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From: Com. Antagonista
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Sent: Friday, April 13, 2001 8:43 AM
Subject: [movimento] 10 Maggio processo per lo sciopero contro la
guerra NATO nei balcani

10 MAGGIO PROCESSO PER LO SCIOPERO - MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA
NATO NEI BALCANI

Il disastro umano-ambientale (vi ricordate "gli effetti collaterali"?)
nei Balcani è di fronte agli occhi di tutti. Così come il fallimento
totale della presunta "guerra umanitaria", come le tante morti
provocate dai proiettili all'uranio impoverito usati dalla NATO. Ma la
procura di Firenze continua a perseguire chi si oppose ai tre mesi di
guerra - che videro il coinvolgimento diretto dell'Italia, avvenuto
con la violazione della stessa carta costituzionale.

Il 10 maggio è stata fissata, presso l'aula bunker di Santa Croce,
l'udienza preliminare davanti al GIP. 15 i processati per "resistenza,
violenza, lesioni a pubblico ufficiale, blocco stradale" a seguito
della manifestazione del 13 maggio 1999. Niente di eccezionale: banali
reati per un episodio su cui polizia e magistratura tentarono di
costruire una provocazione a larga raggio. Le varie denunce presentate
contro le forze dell'ordine sono state tutte archiviate.

L'AULA BUNKER, per l'udienza preliminare, E' UNA PROVOCAZIONE
INTOLLERABILE.

Una provocazione collegata a questa interminabile campagna elettorale:
bombe vere e bombe finte usate per criminalizzare l'opposizione
politica e sociale. In particolare, vogliono impedire che a luglio, al
G8 di Genova la scena sia conquistata dalle manifestazioni di massa,
abbuiando i padroni del mondo con l'impegno uscito dal forum di Porto
Alegre: "un altro mondo è possibile".

Il 13 maggio 1999 ci fu il grande successo dello sciopero delle
organizzazioni di base, 3.000 persone in piazza. Uno sciopero che
dimostrò la possibilità di lottare contro la guerra e la crescita, nel
paese, della consapevolezza dell'assoluta infondatezza delle ragioni
della guerra. Un risultato che non era scontato visto il sostegno dato
da CGIL-CISL-UIL alla politica del governo D'Alema.

A corteo concluso davanti al Consolato Americano partirono, senza
preavviso, delle durissime cariche poliziesche: candelotti sparati ad
altezza d'uomo, 5 manifestanti costretti alle cure ospedaliere, fra
cui una lavoratrice delle poste in gravi condizioni - mentre tanti
altri contusi evitarono di passare dagli ospedali.

Non c'è dubbio che l'atteggiamento delle forze dell'ordine fu
conseguente alla circolare D'Alema-Iervolino ("perché non vengano
tollerate manifestazioni contro basi militari e sedi governative") .
Un paese in guerra adegua il comportamento della propria polizia alla
situazione bellica.

I giornali del giorno successivo, nonostante la sollecita
ricostruzione dei fatti (basta pensare che il video, che fece tanto
scalpore dopo il passaggio alla trasmissione TV "Striscia la notizia",
avvenuto il 20 maggio sera, era stato fatto vedere ai giornalisti
durante la conferenza stampa del 13 pomeriggio) sono a senso unico:
"guerriglia contro la guerra".

Partì una veemente campagna di stampa, costruita per buona parte sulle
veline rilasciate dalla Questura di Firenze, dove si distinse "Il
Giornale" che per giorni parlò della manifestazione del 13 maggio come
di "Prove tecniche di banda armata". Alla campagna stampa seguirono
delle perquisizioni effettuate, senza alcun esito, dalla Digos e 46
denunce. Fu confezionato "un caso Firenze" con la criminalizzazione
delle strutture dell'autorganizzazione sociale.

Oggi, a parziale completamento delle cariche, feroci ed immotivate,
effettuate dalla polizia al consolato USA, e dopo aver scremato i
denunciati, arriva il processo. Il vero obbiettivo è quello di
allontanare lavoratori, lavoratrici, disoccupate/i dalle esperienze di
base, dalla partecipazione diretta alle mobilitazioni - ieri contro la
guerra, oggi contro la globalizzazione capitalistica ed i suoi
devastanti effetti politici, sociali ed ambientali.

Il processo rappresenta un appuntamento politico: non saranno gli
imputati a doversi difendere! E' la guerra NATO, il cui senso ed i cui
esiti a due anni di distanza sono comprensibili per chiunque, a dover
essere processata.

FI, 13.4.2001f.i.p.
MOVIMENTO ANTAGONISTA TOSCANO

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