Subject: Notizie dalla Zastava
Date: Mon, 26 Mar 2001 16:46:04 +0200
From: "Rossi Alma" <alma@...>
To: "0 - coordinamento" <coord.naz.rsu@...>
Nei giorni 22-23-24 marzo, una delegazione della Cgil di Brescia,
accompagnata da rappresentanti della associazione ALJ di Bologna, delle
Rsu
di Milano e dell'associazione SOS Zastava di Trieste, si è recata alla
Zastava di Kragujevac.
Il prossimo 5 aprile partirà la delegazione dei delegati rsu e dei
sindacalisti Cgil del piemonte con altre adozioni.
In questa occasione sono state consegnate le quote di 274 adozioni già
attive e di 13 nuove adozioni oltre a numerose lettere e regali di
lavoratori italiani alle famiglie dei lavoratori Zastava adottate.
La Consegna è stata fatta nella giornata del 22 marzo in una affollata
assemblea.
Il confronto con le famiglie dei lavoratori della Zastava e con i
delegati
dello stabilimento è stata anche occasione per verificare la situazione
in
cui versano i lavoratori della Jugoslavia a due anni dai bombardamenti.
Per quanto riguarda la zastava le prospettive sono tutt'ora incerte.
Dopo la decisione della nuova direzione aziendale di fermare la
produzione
delle due linee che con tanta fatica erano state riavviate la
preoccupazione
rimane altissima anche alla luce del fatto che il nuovo Governo non ha
ancora predisposto alcun impegno preciso riguardo ad un eventuale piano
di
investimenti utile alla ripresa della produzione. D'altro canto, sempre
il
nuovo Governo, con la legge che favorisce l'importazione e la
commercializzazione di auto usate ha chiuso praticamente il
potenziale mercato interno su cui poteva appoggiarsi una pur difficile
speranza di rilancio del lavoro e della occupazione alla zastava.
(confermiamo, per averlo visto con i nostri occhi alla frontiera serba,
come
l'importazione di auto usate sia ormai un fenomenro visibile anche ad
occhio
nudo. Almeno 2 tir carichi di auto usate dall'austria e dalla germania
stavano per essere sdoganati quando siamo passati in frontiera)
Per quanto riguarda la situazione economica e sociale in generale,
confermiamo come l'aumento dei prezzi abbia ormai toccato tutti i generi
ed
i servizi
(compresi quelli di prima necessità) con incrementi pari al 70 -110 %
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
L'allentamento dell'embargo (comunque ancora efficace e visibile nelle
sue
conseguenze) ha riaperto l'importazione di medicinali che
però risultano quasi del tutto irreperibili presso le strutture
pubbliche.
Gli unici beneficiari dell'allentamento dell'embargo sono in questo caso
le
farmacie private presso le quali i medicinali sono reperibili solo a
pagamento.
Il tutto in una situazione nella quale almeno 450.000 lavoratori in
tutta la
Jugoslavia sono tutt'ora senza lavoro e senza reddito a causa dei
bombardamenti delle fabbriche, il pagamento delle pensioni rimane
dimezzato
ed in tempi incerti.
I più fortunati sono costretti a lavori precari e saltuari ai limiti
della
legalità in condizioni di vero caporalato
ed a condizioni di sfruttamento vergognose. Una situazione di cui
favoriscono solo i nuovi esponenti del nuovo e arrogante liberismo che
in
Jugoslavia è molto presente nei piccoli commercianti e nelle piccole
attività economiche (sopratutto tessili e meccaniche) alcune rilevate
dai
soliti
imprenditori occidentali (sopratutto tedeschi, ma si affacciano anche
gli
italiani).
(abbiamo visto in televisione un servizio in cui si annunciava come un
pool
di piccole imprese tessili Italiane del veneto avessero deciso di
investire
in piccole imprese tessili di Kragujevac. Il servizio parlava
chiaramente di
trasferimenti di produzioni dall'italia alla jugoslavia - Stiamo
informandoci sul nome e sul tipo di aziende che avrebbero fatto questi
accordi con l'amministrazione di Kragujevac e vi terremo informati).
Gli scioperi degli insegnati contro il non pagamento degli stipendi
intanto
continuano (è appena finito uno sciopero di 15 giorni). E' bene
sottolineare
(senza voler fare polemica) come questi scioperi siano iniziati già
durante
il governo milosevic e come
anche la nostra stampa e televisione desse loro molta pubblicità come a
sottolineare che la situazione degli insegnanti fosse causata dalle
politiche del precedente governo e come quegli stessi scioperi fossero
sostenuti attivamente dalle forze della DOS. Ora gli scioperi continuano
anche più
decisamente di prima, sempre per il mancato pagamento degli stipendi, ma
a
differenza di prima di questi scioperi non si parla più e gli
scioperanti
sono ormai impegnati in completa solitudine a sostenere i loro diritti.
Sempre nei giorni in cui la delegazione italiana era presente a
Kragujevac
si
sono tenute le elezioni per il rinnovo delle cariche sindacali del
gruppo
zastava.
Un fatto importante anche perchè seguiva un periodo di forti tensioni
dentro
al sindacato.
Come già vi avevamo raccontato in precedenza il risultato delle elezioni
politiche in jugoslavia aveva portato nei mesi precedenti a vere e
proprie
agressioni nei confronti dei sindacalisti della zastava che non
apparivano
garanti del nuovo ordine politico.
Alla zastava auto ed alla iveco rappresentanti sindacali che si
riconoscevano nella DOS avevano costretto alle dimissioni i delegati
eletti
dai lavoratori autonominandosi nuovo rappresentanti. Una decisione al di
fuori di ogni regola e statuto e chiaramente illegale e coercitiva che
però
il sindacato nazionale confederale ha infine riconosciuto (anche se con
una
iniziale opposizione da parte del sindacato nazionale metalmeccanico).
In risposta a queste agressioni ed a queste azioni illecite la
rappresentanza sindacale del gruppo zastava aveva proposto che venissero
convocate libere elezioni perchè fossero i lavoratori a verificare ed
eleggere la loro legittima rappresentanza. Queste elezioni sono state
osteggiate dalla componente sindacale che fa riferimento alla DOS che
rivendicava una corrispondenza ed un automatismo tra risultati delle
elezioni politiche e il cambio della rappresentanza sindacale. Alla
fine, le
elezioni convocate nel dicembre del 2000 venivano boicottate con atti di
vero squadrismo e quindi sospese.
Queste agressioni sono continuate anche sucessivamente da parte della
componente della DOS del sindacato autonomo della zastava.
Proprio lo scorso 15 marzo, la componente della DOS del sindacato
zastava ed
il sindacato indipendente avevano organizzato una manifestazione a
Kragujevac che si è risolta in un assalto alla sede del sindacato
cittadino
di Kragujevac (la nostra camera del lavoro) con una agressione fisica al
segretario cittadino costretto a
firmare le dimissioni. Abbiamo recuperato il filmato di questa
manifestazione e delle agressioni e risulta chiaramente come la
manifestazione (a cui hanno partecipato un migliaio di persone) sia
stata
concepita proprio come mera agressione. Infatti la manifestazione era
guidata da quei sindacalisti zastava che si erano autonominati senza
verifica nei reparti ed era chiaramente apoggiata dall'amministrazione
comunale di Kragujevac (il sindaco era presente ed ha incontrato ed
incitato
i
manifestanti). Alla manifestazione erano presenti solo poche decine di
lavoratori della zastava (alcuni per altro convinti che si trattasse di
una
manifestazione
contro la chiusura della fabrica), gli altri, quasi tutti portati dal
sindacato
indipendente sono arrivati a Kragujevac con camion e pulmann organizzati
da
altre città della jugoslavia e, dalle interviste loro fatte dalla
televisione, si capiva chiaramente che non sapessero nulla delle vicende
zastava, erano li solo perchè gli era stato chiesto.
Comunque, anche a causa di questa ennesima agressione e per evitare
degenerazioni,
l'attuale presidentessa del sindacato zastava (Sig.a Rusika) rassegnava
le
dimissioni a condizione che si tenesserp ufficiali elezioni per il
rinnovo
delle cariche sindacali
del gruppo per il giorno 23 marzo, proprio quando la nostra delegazione
era
presente a Kragujevac. Si è temuto sino all'ultimo l'ennesimo
boicottaggio
delle elezioni che comunque si sono tenute regolarmente anche se in
presenza di una discussione accesissima.
Le elezioni delle cariche per il gruppo funzionano così. Ogni reparto
(che
loro chiamano fabbrica) è rappresentato nel coordinamento di gruppo con
un
numero di delegati in proporzione al numero dei lavoratori.
Questi delegati effettuano una consultazione nei loro reparti e poi
portano
il risultato alla riunione del coordinamento.
I candidati alle elezioni erano 4.
L'attuale presidente del sindacato di gruppo della zastava (la Sig,a
Rusika)
non si è ripresentata motivando la decisione come iniziativa utile a
togliere ulteriori
elementi di strumentalizzazione da parte della componente della DOS del
sindacato, proponendo in sua sostituzione il delegato del reparto di
utensileria.
Altri candidati facevano riferimento alle varie anime della componente
della
DOS.
Le assemblee in preparazione della elezione sono state sicuramente molto
accese ma alla fine il risultato delle elezioni è stato chiarissimo.
Il candidato presentato dall'attuale gruppo di delegati che hanno fino
ad
ora portato avanti l'esperienza del sindacato autonomo Zastava ha preso
23
voti, mentre gli altri candidati (forti dell'appoggio dei delegati che
si
erano autonominati in precedenza) hanno preso rispettivamente 3,6, e 2
voti
soltanto.
Il che dimostra come la maggioranza dei reparti e dei lavoratori
sostenga
l'attuale gruppo dirigente del sindacato del gruppo zastava.
E' un risultato importante, che dimostra come l'attuale sindacato del
gruppo
zastava abbia il consenso dei lavoratori che riconoscono la validità e
l'efficacia della loro linea sindacale. Una linea che punta alla difesa
delle prospettive di lavoro e di ripresa produttiva della zastava,
condotta
in chiara autonomia dal quadro politico e imprenditoriale. Una autonomia
difficile da praticare oggi come ieri in Jugoslavia per il tentativo
delle
forze politiche al governo di controllare ogni struttura sociale e
sindacale.
E' bene ricordare come i delegati del sindacato autonomo zastava, già
durante i bombardamenti ed a differenza di ogni altra struttura
sindacale
jugoslava , abbiano saputo prendere immediatamente contatto con i
lavoratori
europei. Invitata in Italia dal coord.rsu hanno fatto assemblee in
numerose
realtà, collegandosi col movimento dei lavoratori italiani contro la
guerra
e costruendo quella rete di solidarietà che oggi rappresenta uno dei
pochi
concreti ed efficaci interventi di sostegno alla lotta ed alla
resistenza
dei lavoratori jugoslavi per il lavoro e per l'occupazione e di impegno
all'unità internazionalista tra i lavoratori.
La vittoria alle elezioni per il sindacato di gruppo non risolverà
certamente le tensioni comunque ancora presenti ma è sicuramente un
risultato ed una conferma del consenso tra i lavoratori molto
importante.
Continua intanto il lavoro per l'allargamento dell'impegno di
solidarietà a
favore delle famiglie dei lavoratori della zastava.
Per informazioni e contatti potete collegarvi al sito internet del
Coordinamento RSU - http://www.ecn.org/coord.rsu/ e (dal link 'notizie
in
evidenza') scaricare i materiali e le informazioni sulle iniziative
attive -
adozioni a distanza e raccolta fondi tramite la vendita di un CD.
Per quanto riguarda il CD potete anche averne un certo quantitativo in
conto
vendita da utilizzare in occasione di iniziative o da distribuire e
vendere
in occasione di riunioni sindacali.
Per contatti Alma Rossi 055-8498256
ciao
Alma Rossi - email - alma@...
indirizzo email del coordinamento RSU - coord.naz.rsu@...
indirizzo internet del Coordinamento RSU - http://www.ecn.org/coord.rsu/
--
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti
dell'ex Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'",
oggi "Comitato Promotore dell'Assemblea Antimperialista":
> http://www.tuttinlotta.org
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
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Date: Mon, 26 Mar 2001 16:46:04 +0200
From: "Rossi Alma" <alma@...>
To: "0 - coordinamento" <coord.naz.rsu@...>
Nei giorni 22-23-24 marzo, una delegazione della Cgil di Brescia,
accompagnata da rappresentanti della associazione ALJ di Bologna, delle
Rsu
di Milano e dell'associazione SOS Zastava di Trieste, si è recata alla
Zastava di Kragujevac.
Il prossimo 5 aprile partirà la delegazione dei delegati rsu e dei
sindacalisti Cgil del piemonte con altre adozioni.
In questa occasione sono state consegnate le quote di 274 adozioni già
attive e di 13 nuove adozioni oltre a numerose lettere e regali di
lavoratori italiani alle famiglie dei lavoratori Zastava adottate.
La Consegna è stata fatta nella giornata del 22 marzo in una affollata
assemblea.
Il confronto con le famiglie dei lavoratori della Zastava e con i
delegati
dello stabilimento è stata anche occasione per verificare la situazione
in
cui versano i lavoratori della Jugoslavia a due anni dai bombardamenti.
Per quanto riguarda la zastava le prospettive sono tutt'ora incerte.
Dopo la decisione della nuova direzione aziendale di fermare la
produzione
delle due linee che con tanta fatica erano state riavviate la
preoccupazione
rimane altissima anche alla luce del fatto che il nuovo Governo non ha
ancora predisposto alcun impegno preciso riguardo ad un eventuale piano
di
investimenti utile alla ripresa della produzione. D'altro canto, sempre
il
nuovo Governo, con la legge che favorisce l'importazione e la
commercializzazione di auto usate ha chiuso praticamente il
potenziale mercato interno su cui poteva appoggiarsi una pur difficile
speranza di rilancio del lavoro e della occupazione alla zastava.
(confermiamo, per averlo visto con i nostri occhi alla frontiera serba,
come
l'importazione di auto usate sia ormai un fenomenro visibile anche ad
occhio
nudo. Almeno 2 tir carichi di auto usate dall'austria e dalla germania
stavano per essere sdoganati quando siamo passati in frontiera)
Per quanto riguarda la situazione economica e sociale in generale,
confermiamo come l'aumento dei prezzi abbia ormai toccato tutti i generi
ed
i servizi
(compresi quelli di prima necessità) con incrementi pari al 70 -110 %
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
L'allentamento dell'embargo (comunque ancora efficace e visibile nelle
sue
conseguenze) ha riaperto l'importazione di medicinali che
però risultano quasi del tutto irreperibili presso le strutture
pubbliche.
Gli unici beneficiari dell'allentamento dell'embargo sono in questo caso
le
farmacie private presso le quali i medicinali sono reperibili solo a
pagamento.
Il tutto in una situazione nella quale almeno 450.000 lavoratori in
tutta la
Jugoslavia sono tutt'ora senza lavoro e senza reddito a causa dei
bombardamenti delle fabbriche, il pagamento delle pensioni rimane
dimezzato
ed in tempi incerti.
I più fortunati sono costretti a lavori precari e saltuari ai limiti
della
legalità in condizioni di vero caporalato
ed a condizioni di sfruttamento vergognose. Una situazione di cui
favoriscono solo i nuovi esponenti del nuovo e arrogante liberismo che
in
Jugoslavia è molto presente nei piccoli commercianti e nelle piccole
attività economiche (sopratutto tessili e meccaniche) alcune rilevate
dai
soliti
imprenditori occidentali (sopratutto tedeschi, ma si affacciano anche
gli
italiani).
(abbiamo visto in televisione un servizio in cui si annunciava come un
pool
di piccole imprese tessili Italiane del veneto avessero deciso di
investire
in piccole imprese tessili di Kragujevac. Il servizio parlava
chiaramente di
trasferimenti di produzioni dall'italia alla jugoslavia - Stiamo
informandoci sul nome e sul tipo di aziende che avrebbero fatto questi
accordi con l'amministrazione di Kragujevac e vi terremo informati).
Gli scioperi degli insegnati contro il non pagamento degli stipendi
intanto
continuano (è appena finito uno sciopero di 15 giorni). E' bene
sottolineare
(senza voler fare polemica) come questi scioperi siano iniziati già
durante
il governo milosevic e come
anche la nostra stampa e televisione desse loro molta pubblicità come a
sottolineare che la situazione degli insegnanti fosse causata dalle
politiche del precedente governo e come quegli stessi scioperi fossero
sostenuti attivamente dalle forze della DOS. Ora gli scioperi continuano
anche più
decisamente di prima, sempre per il mancato pagamento degli stipendi, ma
a
differenza di prima di questi scioperi non si parla più e gli
scioperanti
sono ormai impegnati in completa solitudine a sostenere i loro diritti.
Sempre nei giorni in cui la delegazione italiana era presente a
Kragujevac
si
sono tenute le elezioni per il rinnovo delle cariche sindacali del
gruppo
zastava.
Un fatto importante anche perchè seguiva un periodo di forti tensioni
dentro
al sindacato.
Come già vi avevamo raccontato in precedenza il risultato delle elezioni
politiche in jugoslavia aveva portato nei mesi precedenti a vere e
proprie
agressioni nei confronti dei sindacalisti della zastava che non
apparivano
garanti del nuovo ordine politico.
Alla zastava auto ed alla iveco rappresentanti sindacali che si
riconoscevano nella DOS avevano costretto alle dimissioni i delegati
eletti
dai lavoratori autonominandosi nuovo rappresentanti. Una decisione al di
fuori di ogni regola e statuto e chiaramente illegale e coercitiva che
però
il sindacato nazionale confederale ha infine riconosciuto (anche se con
una
iniziale opposizione da parte del sindacato nazionale metalmeccanico).
In risposta a queste agressioni ed a queste azioni illecite la
rappresentanza sindacale del gruppo zastava aveva proposto che venissero
convocate libere elezioni perchè fossero i lavoratori a verificare ed
eleggere la loro legittima rappresentanza. Queste elezioni sono state
osteggiate dalla componente sindacale che fa riferimento alla DOS che
rivendicava una corrispondenza ed un automatismo tra risultati delle
elezioni politiche e il cambio della rappresentanza sindacale. Alla
fine, le
elezioni convocate nel dicembre del 2000 venivano boicottate con atti di
vero squadrismo e quindi sospese.
Queste agressioni sono continuate anche sucessivamente da parte della
componente della DOS del sindacato autonomo della zastava.
Proprio lo scorso 15 marzo, la componente della DOS del sindacato
zastava ed
il sindacato indipendente avevano organizzato una manifestazione a
Kragujevac che si è risolta in un assalto alla sede del sindacato
cittadino
di Kragujevac (la nostra camera del lavoro) con una agressione fisica al
segretario cittadino costretto a
firmare le dimissioni. Abbiamo recuperato il filmato di questa
manifestazione e delle agressioni e risulta chiaramente come la
manifestazione (a cui hanno partecipato un migliaio di persone) sia
stata
concepita proprio come mera agressione. Infatti la manifestazione era
guidata da quei sindacalisti zastava che si erano autonominati senza
verifica nei reparti ed era chiaramente apoggiata dall'amministrazione
comunale di Kragujevac (il sindaco era presente ed ha incontrato ed
incitato
i
manifestanti). Alla manifestazione erano presenti solo poche decine di
lavoratori della zastava (alcuni per altro convinti che si trattasse di
una
manifestazione
contro la chiusura della fabrica), gli altri, quasi tutti portati dal
sindacato
indipendente sono arrivati a Kragujevac con camion e pulmann organizzati
da
altre città della jugoslavia e, dalle interviste loro fatte dalla
televisione, si capiva chiaramente che non sapessero nulla delle vicende
zastava, erano li solo perchè gli era stato chiesto.
Comunque, anche a causa di questa ennesima agressione e per evitare
degenerazioni,
l'attuale presidentessa del sindacato zastava (Sig.a Rusika) rassegnava
le
dimissioni a condizione che si tenesserp ufficiali elezioni per il
rinnovo
delle cariche sindacali
del gruppo per il giorno 23 marzo, proprio quando la nostra delegazione
era
presente a Kragujevac. Si è temuto sino all'ultimo l'ennesimo
boicottaggio
delle elezioni che comunque si sono tenute regolarmente anche se in
presenza di una discussione accesissima.
Le elezioni delle cariche per il gruppo funzionano così. Ogni reparto
(che
loro chiamano fabbrica) è rappresentato nel coordinamento di gruppo con
un
numero di delegati in proporzione al numero dei lavoratori.
Questi delegati effettuano una consultazione nei loro reparti e poi
portano
il risultato alla riunione del coordinamento.
I candidati alle elezioni erano 4.
L'attuale presidente del sindacato di gruppo della zastava (la Sig,a
Rusika)
non si è ripresentata motivando la decisione come iniziativa utile a
togliere ulteriori
elementi di strumentalizzazione da parte della componente della DOS del
sindacato, proponendo in sua sostituzione il delegato del reparto di
utensileria.
Altri candidati facevano riferimento alle varie anime della componente
della
DOS.
Le assemblee in preparazione della elezione sono state sicuramente molto
accese ma alla fine il risultato delle elezioni è stato chiarissimo.
Il candidato presentato dall'attuale gruppo di delegati che hanno fino
ad
ora portato avanti l'esperienza del sindacato autonomo Zastava ha preso
23
voti, mentre gli altri candidati (forti dell'appoggio dei delegati che
si
erano autonominati in precedenza) hanno preso rispettivamente 3,6, e 2
voti
soltanto.
Il che dimostra come la maggioranza dei reparti e dei lavoratori
sostenga
l'attuale gruppo dirigente del sindacato del gruppo zastava.
E' un risultato importante, che dimostra come l'attuale sindacato del
gruppo
zastava abbia il consenso dei lavoratori che riconoscono la validità e
l'efficacia della loro linea sindacale. Una linea che punta alla difesa
delle prospettive di lavoro e di ripresa produttiva della zastava,
condotta
in chiara autonomia dal quadro politico e imprenditoriale. Una autonomia
difficile da praticare oggi come ieri in Jugoslavia per il tentativo
delle
forze politiche al governo di controllare ogni struttura sociale e
sindacale.
E' bene ricordare come i delegati del sindacato autonomo zastava, già
durante i bombardamenti ed a differenza di ogni altra struttura
sindacale
jugoslava , abbiano saputo prendere immediatamente contatto con i
lavoratori
europei. Invitata in Italia dal coord.rsu hanno fatto assemblee in
numerose
realtà, collegandosi col movimento dei lavoratori italiani contro la
guerra
e costruendo quella rete di solidarietà che oggi rappresenta uno dei
pochi
concreti ed efficaci interventi di sostegno alla lotta ed alla
resistenza
dei lavoratori jugoslavi per il lavoro e per l'occupazione e di impegno
all'unità internazionalista tra i lavoratori.
La vittoria alle elezioni per il sindacato di gruppo non risolverà
certamente le tensioni comunque ancora presenti ma è sicuramente un
risultato ed una conferma del consenso tra i lavoratori molto
importante.
Continua intanto il lavoro per l'allargamento dell'impegno di
solidarietà a
favore delle famiglie dei lavoratori della zastava.
Per informazioni e contatti potete collegarvi al sito internet del
Coordinamento RSU - http://www.ecn.org/coord.rsu/ e (dal link 'notizie
in
evidenza') scaricare i materiali e le informazioni sulle iniziative
attive -
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Per quanto riguarda il CD potete anche averne un certo quantitativo in
conto
vendita da utilizzare in occasione di iniziative o da distribuire e
vendere
in occasione di riunioni sindacali.
Per contatti Alma Rossi 055-8498256
ciao
Alma Rossi - email - alma@...
indirizzo email del coordinamento RSU - coord.naz.rsu@...
indirizzo internet del Coordinamento RSU - http://www.ecn.org/coord.rsu/
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dell'ex Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'",
oggi "Comitato Promotore dell'Assemblea Antimperialista":
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opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
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