!
Ricerche sia scientifiche che mediche sono necessarie per provare
in che modo ed esattamente a causa di quali munizioni sono stati
esposti gli abitanti di queste citta' bosniache e come cio' e'
collegato con l'uranio impoverito o altri elementi radioattivi.
Il libro "The Invisible War", di Martin Messonnier, Frederick Loore e
Roger Trilling (tre autori dalla Francia, Belgio e Stati Uniti) offre
molte informazioni sul DU e sulla possibilita' che possa contenere
altri e piu' pericolosi elementi, insieme alle possibili cause di
questo.
Il libro si basa su un eccellente documentario.
Affermazioni nel libro:
- I proiettili sparati in Iraq e in Kosovo erano composti da un
materiale contaminato da un potenziale cocktail letale di scorie
nucleari, plutonio e altri prodotti nucleari altamente tossici;
- Il Pentagono ha sviato il mondo con le affermazioni che i proiettili
al DU sono sicure, dicendo che essi contengono uranio solo
leggeremente radioattivo. Ma gli autori affermano che i proiettili
sono stati fatti con uranio contaminato da elementi piu' tossici;
- L'esercito USA e' determinato a mantenere in uso i proiettili al DU
nonostante il fatto che la stessa Marina militare U.S.A. abbia
rinunciato (la US Navy ha gradualmente eliminato gli stock negli
ultimi dieci anni, rimpiazzando i proiettili all'uranio impoverito con
quelli al tungsteno, che non e' radioattivo ed e' molto meno tossico).
Gli impianti nucleari dai quali proviene l'uranio impoverito sono:
Paducah (Kentucky), Portsmouth (Ohio), Oak Ridge (Tennessee).
Il caso piu' emblematico e' quello dell'impianto di Paducah: migliaia
di lavoratori hanno avuto problemi simili ai veterani della guerra del
golfo e cio' e' stato anche confermato da Bill Richardson, segretario
del Department of Energy. Documenti dell'agosto 1999 mostrano
che i lavoratori di Paducah hanno respirato plutonio come
conseguenza di un "difettoso esperimento governativo sul
riciclaggio di combustibile nucleare"; l'aumento di tumori apparse
gia' negli anni 80; nell'ottobre 1999 il Dipartimento dell'Energia ha
riportato che "durante il processo di creazione di combustibile per
reattori nucleari e di elementi per armi nucleari, l'impianto di
diffusione gas di Paduah ha creato uranio impoverito
potenzialmente contenente nettunio e plutonio";
- Kenneth Bacon, portavoce del Dipartimento alla Difesa, ha detto
che alcuni elementi estranei sono stati trovati nell'uranio impoverito
nel 1999 e che l'impianto nucleare di Paducah (che produce il DU)
e' stato chiuso per 90 giorni; La Nuclear Regulatory Commission
degli USA ha sospeso i lavori nell'impianto di Paducah, Kentucky;
gli scienziati affermano che respirare anche un milionesimo di
oncia di plutonio puo' provocare il cancro.
- Quindi, secondo gli autori, le uniche possibili origini dell'uranio
impoverito sono Paducah, Portsmouth e Oak Ridge, che hanno
usato uranio contaminato. I lavoratori in Paducah e in altri impianti,
come i soldati in Iraq e in Kosovo, non erano equipaggiati per
maneggiare questi pericoli. Paducah era progettata per gestire
uranio, non plutonio, che e' estremamente piu' radioattivo dell'uranio.
Tutte le affermazione nel libro si basano su documenti militari e
governativi.
Quindi, sembra evidente che uranio impoverito pulito e sporco
siano stati mescolati a Paducah o negli stock del Ministero della
Difesa negli anni 80. Una decisione politica e militare e' stata presa
di utilizzarlo lo stesso, nella credenza o speranza che solo piccole
quantita' di materiale altamente radioattivo fossero coinvolte.
Non e' ancora noto se la mescolanza e' avvenuta per errore o
intenzionalmente.
SOLDATI ITALIANI
Ufficiali dell'esercito serbo-bosniaco hanno confermato che nel
1996 i soldati italiani erano dislocati nei dintorni di Sarajevo, nei
posti colpiti dai bombardamenti di Agosto-Settembre 1995. I soldati
italiani controllavano i posti bombardati quindi erano in diretto
contatto con particelle di munizioni, polvere tossica, ecc
SCORIE NUCLEARI
Uno degli ancora ignoti problemi in Bosnia sono le scorie nucleari e
la grande posssibilita' che le forze della Nato abbiano trasportato
scorie nucleari dai paesi occidentali in Bosnia.
Ci sono molte informazioni da gente del posto e media bosniaci
locali (ma mai confermato da nessuno ufficialmente) che la Nato ha
segretamente messo delle scorie nucleari sul monte Igman (vicino
Sarajevo). Un altro posto dove delle scorie nucleare potrebbero
essere state messe e' sottoterra in prossimita' dell'aeroporto vicino
la citta' di Bihac, nella Bosnia occidentale.
I medici in Sarajevo hanno ufficialmente confermato che c'e' un
atipico aumento nel numero di tumori da quell'area (che non fu
bombardata dagli attacchi Nato del 1995).
E' veramente difficile controllare tutto questo, perche' queste aree
sono protette dalle forze della Nato (che naturalmente negano
tutto) e le autorita' locali bosniache, anche se sapessero qualcosa,
non vogliono contrapporsi alla Nato e agli USA, temendo di perdere
il loro supporto.
Alcune cose importanti:
- nel 1995, ufficiali di parte serbo-bosniaca hanno mandato agli
uffici delle Nazioni Unite in Zagabria i primi rapporti frutto delle
indagini sulle conseguenze dei bombardamenti Nato. L'ufficio delle
Nazioni Unite in Zagabria non ha mai fatto niente a riguardo (cio' e'
affermato dal prof. Novica Vojinovic, serbo-bosniaco);
- dopo i bombardamenti della Nato, gia' nel 1995, scienziati del
centro di ricerche atomiche Vinca di Begrado e specialisti
dell'esercito jugoslavo sono venuti dalla Serbia e hanno svolto delle
ricerche; fino ad oggi i risultati non sono mai stati pubblicati;
- tutte le iniziative di alcuni medici e specialisti serbi per
continuare le ricerche sono state fermate; i motivi sono che il
governo serbo probabilmente teme che i serbo-bosniaci possano
emigrare in Serbia (dove gia' ci sono moltissimi profughi) a cio'
potrebbe indebolire la posizione della Republika Srpska (di parte
serbo bosniaca); un altro motivo e' che le autorita' serbo bosniache
temono che qualsiasi informazione sulla contaminazione potrebbe
mettere a repentaglio i prodotti agricoli sul mercato;
Molte domande sono ancora senza risposta:
Quali sono i posti esatti in Bosnia bombardati con DU?
E' l'uranio impoverito l'unico materiale radioattivo usato durante gli
attacchi Nato? Qual'era il contenuto delle munizioni all'uranio
impoverito e la sua origine (tracce di U236 e plutonio...)?
Perche' l'UNEP e l'OMS non mandano gruppi di ricerca in Bosnia e
non solo in Kosovo?
La Bosnia e' il posto dove sono avvenuti bombardamenti piu' intensi
in aree concentrate, ed e' passato un periodo di tempo
sufficientemente lungo per poter vedere le conseguenze, come
l'aumento dei numeri di casi di cancro ecc
[...]
------------------------------------------------------------------------------------------------
francesco iannuzzelli francesco@...
associazione peacelink - sez. disarmo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo
----------------------------------
...e tutto questo avra' eco,
e arrivera' fino all'ultimo angolo della terra
---
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti
dell'ex Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'",
oggi "Comitato Promotore dell'Assemblea Antimperialista".
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
Archivio:
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Oggetto: Sulla situazione in Bosnia, Kosovo e Serbia per effetto del DU
Rispedito-Data: Tue, 13 Feb 2001 16:48:38 +0100
Rispedito-Da: pck-yugoslavia@...
Data: Tue, 13 Feb 2001 16:50:13 +0100
Da: "francesco iannuzzelli" <francesco@...>
Rispondi-a: pck-yugoslavia@...
Società: peacelink
A: pck-armamenti@...
CC: pck-yugoslavia@...
Ciao, ricevo queste informazioni da Jasna Bastic, giornalista
bosniaca, sulla situazione In Bosnia Serbia e Kosovo in
conseguenze dei bombardamenti all'uranio impoverito.
Scusate la lunghezza e la frettolosa traduzione, ma si tratta di
informazioni molto importanti, soprattutto perche' evidenziano gli
effetti sulla salute della popolazione ed emergono anche molti
dubbi sulle informazioni diffuse dalla Nato e sul fatto che si
nascondino altre gravi questioni (come la faccenda delle scorie
nucleari)
ciao
francesco
-------------------------------------------------------
[...]
Informazioni generali:
Aree bombardate dalla Nato con proiettili all'uranio impoverito.
Periodo:
BOSNIA Agosto-Settembre 1994, Agosto -Settembre 1995
KOSOVO/SERBIA Maggio-Giugno 1999
Kosovo: la maggior parte dei siti bombardati si trova nel sud-ovest
e nel sud del Kosovo, nelle zone delle citta' di Prizren, Peja,
Djakovica, Klina e nelle zone vicine al confine con l' Albania, dove
erano concentrati i blindati jugoslavi; circa 31.000 proiettili
all'uranio
impoverito sono stati sparati sul Kosovo, secondo la Nato
Serbia meridionale: 4 siti (Bujanovac / villaggi Samoljica e Borovac;
Presevo / villaggio di Reljan, Vranje / ripetitore TV);
Montenegro: La penisola di Lustica (sulla costa dell'Adriatico)
Bosnia: Siti nei dintorni di Sarajevo (la fabbrica militare e le
caserme di Hadzici, la fabbrica militare di Vogosca, la postazione
radar sul monte Jahorina, i magazzini con munizioni e esplosivi,
siti in Jahorinski Potok; il centro comunicazioni di Ravna Planina
sul monte Romania), in Bosnia centrale (Doboj, zone del monte
Ozren) e nella Bosnia centro-orientale (tutti posti devo l'esercito
Jugsolavo aveva importanti strutture militari, centri di
comunicazione ecc)
Mancano ancora molte informazioni sui posti esatti,
particolarmente in Bosnia, e sul reale contenuto e quantitativo di
uranio impoverito o di altri materiali utilizzati nei bombardamenti
------KOSOVO---------
Periodo dei bombardamenti NATO: Marzo - Giugno 1999
- circa 31.000 proiettili con DU sono stati sparati (secondo la Nato)
- 14.180 proiettili intorno alla citta' di Peja
La NATO ha confermanto che munizioni con uranio impoverito sono
state usate in 112 siti in Kosovo, la maggior parte in zone
meridionali e sud-occidentali del Kosovo , con 31.000 proiettili.
Questo e' stato ammesso solo recentemente, cio' significa che la
popolazione locale, i reduci e le truppe KFOR sul posto non
avevano la minima idea delle aree contaminate; la popolazione
locale non e' mai stata avvertita sul possibile pericolo (evitare di
toccare i resti dei carri armati, metalli... ecc) e non c'e' ancora una
singola area in Kosovo o in Bosnia che sia marcata come
pericolosa per radioattivita' o materiali tossici (nella Serbia
meridionale l'esercito Jugoslavo ha marcato alcune poche aree).
Nel frattempo per molti bambini in Kosovo il divertimento principale
e' giocare intorno ai carri armati danneggiati e raccogliere proiettili,
parti di munizioni esplose e altri simili oggetti metallici! Anche i
piu'
grandi sono soliti portare a casa metalli e resti di munizioni, che
trovano per terra, come souvenir di guerra! Oppure li riutilizzano
come metallo per attrezzi da lavoro in giardino !!! Anche persone
dall'Albania hanno attraversato il confine del Kosovo e hanno
portato via parti dei carri armati danneggiati da rivendere come
rottami !!! La popolazione locale del Kosovo ha fatto lo stesso !!!
Anche peggio, le autorita' locali del Kosovo hanno respinto le
informazioni sulle bombe al DU e sul loro pericolo accusandole di
essere propoganda Serba, un trucco per costringere le truppe Nato
ad abbandonare il Kosovo (?!). Una totale mancanza di
responsabilita' e sottostima del problema con cui si trovano a che
fare! Qualcosa sta cambiando ora, perche' dei medici hanno
cominciato a svolgere alcune ricerche dettagliate quando la gente
si e' presentata con alcuni particolari problemi.
In Kosovo, finora, non ci sono indicazioni sull'aumento di tumori o
di altre malattie che potrebbe essere collegato agli effetti del DU.
Ma, dopo un anno e mezzo, probabilmente e' ancora presto perche'
le conseguenze si manifestino. La situazione e' decisamente
peggiore in Bosnia dove le conseguenze dei bombardamenti sono
piu' visibili (gli attacchi della NATO furono nel 1994 e nel 1995).
Sai gia' delle indagini dell'UNEP, non lo ripetero', quindi aspettiamo
per il rapporto finale che sara' pubblicato in Marzo 2001.
In base ai risultati finali dei cinque laboratori indipendenti, che
saranno pubblicati in Marzo, l'UNEP decidera' in merito a ulteriori
missioni in Bosnia, Serbia e Iraq per ricerche in aree che
potrebbero essere radioattive o tossiche.
Il problema principale e' perche' la missione in Bosnia deve
dipendere dai risultati in Kosovo? Perche' l'equipe di ricercatori non
e' gia' stata mandata in Bosnia, dove ci sono casi ben peggiori che
in Kosovo?
---------SERBIA------------
Fonti dell'esercito Jugoslavo dicono che quattro aree nella Serbia
meridionale sono contaminate perche' bombardate con proiettili
dall'uranio impoverito durante l'intervento della Nato. Alcuni di
questi posti sono marcati con cartelli che avvisano sulla
pericolosita' dell'area. Ma le autorita' dell'esercito jugoslavo non
hanno mai informato il pubblico su quale sia il livello di
radioattivita'!
E' noto che quando l'esercito jugoslavo ha marcato i posti
contaminati vicino Bujanovac, i contadini albanesi che vivevano li'
vicino hanno pensato che l'esercito avesse fatto questo apposta
per impedire loro di portare il bestiame nei campi, cosi' hanno tolto
i segnali di pericolo e hanno portato i loro animali a pascolare
sopra i campi contaminati!!!
Vengono riportati pochi casi di soldati dell'esercito jugoslavo che
sono stati in Kosovo duranto le incursioni aeree della Nato, e ai
quali ora e' stata diagnosticata leucemia o cancro.
Nella zona di Pcinjski (dove sono stati trovati dei proiettili nel
terreno) viene riscontrata una radioattivita' superiore di 2000 volte
superiore al normale, pero' a un metro di distanza non e' piu'
presente (affermazione del dr .Miroslav Simic, specialista in
radioattivita' del Centro per la protezione medica di Vranje);
Ancora, quando l'UNEP ricevera' i risultati dei laboratori (dopo le
ricerce in Kosovo) si dedicera' a riguardo di nuove missioni in
Serbia???
-----------BOSNIA-------------
Periodo dei bombardamenti NATO: Agosto-Settembre 1994;
Agosto-Settembre 1995;
circa 10000 proiettili all'uranio impoverito sono stati sparati
Alcuni dei posti in Bosnia bombardati con uranio impoverito sono
noti, ma la Nato non ha ancora dato informazioni complete sui
posti. Cio' che si sa e' che la maggior parte degli obiettivi erano
intorno Sarajevo e nella Bosnia centrale e centro-meridionale.
La situazione in Bosnia e' decisamente peggiore che in Kosovo
(probabilmente perche' e' passato piu' tempo, 5 anni, e le
conseguenze sono visibili). C'e' la conferma di un aumento di casi
di cancro e di altre malattie nelle zone che erano sotto gli attacchi
della Nato con uranio impoverito.
Il posto piu' noto (essendo sottoposto al fuoco piu' intenso con
uranio impoverito e con il numero di tumori piu' significativo) e'
Hadzici, a 30 km da Sarajevo. Questa piccola citta' era sede
dell'industria di riparazioni belliche dell'esercito jugoslavo (durante
la guerra controllato dall'esercito serbo-bosniaco); la fabbrica e altri
importanti strutture e caserme militari nei dintorni di Hadzici furono
costantemente obiettivo dei bombardamenti con uranio impoverito
della Nato. Ho visto io stessa i resti di questo tipo di munizione in
una cassetta nella piccola strada all'interno della zona della
fabbrica, e' una foto che ha circolato parecchio sui media; il
problema e' che questa cassetta era li' abbandonata per terra.
Verso la fine del 1995 e l'inizio del 1996 la popolazione di Hadzici
(serbo-bosniaca) ha abbandonato l'area e la maggior parte si e'
trasferita a Bratunac, nella Bosnia settentrionale. Dal 1995 fino ad
oggi, i medici in Bratunac hanno registrato un atipico numero di
casi di cancro e strani sintomi solo tra la gente di Hadzici, e non
tra gli abitanti locali. Il doppio delle persone di Hadzici sono morte,
in confronto con quelle di Bratunac, e la maggior parte per cancro.
La situazione non e' normale.
Ad esempio, ho visitato la famiglia Radic: il padre (56 anni) e la
madre (47 anni) sono morti di cancro, il loro figlio ha problemi di
salute ed attualmente e' ricoverato per accertamenti in ospedale;
allo zio e' stata diagnosticata la leucemia. Tutti erano stati esposti
direttamente all'uranio impoverito durante il bombardamento di
Hadzici (vivevano molto vicino alla fabbrica). Lo zio, un uomo di 47
anni, mi aveva mostrato una pallottola all'uranio impoverito, che non
era esplosa e che lui aveva trovato all'interno della fabbrica in
Hadzici, dove lui lavorava. Conservava quella pallottola e altre parti
di munizioni a casa sua! E le prendeva e me le mostrava con le
mani nude! Mi disse che ai bambini in Hadzici piaceva giocare con
queste cose, e la gente portava le pallottole a casa come souvenir
e persino utilizzavano parti di proiettili come strumenti da
giardinaggio, essendo il metallo molto buono! Dopo il
bombardamento, i lavoratori della fabbrica erano soliti ripulire lo
spazio dalle parti di metallo e dai proiettili a mani nude! Nessuno
ha mai detto loro qual'era il pericolo dell'uranio impoverito! Anche
peggio, un dottore di Belgrado mi ha detto che i militari serbo-
bosniaci hanno riciclato parti dei proiettili all'uranio impoverito per
farsi dei giubbotti anti-proiettile, perche'e' un materiale migliore
dell'acciao! E' pazzesco!
Il caso piu' noto di Hadzici e Sladjana, una bambina di 12 anni. Ha
dei seri problemi di respirazione, vomita in continuazione, avverte
costanti dolori alle ossa, alle spalle e alla schiena, le cascano le
unghie delle mani e dei piedi,... La sua malattia non e'
diagnosticata. In Hadzici era solita giocare nel cratere dietro casa
sua, provocato da un bombardamento, dove giocava con pezzi rotti
di metallo che trovava nel cratere! I medici di Belgrado che l'hanno
in cura sono venuti in contatto con altri medici giapponesi che
hanno confermato loro che i suoi sintomi sono tipici di persone
contaminatae da radiazioni.
Per quanto sappiamo, i suoi sintomi mostrano che potrebbe essere
stata colpita dagli effetti di bombe aerosol! Secondo la descrizione
di molte persone sembra che anche questo tipo di bombe sia stato
usato.
La dott.ssa Slavica Jovanovic di Bratunac ha svolto alcune ricerche
dopo aver notato quante persone venivano all'ospedale con strani
sindromi e tutte provenienti da Hadzici.
La Jovanovic ha fatto alcune semplici ricerche nel 1996, 1997 e
nella prima meta' del 1998 contando il numero di morti e secondo
le sue ricerche il doppio delle persone da Hadzici stanno morendo
in paragone con gli abitanti di Bratunac; nel 1996, tra 4.500 - 5.000
profughi da Hadzici, 31 sono morti; nel 1997 1.500 profughi di
Hadzici hanno lasciato Bratunac e sono andati a vivere altrove, ma
41 sono morti (come si vede il numero e' crescente); nella prima
meta' del 1998, sono morti in 26; La dott.ssa Jovanovic dice:
"Voglio solo mostrare come qualcosa sta succedendo qui, c'e'
qualche fattore esterno che ha influito sulla salute di questa gente
e chiedo alle autorita' di iniziare delle ricerche serie. Ricerche che
non sono mai state fatte!".
La storia di Hadzici e Bratunac e' diventata nota quando il
giornalista locale Nedeljko Zelenovic (anche lui di Hadzici) ha fatto
un'indagine (confrontando informazioni sui morti nei libri delle
chiese locali e dei municipi ecc) ed e' arrivato alla conclusione che
quasi 400 persone di Hadzici trasferitesi a Bratunac sono morte di
cancro.
Un altro caso significativo e' la citta di Doboj, nella Bosnia centrale:
il tasso di cancro e infezioni respiratorie e' 2.5 volte maggiore
rispetto a prima della guerra! Vi sono molti casi di malattie
respiratorie e problemi alla pelle. Nel triennio 1996-1999 vi sono
state 247 operazioni per tumori alla pelle e al collo; nel 1990-1991,
con la popolazione circa 3 volte piu' grande (durante e dopo la
guerra molta gente è andata via), vi furono solo 154 operazioni per
tumori.
I posti bombardati nelle vicinanze di Doboj sono: Potocani
(produzione militare, obiettivo militare, 15 km a sud di Doboj;
Ciganiste, ripetitore di telecomunciazioni, a 5 km dal centro della
citta'; il ripetitore della radio locale, 2 km a sud dal centro della
citta'; Kraljica, centro di comunicazioni, a 35 km da Doboj);
La situazione e' simile nelle citta' di Kalinovik (vicino Sarajevo),
Foca etc.
Kalinovik: il dr. Trifko Guzina ha affermato che 9 casi di cancro
all'apparato digestivo erano stati registrati prima della guerra, nel
1996-2000 invece ve ne sono stati 100; i tumori ai polmoni sono
piu' che raddoppiati rispetto a prima della guerra; nel 1992-95 46
cases, nel 1996-2000 116 casi.
Non c'e' ancora una missione internazionale che stia lavorando sul
problema della Bosnia. I medici del posto possono solo cercare di
curare le malattie e di aiutare la gente ma non hanno dei laboratori
sofisticati per individuare l'origine delle malattie e la possibile
presenza di uranio nelle ossa o nel sangue delle persone.
Le autorita' militari serbo-bosniache, insieme a ricercatori e
scienziati di Belgrado, hanno svolto alcune indagini
immediatamente dopo i bombardamenti Nato del 1999. Ad oggi (!)
questi risultati non sono stati pubblicati, ne' in Bosnia ne' in Serbia!
Nessuno ha mai messo in guardia gli abitanti di Hadzici, Doboj o
altri posti sui possibili pericoli di contaminazione e avvelenamento!
Ricerche sia scientifiche che mediche sono necessarie per provare
in che modo ed esattamente a causa di quali munizioni sono stati
esposti gli abitanti di queste citta' bosniache e come cio' e'
collegato con l'uranio impoverito o altri elementi radioattivi.
Il libro "The Invisible War", di Martin Messonnier, Frederick Loore e
Roger Trilling (tre autori dalla Francia, Belgio e Stati Uniti) offre
molte informazioni sul DU e sulla possibilita' che possa contenere
altri e piu' pericolosi elementi, insieme alle possibili cause di
questo.
Il libro si basa su un eccellente documentario.
Affermazioni nel libro:
- I proiettili sparati in Iraq e in Kosovo erano composti da un
materiale contaminato da un potenziale cocktail letale di scorie
nucleari, plutonio e altri prodotti nucleari altamente tossici;
- Il Pentagono ha sviato il mondo con le affermazioni che i proiettili
al DU sono sicure, dicendo che essi contengono uranio solo
leggeremente radioattivo. Ma gli autori affermano che i proiettili
sono stati fatti con uranio contaminato da elementi piu' tossici;
- L'esercito USA e' determinato a mantenere in uso i proiettili al DU
nonostante il fatto che la stessa Marina militare U.S.A. abbia
rinunciato (la US Navy ha gradualmente eliminato gli stock negli
ultimi dieci anni, rimpiazzando i proiettili all'uranio impoverito con
quelli al tungsteno, che non e' radioattivo ed e' molto meno tossico).
Gli impianti nucleari dai quali proviene l'uranio impoverito sono:
Paducah (Kentucky), Portsmouth (Ohio), Oak Ridge (Tennessee).
Il caso piu' emblematico e' quello dell'impianto di Paducah: migliaia
di lavoratori hanno avuto problemi simili ai veterani della guerra del
golfo e cio' e' stato anche confermato da Bill Richardson, segretario
del Department of Energy. Documenti dell'agosto 1999 mostrano
che i lavoratori di Paducah hanno respirato plutonio come
conseguenza di un "difettoso esperimento governativo sul
riciclaggio di combustibile nucleare"; l'aumento di tumori apparse
gia' negli anni 80; nell'ottobre 1999 il Dipartimento dell'Energia ha
riportato che "durante il processo di creazione di combustibile per
reattori nucleari e di elementi per armi nucleari, l'impianto di
diffusione gas di Paduah ha creato uranio impoverito
potenzialmente contenente nettunio e plutonio";
- Kenneth Bacon, portavoce del Dipartimento alla Difesa, ha detto
che alcuni elementi estranei sono stati trovati nell'uranio impoverito
nel 1999 e che l'impianto nucleare di Paducah (che produce il DU)
e' stato chiuso per 90 giorni; La Nuclear Regulatory Commission
degli USA ha sospeso i lavori nell'impianto di Paducah, Kentucky;
gli scienziati affermano che respirare anche un milionesimo di
oncia di plutonio puo' provocare il cancro.
- Quindi, secondo gli autori, le uniche possibili origini dell'uranio
impoverito sono Paducah, Portsmouth e Oak Ridge, che hanno
usato uranio contaminato. I lavoratori in Paducah e in altri impianti,
come i soldati in Iraq e in Kosovo, non erano equipaggiati per
maneggiare questi pericoli. Paducah era progettata per gestire
uranio, non plutonio, che e' estremamente piu' radioattivo dell'uranio.
Tutte le affermazione nel libro si basano su documenti militari e
governativi.
Quindi, sembra evidente che uranio impoverito pulito e sporco
siano stati mescolati a Paducah o negli stock del Ministero della
Difesa negli anni 80. Una decisione politica e militare e' stata presa
di utilizzarlo lo stesso, nella credenza o speranza che solo piccole
quantita' di materiale altamente radioattivo fossero coinvolte.
Non e' ancora noto se la mescolanza e' avvenuta per errore o
intenzionalmente.
SOLDATI ITALIANI
Ufficiali dell'esercito serbo-bosniaco hanno confermato che nel
1996 i soldati italiani erano dislocati nei dintorni di Sarajevo, nei
posti colpiti dai bombardamenti di Agosto-Settembre 1995. I soldati
italiani controllavano i posti bombardati quindi erano in diretto
contatto con particelle di munizioni, polvere tossica, ecc
SCORIE NUCLEARI
Uno degli ancora ignoti problemi in Bosnia sono le scorie nucleari e
la grande posssibilita' che le forze della Nato abbiano trasportato
scorie nucleari dai paesi occidentali in Bosnia.
Ci sono molte informazioni da gente del posto e media bosniaci
locali (ma mai confermato da nessuno ufficialmente) che la Nato ha
segretamente messo delle scorie nucleari sul monte Igman (vicino
Sarajevo). Un altro posto dove delle scorie nucleare potrebbero
essere state messe e' sottoterra in prossimita' dell'aeroporto vicino
la citta' di Bihac, nella Bosnia occidentale.
I medici in Sarajevo hanno ufficialmente confermato che c'e' un
atipico aumento nel numero di tumori da quell'area (che non fu
bombardata dagli attacchi Nato del 1995).
E' veramente difficile controllare tutto questo, perche' queste aree
sono protette dalle forze della Nato (che naturalmente negano
tutto) e le autorita' locali bosniache, anche se sapessero qualcosa,
non vogliono contrapporsi alla Nato e agli USA, temendo di perdere
il loro supporto.
Alcune cose importanti:
- nel 1995, ufficiali di parte serbo-bosniaca hanno mandato agli
uffici delle Nazioni Unite in Zagabria i primi rapporti frutto delle
indagini sulle conseguenze dei bombardamenti Nato. L'ufficio delle
Nazioni Unite in Zagabria non ha mai fatto niente a riguardo (cio' e'
affermato dal prof. Novica Vojinovic, serbo-bosniaco);
- dopo i bombardamenti della Nato, gia' nel 1995, scienziati del
centro di ricerche atomiche Vinca di Begrado e specialisti
dell'esercito jugoslavo sono venuti dalla Serbia e hanno svolto delle
ricerche; fino ad oggi i risultati non sono mai stati pubblicati;
- tutte le iniziative di alcuni medici e specialisti serbi per
continuare le ricerche sono state fermate; i motivi sono che il
governo serbo probabilmente teme che i serbo-bosniaci possano
emigrare in Serbia (dove gia' ci sono moltissimi profughi) a cio'
potrebbe indebolire la posizione della Republika Srpska (di parte
serbo bosniaca); un altro motivo e' che le autorita' serbo bosniache
temono che qualsiasi informazione sulla contaminazione potrebbe
mettere a repentaglio i prodotti agricoli sul mercato;
Molte domande sono ancora senza risposta:
Quali sono i posti esatti in Bosnia bombardati con DU?
E' l'uranio impoverito l'unico materiale radioattivo usato durante gli
attacchi Nato? Qual'era il contenuto delle munizioni all'uranio
impoverito e la sua origine (tracce di U236 e plutonio...)?
Perche' l'UNEP e l'OMS non mandano gruppi di ricerca in Bosnia e
non solo in Kosovo?
La Bosnia e' il posto dove sono avvenuti bombardamenti piu' intensi
in aree concentrate, ed e' passato un periodo di tempo
sufficientemente lungo per poter vedere le conseguenze, come
l'aumento dei numeri di casi di cancro ecc
[...]
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francesco iannuzzelli francesco@...
associazione peacelink - sez. disarmo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo
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...e tutto questo avra' eco,
e arrivera' fino all'ultimo angolo della terra
---
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti
dell'ex Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'",
oggi "Comitato Promotore dell'Assemblea Antimperialista".
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opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
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