Jugoinfo

IZJAVA HRVATSKIH SOCIJALISTA

Jugoslavija je vec 50 godina svijetska senzacija. Marsala Tita, vodju
jugoslavenskih partizana, Hitler je proglasio "ratnim zlocincem", i
raspisao nagradu za njegovo hvatanje. Staljin je iskljucio Jugoslaviju
iz Socijalistickog bloka, kao "kapitalisticku drzavu". Klinton je
proglasio predsjednika Jugoslavije Milosevica "ratnim zlocincem" i
raspisao nagradu od 5 miliona dolara za njegovo hvatanje. NATO pakt
je , tri mjeseca bombardovao i spaljivao Jugoslaviju kao "vjestacku
tvorevinu i tamnicu naroda" i t.sl.
Kakav je to bauk i zagonetna drzava Jugoslavija koju napadaju i Zapad i
Istok i hoce da je uklone sa politicke karte svijeta ? Istiniti odgovor
daje sama povijest : Masovne socijalisticke revolucije 20 vijeka,
potpuni raspad kolonijalnog sistema, Prvi i Drugi svijetski rat, velika
ekonomska kriza tridesetih godina itd, svijedoce o protivrijecnosti
savremenog svijeta. Dakle na svijetskoj sceni se danas bore dva procesa
koji se iskljucuju i negiraju, a oni su jedine dvije mogucnosti za
izlaz iz situacije. Covjecanstvo je na sudbonosnoj prekretnici i
dilemi : Ili socijalisticka buducnost ili prezivjeli kapitalisticki
sistem, jer treceg izlaza nema !
Ako otudjeni covjek ne vlada svojim bicima, nestat ce sa Zemlje,
dramaticno opominju Hegel i Marks, genijalni ljudi i tvorci
Dijalekticke nauke. Jugoslavija je prva u povijesti predala fabrike na
upravljanje radnicima i omogucila covjeku da vlada bicima. Dakle,
Jugoslavija je stvorila novu, Socijalisticku zajednicu ravnopravnosti,
jednakosti ljudi, koji ne cekaju, vec socijalizam u praksi, gdje se
razotudjuju i humaniziraju kao drustvena bica. Kad je NATO pakt,
ultimativno zahtjevao ulazak na Kosovo, Milosevic je proevo referendum,
na kome se cijela Jugoslavija izjasnila protiv prijetnji NATO pakta.
Boreci se za socijalisticku Jugoslaviju, Milosevic u praksi dokazuje da
shvata Dijalekticku nauku i vrijeme u kome zivi.

Medjutim, otudjeni covjek s kojim vladaju njegova bica : novac, drzava,
nacija, religija, tradicija itd, hoce danas da unisti Jugoslaviju i
sebe, jer ne razumije Dijalekticku nauku. On ne shvata povijest i
tragicnu istinu da danas u svijetu umire od gladi 50 miliona ljudi, dok
se za naoruzanje trosi 500 milijardi dolara. Proglasavanjem
Jugoslavije "vestackom tvorevinom i tamnicom naroda ", on samo
svijedoci svoj duhovni i moralni slom otudjenog covjeka gradjanskog
drustva. Dakle u Jugoslaviji se vodi sudbonosni rat covjecanstva
izmedju nauke i nenaucne politike otudjenog covjeka koji hoce,
brutalnom silom NATO pakta, da zaustavi socijalisticki preobrazaj
suvremenog svijeta gurajuci covjecanstvo u opcu katastrofu.
Pozivamo sve Socijalisticke partije da dignu svoj glas i zahtijevaju
hitno povlacenje NATO pakta iz Jugoslavije i da SAD - osnivac NATO
pakta, postuju suverenitet i integritet Jugoslavije. Da se odmah pusti
iz zatvora Slobodan Milosevic predsjednik SPS, koji se neumorno bori za
socijalisticku buducnost covijeka.
Agresija na Jugoslaviju je genocidni zlocin, zlocin protiv svijetskog
mira i buducnosti covijeka i najveca sramota i ponizenje Evrope,
kolijevke svijetske kulture i civilizacije.

Grupa clanova Socijalisticke
Radnicke Partije Hrvatske
is Istre, 4.2001

DICHIARAZIONE DEI SOCIALISTI CROATI

La Jugoslavia e' gia' da 50 anni un fenomeno mondiale. Hitler defini'
il Maresciallo Tito, capo dei partigiani jugoslavi, "criminale di
guerra", ed impose una taglia per la sua cattura. Stalin escluse la
Jugoslavia dal campo socialista, definendola "paese capitalista".
Clinton ha definito il presidente della Jugoslavia Slobodan
Milosevic "criminale di guerra" ed ha imposto una taglia di 5 milioni
di dollari per il suo arresto [gia' nel 1999, ndT]. Il patto NATO per
tre mesi ha bombardato e devastato la Jugoslavia, in quanto "creazione
artificiale" e "prigione dei popoli", e cosi' via.
Cosa e' questo ba-bau, questo fantomatico paese detto Jugoslavia, che
viene attaccato da Occidente e da Oriente, e che vogliono cancellare
dalle mappe politiche del mondo ? La vera risposta puo' darla solamente
la storia : le rivoluzioni socialiste di massa del XX secolo, il crollo
definitivo del sistema coloniale, la prima e la seconda Guerra
mondiale, la grande crisi economica degli anni Trenta, e cosi' via,
tutto questo testimonia la contraddizione del mondo contemporaneo.
Dunque sulla odierna scena mondiale si scontrano due processi che si
escludono e negano a vicenda, e che sono le uniche due possibilita' per
uscire da questa situazione. L'umanita' e' posta di fronte ad un bivio
e dilemma decisivo : o un futuro socialista oppure la sopravvivenza del
sistema capitalista, poiche' non e' data una terza via !
Se l'individuo alienato non ha il controllo sulla sua esistenza, esso
e' destinato a scomparire dalla faccia della terra, come hanno previsto
drammaticamente Hegel e Marx, uomini geniali ed artefici della scienza
dialettica. La Jugoslavia, per prima nella storia, ha consegnato il
controllo delle fabbriche alla gestione operaia ed ha consentito
all'uomo di essere padrone della sua esistenza [attraverso la
autogestione, ndT]. La Jugoslavia dunque per prima ha creato una
comunita' socialista di parita' ed eguaglianza tra gli uomini, che non
aspettano bensi' costruiscono il socialismo nella pratica,
riconoscendosi ed umanizzandosi nel loro essere sociale.
Quando la NATO ha richiesto con un ultimatum di entrare nel Kosovo,
Milosevic ha indetto un referendum nel quale tutta la Jugoslavia si e'
dichiarata contraria alle minacce della NATO. Lottando per la
Jugoslavia socialista Milosevic praticamente dimostra di comprendere la
scienza dialettica e la fase storica in cui vive.
Purtroppo l'individuo alienato, il cui essere e' governato dai soldi,
dallo Stato, dalla nazione, dalla religione, dalle tradizioni, e cosi'
via, vuole oggi distruggere la Jugoslavia e se stesso, perche' non
capisce la scienza dialettica. Esso non comprende la storia ne' la
tragica verita' che oggi nel mondo muoiono di fame 50 milioni di
persone mentre si spendono 500 miliardi di dollari per gli armamenti.
Dichiarando la Jugoslavia "una creazione artificiale" ed una "prigione
dei popoli", esso dimostra soltanto l'abiezione morale e spirituale
dovuta alla sua alienazione dalla societa'. Dunque in Jugoslavia si
conduce una guerra, decisiva per l'umanita', tra la scienza e la
politica a-scientifica dell'individuo alienato, che vuole fermare la
trasformazione socialista del mondo contemporaneo attraverso la forza
brutale della NATO, spingendo l'umanita' verso una catastrofe
generalizzata.
Invitiamo tutti i partiti socialisti ad alzare la propria voce
chiedendo l'immediato ritiro della NATO dalla Jugoslavia, che gli USA
quali fondatori della NATO rispettino la sovranita' e l'integrita'
della Jugoslavia, e che il presidente del Partito Socialista della
Serbia Slobodan Milosevic, instancabile combattente per un futuro
socialista dell'uomo, sia immediatamente rilasciato dal carcere.
L'aggressione alla Jugoslavia e' un crimine genocida contro la pace
mondiale ed il futuro dell'uomo, ed e' la piu' grande vergogna ed
umiliazione per l 'Europa, culla della cultura e civilta' mondiale.

Un gruppo di membri del
Partito Socialista Operaio della Croazia
in Istria, aprile 2001

---

Data: 15/03/2001 15:21
Da: "josipbroztito@..."
A: josipbroztito@...

Al Consiglio Comunale di Donji Lapac, Lika, Croazia

Avendo appreso della Vostra decisione di
ripristinare le denominazioni di vie e piazze
di Donji Lapac, esprimiamo grande soddisfazione.
Ci rallegriamo della scelta e speriamo che la Vostra
iniziativa segni una inversione di tendenza
in Croazia, dove troppi simboli della eroica Guerra
Popolare di Liberazione sono stati cancellati o fatti
oggetto di distruzione nell'ambito dell'offensiva
reazionaria e nazionalista degli anni passati.

Associazione Josip Broz Tito, Trieste, Italia
josipbroztito@...

Gradskom Vijecu Donji Lapac, Lika, Hrvatska

Saznanje o vasoj odluci kojom ulice grada Donjega Lapca
ponovo poprimaju stara imena ispunjava nas iskrenim
zadovoljstvom. Jako nas raduje vasa odluka i ispujava
nas nadom da vasa inicijativa oznacava prekretnicu u
Hrvatskoj, u kojoj su u zadnjih nekoliko godina vec
mnogi simboli herojske Narodno oslobodilacke borbe
izbrisani ili su postali ciljevi razaranja reakcionara i
nacionalista.

Drustvo Josip Broz Tito iz Trsta - Italija

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UNA DIETA PERSONALIZZATA PER EMMA BONINO?


Da "Il Manifesto" del 19 aprile 2001: "URANIO NEI CIBI"
<<Uno studio commissionato dalla Bbc su sedici persone che vivono in
Kosovo denuncia la presenza di uranio impoverito nella catena
alimentare. Lo studio, condotto dal professor
Nick Priest, dell'universit� di Londra, ha trovato la presenza di uranio
impoverito nelle urine delle persone analizzate. In Spagna, intanto, il
ministro della Difesa Federico Trillo
ha escluso la possibilit� di indennizzare 27 militari spagnoli morti di
cancro di ritorno dal Kosovo. Secondo il ministro, queste malattie non
si possono considerare come "infermit� professionali".>>


URANIO IMPOVERITO: DICHIARAZIONE DI EMMA BONINO
Roma, 7 marzo 2001. "Ora che anche gli scienziati cui si � appellata
l' Unione europea sono giunti alla conclusione (come gi� molti americani
ed alcuni autorevoli ma isolati colleghi italiani) che l'uranio
impoverito "non ha effetti rilevabili sulla salute umana" a livelli
limitati di esposizione (quali quelli registrati durante le operazioni
della Nato in Kossovo) dove sono finiti tutti coloro - politici,
giornalisti e presunti esperti di varia natura - che intorno alla
questione uranio impoverito misero in scena una irresponsabile
sceneggiata che confuse l'opinione pubblica e rischi� persino di
inquinare i rapporti fra l'Italia e la Nato e quelli fra l'Unione
europea e le nuove autorit� di Belgrado? ...>>


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PERCHE' I SERBI NON SI SUICIDANO TUTTI?


La Stampa 19/04/01
Dopo l�arresto del dittatore i serbi restano suoi prigionieri
Ma Milosevic non si uccide

(...) L�arresto l'abbiamo seguito tutti, con avidit�, grazie alle
dirette televisive. Abbiamo visto le immagini della villa, grande e
orribile - sembra un
bunker - dove si stava consumando il dramma. E non ci siamo neppure
persi i particolari di ci� che andava in onda, dai soldati che
circondavano
la reggia di Slobo alle cinque auto scure che nella notte si lanciavano
verso la prigione centrale di Belgrado...
Abbiamo ascoltato con estrema attenzione i telegiornali che ci
raccontavano ogni particolare della minaccia di Milosevic di uccidersi e
di
ammazzare i suoi familiari prima di arrendersi. Se qualcuno avesse avuto
dubbi sull'uomo, questa minaccia li ha chiariti. Se davvero intendesse
uccidersi, � affar suo. Ma solo un pazzo, un codardo o un opportunista
pu� minacciare di uccidere anche moglie e figlia.
Lo pu� fare solo un uomo che considera le vite di chi gli sta vicino uno
strumento da usare per raggiungere il proprio scopo. E poi ritira la
minaccia perch� vuole vivere. Quella notte tra sabato 31 marzo e
domenica 1� aprile (il pesce d'aprile!) il mondo intero voleva che
Milosevic si
suicidasse. Almeno, quel gesto avrebbe rivelato la sua colpevolezza.
Sarebbe stato pi� facile per tutti se Milosevic si fosse tolto la vita.
Ma lui non ha avuto il coraggio di compiere quel gesto e il mondo
continuer� a patire la sua presenza. I serbi innanzitutto. Forse
prenderanno il
denaro di cui hanno bisogno. Entreranno a far parte di importanti
associazioni europee e finalmente entreranno nel mondo normale,
passaggio di
cui hanno disperatamente bisogno. (...)
Milosevic resta un pericolo pubblico. Da quel punto di vista, i serbi
continuano a essere suoi prigionieri. Il dittatore ha tuttora in
mano il loro destino. Poveri serbi, potremmo dire.
Dopo tutto, essendo cos� bravi nell�autocommiserazione, forse meritano
un po' di piet�. (...)
Ci� che mi ha colpito � che quasi tutti l'hanno
abbandonato cos� velocemente, cos� in fretta! Come se lui fosse stato
l'unico colpevole e come se il suo arresto avesse lavato le loro
coscienze.
Inoltre, ci si dovrebbe ricordare che loro, i serbi, erano quelli che
hanno obbedito agli ordini. Hanno ucciso i musulmani, i croati, i
kosovari... La
loro responsabilit� non sparisce solo perch� Milosevic � stato
arrestato. Il grande compito di affrontare le proprie responsabilit� (o
colpe) �
ancora di fronte a loro, forse un passo pi� avanti. (...)
(Slavenka Drakulic)

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<<E' difficile definire le regole di appartenenza al giro nobile dei
grandi, non esiste uno statuto. Di fatto ti rendi conto di essere
entrato in una certa agenda di telefonate del presidente degli
Stati Uniti>>.
da: M. D'Alema "Gli italiani e la guerra", Mondadori

---

Presidente del Consiglio: Massimo D'Alema (Ds)
Vice Presidente: Sergio Mattarella (Ppi)
Sottosegretario alla presidenza: Franco Bassanini (Ds)
Bilancio e Tesoro: Carlo Azeglio Ciampi
Finanze: Vincenzo Visco (Ds)
Industria: Pier Luigi Bersani (Ds)
Esteri: Lamberto Dini (Ri)
Giustizia: Oliviero Diliberto (Pdci)
Interno: Rosa Russo Jervolino (Ppi)
Commercio estero: Piero Fassino (Ds)
Riforme costituzionali: Giuliano Amato
Beni Culturali Spettacoli e Sport: Giovanna Melandri (Ds)
Sanit�: Rosy Bindi (Ppi)
Ambiente: Edo Ronchi (Verdi)
Funzione Pubblica: Angelo Piazza (Sdi)
Comunicazioni: Salvatore Cardinale (Udr)
Pubblica Istruzione: Luigi Berlinguer (Ds)
Ricerca Scientifica e Universit�: Ortensio Zecchino (Ppi)
Trasporti: Tiziano Treu (Ri)
Difesa: Carlo Scognamiglio (Udr)
Lavori Pubblici: Enrico Micheli (Ppi)
Lavoro e Mezzogiorno: Antonio Bassolino (Ds)
Pari opportunit�: Laura Balbo
Solidariet� sociale: Livia Turco (Ds)
Politiche agricole: Paolo De Castro (Ulivo)
Rapporti parlamento: Guido Folloni (Udr)
Politiche comunitarie: Enrico Letta (Ppi)
Affari regionali: Katia Belillo (Pdci)
(21 ottobre 1998)

---

> P R O C E S S I A M O L I !!
>
> Il 31 luglio 1999 hanno avuto inizio a New York le attivita' del
> "TRIBUNALE INTERNAZIONALE INDIPENDENTE CONTRO I
> CRIMINI DELLA NATO IN JUGOSLAVIA", promosso da Ramsey
> Clark, con la stesura di 19 punti di accusa contro la NATO ed i
> governi occidentali.
>
> Le attivita' del "Tribunale" hanno trovato seguito in molti altri
paesi
> del mondo. In Italia il primo novembre 1999 alla presenza di
> Ramsey Clark ha preso il via la sezione italiana del Tribunale. Nel
> corso di questi mesi, confortati dal crescente interesse suscitato e
> dalle numerose iniziative di presentazione del "Tribunale Italiano"
in
> molte citta', abbiamo potuto verificare con dati oggettivi la
> veridicita' delle nostre accuse.
>
> A completamento del lavoro svolto in questi mesi, noi sottoscritti
> firmatari di questo appello accusiamo le massime autorit� della
> Repubblica in carica nel marzo 1999 - in particolare il presidente
> del Consiglio dei Ministri Massimo D'Alema e i membri del Governo
> per la partecipazione alla guerra illegale e il Presidente della
> Repubblica Oscar Luigi Scalfaro per non aver difeso la Costituzione
> - nonch� i loro successori per quanto attiene ai crimini in
continuit�
> con l'aggressione armata, ciascuno secondo la personale
> responsabilit� scaturente dalle diverse competenze, azioni e
> omissioni:
>
> - per avere collaborato attivamente all'aggressione contro la
> Repubblica Federale Jugoslava, paese sovrano da cui non era
> venuta nessuna minaccia n� all'Italia n� ai suoi alleati;
>
> - per aver liquidato e vanificato con l'aggressione militare le
> iniziative internazionali tendenti a favorire la soluzione con mezzi
> pacifici dei problemi esistenti nel Kosovo;
>
> - per avere violato tutti i principi del diritto internazionale e in
> particolare la Carta delle Nazioni Unite, i principi del Tribunale
di
> Norimberga, le Convenzioni di Ginevra e i protocolli aggiuntivi
sulla
> tutela delle popolazioni civili, nonch� lo stesso trattato
istitutivo
> della NATO;
>
> - per aver consentito che dal proprio territorio partissero attacchi
> contro istallazioni e popolazioni civili, condotti su obiettivi e
con
> armi appositamente studiate per infliggere il massimo danno,
> anche protratto nel tempo, alle persone e alle loro condizioni di
vita
> (attacchi deliberati contro strutture civili, bombe a grappolo);
>
> - per aver consentito l'utilizzo massiccio di proiettili e missili
> all'uranio impoverito, causando danni incalcolabili e per un tempo
> indeterminato alle popolazioni della Federazione Jugoslava, con
> enormi rischi attuali anche per i volontari civili e per i militari
italiani
> impegnati nel Kosovo.
>
> - per aver partecipato al bombardamento di impianti chimici e
> farmaceutici, causando deliberatamente danni ambientali di
> enorme rilevanza, tali da configurare una vera e propria guerra
> batteriologica, chimica e nucleare;
>
> - per aver danneggiato l'economia della Costa Adriatica con la
> chiusura degli aeroporti civili e per aver consentito e cercato di
> occultare lo smaltimento di ordigni bellici nelle acque territoriali
> italiane e in quelle immediatamente adiacenti, causando danni alle
> persone, all'ambiente, all'economia;
>
> - per aver violato la Costituzione italiana e ignorato le procedure
che essa
> impone in caso di stato di guerra, guerra che non pu� mai essere
intrapresa
> dall'Italia ma solo combattuta per difendere dall'aggressione altrui
> il nostro paese e i paesi di cui l'Italia sia impegnata a
condividere la
> difesa;
>
> - per avere attivamente collaborato ad affamare e sacrificare la
popolazione
> della Jugoslavia, sia nel corso della guerra sia con l'imposizione
di misure
> di embargo internazionalmente illegittime;
>
> - per avere attivamente collaborato a esercitare pressioni e
ingerenze
> contro un paese sovrano e le sue legittime istituzioni;
>
> - per avere inviato truppe e personale civile a governare territori
ridotti
> di fatto a nuovi protettorati e colonie, senza peraltro impedire nel
Kosovo
> la persecuzione sistematica e l'espulsione della popolazione di
etnia
> serba e di altre etnie non albanesi, nonch� degli stessi abitanti
di etnia
> albanese considerati non affidabili o dissidenti dal nuovo potere di
fatto
> ivi insediato in violazione della risoluzione 1244 dell'ONU;
>
> - per aver usato la Missione Arcobaleno come operazione di
promozione e
> legittimazione della guerra, e per avere allo stesso fine attivato o
> favorito una disinformazione e propaganda di guerra;
>
> - per avere rinunciato all'esercizio della sovranit� del nostro
paese e al
> diritto-dovere di controllo delle attivit� che vi svolgono comandi,
> strutture e mezzi militari stranieri;
>
> - per avere acconsentito a modificare, senza nessuna decisione del
> Parlamento, lo "status" politico e giuridico della NATO.
>
> ...

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