(srpskohrvatski / italiano)
Pro- e anti-NATO in Serbia
1) SKOJ/NKPJ: Yankee go home! (11.2.2016.)
Anti-NATO akcija u Beogradu / Azione dimostrativa a una conferenza di ambienti NATO a Belgrado
2) Governo serbo ratifica accordo con la NATO / Šta je dobio NATO (19-20.2.2016.)
3) Due cittadini serbi rapiti in novembre in Libia sono stati uccisi nei bombardamenti statunitensi
Si vedano anche:
Писмо Беофорума Председнику Томиславу Николићу / La lettera del Forum di Belgrado sulla ratifica dell'accordo con la NATO
Manif. lo scorso 22/2 a Belgrado in solidarietà con il Donbass e l'Ucraina antifascista
Beograd, 22 feb: Protest protiv održavanja konferencije "Srbija i Rusija - ruski uticaj na stabilizaciju, demokratizaciju i evropske integracije Srbije"
Beograd, 22 feb: Protest protiv održavanja konferencije "Srbija i Rusija - ruski uticaj na stabilizaciju, demokratizaciju i evropske integracije Srbije"
NKPJ I SKOJ ORGANIZOVALI ANTI-NATO I ANTIFAŠISTIČKI PROTEST
Protiv održavanja konferencije „Srbija i Rusija – ruski uticaj na stabilizaciju, demokratizaciju i evropske integracije Srbije”. Protest je održan 22. 02. 2016. godine ispred hotela „Metropol“ u Beogradu...
Protiv održavanja konferencije „Srbija i Rusija – ruski uticaj na stabilizaciju, demokratizaciju i evropske integracije Srbije”. Protest je održan 22. 02. 2016. godine ispred hotela „Metropol“ u Beogradu...
=== 1 ===
Anti-NATO akcija SKOJ-evaca u Beogradu / Azione dimostrativa dei ragazzi dello SKOJ, 11.2.2016.
A una conferenza internazionale che vedeva la partecipazione di numerosi boss legati all'Alleanza Atlantica, incluso il nuovo ambasciatore USA in Serbia, Kyle R. Scott...
A una conferenza internazionale che vedeva la partecipazione di numerosi boss legati all'Alleanza Atlantica, incluso il nuovo ambasciatore USA in Serbia, Kyle R. Scott...
Izvor SKOJ-a: VRUĆA „DOBRODOŠLICA“ ZA NOVOG AMERIČKOG AMBASADORA
Grupa omladinskih aktivista iz redova naše Partije i naše omladinske organizacije SKOJ, prisustvovala je debati o američkoj spoljnoj politici i ulozi SAD u savremenim međunarodnim odnosima, koja se održala u Beogradu, u hotelu Metropol, 11. februara...
Grupa omladinskih aktivista iz redova naše Partije i naše omladinske organizacije SKOJ, prisustvovala je debati o američkoj spoljnoj politici i ulozi SAD u savremenim međunarodnim odnosima, koja se održala u Beogradu, u hotelu Metropol, 11. februara...
VIDEO:
http://www.tanjug.rs/multimedia.aspx?izb=v&GalID=203141&vs=0&page=0
http://www.b92.net/video/vesti.php?yyyy=2016&mm=02&dd=11&nav_id=1095876
JOŠ TEKSTOVA:
http://www.tanjug.rs/full-view.aspx?izb=228637
http://www.blic.rs/vesti/svet/incident-na-debati-vuka-jeremica-napolje-fasisti-iz-nato/m0j9bnh
http://www.blic.rs/vesti/politika/debata-cirsd-a-svet-se-ne-nalazi-u-novom-hladnom-ratu/snhzfq3
http://www.nspm.rs/hronika/incident-u-hotelu-metropol-grupa-mladica-prekinula-tribinu-cirsd-o-americkoj-spoljnoj-politici.html
http://www.tanjug.rs/multimedia.aspx?izb=v&GalID=203141&vs=0&page=0
http://www.b92.net/video/vesti.php?yyyy=2016&mm=02&dd=11&nav_id=1095876
JOŠ TEKSTOVA:
http://www.tanjug.rs/full-view.aspx?izb=228637
http://www.blic.rs/vesti/svet/incident-na-debati-vuka-jeremica-napolje-fasisti-iz-nato/m0j9bnh
http://www.blic.rs/vesti/politika/debata-cirsd-a-svet-se-ne-nalazi-u-novom-hladnom-ratu/snhzfq3
http://www.nspm.rs/hronika/incident-u-hotelu-metropol-grupa-mladica-prekinula-tribinu-cirsd-o-americkoj-spoljnoj-politici.html
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http://www.resistenze.org/sito/te/po/se/posegb15-017516.htm
www.resistenze.org - popoli resistenti - serbia - 15-02-16 - n. 576
NCP di Jugoslavia: Yankee go home!
Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia (NKPJ) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
15/02/2016
I membri del Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia (NKPJ) e della sua organizzazione giovanile, la Lega della gioventù comunista (SKOJ), hanno dimostrano chiaramente che cosa pensano della politica estera degli Stati Uniti e del ruolo della Nato durante il dibattito pubblico sulla politica estera americana e il ruolo degli USA nelle attuali relazioni internazionali che ha avuto luogo a Belgrado l'11 febbraio.
I membri del NKPJ - SKOJ si sono presentati davanti una platea di 1.200 persone all'inizio della conferenza, indossando una t-shirt con la scritta "USA OUT" e "NKPJ-SKOJ", così dichiarando inequivocabilmente che noi in Serbia non guardiamo di buon occhio gli obiettivi della politica estera degli Stati Uniti e che i fascisti della Nato non sono i benvenuti. Il sistema di sicurezza operativo durante il dibattito, ha reagito rapidamente e in modo repressivo: i membri del NKPJ e del SKOJ sono stati minacciati di percosse dai servizi, che hanno utilizzato anche la ruvida forza fisica, e poi sono stati consegnati alla polizia per essere interrogati.
Il dibattito pubblico è stato aperto dall'ex ministro degli esteri della Serbia, Vuk Jeremic, che accanto al nuovo ambasciatore statunitense in Serbia ha ospitato anche un politologo americano, Joseph Nye, un decano della "Fletcher", scuola d'élite americana, James Stavridis, il presidente della Washington Center for New American Studies, Richard Fontaine e l'ex ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski. Tutti questi sono feroci sostenitori dell'aggressiva politica imperialista occidentale, in primo luogo di quella statunitense. Inoltre, bisogna ricordare che gli Stati Uniti e la Nato nel 1999 hanno commesso crimini di guerra orribili contro il nostro paese e il nostro popolo che hanno causato danni materiali per 100 miliardi di dollari, usando armi proibite dalla Convenzione di Ginevra, come le bombe all'uranio impoverito e le bombe a grappolo.
Anche loro sono responsabili dell'occupazione politica ed economica e per l'alienazione del Kosovo e di Metohjna, la provincia meridionale serba, dalla Serbia, così come della frammentazione della nostra Patria, la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, e per l'avvio delle guerre fratricide sul nostro suolo.
La stampa scandalistica e i media di regime hanno stigmatizzato l'incursione dei membri di NKPJ e SKOJ come una "operazione estremista". Ma l'unica cosa estrema oggi è la situazione in cui versano i cittadini della Serbia: estreme differenze sociali, con lo Stato spinto a unirsi alle strutture della Nato e dell'Ue, soppressione delle libertà di espressione e negazione dei diritti umani fondamentali, genuina guerra ideologica di classe che mira non solo a demonizzare il passato socialista ma a mostrare con la forza bruta che non c'è altra via se non la barbarie e lo sfruttamento capitalista.
La lotta continua! Siamo sicuri che in futuro saremo più organizzati e militanti e porremo fine allo sfruttamento e alla barbarie capitalista.
www.resistenze.org - popoli resistenti - serbia - 15-02-16 - n. 576
NCP di Jugoslavia: Yankee go home!
Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia (NKPJ) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
15/02/2016
I membri del Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia (NKPJ) e della sua organizzazione giovanile, la Lega della gioventù comunista (SKOJ), hanno dimostrano chiaramente che cosa pensano della politica estera degli Stati Uniti e del ruolo della Nato durante il dibattito pubblico sulla politica estera americana e il ruolo degli USA nelle attuali relazioni internazionali che ha avuto luogo a Belgrado l'11 febbraio.
I membri del NKPJ - SKOJ si sono presentati davanti una platea di 1.200 persone all'inizio della conferenza, indossando una t-shirt con la scritta "USA OUT" e "NKPJ-SKOJ", così dichiarando inequivocabilmente che noi in Serbia non guardiamo di buon occhio gli obiettivi della politica estera degli Stati Uniti e che i fascisti della Nato non sono i benvenuti. Il sistema di sicurezza operativo durante il dibattito, ha reagito rapidamente e in modo repressivo: i membri del NKPJ e del SKOJ sono stati minacciati di percosse dai servizi, che hanno utilizzato anche la ruvida forza fisica, e poi sono stati consegnati alla polizia per essere interrogati.
Il dibattito pubblico è stato aperto dall'ex ministro degli esteri della Serbia, Vuk Jeremic, che accanto al nuovo ambasciatore statunitense in Serbia ha ospitato anche un politologo americano, Joseph Nye, un decano della "Fletcher", scuola d'élite americana, James Stavridis, il presidente della Washington Center for New American Studies, Richard Fontaine e l'ex ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski. Tutti questi sono feroci sostenitori dell'aggressiva politica imperialista occidentale, in primo luogo di quella statunitense. Inoltre, bisogna ricordare che gli Stati Uniti e la Nato nel 1999 hanno commesso crimini di guerra orribili contro il nostro paese e il nostro popolo che hanno causato danni materiali per 100 miliardi di dollari, usando armi proibite dalla Convenzione di Ginevra, come le bombe all'uranio impoverito e le bombe a grappolo.
Anche loro sono responsabili dell'occupazione politica ed economica e per l'alienazione del Kosovo e di Metohjna, la provincia meridionale serba, dalla Serbia, così come della frammentazione della nostra Patria, la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, e per l'avvio delle guerre fratricide sul nostro suolo.
La stampa scandalistica e i media di regime hanno stigmatizzato l'incursione dei membri di NKPJ e SKOJ come una "operazione estremista". Ma l'unica cosa estrema oggi è la situazione in cui versano i cittadini della Serbia: estreme differenze sociali, con lo Stato spinto a unirsi alle strutture della Nato e dell'Ue, soppressione delle libertà di espressione e negazione dei diritti umani fondamentali, genuina guerra ideologica di classe che mira non solo a demonizzare il passato socialista ma a mostrare con la forza bruta che non c'è altra via se non la barbarie e lo sfruttamento capitalista.
La lotta continua! Siamo sicuri che in futuro saremo più organizzati e militanti e porremo fine allo sfruttamento e alla barbarie capitalista.
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U četvrtak, 11. februara, je, kako prenosi Tanjug, u Beogradu održana međunarodna konferencija u organizaciji Centra za međunarodne odnose i održiv razvoj (CIRSD). Na skupu je prisustvovalo više stotina ljudi i 20-ak ambasadora, a govorilo se o američkoj vanjskoj politici, odnosima između SAD-a i EU, odnosima u EU, izbjegličkoj krizi i njenom utjecaju na zemlje EU.
Ono po čemu će događaj ostati upamćen je uspiješna organizirana i zapažena akcija intervencije koju je izvela grupa članova SKOJ-a, podmlatka Nove komunističke partije Jugoslavije, koji su ušli na skup u hotelu Metropol obučeni u partijske majice i prekinuli debatu uzvikujući parole: “Van NATO fašisti”, “NATO ubojice, marš iz Srbije”. Nakon što ih je osiguranje izvelo iz sale, odvedeni su na informativni razgovor.
Vijest je dobro primljena među elektronskim i pisanim sredstvima informiranja i prenio ju je neutvrđan broj medija iz Srbije i ostalih dijelova nekadašnje Jugoslavije.
Ono po čemu će događaj ostati upamćen je uspiješna organizirana i zapažena akcija intervencije koju je izvela grupa članova SKOJ-a, podmlatka Nove komunističke partije Jugoslavije, koji su ušli na skup u hotelu Metropol obučeni u partijske majice i prekinuli debatu uzvikujući parole: “Van NATO fašisti”, “NATO ubojice, marš iz Srbije”. Nakon što ih je osiguranje izvelo iz sale, odvedeni su na informativni razgovor.
Vijest je dobro primljena među elektronskim i pisanim sredstvima informiranja i prenio ju je neutvrđan broj medija iz Srbije i ostalih dijelova nekadašnje Jugoslavije.
Vladimir Kapuralin, predsjednik SRP-a
=== 2 ===
NATO oslobođen poreza u Srbiji
Blic, 20.2.2016.
Šta sve piše u zakonu koji je Nikolić potpisao
Borba protiv terorizma, rešavanje problema izbeglica i brza reakcija u kriznim situacijama tri su osnovne stvari od kojih će Srbija imati koristi posle usvajanja zakona o saradnji sa NATO.
Ovaj zakon, o kojem se danima govorilo i koji je čekao konačan sud predsednika Srbije Tomislava Nikolića, potpisan je juče. To u praksi znači da bi njegova primena mogla da počne već od 1. marta.
- Cela priča o tom zakonu je bila predimenzionirana, a on u suštini ništa novo ne donosi. Suština je pružanje logističkih i tehničkih servisa i operativno-tehnička podrška. Ovo je samo korak ka uspostavljanju regionalnog sistema u kojem Srbija priskače u pomoć i dobija pomoć u trenutno tri najvažnije stvari: borbi protiv terorizma, situaciji sa izbeglicama i u kriznim situacijama - objašnjava za „Blic“ Jelena Milić, direktorka Centra za evroatlantske studije.
Kako kaže, usvajanje ovog zakona ne znači da će po Srbiji svako vršljati kako mu se hoće i da se zna ko, kada, kako i zašto dolazi, postoje procedure, protokoli, pravila...
Na potpis predsednika Nikolića na ovaj zakon danima se čekalo. Međutim, bez obzira na to, ni juče, kao ni prethodnih dana, nije bilo moguće čuti šta šef države misli o njemu.
S druge strane, premijer Aleksandar Vučić smatra da je Srbiji potrebna saradnja s NATO.
- Naša politika je jasna, a to je da hoćemo da budemo nezavisna suverena zemlja koja hoće da sarađuje i s NATO i s Ruskom Federacijom. Ovaj sporazum se ne primenjuje automatski, ne omogućava nekontrolisani prolazak i boravak, nego važi za konkretan događaj. On se primenjuje na pripadnike stranih oružanih snaga. Prvi put Srbija obezbeđuje sebi prava koja je pre mnogo godina Alijansa dala svojim članicama, da kad ide preko teritorije neke zemlje, u Liban ili gde već, ne plaća dažbine, već prolazi isto kao drugi kod nas - objasnio je Vučić.
Šta je dobio NATO
Sloboda kretanja i diplomatski imunitet svim pripadnicima NATO u Srbiji po Bečkoj konvenciji
Razmena poverljivih informacija i opreme sa srpskom vojskom
Čvršća saradnja Srbije i NATO, odnosno njenih organizacija NSPO i NSPA
Pripadnici NATO i njihova vozila imaće slobodan prolaz kroz Srbiju, a ulazak u bezbednosne zone usaglašavaće se sa srpskim nadležnim organima
Osoblju NATO se na njihov zahtev odobrava pristup državnim i privatnim objektima u kojima se radi, uključujući i one u kojima se obavljaju probe i ispitivanja
Imovina NATO i njegovog osoblja biće oslobođena poreza i carina
--- ITALIANO:
Fonte: CEAS - Centar za evroatlantske studije / Centro per gli studi euroatlantici
NATO esonerata dalle tasse in Serbia
Blic, 20.2.2016.
Cosa c'è nella legge firmata da Nikolić
Lotta contro il terrorismo, risoluzione del problema dei migranti e risposta rapida nelle situazioni di crisi sono tre aspetti di cui beneficierà la Serbia a seguito dell'adozione della legge sulla cooperazione con la NATO
Questa legge, di cui si parla da giorni e che aspettava il giudizio finale del presidente serbo Tomislav Nikolić, è stata firmata ieri. L'applicazione potrebbe iniziare già dal primo marzo.
“Tutto il trambusto attorno a questa legge è stato esagerato, mentre la legge stessa non comporta nulla di nuovo. Si tratta della fornitura di servizi logistici e tecnici e supporto tecnico-operativo. Questo è solo un passo nella costituzione di un sistema regionale nel quale la Serbia accorre in soccorso e riceve aiuto in tre aree attuali: la lotta contro il terrorismo, il problema dei migranti, e le situazioni di crisi”, spiega al “Blic” la direttrice del Centro per gli studi euroatlantici, Jelena Milić.
La stessa afferma che l'adozione di questa legge non significa che chiunque potrà frugare per la Serbia a proprio piacimento, e che sarà noto chi, quando, come e perché del suo arrivo. Esistono procedure, protocolli, regolamenti...
La firma del presidente Nikolić è stata attesa da giorni. Tuttavia né ieri né nei giorni precedenti era possibile sentire che cosa pensi il capo dello stato di questa legge.
Dall'altro lato, il primo ministro Aleksandar Vučić sostiene che alla Serbia è necessario cooperare con la NATO.
“La nostra politica è chiara, vogliamo essere un paese indipendente e sovrano che vuole cooperare sia con la NATO che con la Federazione Russa. Questo accordo non verrà applicato automaticamente, non consente il passaggio e permanenza incontrollati, ma vale per eventi particolari. Verrà applicato ai membri di forze armate estere. Per la prima volta la Serbia si fornisce dei diritti che molti anni fa l'Alleanza aveva dato ai suoi membri, che quando passa per il territorio di un paese, in Libano o altrove, non paga alcuna imposta, ma passa allo stesso modo come altri passano da noi”, ha spiegato Vučić.
Che cosa ha ricevuto la NATO
Lotta contro il terrorismo, risoluzione del problema dei migranti e risposta rapida nelle situazioni di crisi sono tre aspetti di cui beneficierà la Serbia a seguito dell'adozione della legge sulla cooperazione con la NATO
Questa legge, di cui si parla da giorni e che aspettava il giudizio finale del presidente serbo Tomislav Nikolić, è stata firmata ieri. L'applicazione potrebbe iniziare già dal primo marzo.
“Tutto il trambusto attorno a questa legge è stato esagerato, mentre la legge stessa non comporta nulla di nuovo. Si tratta della fornitura di servizi logistici e tecnici e supporto tecnico-operativo. Questo è solo un passo nella costituzione di un sistema regionale nel quale la Serbia accorre in soccorso e riceve aiuto in tre aree attuali: la lotta contro il terrorismo, il problema dei migranti, e le situazioni di crisi”, spiega al “Blic” la direttrice del Centro per gli studi euroatlantici, Jelena Milić.
La stessa afferma che l'adozione di questa legge non significa che chiunque potrà frugare per la Serbia a proprio piacimento, e che sarà noto chi, quando, come e perché del suo arrivo. Esistono procedure, protocolli, regolamenti...
La firma del presidente Nikolić è stata attesa da giorni. Tuttavia né ieri né nei giorni precedenti era possibile sentire che cosa pensi il capo dello stato di questa legge.
Dall'altro lato, il primo ministro Aleksandar Vučić sostiene che alla Serbia è necessario cooperare con la NATO.
“La nostra politica è chiara, vogliamo essere un paese indipendente e sovrano che vuole cooperare sia con la NATO che con la Federazione Russa. Questo accordo non verrà applicato automaticamente, non consente il passaggio e permanenza incontrollati, ma vale per eventi particolari. Verrà applicato ai membri di forze armate estere. Per la prima volta la Serbia si fornisce dei diritti che molti anni fa l'Alleanza aveva dato ai suoi membri, che quando passa per il territorio di un paese, in Libano o altrove, non paga alcuna imposta, ma passa allo stesso modo come altri passano da noi”, ha spiegato Vučić.
Che cosa ha ricevuto la NATO
• Libertà di movimento e immunità diplomatica a tutti i membri della NATO in Serbia secondo la convenzione di Vienna
• Scambio di informazioni confidenziali ed equipaggiamento con le forze armate serbe
• Cooperazione più solida tra la Serbia e la NATO, ovvero le sue organizzazioni NSPO e NSPA
• I membri della NATO e i loro veicoli avranno libero transito attraverso la Serbia, e l'entrata nelle zone militari verrà disposta con gli organi competenti serbi
• Al personale NATO, se ne farà domanda, verrà consentito l'accesso a edifici pubblici e privati, incluso in quelli nei quali si svolgono indagini e interrogatori
• La proprietà della NATO e del suo personale verrà esentata da tasse e dogane
(trad. A.D.)
=== 3 ===
I DUE CITTADINI SERBI RAPITI SONO STATI UCCISI IN LIBIA NEI BOMBARDAMENTI STATUNITENSI
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(ANSA) - BELGRADO, 20 FEB - La Serbia intende chiedere spiegazioni agli Usa e alla Libia sull'operazione militare in Libia nella quale sono rimasti uccisi due cittadini serbi rapiti lo scorso novembre. Lo ha detto il ministro degli esteri Ivica Dacic. "Cercheremo di ottenere informazioni precise e spiegazioni sia dagli Usa che dalla Libia su quali fossero le loro conoscenze e sulla scelta di luoghi e obiettivi" da bombardare, ha detto Dacic aggiungendo che nessuno da Washington ha informato le autorità di Belgrado sul piano di attacco aereo. I due serbi, Jovica Stepic e Sladjana Stankovic - autista e responsabile comunicazioni dell'ambasciata di Serbia in Libia - erano stati rapiti l'8 novembre scorso in una imboscata da parte di uomini armati contro un convoglio diplomatico presso la cittadina costiera di Sabratha. L'ambasciatore americano a Belgrado Kyle Scott ha espresso profondo cordoglio e grande rammarico.
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Serbia, rimpatriate salme dei cittadini uccisi in Libia dai raid Usa
24/02 – Sono arrivate a Belgrado le salme dei due cittadini serbi che erano stati rapiti in Libia e sono rimasti uccisi nei raid americani contro postazioni del gruppo Stato Islamico. I due, un uomo e una donna che lavoravano per l’ambasciata serba in Libia, erano stati rapiti lo scorso 8 novembre a Sabratha, a Ovest di Tripoli.
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Ivica Dacic: “Tadic è il Presidente che ha perso tutto”
Posted on 24/02/2016 by Iva Nikolic in Politica
Il partito socialista serbo (SPS) ha comunicato che Boris Tadic sarà ricordato come il presidente cha ha perso tutti i collaboratori, i partner politici, gli amici e la dignità personale, solo perchè “ha dimenticato tutto ed ha provato a costrigere gli altri di dimenticare tutto”.
“Alcune persone non sanno quando è arrivato il tempo di ritirarsi. Alcune persone non sanno accettare la responsabilità per i propri sbagli e riconoscere la propria colpa. Alcuni percepiscono il momento per un ritiro dignitoso. Alcuni capiscono che sono diventati ex e lasciano altri a lavorare. Tutto questo non lo sa Boris Tadic”, viene comunicato dal partito socialista. Ieri, nelle comunicazioni al Comitato organizzativo del Partito socialista è stato affermato che loro non si occuperanno più della questione di Tadic.
Precedentemente, Tadic ha detto che il leader dei socialisti, Ivica Dacic dovrebbe dare le dimissioni dall’incarico di ministro degli affari esteri, perchè lo ritiene risponsabile per la morte dei due cittadini serbi in Libia. Alla conferenza stampa, Tadic ha ricordato che il sequestro è successo un mese prima e che Dacic è responsabile perchè l’indagine non era fatta prima.
“Dobbiamo avere delle risposte alla domanda perchè Dacic ha autorizzato il viaggio che ha avuto come risultato il sequestro”, ha detto Tadic.
(Mondo 23.02.2016.)