ERA TUTTO PRONTO

L'amica Olga da Parigi ci spiega come gia' prima
del riconoscimento ufficiale delle secessioni, e
molto prima della secessione della Bosnia-Erzegovina,
i paesi della UE avessero gia' deciso un trattamento
differenziato per i cittadini jugoslavi.

<<...Io personalmente posso testimoniare che a
Belgrado nel 1991 l'Ambasciata Francese,
sul cancello del suo ufficio visti, aveva
affisso un avviso che diceva:
"Le persone in possesso di un passaporto
emesso a Sarajevo devono recarsi a Zagabria
per ottenere il visto per la Francia".
In altre parole, l'Europa aveva gia deciso e
messo in cantiere lo smembramento della Jugoslavia.

Io entrai per chiedere se questo si avviso si
riferiva al caso mio, essendo io bosniaca; ma mi
dissero: no, il suo passaporto è stato
timbrato a Belgrado. Dunque anche se iscritta
all'anagrafe a Livno (Bosnia), qualcuno
aveva deciso che io con la Bosnia non dovevo
piu' avere legami.

Lo ricordo bene perche' passavo ogni giorno
davanti allo sportello, perche' lavoravo alla
Tanjug, distante neanche 50 metri.
L'ufficio visti si trovava accanto al Centro
di Cultura francese, tra Obilicev Venac e la
Kneza Mihajla ulica...>>