Jugoinfo

> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1079

UCK E MACEDONIA di Michel Collon
( traduzione di C. Bettio, Padova; una sintesi del documento
e' apparsa su "Il Manifesto" ed e' stata da noi redistribuita:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1036
L'originale inglese si puo' leggere ad esempio su:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/851 )


---


Rassegna articoli dal sito "Emperor's Clothes"

REVIEW OF ARTICLES ON THE SITUATION
IN THE FORMER YUGOSLAV REPUBLIC OF MAKEDONIJA
AND IN KOS-MET, DUE TO N.A.T.O.-SUPPORTED TERRORISM:


> http://emperors-clothes.com/articles/choss/ploy.htm

MACEDONIA: WASHINGTON'S MILITARY-INTELLIGENCE PLOY
by Michel Chossudovsky [17 June 2001]


> http://www.emperors-clothes.com/petition/defend.htm

A declaration issued by the International Committee to Defend
Slobodan Milosevic (ICDSM):
Defend the Former Yugoslav Republic of Macedonia
from Lies and Terror! (Belgrade, June 17, 2001)


> http://www.emperors-clothes.com/misc/savethe-a2.htm

What NATO Occupation Would Mean For Macedonians
by Jared Israel [18 June 2001]


> http://emperors-clothes.com/interviews/strategy.htm

"WHAT'S BEHIND KLA STRATEGY IN THE BALKANS?"
Jared Israel interviews Kosovo historian Chedomir Pralinchevich
[25 May 2001]
Is there something about ethnic Albanian culture and history that
enables the
terrorist Kosovo Liberation Army to establish a base among ordinary
people?
Offers an explanation of many mysteries such as why the KLA targets
Albanians
in Macedonia.


> http://emperors-clothes.com/letters/amessage.htm

"MESSAGE FROM MACEDONIA" [15 June 2001]
A reader from Skopje, the Macedonian capital, blasts media
disinformation and
reveals the r�sum�s of terrorist leaders.


> http://emperors-clothes.com/articles/choss/pipe.htm

"AMERICA AT WAR IN MACEDONIA"
by Michel Chossudovsky [14 June 2001]
Prof. Chossudovsky presents evidence that the Macedonian crisis results
from
a schism between the U.S. and Germany, with the former sponsoring the
KLA and
destabilizing Macedonia to guarantee control of the Corridor 8 trade
route
and a critical oil pipeline.


> http://emperors-clothes.com/mac/times.htm

"SORRY, VIRGINIA, BUT THEY ARE NATO TROOPS, NOT 'REBELS'"
by Jared Israel [13 June 2001]
Research by Rick Rozoff, George Thompson and Max Sinclair.
Using pro-NATO media sources, Israel argues that the U.S. and NATO
junior
partners are behind the KLA attack on Macedonia and that the ultimate
target
of U.S. strategy is the former Soviet Union.


> http://emperors-clothes.com/mac/poisin.htm

"TERRORIST 'REBELS' THREATEN CATASTROPHIC CRIMES IN MACEDONIA"
[11 June 2001] This article is related to the call for help from the
Macedonian town of KUMANOVO (posted below). Humanitarian terrorists are
threatening to unleash eco-disaster.


> http://emperors-clothes.com/mac/mac.htm

"100,000 MACEDONIANS HELD HOSTAGE BY ALBANIAN TERRORISTS"
[8 June 2001]
An eyewitness account from KUMANOVO, the northern Macedonian city whose
water supply has been seized by KLA terrorists.


> http://emperors-clothes.com/articles/treanor/hrw.htm

"WHY 'HUMAN RIGHTS WATCH' IS GUNNING FOR MACEDONIA"
by Jared Israel. [3 June 2001].
Human Rights Watch, seen by many as an idealistic activist group, is
focusing on Macedonia. Mr. Israel argues that HRW is used by the U.S.
Establishment to soften up countries which Washington wishes to
destabilize.
The article includes Paul Treanor's mind-boggling look at who actually
runs
HRW. Hint: it's not a bunch of college kids and a civil rights attorney.


> http://emperors-clothes.com/articles/Johnstone/fic.htm

"ALBANIANS IN MACEDONIA: FACTS AND FICTIONS"
by Diana Johnstone [30 May 2001]
Ms. Johnstone demolishes the "we're rebelling because we're oppressed"
claims.
Israel disputes the notion that an Albanian terrorist tail wags the U.S.
dog.


> http://emperors-clothes.com/articles/jared/nocrime.htm

"TERRORISM AGAINST SERBIA IS NO CRIME"
by Jared Israel and Rick Rozoff [25 May 2001]
NATO released about 450 'captured' KLA terrorists in time for them to
attack
Macedonia. Are they nuts? Or is there strategy in their madness?


> http://emperors-clothes.com/docs/maced2.htm

"MACEDONIAN GOVERNMENT ACCUSES U.S., GERMANY" [19 March 2001]
Macedonian leaders say the U.S. and Germany are in cahoots sponsoring
the KLA.


> http://emperors-clothes.com/articles/jared/gentle.htm

"GENTLE REIGN: WASHINGTON MAKES IT PERFECTLY CLEAR IN KOSOVO &
MACEDONIA"
by Jared Israel [17 March 2001]
A close look at the relationship between the U.S. military in Kosovo and
the KLA finds it to be a) unusual and b) entirely illegal: Washington is
sponsoring terrorism.


> http://emperors-clothes.com/articles/jared/expan.htm

"KLA ATTACKS EVERYONE. MEDIA ATTACKS... MILOSHEVICH?"
by Jared Israel [2 March 2001]
Media coverage of KLA terrorism against Macedonia and southern Serbia
uncovers the real culprit, now and forever: Slobodan Miloshevich! Our
editor walks down memory lane, examining a decade of slander against the
Yugoslav leader and finds the whole thing... ludicrous.


> http://emperors-clothes.com/docs/train.htm

"'WE DENIED TRAINING THE KLA? OH. WE LIED.'" [18 March 2001]
'Sunday Times' articles reveals another Anglo-U.S./KLA link. At the end
of
this post is a useful (partial) list of relevant articles.


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Data: 21/06/2001 17:43
Da: Olgica Andric
A: jugocoord@...
Oggetto: La privatizzazione dell'Universit�

La privatizzazione dell�Universit� in Serbia

di Olgica Andric

Sia nella vecchia Jugoslavia socialista, sia in tempi pi� recenti, era
rispettato un principio fondamentale: il diritto all�educazione
gratuita per tutti. Cos�, le scuole principali sono obbligatorie e
durano otto anni, e chi non rispetta questa regola viene processato
secondo la legge.
Le scuole medie e i licei, che coincidono alle scuole superiori in
Italia, non sono obbligatorie, ma anch'esse sono gratuite e in questo
modo si offre la possibilit� di studiare a tutti quelli che lo
vogliano. Anche l�Universit� dovrebbe essere gratuita, ma come
si �rispetta� questa regola lo vedremo in seguito.
Negli ultimi anni, dopo il crollo del Muro di Berlino e col isfacimento
dei sistemi un tempo socialisti, in Jugoslavia ha inizio un graduale
processo di privatizzazione degli enti pubblici, innescato dai diktat
del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Sorgono le
prime scuole private, ma lo Stato riesce, in qualche modo, a mantenere
il primato della pubblica istruzione: cos�, le strutture
per 'educazione di base e obbligatoria restano statali, mentre le
scuole private sono prevalentemente specifiche: istituti per lo studio
di lingue straniere, corsi di specializzazione, scuole di musica,
scuole artistiche.
L�Universit� era aperta a tutti quelli che erano in grado di seguirla e
superare gli esami. La classificazione veniva stabilita valutando i
risultati ottenuti nella scuola media e nel test d�iscrizione. Agli
studenti lo Stato garantiva numerose tutele: l�alloggio presso le Case
dello studente, l�uso delle mense e, soprattutto, la frequenza gratuita
dei corsi universitari.
Ma, visto che le iscrizioni alle Universit� aumentavano anno dopo anno
e lo Stato � indebolito dal pesante debito estero e dalle pressioni
internazionali (divenute anche embargo) - non poteva garantire un
contributo a tutti gli studenti. E� stata, quindi, inventata una nuova
categoria di studenti, soggetta al pagamento parziale dei costi di
frequenza. Attraverso un meccanismo fondato sulla meritocrazia, veniva
individuata questa categoria sulla base dei risultati conseguiti nel
test d�ingresso. I costi erano, in qualche modo, adeguati al costo
della vita e al reddito annuale.
L�ultima generazione di studenti che � iscritta all�Universit� con
queste regole � quella del �98. Un anno dopo, subito dopo l�aggressione
della Nato contro la Federazione Jugoslava, lo Stato decide di abolire
i test d�ingresso e di permettere a tutti di iscriversi all�Universit�
desiderata, ma si inventa ancora una nuova categoria degli studenti:
quelli che finanziano da soli i loro studi. Questo per� andava a
scontrarsi con una pubblica amministrazione in via di disfacimento: i
gruppi e i dipartimenti diventano numerosi, le classi richiedono pi�
insegnanti, ma il personale a volte viene scelto con criteri
clientelari, non riuscendo cos� a soddisfare i programmi di lavoro
previsti dalle cattedre e dipartimenti. I passi fatti negli ultimi
quattro anni ci fanno comprendere come l�educazione pubblica in
Jugoslavia si stia incamminando sulla strada della privatizzazione
selvaggia. Le Universit� statali, da un po� di tempo a questa parte,
hanno trovato come concorrenti diverse Universit� private: a Belgrado,
ad esempio, c�� una nota struttura privata diretta dai fratelli Karic,
magnati dell�emittenza televisiva (una sorta di Berlusconi serbi) e
bancari. Quest' universit� offre corsi di formazione che prendono a
modello quelli delle pi� noti Atenei mondiali. Per iscriversi basta
avere soldi e la volont� di conseguire una laurea senza sforzarsi
troppo negli studi. Un'altra istituzione scolastica privata �
l�Accademia dello sport, creata apposta per i futuri allenatori delle
varie discipline.
Nel 1998 appare una nuova legge sull�Universit�, proposta e votata dai
deputati del Partito radicale serbo. La legge prevedeva una serie di
benefici agli studenti che ottengono buoni risultati, ma la legge non
fu applicata nel suo complesso, trovando numerosi ostacoli
nelle �baronie� universitarie. Tra l�altro, quella legge prevedeva la
possibilit� di disputare gli esami ogni mese, facilitando la
pianificazione degli studi.
Da quest�anno, invece, chi vuole iscriversi all�Universit� e non � cos�
bravo da poter occupare un posto alto nella graduatoria d�accesso,
dovr� rimboccarsi le maniche. Anche se non diretta, la privatizzazione
dell�Universit� in Serbia tende a seguire gli modelli europei,
fortemente condizionati dall�ingresso nell�UE e dalla globalizzazione
neoliberista. La categoria degli studenti che pagano parzialmente gli
studi non esiste pi�. Quelli meno bravi devono pagare la somma
stabilita dall�Universit�. E, a partire da questo mese, alle Universit�
serbe � stato chiesto di assorbire 35.000 dei nuovi studenti e,
assurdamente, di elevare il costo degli studi ad un a cifra che va da
1.500.000 fino ai 3.000.000 l�anno. Un prezzo improponibile, dato che
lo stipendio medio mensile di un cittadino serbo si aggira sulle
150.000 lire!
Queste somme hanno sorpreso, naturalmente, sia i futuri studenti che le
loro famiglie, oltre a provocare tantissime proteste. Il Ministero
dell�educazione, saldamente in mano alla destra del DOS, ha dato la via
libera al processo di �autonomia� delle Universit� (un po� come avviene
anche in Italia), permettendo loro stabilire i prezzi dello studio.
Gli studenti scontenti hanno reagito subito, mobilitandosi per
difendere i propri diritti.
Hanno dovuto prendere posizione contro questo provvedimento, inviso
alla stragrande maggioranza della popolazione serba, anche quei gruppi
che avevano assicurato il loro appoggio al DOS contro il governo
socialista di Milosevic. La presidentessa dell� �Unione degli studenti�
(organizzazione legata al potere attuale e considerata vicina al
movimento �Otpor�) di Belgrado, Kristina Vujicic, ha commentato in
questo modo l�attuale situazione: <<Le facolt� si sono trovate in un
circolo vizioso; il Ministero ha permesso loro stabilire i prezzi dello
studio, senza affermare quanti soldi servano per finanziare le
istituzioni scolastiche dalla cassa statale. Cos� si � creata questa
situazione.
Perch� dovremo pagare i prezzi alti dello studio se sappiamo bene che
la qualit� delle lezioni � molto bassa, le facolt� sono organizzate
male senza le condizioni per svolgere i processi didattici e le riviste
specialistiche e i computer sono un sogno. Tutto � stato stabilito in
un modo poco serio e quelli che soffrono alla fine sono studenti>>.
Ma questa affermazione bisogna essere analizzata dal punto di vista
critico, visto che la Vujicic � stata colei che prometteva agli
studenti, in caso di vittoria dei suoi alleati, la modernizzazione
delle Facolt�, biblioteche multimediali e altre promesse. Con quali
mezzi finanziari? Adesso sembra che gli sponsor dell�Otpor provenienti
dall�Usa abbiano dimenticato le loro creature, pensando ad priorit� pi�
importanti.
Gli studenti commentano queste nuove regole e sono convinti che d�ora
in poi potranno iscriversi all�Universit� soltanto i figli dei nuovi
ricchi. L�insoddisfazione � presente in tutte le facolt� e tutti
pensano di essere coinvolti in una grande congiura, ordita dalle
potenze straniere. Quest'umore si � notato anche alla riunione del
Comitato dell�Universit� di Belgrado, dove � stato presente anche il
Ministro Ga�o Kne�evic.
Un�occasione nella quale la rettrice dell�Universit� di Belgrado ha
dichiarato: <<L�Universit� � trascurata, non se ne rende conto n� il
Governo n� i Ministeri, non abbiamo i mezzi finanziari per un normale
processo formativo, per la pubblicazione del materiale scolastico e per
la collaborazione internazionale, dobbiamo trovare da soli i modi per
sopravvivere>>.
Questi problemi non si ponevano prima, ma la voglia dell�integrazione
nell�Europa e la necessit� di privatizzare gli enti pubblici ha creato
le difficolt� insuperabili. La regola �scuola gratuita per tutti� non
esiste pi�. Chi vuole studiare deve pagare il prezzo pi� alto rispetto
anche alle Universit� in Italia e, considerando la bassa qualit� della
didattica, � logico che i giovani scelgano di iscriversi alle
Universit� estere, a parit� di costo. La forte Universit� jugoslava dei
decenni precedenti si � persa nel vento dell�integrazione europea.
Purtroppo, gli effetti negativi sono tantissimi, e il prezzo non
coincide con la qualit�. E si pone una domanda logica: vale la pena
sprecare tanti anni e tanti soldi per lo studio all�Universit� quando
n� le Universit� n� lo Stato garantiscono ai futuri laureati il lavoro
sicuro e l�assunzione agli enti pubblici?

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Partito Socialista della Serbia / Socijalisticka Partija Srbije

LE FOTOGRAFIE DELLA GRANDE DIMOSTRAZIONE
DEL 16 GIUGNO 2001 A BELGRADO

FOTOGRAFIJE SA VELIKOG NARODNOG MITINGA
16. JUNA 2001. GODINE U PRISUSTVU 50.000 GRA�ANA

> http://www.sps.org.yu/index-ie.htm

> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1083

21. jun 2001.
Poseta Amfilohija Radovi�a predsedniku SPS-a Slobodanu Milo�evi�u...
KONFUZIJA U SAVEZNOJ SKUP�TINI...

20. jun 2001.
SAOP�TENJE -Povodom napada na Vojsku SRJ...
SAOP�TENJE -Povodom odlaganja posete Karle Del Ponte Beogradu...

17. jun 2001.
O NARODNOM MITINGU NA VANREDNOJ KONFERENCIJI ZA �TAMPU...

12. jun 2001.
SAOP�TENJE -POZIV NA NARODNI MITING...

> http://www.sps.org.yu/aktuelno/index.html

--- SUL SITO "EMPEROR'S CLOTHES" ---

> http://emperors-clothes.com/petition/black.htm

Saturday, June 16th, about 50,000 people rallied and marched through
the cheering streets of Belgrade. Afterwards, the ICDSM, sponsor of
the 'FREE MILOSEVIC!' petition, met and endorsed Lawyer Chris Black's
findings. Black had interviewed Mr. Milosevic, his lawyers, and also
prosecutors, who frankly stated: "We have no evidence. We're doing what
the U.S. wants..." Outrage to Justice: The Case Against Slobodan
Milosevic

> http://emperors-clothes.com/petition/black.htm

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