Compagnia
Teatrale PRIMO TEATRO (Ass.ne Cult.le)
Via Manzoni, 14 Putignano (Ba) sede
operativa: Palazzo Marchionale Romanazzi
Carducci - Via Mulini,19 Putignano
(Ba)
www.primoteatro.it
Referente
organizzativo: tel/fax: 080.4058479
– 3480332347 –
JASENOVAC
omelia di
un silenzio
Spettacolo per attore solo e video –
Compagnia Primo Teatro
1941-45: l’infernale dittatura Ustascia in
Jugoslavia
In collaborazione con Ass.ne
Clt.le “Most za Beograd” e “Isola che
non c’è”
Di e
con: Dino Parrotta
Tecnico
di scena: Gianluigi Carbonara
Ricerca
testi e consulenza storiografica:
Prof. Andrea Catone, Paolo Vinella
Archivio
immagini e documenti: Ass.ne Most za Beograd,
Ass.ne “L’isola che non c’è”
Scenografia
Video: Pasquale Polignano
Scenografia:
Primo Teatro
Jasenovac è
stato un campo di sterminio di ebrei,
ortodossi, serbi, zingari.
Nel campo hanno perso la vita circa 74.000
bambini di età compresa fra zero e 15 anni.
La
dittatura Ustasa (Ustasa: lett.
Insorto –movimento nazionalista cattolico
croato) è una delle pagine più terribili
della seconda guerra mondiale.
Gli Ustasa hanno trucidato 700.000 persone
in nome della pulizia etnica e tutto questo
per anni è stato taciuto. In Italia è un
argomento tabù, assolutamente assente
nei programmi scolastici.
Lo
spettacolo per attore solo e video
nato nel febbraio del 2009 in occasione
delle commemorazioni della Giornata della
Memoria, si rivolge in particolar modo ai
giovani.
Assistiamo nei nostri giorni alla crescita
di gruppi giovanili che “si divertono” a
cantare e agire secondo la logica dello
sterminio e della pulizia etnica, come se la
vita umana non avesse alcun valore.
Compito della conoscenza della storia è
scuotere simili tendenze, per offrire
un momento di osservazione e autocritica
collettiva.
La pluralità dei linguaggi espressivi
utilizzati favorisce un rapporto diretto attore-pubblico,
una comunicazione, che lasciando da parte
gli standard della prosa classica,
cerca una via comunicativa in
grado di catturare, coinvolgere, immergere
lo spettatore nell’azione scenica.
Un racconto
di silenzi, parole, suoni, immagini,
musica, teatro/danza, video, maschere.
Un racconto che mira all’anima, a scuotere
le nostre (in)consapevolezze.
Un racconto che vuol essere un grido, per
segnare la nostra memoria... per dar voce al
silenzio!
Il rapporto con la Puglia
... Le atrocità ustascia lasciavano
impietriti le stesse truppe naziste e
fasciste. Le truppe italiane pur
essendo amici dei croati misero in salvo
centinaia di ebrei e serbi, creando il
malcontento ustascia. Centinaia sono i
profughi che giungono a Bari; a
Carbonara vengono allestiti campi di
accoglienza per slavi, così come a Barletta e
Gravina di Puglia. ...
(dalla
conferenza “Erano solo bambini – la Puglia
e i Balcani” del prof. Vito Antonio
Leuzzi)
Note di regia
dello spettacolo
Filo conduttore dello spettacolo
è l’ipocrisia: il racconto di chi
ha preferito il silenzio alla denuncia; di
chi mascherava la sete di dominio con
ideali e pensieri che nulla hanno a che
vedere con i fondamenti a cui gli stessi
ideali fanno riferimento.
I testi
dello spettacolo sono una raccolta di
testimonianze, documenti, dichiarazioni
delle vittime e dei carnefici.
Il video
(estratti di video originali dell’epoca,
foto di archivio), contribuisce
alla conferma di quanto è “raccontato”,
altresì si fa grido silente di quanto
l’uomo possa perdere la propria dignità e
manifestarsi nella più inverosimile
violenza.
Durante lo studio del tema e la scrittura
del testo ho trovato molte similitudini
con il fenomeno delle Crociate (potere
della Chiesa, conversioni coatte, la
guerra ai nemici della Chiesa Cattolica
Romana). Ho cercato un linguaggio
“multimediale”, per poter dar spazio
all’impeto dell’anima che ha generato il
desiderio di realizzare lo spettacolo.
Recitazione naturalistica, il grottesco
dei “buffoni medioevali” (i reietti della
società che con sarcasmo denunciavano i
vizi e le cattive abitudini dei potenti),
l’iconografia, la Commedia dell’Arte (con
i suoi personaggi rappresentativi di
classi sociali e promotori di eversione ed
emancipazione sociale e culturale), le
maschere, teatro/danza, il video... tutte
al servizio di una “verità” che
incuriosisse la nostra mente e scuotesse
le nostre emozioni. Credo in un
teatro che abbia una funzione sociale,
senza la pretesa di “insegnare”, ma
semplicemente quella di ricordarci che essere
vivi è molto di più del semplice fatto
di respirare.
Nel 2008 ho visitato Jasenovac e Stara
Gradisca, adesso c’è solo un grande campo
verde, il “fiore di loto” (scultura
realizzata negli anni novanta) in
ricordo delle vittime... all’interno una
poesia di un poeta Croato!... e il fiume
Sava scorre lento... l’unico suono in quel
grande silenzio...
Dino
Parrotta
Riferimenti tecnici
Scritto, diretto e interpretato da: Dino
Parrotta
Durata: 60 minuti
Consulenza storiografica: Prof. Andrea
Catone, Paolo Vinella
Scenografia Video: Pasquale Polignano
LA STORIA NASCOSTA (breve scheda
storica)
Il 6 aprile 1941, con l'operazione
"Castigo", le truppe nazifasciste di
Hitler e Mussolini attaccarono ed invasero
la Jugoslavia. I 4 anni di occupazione
furono atroci: nella II guerra mondiale,
dopo l'Unione Sovietica, la Jugoslavia
ebbe il maggior numero di morti, civili,
massacrati per strada o nei campi di
sterminio, e partigiani combattenti.
Milioni di uomini, donne, bambini di cui è
stato possibile solo un calcolo
approssimativo.
Gli ustascia,
nazionalisti
cattolici filofascisti, sostenuti e
finanziati dal regime di Mussolini,
costituirono lo "Stato indipendente di
Croazia", con a capo Ante Pavelic e la
benedizione del Vaticano. Obiettivo
principale della loro politica razzista fu
lo sterminio dei serbi
cristiano-ortodossi, una vera pulizia
etnica. Per barbarie e ferocia, gli
ustascia superarono le SS naziste.
Tristemente famoso, salvo che in Italia,
divenne il campo di sterminio di
Jasenovac, attivo, con esecuzioni
giornaliere di decine, centinaia e
migliaia di uomini, donne e bambini, dal
21 agosto 1941 al 22 aprile 1945.
Comandante del campo di Jasenovac fu il
frate francescano cattolico Miroslav
Filipovic-Majstorovic, chiamato dal popolo
‘frate Satana’. Fra le sue prodezze
personali, il 7 febbraio 1942, l'uccisione
nella zona di Banja Luka di 2.750 serbi
ortodossi fra cui 250 bambini, in sole
dieci ore. Se ne vantò durante il processo
che subì in Jugoslavia dopo la guerra. Il
Vaticano si limitò a sospenderlo a
divinis.
La maggior parte dei massacri, oltre che
nei campi di sterminio, avvenne, ad opera
di bande ustascia comandate da preti e
frati cattolici, nelle strade, nei
villaggi, ovunque sotto gli occhi di
tutti. Fra le vittime anche
74.762 bambini, da quelli in fasce
fino a quelli di 14 anni.
Durante la sua visita in Bosnia
(22.06.2002) papa Giovanni Paolo II, dopo
aver beatificato monsignor Stepinac,
arcivescovo di Zagabria, di cui esistono
le prove della complicità con i crimini
degli ustascia, chiese pubblicamente
perdono per queste colpe commesse ‘dai
figli della Chiesa Cattolica’. Solo in
Italia non se ne è saputo niente. Cosi è
rimasta nascosta l'intera vicenda del
lager di Jasenovac, la Auschwitz dei
Balcani.
Bibliografia
Minima: Marco Aurelio RIVELLI, L’arcivescovo
del genocidio. Monsignor Stepinac, il
Vaticano e la dittatura ustascia in
Croazia 1941-45, Milano
1999).
[Sul tema dei crimini ustascia
raccomandiamo la consultazione della
documentazione riportata alla nostra
pagina https://www.cnj.it/documentazione/ustascia1941.htm
(CNJ-onlus)]
Per
informazioni:
Primo Teatro: 3480332347 – 0804058479
e- mail: info @ primoteatro.it
E'
possibile visionare una demo dello
spettacolo su
www.primoteatro.it o al link http://www.youtube.com/watch?v=-Ed3fZGfK4w
LE
RAPPRESENTAZIONI
Bari, 25
gennaio 2017
Piccolo Teatro "E. Dattoma", strada
privata Borrelli
Jasenovac - racconto di un
silenzio
1941-45: l’infernale dittatura Ustascia in
Jugoslavia
di e con Dino Parrotta
= SCHEDA DELLO
SPETTACOLO (PDF) =
Conversano (Ba),
24 aprile 2015
c/o La Casa delle Arti, Via Donato Jaia 14
in occasione del 70° anniversario della
Liberazione
l'Associazione Culturale "Luciano Locaputo"
organizza lo spettacolo
Jasenovac - omelia di un silenzio
1941-45: l’infernale dittatura Ustascia in
Jugoslavia
Spettacolo per attore solo e video – di e
con Dino Parrotta -
Compagnia Primo Teatro
= VAI ALLA
SCHEDA DELLO SPETTACOLO =
Bergamo, marzo 2011
28 marzo Clock
Tower
– Treviglio
- ore 21,30
30 marzo
Ass.Cult.le Bobo – Ponteranica
- ore 21,30
Jasenovac
- omelia di un silenzio
Spettacolo per attore solo e video –
Compagnia Primo Teatro
1941-45: l’infernale dittatura Ustascia in
Jugoslavia
In collaborazione con Ass.ne Clt.le “Most za
Beograd” e “Isola che non c’è”
= VAI ALLA
SCHEDA DELLO SPETTACOLO =
Bologna, 1
giugno 2011
Nell'ambito
del
Festival Sociale
delle Culture Antifasciste 2010 - http://2010.fest-antifa.net/
Tavolo
tematico "STORIA E MEMORIA" - IL
CASO JUGOSLAVO
ore 21:30 RAPPRESENTAZIONE
TEATRALE
JASENOVAC
- OMELIA DI UN SILENZIO
spettacolo
per attore solo e video
di e con
Dino Parrotta
Compagnia Primo Teatro - in collaborazione
con Associazioni “Mosta za Beograd”
e “L’isola che non c’è”
Uno
spettacolo per attore solo e video che,
attraverso la pluralità dei linguaggi
espressivi, una raccolta di
testimonianze, documenti, dichiarazioni
delle vittime e video originali
dell’epoca, vuole offrire un momento di
riflessione su una delle pagine più
terribili della seconda guerra mondiale:
il campo di sterminio per ebrei, serbi e
zingari di Jasenovac, dove il movimento
nazionalista cattolico croato /Ustasa/
trucidò circa 700.000 persone.
E'
possibile visionare una demo dello
spettacolo su http://www.primoteatro.it
o al
link http://www.youtube.com/watch?v=-Ed3fZGfK4w
= VAI ALLA
SCHEDA DELLO SPETTACOLO =
Roma, 25
febbraio 2010
|
Progetto:
"Amnesie del terzo millennio"
Evento:
"Il colonialismo nazifascista nei
Balcani - storia di un genocidio
rimosso"
organizzato da
"Lavori in Corso" dell'università di Roma -
Tor Vergata
Programma:
ore 14.30
incontro con
i ricercatori storici Alessandra
Kersevan e Sandi Volk
presso
l'aula T12B della facoltà di Lettere e
Filosofia dell'università di Roma - Tor
Vergata
ore 20,00
“Jasenovac – omelia di un
silenzio”
spettacolo
per attore solo e video
di e con Dino Parrotta
Compagnia Primo Teatro
in
collaborazione con Associazioni
“Mosta za Beograd” e “L’isola che non c’è”
luogo:
Auditorium della Facoltà di Lettere e
Filosfia dell'università di Roma - Tor
Vergata, via Columbia 1
ingresso: a sottoscrizione (2 euro) o
comprensivo di cena sociale (5 euro)
recapiti: 06-72595203 /// 06-72597771
sito web: http://clic.noblogs.org
- www.primoteatro.it
|
Bari, 27-28 gennaio 2010
|
JASENOVAC –
lo spettacolo multi linguaggio per
scuotere le coscienze
La conferenza stampa di presentazione si
terrà a Bari presso il Museo Storico Civico
il 25 gennaio alle ore 12:00.
Si terrà a
Bari il 27 e il 28 gennaio, presso
l’*Auditorium “La Vallisa“, “Jasenovac –
omelia di un silenzio” di e con Dino
Parrotta: uno spettacolo per attore solo e
video che, attraverso la pluralità dei
linguaggi espressivi, una raccolta di
testimonianze, documenti, dichiarazioni
delle vittime e video originali
dell’epoca, vuole offrire un momento di
riflessione su una delle pagine più
terribili della seconda guerra mondiale:
il campo di sterminio per ebrei,
ortodossi, serbi e zingari di Jasenovac,
dove il movimento nazionalista cattolico
croato /Ustasa/ trucidò circa 700.000.
---
La Compagnia Teatrale “Primo Teatro”,
le Associazioni Culturali “Most
za Beograd”, “L’isola che non c’è”;
con il patrocinio della *Regione Puglia-
Assessorato al Mediterraneo e
del Comune di Bari, I.P.S.A.I.C Puglia e
in collaborazione con la
Biblioteca Multimediale del Consiglio
Regionale della Puglia
INVITANO
lunedì 25
gennaio 2010
ore 12:00
alla
conferenza stampa di presentazione dello
spettacolo
“JASENOVAC
– omelia di un silenzio”
di e con
Dino Parrotta
presso il
Museo Storico Civico di Bari
Strada Sagges, 13 – Bari
Alla presentazione saranno presenti:
Prof. Vito Antonio Leuzzi
(direttore I.P.S.A.I.C.)
Prof. Andrea Catone
(storico e presidente A.C. Most za
Beograd)
Dino Parrotta
(regista compagnia teatrale Primo Teatro)
---
Piccola Bottega Popolare
Piazza G. Matteotti, 12 - 70011 Alberobello
(BA)
tel. 3398987178 - ufficiostampa @
piccolabottegapopolare.it
---
JASENOVAC
omelia
di un silenzio
1941-45:
l’infernale dittatura Ustasa in Jugoslavia
27 e 28 gennaio
2010
Ore 21,00
Auditorium “La
Vallisa”
Piazza
Ferrarese, 4 Bari
Ingresso libero
Compagnia Teatrale Primo Teatro in
collaborazione con le Associazioni
Culturali “Most za
Beograd” e “L’Isola che non c’è”
Con il Patrocinio della Regione
Puglia- Assessorato al Mediterraneo e del
Comune di Bari; I.P.S.A.I.C Puglia
|
Putignano (BA), 11 febbraio 2009
|
ORE 21.00
(botteghino 20.30)
CINEMA MARGHERITA
(INGRESSO: 7,00 Euro)
JASENOVAC,
OMELIA DI UN SILENZIO
È
disponibile la mostra «Erano
solo bambini. Jasenovac: Serbi, ebrei e
rom nella "Auschwitz dei Balcani"». La
mostra – 47 pannelli del formato 60x85 – è
stata realizzata dal Museo delle
vittime del genocidio di Belgrado
in lingua serbo-croata e racconta la storia
di oltre 19.000 bambini che perirono
nell’inferno del campo di sterminio. La
associazione Most za Beograd, con la
collaborazione della compianta prof.
Svetlana Stipcevic della cattedra di
serbo-croato della Facoltà di Lingue e
Letterature straniere dell’Università di
Bari l’ha tradotta in italiano e
riorganizzata parzialmente dal punto di
vista grafico, presentandola nel
gennaio-febbraio 2007, grazie al patrocinio
delle amministrazioni comunale e provinciale
di Bari, come di altri soggetti quali il
consolato di Serbia, nella sala Murat di
Bari. Alla
conferenza di presentazione, alla presenza
di un foltissimo pubblico, si tennero,
introdotte e coordinate da Andrea Catone,
le relazioni scientifiche di due storici
del Museo
delle vittime del genocidio di
Belgrado, i professori Jovan Mirković e
Dragan Cvetković, nonché quelle del prof.
Luciano Canfora, della prof. Svetlana
Stipcević, del prof. Antonio Leuzzi
(Istituto di Storia dell'antifascismo e
dell'Italia contemporanea). Alcuni
interventi sono disponibili in rete grazie
al lavoro dei giornalisti di
Telestreet-Bari al sito
http://www.telestreetbari.it/content/view/268/15/.
Per l’occasione, fu stampato in italiano il
catalogo della mostra. Sono anche
disponibili dei video fornitici dal Museo di
Belgrado.
La mostra è stata poi presentata tra l'altro
a Napoli,
Trieste, Milano, Poggibonsi e Colle Val
d'Elsa (Siena), in alcuni centri della
provincia di Bari (2008: Gravina,
Putignano, 2009: Andria) in
collaborazione con amministrazioni comunali
e/o istituti scolastici e associazioni.
|
Most za Beograd – Un ponte per
Belgrado in terra di Bari
Associazione culturale di solidarietà
con le popolazioni jugoslave
via Abbrescia 97, 70121
BARI.
most.za.beograd@libero.it
- conto corrente postale n. 13087754 -
CF:93242490725 |
L’associazione
opera per la diffusione di una cultura
critica della guerra e il riavvicinamento
tra i popoli con culture, etnie, religioni
ed usanze diverse al fine di una equa e
pacifica convivenza. Si impegna per la
diffusione di un forte senso di solidarietà
nei confronti della popolazione jugoslava e
degli altri popoli vittime della guerra.
Ripudia la guerra come mezzo di risoluzione
delle controversie internazionali.
In particolare l’associazione:
- promuove, attraverso raccolte di fondi e
donazioni iniziative di solidarietà nei
confronti delle vittime della guerra nel
campo sanitario, scolastico, alimentare e in
ogni altro campo.
- promuove iniziative di sostegno a distanza
di bambini jugoslavi
- promuove iniziative di gemellaggio tra
enti locali italiani e jugoslavi, tra scuole
italiane e jugoslave
- promuove scambi culturali e di amicizia
verso il popolo jugoslavo
- promuove iniziative di conoscenza della
storia e della cultura jugoslave
|
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