Coordinamento
Nazionale per la Jugoslavia
Segnalazione
iniziativa
10
febbraio: ricordare…ricordare
tutto!
I tragici fatti delle foibe del settembre-ottobre ’43 e
maggio ’45,
per il ricordo dei quali è stata istituita nel 2004 un’apposita
“giornata del
ricordo”, si spiegano considerando ciò che su quelle terre del confine
orientale è accaduto dalla fine della prima guerra mondiale. Le azioni delle squadracce fasciste
contro centri culturali di lingua diversa dall’italiano, sedi
sindacali,
cooperative agricole, giornali operai, militanti politici e cittadini
“slavi”.
Il discorso di Mussolini a Pola
del 1920 sulla
“razza slava” quale razza «inferiore e barbara» da colpire. La chiusura delle
scuole slovene e croate, i licenziamenti, gli espropri,
l’italianizzazione
forzata, imposti dal regime durante il ventennio. E
poi, dalla primavera del ’41, la guerra d’aggressione,
l’occupazione militare di diversi territori della Jugoslavia (Lubiana
fu fatta
provincia d’Italia), la confisca dei beni e la distruzione delle
abitazioni, i
massacri dei civili, la loro
deportazione in campi di
concentramento. Tutto questo è alla base dell’odio popolare e della
rivolta nei
confronti dell’Italia fascista. Fino alle vendette e agli eccessi, agli
episodi
di giustizia sommaria, all’eliminazione nelle foibe. Che ha riguardato
non
“decine di migliaia di italiani” ma circa cinquecento di loro, in gran
parte
militari, capi fascisti, dirigenti e funzionari dell’amministrazione
italiana
occupante, collaborazionisti. In occasione del 10 febbraio
del 2006 e del 2007 lo Stato italiano ha concesso onorificenze alla
memoria di
alcuni di loro, almeno alcuni, come p.e. Vincenzo Serrentino, chiari
criminali
fascisti. La Repubblica Italiana nata dalla Resistenza dovrebbe invece
essere
riconoscente ai quarantamila
soldati italiani che
l’indomani dell’ 8 settembre ’43
scelsero di combattere nelle file dell’Esercito Popolare di
Liberazione
jugoslavo, e in particolare a coloro che diedero la vita in quell’epica
lotta
nei Balcani, col loro sacrificio riscattando l’Italia dall’onta in cui
il
fascismo l’aveva gettata.
10 febbraio 2008 Parma Auditorium Toscanini (via
Cuneo
3)
ore15 conferenza di Costantino
Di Sante Presidente
dell’ Istituto
Storico della Resistenza di Ascoli
Piceno, sul tema «L’occupazione fascista e il lun-
go
dopoguerra al confine orientale. Violenze, crimini, foibe, deportazioni»
ore16 proiezione de
“L’occupazione
in 26 immagini” film
di Lordan
Zafranovic presentato da Tamara
Bellone
del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia
COMITATO
ANTIFASCISTA E PER
LA MEMORIA STORICA – PARMA
Aderiscono: red. «Critica e
Conflitto», red. «Dalla parte del torto»,
Ateneo Libertario, A.N.P.P.I.A., Comitato Cittadino Antirazzista,
C.I.A.C.
(Centro Imm. Asilo e Coop.), Associazione «Primula Rossa», Laboratorio
antagonista «Le radici e le ali» (Langhirano), Liberacittadinanza-sede
di
Parma, Giovani Comunisti, Fed. Giov. Comunisti Italiani, Partito della
Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Partito dei Comunisti
Italiani,
Partito Marx-Lenin. It., Associazione
d’Amicizia Italia-Cuba, Coord. Naz. per la
Jugoslavia
c.i.p. via
Testi Parma –
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Nazionale per la Jugoslavia - onlus
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