(slovenščina / italiano)
GIORNO DEL RICORDO, SEDICI ANNI BASTANO
1) Aggiornato sul sito Diecifebbraio.info l'elenco dei riconoscimenti attribuiti dallo Stato italiano per il Giorno del Ricordo in memoria degli "infoibati":
sono attualmente 381 nomi di cui la maggiorparte sono nazifascisti e loro collaboratori, mentre degli altri nemmeno uno è vittima di “pulizia etnica titina”
2) Iniziative di controinformazione e "vero Ricordo" in programma:
– Roma 4/2: ANPI nazionale elude il problema della istituzione del "Giorno del Ricordo"
– Bologna 6/2: OPERAZIONE FOIBE con C. Cernigoi e antifascisti jugoslavi, proiezione del film OCCUPAZIONE IN 26 QUADRI
– Pistoia 7/2: I CRIMINI FASCISTI IN JUGOSLAVIA E LE FOIBE con C. Cernigoi
– Porano (TR) 9/2: DRUG GOJKO di e con Pietro Benedetti
– Parma 10/2: FOIBE E FASCISMO 2020 con S. Volk e C.S. Capogreco. Il testo del volantino di presentazione
– Trieste 11/2: LE PIÙ COMPLESSE VICENDE DEL CONFINE ORIENTALE con C. Cernigoi e A. Kersevan
– Pistoia 15/2: E ALLORA LE FOIBE?! con A. Kersevan
3) Miloš Ivančič: FOJBA LAŽI / BLIŽA SE ITALIJANSKI DAN SPOMINA...
4) Claudia Cernigoi: L’ABOMINIO DELLA MEMORIA CONDIVISA
Si vedano anche:
FOIBE, RIZZETTO (FDI): PROPOSTA DI LEGGE PER PUNIRE IL NEGAZIONISMO (21.1.2020)
“Nuove misure per punire il negazionismo e attribuzione alle associazioni di esuli Fiumani, Istriani e Dalmati di un ruolo primario per difendere la storia del confine orientale”. È quanto chiede il deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto, con una proposta di legge presentata stamane e sottoscritta da tutti i deputati del gruppo. In una nota, Rizzetto dichiara: “Chiediamo che le associazioni di esuli siano interpellate dagli enti locali prima di autorizzare o concedere spazi per lo svolgimento di eventi sulle foibe, e che siano le sole ad essere coinvolte nell’elaborazione dei piani di formazione ed insegnamento nelle scuole..." Nel testo presentato da Fratelli d’Italia, vengono richieste in particolare una variazione dell’Art. 604-bis, terzo comma, del Codice Penale, con l’inserimento dopo le parole: “apologia della Shoah”, delle seguenti: “, dei massacri delle foibe” ...
https://www.triesteallnews.it/2020/01/21/foibe-rizzetto-fdi-proposta-di-legge-per-punire-il-negazionismo/
LE SARDINE E LE FOIBE (di Claudia Cernigoi, 5.1.2020)
E ci sono arrivate anche le sardine, a fare l’ “accostamento aberrante” (cit. prof. Giovanni Miccoli) Risiera-foibe...
https://www.facebook.com/notes/claudia-cernigoi/le-sardine-e-le-foibe/474386019944744/
PREDAPPIO: ECCO COSA SUCCEDE A EQUIPARARE COMUNISMO E FASCISMO
http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=39960
8.11.2019 – "Le parole del sindaco di Predappio sono gravissime. Definire “di parte” la memoria di Auschwitz lo può fare solo un asino o un fascista e infatti il paragone impossibile tra Auschwitz e le foibe lo ha già fatto Salvini.
Agli esponenti del Pd che si indignano facciamo presente che queste sono le conseguenze dello sdoganamento del revisionismo storico di cui sono protagonisti da due decenni.
Ricordo che poche settimane fa hanno votato nel parlamento insieme a leghisti e fascisti la risoluzione che equipara comunismo e nazismo. E che col voto contrario solo di noi comunisti nel parlamento italiano approvarono la proposta dei fascisti di introdurre il Giorno del Ricordo, un’enorme operazione di riscrittura della storia fondata sulla rimozione dei crimini fascisti nella ex-Jugoslavia e delle persecuzioni delle popolazioni slovene."
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
I DELATORI DELLA MISSIONE ALLEATA MOLINA RISULTANO TRA I “MARTIRI DELLE FOIBE” (di Claudia Cernigoi, 20 gennaio 2020 / 3 febbraio 2013)
... Germani, Lombroni, Callegaris e Burzachechi compaiono nell’elenco degli arrestati dall’Ozna e poi incarcerati a Lubiana... Rientrano dunque questi quattro nel novero di coloro che vengono comunemente considerati “infoibati” dagli Jugoslavi, e che le Autorità italiane nel Giorno del Ricordo del 10 febbraio indiscriminatamente commemorano ed a cui rendono onori civili e militari...
https://www.facebook.com/notes/claudia-cernigoi/i-delatori-della-missione-alleata-molina-risultano-tra-i-martiri-delle-foibe/485362755513737/
PDF: http://www.diecifebbraio.info/wp-content/uploads/2013/02/LA-MISSIONE-MOLINA1.pdf
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AGGIORNATO SUL SITO DIECIFEBBRAIO.INFO L'ELENCO DEI RICONOSCIMENTI ATTRIBUITI DALLO STATO ITALIANO PER IL GIORNO DEL RICORDO IN MEMORIA DEGLI "INFOIBATI"
E' stato aggiornato sul sito diecifebbraio.info l'elenco dei riconoscimenti per il Giorno del Ricordo. In base alle ricerche di Sandi Volk, il numero di morti alla cui memoria sono stati dati i riconoscimenti nel 2019 sono in totale 28, di cui 18 ignoti. Grazie ad una circolare del Ministero degli Interni che le "allerta" rispetto alla celebrazione del Giorno del Ricordo, in particolare sui "premiati", si viene a conoscenza dell'elenco delle Prefetture interessate, che sono 19. Sui siti di quelle Prefetture non si trova nulla, in alcuni casi solo delle note generiche sulle celebrazioni e solo le Prefetture di Caltanissetta, Salerno e Vicenza hanno pubblicato anche i nomi. Gli altri nomi sono stati trovati su altri siti (in genere giornali). Per le altre Prefetture, tranne per Gorizia dove sono stati 8, non si sa nemmeno quanti siano i premiati per ogni Prefettura e alla memoria di chi (e quanti). Quindi, tranne Gorizia, sono stati inseriti un premiato per Prefettura, ma non è detto sia giusto. E dai siti delle Prefetture sono spariti in genere anche i comunicati fatti negli anni passati! Non crediamo sia un caso...
http://www.diecifebbraio.info/elenco-dei-premiati-per-il-giorno-del-ricordo/
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ROMA 4/2: ANPI NAZIONALE ELUDE IL PROBLEMA DELLA ISTITUZIONE DEL "GIORNO DEL RICORDO"
Sulle questioni legate al Giorno del Ricordo l'ANPI nazionale quest'anno ha dato disposizione che le sue sezioni non partecipino ad altra iniziativa se non quella, "centrale", organizzata a Roma il 4 febbraio, della quale è dato annuncio sul sito:
https://www.anpi.it/articoli/2278/il-fascismo-di-confine-e-il-dramma-delle-foibe .
In merito scrive Andrea Martocchia:
<< Mi limito a constatare che l'iniziativa continua a eludere il problema di fondo, che è precisamente quello della istituzione del "Giorno del Ricordo" e delle sue conseguenze in termini di conferimento di centinaia di onorificenze a nazifascisti e loro collaboratori e dirottamento di ingenti risorse pubbliche verso enti e iniziative di carattere revisionista, rovescista e revanscista. In tal senso l'iniziativa del 4/2 p.v. è un inutile replay del seminario già organizzato da ANPI a Milano nel gennaio 2016.
Di tutto questo ho già scritto un anno fa, e purtroppo nulla essendo mutato nel frattempo, ed avendo avuto zero (0) riscontri da ANPI, devo rinviare al mio scritto chi fosse eventualmente interessato ad approfondire:
http://www.diecifebbraio.info/2019/02/giorno-del-ricordo-dove-sta-il-problema/ >>
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Bologna, Giovedì 6 febbraio 2020
presso la sala "Benjamin" del Centro sociale della Pace, Via del Pratello 53
OPERAZIONE FOIBE
ORE 19:15
conferenza-dibattito:
DIFFAMAZIONE DELLA RESISTENZA E DERIVA REVISIONISTA-ROVESCISTA IN ITALIA E IN EUROPA
* ANDREA MARTOCCHIA – segretario del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia – introduce sulle implicazioni della istituzione del "Giorno del Ricordo" (10 Febbraio)
* CLAUDIA CERNIGOI – saggista e giornalista, collaboratrice del sito Diecifebbraio.info – presenta il suo ultimo libro "OPERAZIONE PLUTONE", unica seria ricerca storiografica disponibile sugli "infoibati" nel Carso triestino
* DAVOR RAKIĆ – responsabile dei Mladi Socijalisti, organizzazione giovanile del Partito Socialista dei Lavoratori della Croazia (SRP) – interviene sul tema del revisionismo storico nella Croazia oggi presidente di turno della Unione Europea
* segue DIBATTITO – sono previsti interventi di rappresentanti della sinistra antifascista della Serbia
ORE 21:30
proiezione del film:
OCCUPAZIONE IN 26 QUADRI
di Lordan Zafranović ("Okupacija u 26 slika" – RFS di Jugoslavia, 1978, 112mn, v.o. sottotitolata. Film non adatto ai minori)
Dubrovnik, 1941. In Croazia si è instaurato il regime degli ustascia, denominato "Stato Indipendente di Croazia" (NDH) benché gli eserciti invasori italiano e tedesco siano presenti ovunque. Mentre cominciano i rastrellamenti di Ebrei e Serbi e la caccia ai comunisti, i lavoratori portuali, organizzati dal partito comunista, danno vita alle prime azioni partigiane. La vita fino allora spensierata di Niko, Miho e Toni, tre amici di diversa estrazione sociale e ceppo nazionale, è stravolta...
Il film è ispirato alla figura di Ivo Rojnica, l’uomo che ordinò lo sradicamento da Dubrovnik tutti gli Ebrei ed i Serbi, ma che con la secessione del 1991 assurge ad eroe nazionale nella nuova Croazia "democratica" di Franjo Tudjman: decorato e nominato ambasciatore in Argentina, abbandona la carica per il suo passato imbarazzante... Nel frattempo, il regista Lordan Zafranovic è persona non grata nella sua natìa Croazia.
A fare da sfondo alla storia del film è la bellezza dei paesaggi dalmati, su cui il regista indugia quasi a marcare la contraddizione tra la bellezza del mondo e la ferocia di cui è capace la specie umana. Gli ustascia, in origine poveri diavoli che cercano riscatto ma sono privi di vera coscienza sociale, sobillati dal nazifascismo italiano e tedesco e trovandosi in una contingenza storica che permette loro di scatenare gli istinti più feroci, sviluppano una violenza che supera ogni immaginazione.
"Okupacija u 26 slika" fu il film più visto in Jugoslavia e in Cecoslovacchia nella stagione 1978/79.
Organizza:
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia o.n.l.u.s.
www.cnj.it / Ova adresa el. pošte je zaštićena od spambotova. Omogućite JavaScript da biste je videli.
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Pistoia, venerdì 7 febbraio 2020
alle ore 16:30 presso il Circolo Garibaldi, Corso Antonio Gramsci 52
I CRIMINI FASCISTI IN JUGOSLAVIA E LE FOIBE
Incontro con Claudia Cernigoi
Alle ore 20.00 cena al Circolo Garibaldi; a seguire proiezione di un documentario sui crimini fascisti in Jugoslavia
Organizza: Pistoia Antifascista
Info: Ova adresa el. pošte je zaštićena od spambotova. Omogućite JavaScript da biste je videli.
evento facebook: https://www.facebook.com/events/587940021777506/
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Porano (TR), 9 Febbraio 2020
alle ore 18 presso la Sala del Consiglio Comunale
una iniziativa per il... vero Ricordo
DRUG GOJKO
Monologo di Pietro Benedetti
Regia di Elena Mozzetta
Uno spettacolo prodotto dal cp ANPI Viterbo tratto dai racconti di Nello Marignoli, partigiano viterbese combattente in Jugoslavia
Introduzione a cura del prof. ANGELO BITTI, storico e ricercatore ISUC: "Il contributo degli slavi nella Resistenza Umbra"
Organizza "Alternativa per Porano"
evento facebook: https://www.facebook.com/events/2488146998069493/
sullo spettacolo si veda la nostra pagina dedicata: https://www.cnj.it/CULTURA/druggojko.htm
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Parma, lunedì 10 febbraio 2020
alle ore 21 presso il Cinema Astra, Piazzale Volta 3
FOIBE E FASCISMO 2020
ore 21:00 Conferenza di SANDI VOLK (storico, Trieste): L'esodo istriano, una questione complessa
ore 21:45 VIDEO: Le foibe. Basovizza falso storico (materiali filmati dal sito Iskrae.eu realizzati dal portali www.vice.com/it e www.fanpage.it)
ore 22:15 Conferenza di CARLO SPARTACO CAPOGRECO (storico, Università della Calabria): L'Italia fascista e il "pericolo slavo"
Ingresso gratuito. A cura del Comitato Antifascista Antimperialista e per la Memoria Storica con l'adesione di ANPPIA
EVENTO FB: https://www.facebook.com/events/203233707468409/
MANIFESTO: https://www.cnj.it/home/images/INIZIATIVE/parma100220.jpg
* di seguito il testo del volantino di presentazione:
CRIMINALI DI GUERRA DELL’ITALIA FASCISTA IN JUGOSLAVIA
IL NUMERO DEI MORTI DELLE FOIBE UFFICIALMENTE RICONOSCIUTI
LE GIORNATE CELEBRATIVE ESISTENTI E NON ESISTENTI
700 (settecento) e oltre sono i criminali di guerra, a cominciare dai generali Roatta, Robotti, Biroli, dell’Italia fascista che ha aggredito la Jugoslavia nell’aprile 1941 e occupato diversi suoi territori, secondo la Commissione delle Nazioni Unite per i crimini di guerra. Nessuno di loro, diversamente dai nazisti a Norimberga, è stato mai giudicato, processato, condannato, consegnato alle autorità jugoslave che ne avevano fatto richiesta.
Ad oggi, gennaio 2020, le vittime delle foibe del settembre-ottobre ’43 (o “foibe istriane”) e del maggio ’45 (o “foibe giuliane”) per mano dei partigiani jugoslavi riconosciute ufficialmente dalla legge 92/2004, che ha istituito appositamente il giorno del loro ricordo come solennità civile nazionale, il 10 febbraio di ogni anno, e l’attribuzione di onorificenze, sono 381 (trecentoottantuno), di cui 18 ignote. Di queste 381 la gran parte sono state appartenenti alle forze armate dell’Italia fascista (forze sottoposte direttamente al comando tedesco nelle zone del confine nordorientale della Repubblica fascista di Salò) o personale politico fascista, in minima parte morti nelle foibe veri e propri [Sandi Volk, Elenco dei premiati per il “giorno del ricordo”, in www.diecifebbraio.info]. Per «vittime delle foibe» la legge 92/2004 intende infatti in senso lato anche scomparsi vari e soppressi mediante annegamento, fucilazione, massacro, attentato, in qualsiasi modo perpetrati, fino al 1950.
Ben più numerosi e innocenti sono stati i morti, civili, jugoslavi per mano del fascismo, ma per loro non è stato istituito alcun «giorno del ricordo».
Ben più numerosi e innocenti sono stati i morti, civili, per le stragi nazifasciste in Italia, ma per loro non è stato istituito alcun «giorno del ricordo».
Ben più numerosi e innocenti sono stati i morti, civili, per i bombardamenti angloamericani in Italia, ma per loro non è stato istituito alcun «giorno del ricordo».
Ben più numerosi e innocenti sono (stati) i morti, civili, per incidenti sul lavoro e/o per calamità naturali, ma per loro non è stato istituito alcun «giorno del ricordo».
Perché il «giorno del ricordo delle vittime delle foibe» e non il giorno del ricordo di altre vittime ben più numerose e innocenti?
IL 2 APRILE 2015 LA SEGRETERIA NAZIONALE DELL’ANPI HA APPROVATO UN DOCUMENTO CON CUI <<CHIEDE CON FORZA ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DI SOSPENDERE TEMPORANEAMENTE L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE 92/2004>>.
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Trieste, martedì 11 febbraio 2020
alle ore 17:30 presso la Libreria KNULP, Via Madonna del Mare 7/a
LE PIÙ COMPLESSE VICENDE DEL CONFINE ORIENTALE
Presentazione dei dossier "Storia e memoria al confine orientale" e "Luoghi della memoria a Trieste" di Claudia Cernigoi, con l'autrice. Alessandra Kersevan parlerà dell'uso politico della storia, verrà proiettato uno spezzone dell'intervento di Angelo D'Orsi del 10/4/19. Introduce e modera Gianluca Paciucci. Seguirà dibattito. Organizzano Resistenza storica e Associazione Tina Modotti.
evento FB: https://www.facebook.com/events/2847562295307710/
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Pistoia, sabato 15 febbraio 2020
dalle ore 17:00 presso il Circolo Garibaldi, Corso Antonio Gramsci 52
E ALLORA LE FOIBE?!
Incontro con Alessandra Kersevan
A seguire cena a prezzi popolari
Organizza: Partito Comunista - Pistoia
evento facebook: https://www..facebook.com/events/472014330180778/
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Miloš Ivančič
FOJBA LAŽI
Koper: Zdruzenje protifašistov, borcev za vrednote NOB in veteranov Koper, 2019
ISBN 987-961-6681-64-3
Apr 7, 2019 – To je iskanje resnice o fojbah in dokumentirano razkrivanje laži s katerimi Italijani spreobračajo zgodovino in s svojim Dnevom spomina spreminjajo žrtve svojega fašizma v lažne rablje, ki naj bi izvajali nad njihovim narodom prav to, kar so oni nad našim. Knjiga razkriva zgodovino, kot smo jo doživeli primorski in istrski Slovenci in Hrvati, nad katerimi je italijanski fašizem četrt stoletja izvajal etnocid in genocid, nato pa Bazovico, simbol tega terorja, spremenil v fojbo laži. V knjigi so objavljena pričevanja in dokumenti, ki razkrivajo te laž, med temi tudi dokumenti iz londonskega arhiva o čiščenju bazovskega Šohta (ki so ga Italijani preimenoval v Foiba di Basovizza) po odhodu jugoslovanske partizanske vojske iz Trsta.
SLIDES: https://issuu.com/milos-ivancic/docs/fojba_lazi
"FOJBA LAŽI" NOVINARJA MILOŠA IVANČIČA (RAI redazione Furlanija Julijska krajina, 12.9.2019)
Zduruženje protifašistov, borcev za vrednote NOB in veteranov Koper je v prostorih Pokrajinskega arhiva v Kopru predstavilo knjigo novinarja Miloša Ivančiča, ki jo je samo pred kratkim izdalo...
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BLIŽA SE ITALIJANSKI DAN SPOMINA
(izvor: http://www.zb-koper.si)
Koliko laži bomo letos na Tržaškem in po vsej Italiji ponovno slišali o eksodusu in fojbah, katere fotografije svojih zločinov bodo Italijani letos pripisali našim partizanom, kaj vse iz svojega fašizma našemu komunizmu?
Odgovor na to, kaj je sploh res in kaj laž, ves zgodovinski prerez s tem povezanega dogajanja v naših krajih, od začetka, od vzrokov, pa do posledic in izkrivljanja resnice navsakoletnih praznovanjih tega praznika pri Bazovici, lahko preberete v knjigi Miloša Ivančiča Fojba laži. To je odgovor Italijanski državni politiki širjenja laži in netenja nestrpnosti, še več vzdrževanja svojega prafašizma do našega naroda in celo ozemeljskih zahtev do naše države.
Italijanska država vlaga letno milijone za obnavljanje in širjenje laži, italijanska nacionalna televizija snema dokumentarne in igrane filme laži in nestrpnosti, a naša država, naš RTV, naši mediji pa nič …
Ta knjiga, ki zanika in dokazuje laži na račun našega naroda je izšla brez podpore naše države, samo v založbi našega združenja protifašistov, brez honorarjev.
Če je nočete kupiti, si jo lahko v celoti kar brezplačno preberete na spletu, pa še z dodanimi dokumenti iz londonskega arhiva, ki zelo jasno dokazujejo laži,: https://issuu.com/milos-ivancic/docs/fojba_ lazi
Italijansko propagando in njihove laži povzema ves svet, pri nas pa ni denarja in tudi ne interesa, da bi jo prevedli vsaj v italijanščino, če ne še v druge jezike, kot na primer angleščino, da bi lahko tako vsaj zainteresiranemu delu javnosti razkrili laži in povedali resnico. Pa če so nas naši desničarski politiki in celo nekateri njihovi novinarji že tako prepričali v zločinskost Tita, partizanov in komunistov, če vas sploh ne briga, kaj je bilo prej in kaj potem, kaj je vzrok in kaj posledica, potem si poglejte vsaj angleške dokumente, da iz njih razberete, kaj so njihovi inženirci po odhodu partizanov iz Trsta iskali v jašku opuščenega premogovnika pri Bazovici in kaj so notri našli ter izvlekli ven.
Pa Angležem boste ja verjeli, a ne? Pa tudi dokumentom, da je občina Trst nato to »fojbo« uporabljala za deponijo odpadkov in smeti …
To si lahko preberete tudi v krajšo spletni obliki, ki omogoča tudi samodejno prevajanje v večino tujih jezikov. To je objavljeno v treh delih:
Prvi DEL, Kaj so to laži in fojbe, čigav izum so fojbe in kdo jih je začel izvajati že pred in med vojno, kakšne zločine skrivajo?
http://www.zb-koper.si/foiba-1.htm
Drugi DEL, Kaj se je dogajalo po vojni in po odhodu partizanov iz Trsta, kako so Angleži in Italijani čistili fojbe in kaj so v resnici takrat v njih našli?
http://www.zb-koper.si/foiba-2.htm
Tretji DEL, Kako Italijani spreobračajo zgodovino, kako svoje zločine pripisujejo nam in kako hlapčevska ali celo fašistična je naša politika?
http://www.zb-koper.si/foiba-3.htm
=== 4 ===
https://www.facebook.com/notes/claudia-cernigoi/labominio-della-memoria-condivisa/1289530924563986/
L’ABOMINIO DELLA MEMORIA CONDIVISA
di Claudia Cernigoi – giovedì 28 novembre 2019
Il frutto più aberrante del criterio antistorico con cui è stato istituito il Giorno del ricordo è che le stesse autorità che il 27 gennaio nella Risiera di San Sabba a Trieste commemorano le vittime del nazifascismo, il 10 febbraio si recano invece alla foiba di Basovizza a ricordare coloro che causarono quelle vittime, se risultano in qualche modo “infoibati”, cioè arrestati dalle autorità jugoslave e scomparsi.
Così il 27 gennaio commemoriamo nella Risiera di San Sabba i caduti della missione alleata del capitano Valentino Molina (Gino Pelagalli, Sante de Fortis e la basista triestina Clementina Tosi vedova Pagani), mentre il 10 febbraio, come “infoibati”, commemoriamo (in quanto furono arrestati dall’Ozna nel maggio 1945) i componenti del Gruppo Baldo agli ordini delle SS (Giovanni Burzachechi, Ermanno Callegaris, Alfredo Germani e Remo Lombroni), che ne causarono l’arresto e la morte.
Il 27 gennaio commemoriamo gli agenti di custodia deportati nei lager, tra i quali, grazie alla testimonianza di due di essi che furono deportati e rimpatriati troviamo il nome di Francesco Tafuro che invece vi perse la vita e possiamo anche leggere che a causare queste deportazioni fu Ernesto Mari, capo degli agenti di custodia (tale circostanza è confermata nella Sentenza del Tribunale militare di Padova del 25/10/49), a cui è stato intitolato l’anno scorso il Carcere triestino, che risulta anche avere firmato l’ingresso e poi l’uscita, per la consegna alle SS, di diversi ebrei triestini, tra cui bambini di pochi anni ed anziani ottantenni. Mari, essendo stato arrestato dalla Guardia del Popolo in seguito alle accuse mossegli dai suoi ex sottoposti, fu ucciso e gettato nell’abisso Plutone dal gruppo di criminali comuni infiltratisi nella Guardia del popolo jugoslava, e viene commemorato il 10 febbraio.
Il 10 febbraio vengono inoltre commemorati i 67 agenti dell’Ispettorato Speciale di PS che furono arrestati dalle autorità jugoslave a Trieste alla fine del conflitto, in quanto si erano resi responsabili di rastrellamenti, arresti arbitrari, esecuzioni sommarie, torture e violenze varie (come Alessio Mignacca e Domenico Sica, che picchiarono una donna facendola abortire); ed anche l’agente Mario Suppani, responsabile dell’arresto (e della successiva esecuzione capitale) dell’anziano militante del Partito d’Azione Mario Maovaz, fucilato il 28 aprile 1945 e degli arresti di altri esponenti del CLN giuliano, tra i quali il democristiano Paolo Reti, poi ucciso in Risiera.
Il caso però più eclatante è quello dell’ultimo prefetto di Zara italiana, Vincenzo Serrentino (fondatore del Fascio in Dalmazia, squadrista, ufficiale della Milizia e nel Direttorio del PFR) che aveva anche svolto il ruolo di giudice a latere (assieme a Pietro Caruso, che fu poi fucilato a Roma alla fine della guerra) del Tribunale Straordinario per la Dalmazia (presieduto dal generale Gherardo Magaldi), che si spostava in volo da Roma per emanare condanne a morte ad antifascisti. Denunciato come criminale di guerra alle Nazioni unite, si era rifugiato a Trieste, dove fu arrestato l’8/5/45, sottoposto a processo e fucilato a Sebenico un paio di anni dopo. I familiari di Serrentino hanno anche ricevuto l’onorificenza prevista dalla legge sul Giorno del ricordo.
La storia è unica, si diceva, ma la memoria è diversa. E se pure è difficile creare una memoria condivisa tra i parenti di Maovaz e quelli di Suppani, il parlamento italiano ci è riuscito perfettamente istituendo due giornate diverse per ricordare in ciascuna di esse l’una e l’altra categoria di morti.
Nella foto di copertina [ https://www.facebook.com/notes/claudia-cernigoi/labominio-della-memoria-condivisa/1289530924563986/ ], la commemorazione del 10 febbraio 2014, con gli esponenti del centro-sinistra Maria Teresa Bassa Poropat (presidente della Provincia), Roberto Cosolini (sindaco di Trieste) e Debora Serracchiani (presidente della Regione FVG), oltre alla prefetta Francesca Garufi, evidentemente non toccati dal fatto che tra i labari presenti alla cerimonia (come accade ogni anno) vi fossero anche quelli della Decima Mas e dell’Arma Milizia, che costituiscono apologia di fascismo (in quanto vessilli della RSI).