I CRIMINI ITALIANI AL CONFINE ORIENTALE
tra le due guerre (breve compendio)
Nel 1913 c'erano nella Venezia Giulia (esclusa Fiume) 321 scuole
elementari slovene e 167 croate, per
un totale di 942 classi; gli studenti sloveni erano 46.671, i croati
20.281. Nel 1923 entro' in vigore la
"riforma Gentile", che sanci' "l'introduzione graduale dell' italiano
come unica lingua d' insegnamento":
all'epoca le scuole slovene e croate nella Venezia Giulia e Fiume erano
ancora circa 400 con 52.000 alunni,
ma alla fine dell'anno scolastico 1928/29 tutte le scuole "non italiane"
furono definitivamente chiuse.
I cognomi cambiati furono circa 115.000, e cosi furono italianizzati
tutti i toponimi sloveni e croati.
A cavallo del 1927 e del 1928 furono devastati e distrutti col fuoco
circa 400 circoli culturali sloveni e croati; anche la stampa slovena e
croata fu soppressa all' inizio con incendi alle redazioni ed alle
tipografie e con le bastonate ai redattori, poi per legge dello Stato
nel 1929.
Il Tribunale Speciale fascista celebro' in tutta Italia 978 processi:
131 di questi furono celebrati contro Sloveni e Croati. Su 47 condanne a
morte 36 comprendevano Sloveni e Croati.
Il 6 aprile 1941 l'Italia attacca la Jugoslavia senza dichiarazione di
guerra [come nel 1999] e costituisce la "provincia di Lubiana". Nel
corso dell'occupazione italiana prima e tedesca poi del Litorale
Adriatico troveranno la morte circa 45.000 tra Sloveni e Croati ma anche
antifascisti italiani; verranno arrestate, internate e deportate nei
campi di concentramento italiani e tedeschi 95.460 persone e verranno
distrutte totalmente 19.357 case, parzialmente altre 16.837.
Nella citta' di Trieste nel corso di sette eccidi di rappresaglia (via
Ghegha, Opicina, Prosecco, i piu' noti) verranno fucilati o impiccati
181 ostaggi e non contiamo qui le "piccole" rappresaglie od esecuzioni
di una o due persone alla volta.
Nel lager della Risiera di S. Sabba [campo di concentramento nazista
alla periferia di Trieste] trovarono la morte, dopo atroci torture,
delle 3.000 alle 5.000 persone. Nel campo [di concentramento italiano]
di Rab/Arbe, in Dalmazia, furono internati dall'estate del '42 circa
15.000 deportati dalle zone occupate dall'esercito italiano: erano per
la maggior parte vecchi, donne e bambini.
Presso Udine venne istituito il campo di concentramento di Gonars: da
una lettera scritta dal maggiore dei Carabinieri Matteo Lecce comandante
il Gruppo di Udine: "La mortalita' nel campo... si mantiene sulla
media quotidiana da 3 a 7 su 6.000 internati, colpisce per il 32% i
bambini, pel 9% le donne adulte, pel
13% gli uomini e per il 46% i vecchi". (14/2/43).
Dalla Circolare 3C (1/3/42 e 1/12/42) compilata dal Comando Superiore
delle Forze Armate "Slovenia-
Dalmazia" (2.a armata):
"II trattamento da fare ai ribelli non deve essere sintetizzato dalla
formula -dente per dente- ma bensi'
da quella -testa per dente-!".
"Si sappia bene che eccessi di reazione, compiuti in buona fede, non
verranno mai perseguiti".
Da "Riservato a Mussolini", note dei servizi segreti repubblichini (ed.
Feltrinelli):
not. 17/4/44 "...Dopo la distruzione dei paesi, operata lo scorso mese,
l'attivita' dei banditi comunisti si limita a pattuglie esploranti...
Resta cosi' dimostrato che con l'eliminazione dei nuclei abitati e'
stata tolta al ribelli una base di rifornimenti di importanza
vitale...".
Telegramma del generale ROBOTTI a vari corpi armati:
"Dispongo che chiunque sia trovato in possesso di stampati per tessere
comuniste o documenti analoghi sia passato per le armi alt le abitazioni
in cui saranno trovati documenti di cui sopra dovranno essere distrutte"
(4/8/42).
(I dati sono tratti dai testi in bibliografia; sui caduti della Regione
"1940-45: la seconda guerra mondiale e la Resistenza in Friuli"
dell'I.F.S.M.L.; sintesi a cura de "La Nuova Alabarda", periodico di
informazione indipendente, Trieste, n.98).
BIBLIOGRAFIA UTILE
AA.VV.: Dallo squadrismo fascista alle stragi della Risiera - ANED.
ANED: San Sabba. Istruttoria e processo per il Lager della Risiera -
Mondadori
P. Brigpoli: Santa Messa per i miei fucilati - Longanesi
C. Gernigol: Operazione foibe a Trieste - Kappavu
G. Fogar: Sotto l'occupazione nazista nelle provincie orientali - Del
Bianco.
F. Fölkel: La Risiera di S. Sabba - Mondadori.
L. Sirovich: Cime irredente - Vivalda.
P. Parovel: L'identita' cancellata - E. Parovel.
P. Stranj: La comunita' sommersa - ZTT.
---
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti
dell'ex Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'",
oggi "Comitato Promotore dell'Assemblea Antimperialista":
> http://www.tuttinlotta.org
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
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Nel 1913 c'erano nella Venezia Giulia (esclusa Fiume) 321 scuole
elementari slovene e 167 croate, per
un totale di 942 classi; gli studenti sloveni erano 46.671, i croati
20.281. Nel 1923 entro' in vigore la
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come unica lingua d' insegnamento":
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ancora circa 400 con 52.000 alunni,
ma alla fine dell'anno scolastico 1928/29 tutte le scuole "non italiane"
furono definitivamente chiuse.
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tutti i toponimi sloveni e croati.
A cavallo del 1927 e del 1928 furono devastati e distrutti col fuoco
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nel 1929.
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131 di questi furono celebrati contro Sloveni e Croati. Su 47 condanne a
morte 36 comprendevano Sloveni e Croati.
Il 6 aprile 1941 l'Italia attacca la Jugoslavia senza dichiarazione di
guerra [come nel 1999] e costituisce la "provincia di Lubiana". Nel
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Adriatico troveranno la morte circa 45.000 tra Sloveni e Croati ma anche
antifascisti italiani; verranno arrestate, internate e deportate nei
campi di concentramento italiani e tedeschi 95.460 persone e verranno
distrutte totalmente 19.357 case, parzialmente altre 16.837.
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Ghegha, Opicina, Prosecco, i piu' noti) verranno fucilati o impiccati
181 ostaggi e non contiamo qui le "piccole" rappresaglie od esecuzioni
di una o due persone alla volta.
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alla periferia di Trieste] trovarono la morte, dopo atroci torture,
delle 3.000 alle 5.000 persone. Nel campo [di concentramento italiano]
di Rab/Arbe, in Dalmazia, furono internati dall'estate del '42 circa
15.000 deportati dalle zone occupate dall'esercito italiano: erano per
la maggior parte vecchi, donne e bambini.
Presso Udine venne istituito il campo di concentramento di Gonars: da
una lettera scritta dal maggiore dei Carabinieri Matteo Lecce comandante
il Gruppo di Udine: "La mortalita' nel campo... si mantiene sulla
media quotidiana da 3 a 7 su 6.000 internati, colpisce per il 32% i
bambini, pel 9% le donne adulte, pel
13% gli uomini e per il 46% i vecchi". (14/2/43).
Dalla Circolare 3C (1/3/42 e 1/12/42) compilata dal Comando Superiore
delle Forze Armate "Slovenia-
Dalmazia" (2.a armata):
"II trattamento da fare ai ribelli non deve essere sintetizzato dalla
formula -dente per dente- ma bensi'
da quella -testa per dente-!".
"Si sappia bene che eccessi di reazione, compiuti in buona fede, non
verranno mai perseguiti".
Da "Riservato a Mussolini", note dei servizi segreti repubblichini (ed.
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