Iraq, Jugoslavia, di nuovo Iraq / 14: Chossudovsky

Propaganda di Guerra

by Michel Chossudovsky
www.globalresearch.ca 16 gennaio 2003

(traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova)

La URL di questo articolo è a:
http://globalresearch.ca/articles/CHO301A.html

Michel Chossudovsky è l'autore di "Guerra e Globalizzazione, la verità
dopo l'11 settembre." Professore di Scienze Economiche all'Università
di Ottawa, è Direttore del Centro per la Ricerca sulla
Globalizzazione, che ospita il sito web che consente di affrontare in
modo critico gli argomenti relativi al rapporto
guerra-globalizzazione: www.globalresearch.ca.


Questo testo su "Propaganda di guerra" costituisce la prima parte di
un documento diviso in due parti. La seconda parte si focalizza su
"Come si costruisce un nemico", e viene presentata di seguito.

I pianificatori militari del Pentagono sono consapevoli in modo
perspicace del ruolo centrale della propaganda di guerra. Per
iniziativa del Pentagono, del Dipartimento di Stato e della CIA, è
stata lanciata una campagna di terrore e di disinformazione (FDC). La
distorsione plateale della verità e la sistematica manipolazione di
tutte le fonti di informazione risulta parte integrante della
pianificazione di guerra. Sulla scia dell'11 settembre, il Segretario
alla Difesa Donald Rumsfeld aveva creato l'"Office of Strategic
Influence (OSI)", l'Ufficio per il Condizionamento Strategico, o
"Office of Disinformation", Ufficio per la Disinformazione, così come
viene catalogato dai suoi critici:

"Il Dipartimento della Difesa afferma che è necessario fare questo, e
che bisogna azionarsi per congegnare effettivamente degli eventi falsi
nelle regioni straniere, come sforzo per influenzare e manipolare
l'opinione pubblica in tutto il mondo."(1)

Ma, all'improvviso, l'OSI veniva formalmente sciolta sotto la spinta
di pressioni politiche e di "fastidiosi" articoli dei media, "i cui
scopi erano deliberatamente tendenziosi rispetto alla necessità di
portare avanti gli interessi Americani." (2)
"Rumsfeld si ritirava, dichiarando tutto il suo sconcerto" (3)
Malgrado questa apparente ritirata, la campagna di disinformazione
Orwelliana del Pentagono rimane funzionalmente intatta: "A questo
riguardo il Segretario alla Difesa non è stato particolarmente franco.
Fare disinformazione con la propaganda militare è parte essenziale
della guerra."(4)

Rumsfeld, più tardi, ha confermato in un'intervista stampa che, mentre
l'OSI non esisteva più di nome, "le funzioni designate per l'Office
sono state di fatto messe in pratica" (5)
( le precise parole di Rumsfeld possono essere consultate a
http://www.fas.org/sgp/news/2002/11/dod111802.html ).

Un certo numero di agenzie governative e di unità informative di
intelligence - strettamente legate al Pentagono - sono coinvolte in
diverse strutture componenti della campagna di propaganda. Realtà
vengono completamente capovolte. Atti di guerra sono annunziati come
"interventi umanitari", innescati con il fine di "cambiamento dei
regimi" e di "restaurazione della democrazia". Occupazioni militari e
l'uccisione di civili sono presentate come "peace-keeping", per il
mantenimento della pace. La diminuzione delle libertà civili - nel
contesto della cosiddetta "legislazione anti-terrorismo" - viene
dipinta come un mezzo per fornire "sicurezza interna" e di sostegno
delle libertà civili. E sottolineando queste realtà manipolate, i
documenti "Osama bin Laden" e "Armi di distruzione di massa", che
circolano in modo diffuso nella catena dell'informazione
giornalistica, sono promossi come fondamentali per una razionale
consapevolezza degli eventi Mondiali. Nel critico "panorama di
pianificazione" che conduce ad una invasione dell'Iraq, il
capovolgimento dell'opinione pubblica, internamente e nel mondo,
costituisce parte integrante dell'agenda di Guerra, la propaganda di
Guerra viene progettata a tutti gli stadi: prima, durante le
operazioni militari, così come nella terribile conclusione della
guerra.
La propaganda di guerra serve a distogliere dalle reali cause del
conflitto e dalle conseguenze della guerra stessa.

Pochi mesi dopo che l'OSI veniva disciolto fra le polemiche (febbraio
2002), The New York Times confermava che la campagna di
disinformazione era stata messa in atto in modo robusto e che il
Pentagono stava: "considerando di emanare una direttiva segreta
all'Esercito degli Stati Uniti per condurre operazioni sotto copertura
atte ad influenzare la pubblica opinione e i fattori politici nelle
nazioni amiche e neutrali."
Lo scopo era di accendere una dura battaglia all'interno
dell'amministrazione Bush nel suo complesso, se l'Esercito avesse
dovuto condurre missioni segrete di propaganda in nazioni amiche, come
la Germania.
"La lotta - ha dichiarato un funzionario del Pentagono - verte sul
sistema di comunicazioni strategiche per la nostra nazione, sul
messaggio che noi vogliamo inviare per influenzare a lungo termine, e
come costruirlo. Noi possediamo le strutture, le capacità e
l'addestramento idonei per influenzare la pubblica opinione delle
nazioni amiche e neutrali. Noi possiamo fare questo e farla franca!"
(6)

Fabbricando la Verità

A sostenere l'agenda di guerra, queste "realtà inventate", come dati
basilari introdotti giorno dopo giorno nella catena informativa di
massa, possono diventare "indelebili verità", che vanno a formare
parte di un largo consenso politico e dei media. A questo riguardo, la
corporazione dei mezzi di informazione di massa - sebbene agisca in
modo indipendente dall'apparato militar-spionistico - risulta
strumento di questo sistema totalitario in evoluzione e in sviluppo.

In stretto collegamento con il Pentagono e la CIA, il Dipartimento di
Stato ha perciò strutturata una sua propria unità civile di
propaganda, dai "dolci raggiri", diretta dalla Sottosegretaria di
Stato per le Relazioni e gli Affari Pubblici Charlotte Beers, una
figura potente nell'industria pubblicitaria. Lavorando a stretto
contatto con il Pentagono, Beers veniva designata a capo dell'unità di
propaganda del Dipartimento di Stato nella settimana immediata all'11
settembre. Il suo mandato consisteva nel "contrapporsi e neutralizzare
l'anti-Americanismo esterno." (7)
La sua funzione al Dipartimento di Stato consiste:
"nell'assicurare che le pubbliche relazioni (di coinvolgimento, di
informazione e guida, di influenza sulle comunicazioni internazionali
importanti), vengano praticate in armonia con gli affari pubblici (con
sfera di estensione al di là degli Statunitensi) e con la diplomazia
tradizionale, per dare impulso agli interessi e alla sicurezza degli
USA e di produrre la base morale per la leadership Americana nel
mondo."
(http://www.state.gov/r/ )

Il ruolo della CIA

Il componente a maggior potere della Campagna di Terrore e di
Disinformazione (FDI) è costituito dalla CIA, che sovvenziona
segretamente scrittori, giornalisti, e critici nei media, attraverso
una rete di fondazioni private, e la CIA sponsorizza direttamente le
organizzazioni.
Inoltre la CIA influenza il campo di azione e la direzione di molte
produzioni di Hollywood. Dall'11 settembre, un terzo delle produzioni
di Hollywood sono film di guerra. "Le stars di Hollywood e i
soggettisti sono forzati a sostenere il nuovo messaggio di
patriottismo, in accordo con la CIA e in completo delirio
con i militari, rispetto a possibili attacchi terroristici." (8) "The
Summer of All Fears (L'estate del terrore)", diretto da Phil Alden
Robinson, che descrive lo scenario di una guerra nucleare, ha ricevuto
l'approvazione e il supporto economico sia del Pentagono, che della
CIA.(9)

Disinformazione viene routinariamente "seminata" da agenti della CIA
nelle redazioni dei più importanti quotidiani, delle riviste e dei
canali Televisivi. All'esterno, società di relazioni pubbliche sono
usate per creare "storie truffa", accuratamente documentate da Chaim
Kupferberg in relazione agli eventi dell'11 settembre:
"Un gruppo relativamente piccolo, ma ben coordinato, di corrispondenti
preparano gli scoops, che forniscono la copertura alle fonti per la
corrente principale di notizie, dove vengono imposti i parametri di
discussione, e "la realtà ufficiale" viene consacrata per i filoni di
informazione alla fine della catena di notizie." (10)

Inoltre, iniziative di subdola disinformazione sotto gli auspici della
CIA sono messe in atto da vari procuratori di informazioni in altre
nazioni.
Dall'11 settembre, questi sono risultati, giorno dopo giorno,
disseminatori di false informazioni riguardanti supposti "attacchi
terroristici".
Praticamente, in tutti i casi riportati, (Gran Bretagna, Francia,
Indonesia, India, Filippine, ecc.), i "presunti gruppi terroristici"
sono indicati come aventi "legami con al Qaeda di Osama bin Laden",
naturalmente senza dare conoscenza del fatto che al Qaeda sia stata
una creazione della CIA (come ampiamente documentato da rapporti di
intelligence e da documenti ufficiali).

La dottrina dell"Autodifesa"

In questa critica congiuntura, nei mesi che portano all'annunziata
invasione dell'Iraq, la campagna di propaganda si è messa in movimento
per sostenere l'illusione che "l'America si trova sotto attacco".
Con collegamenti non solo attraverso il flusso generale dei media, ma
anche attraverso un numero di siti Internet di comunicazione
alternativa, queste "realtà fabbricate" dipingono la guerra come un
atto sincero di autodifesa, mentre con attenzione vengono celati gli
obiettivi di larga strategia ed economici della guerra.

Inoltre, la campagna di propaganda enfatizza un "casus belli", una
giustificazione, una legittimazione politica per scatenare la guerra.
La "realtà ufficiale" (comunicata con profusione nei discorsi di
George W.) si posiziona sulla premessa marcatamente "umanitaria" di
una cosiddetta "guerra preventiva", o più chiaramente "difensiva",
"una guerra per proteggere la libertà":

" Noi siamo sotto attacco, perché noi amiamo la libertà! Ed è per
questo, perché noi amiamo la libertà, e diamo valore alla vita di ogni
uomo, che stanno tentando di ferirci." (11)

Compitata nel National Security Strategy (NSS), la dottrina della
"guerra difensiva" preventiva e la "guerra al terrorismo" contro al
Qaeda costituiscono i due pilastri essenziali della campagna di
propaganda del Pentagono.
L'obiettivo è quello di presentare una "azione militare preventiva",
che significa la guerra, come un atto di "autodifesa" contro due
categorie di nemici, "gli Stati canaglia" e i "terroristi Islamici".

"La guerra contro i terroristi di portata globale è un'impresa di
durata indeterminabile. L'America agirà contro queste minacce che
stanno profilandosi, prima che queste vadano a compimento completo.
Gli Stati canaglia e i terroristi non cercano di attaccarci con l'uso
di mezzi convenzionali. Loro capiscono che tali attacchi andrebbero a
fallimento.
Invece, fanno affidamento su atti di terrorismo e, potenzialmente,
sull'uso di armi di distruzione di massa!
Gli obiettivi di questi attacchi sono le nostre forze armate e la
nostra popolazione civile, in diretta violazione di una delle
principali norme del diritto dello stato di guerra.
Come è stato dimostrato dalle rovine dell'11 settembre 2001, le stragi
di massa di civili sono lo specifico obiettivo dei terroristi e questi
disastri saranno esponenzialmente più severi se i terroristi
entreranno in possesso ed useranno armi di distruzione di massa.
Gli Stati Uniti da lungo tempo hanno introiettato l'opzione di azioni
preventive per contrastare una consistente minaccia alla nostra
sicurezza nazionale. Ma più grande delle minacce è il rischio
dell'inazione, e quindi diventa irresistibile il fatto di considerare
in anticipo azioni per difendere noi stessi. Per prevenire o
anticipare tali atti ostili dei nostri avversari, gli Stati Uniti
agiranno, se necessario, preventivamente." (12)
(National Security Strategy, Casa Bianca, 2002,
http://www.whitehouse.gov/nsc/nss.html )

Alimentando la disinformazione nella catena degli organi di notizie.

In che modo si mette in pratica la propaganda di guerra?
Due serie di "dichiarazioni" che "balzano agli occhi", emanate da
sorgenti di varia natura ( che includono le dichiarazioni ufficiali
della National Security, i mezzi di informazione di massa, contenitori
di opinioni che fanno riferimento a quelle di Washington, ecc.) sono
quotidianamente di alimento per la catena informativa.
Molti avvenimenti (incluse le notizie che riguardano presunti
terroristi) sono fabbricati artatamente in modo vistoso dalle agenzie
di intelligence. Queste affermazioni vengono supportate da semplici ed
insidiose "ronzanti illazioni", che costruiscono le fondamenta della
fabbricazione delle notizie:

Illazione no.1. "al Qaeda di Osama bin Laden" (Osama) sta dietro a
tutte le storie e le notizie che riguardano la "guerra al terrorismo",
inclusi gli attacchi terroristici "pretesi", "attuali" o "presunti
futuri". Quello che raramente viene menzionato è che questo nemico
esterno, al Qaeda, è una "struttura di intelligence" della CIA, usata
in operazioni sotto copertura.

Illazione no.2. L'assunto "Armi di Distruzione di Massa (ADM)" viene
usato per giustificare la "guerra preventiva" contro gli "Stati
sponsors del terrore", -- ad esempio nazioni come l'Iraq, l'Iran, e la
Corea del Nord, che si suppone in possesso di ADM.
Come è ampiamente documentato nel caso dell'Iraq, una larga quantità
di notizie riguardanti attacchi biologici e con ADM è stata costruita
a tavolino.

Gli argomenti "ADM" e "Osama bin Laden" divengono parte delle
quotidiane discussioni, incorporate nelle conversazioni di routine fra
cittadini. Ripetuti fini alla nausea, penetrano nell'intima coscienza
della gente comune, plasmandone le individuali percezioni sugli
avvenimenti correnti. Attraverso l'inganno e la manipolazione, questo
modellare delle menti di intere popolazioni prepara la piattaforma --
sotto la facciata di una operante democrazia -- per l'instaurazione di
fatto di uno Stato di polizia.
Superfluo risulta il dire che la propaganda di guerra indebolisce i
movimenti contro la guerra!

Inoltre, la disinformazione rispetto a supposti "attacchi
terroristici" o a "armi di distruzione di massa" instilla una
atmosfera di paura, che mobilita un deciso patriottismo e crea
sostegno allo Stato, e ai suoi principali attori politici e militari.

Reiterato praticamente in ogni rassegna nazionale di notizie, questo
focus attentivo stigmatico su ADM-al Qaeda essenzialmente serve come
un dogma, per ingannare la gente sulle cause e le conseguenze della
guerra di conquista dell'America, mentre fornisce una semplice,
indiscussa e autoritaria giustificazione all'"autodifesa".

Più recentemente, sia nei discorsi del Presidente Bush che in quelli
del Primo Ministro Blair, come pure nelle notizie informative, le
asserzioni sulle ADM ora sono attentamente mescolate con quelle che
riguardano Osama.
Il Ministro della Difesa del Regno Unito Jack Straw, all'inizio di
gennaio, metteva in guardia" che regimi canaglia come l'Iraq erano
sicuramente la sorgente principale di tecnologia su le AMD per i
gruppi come al Qaeda." (13)
Ecco che, in gennaio, una presunta cellula di al Qaeda "con
collegamenti con l'Iraq" veniva scoperta ad Edinburgh, e si adduceva
che fosse coinvolta nell'uso di armi biologiche contro le popolazioni
del Regno Unito.
L'agenda segreta dello stabilire "i legami con l'Iraq" risulta
smaccatamente ovvia. L'obiettivo è di screditare l'Iraq nei mesi che
precedono la guerra: i cosiddetti "Stati sponsors del terrore" vengono
considerati di appoggio a Osama bin Laden.
D'altro canto, Osama è visto come collaboratore dell'Iraq nell'uso
delle armi di distruzione di massa.

Negli ultimi mesi, diverse migliaia di notiziari hanno tessuto le
trame di eventi che collegano le ADM con Osama, trame delle quali
vengono fornite un paio di citazioni, qui riportate di seguito:

"Gli scettici argomenteranno che la inconsistenza delle prove non sono
una prova che gli Iracheni non abbiano continuato a sviluppare armi di
distruzione di massa. Quindi questo consente a Washington di cercare
qua e là altre prove materiali schiaccianti e accusatorie, come la
pretesa esternata a metà settimana, sempre senza alcuna prova, che gli
estremisti Islamici affiliati con al Qaeda fossero entrati in possesso
di un'arma chimica in Iraq, nel novembre scorso, o più tardi in
ottobre." (14)

"La Corea del Nord ha ammesso di aver mentito e di avere ripreso
sfacciatamente il suo programma nucleare. Anche l'Iraq ha sicuramente
mentito su ciò, ma non lo vuole ammettere. Nel frattempo al Qaeda,
quantunque disperso, rimane una forza oscura, minacciosa, e in
contatto con altri gruppi terroristici, un potenziale ricettacolo di
armamenti mortali, che possono provenire dall'Iraq e dalla Corea del
Nord." (15)

"Il Primo Ministro Britannico Tony Blair ha indicato l'Iraq, la Corea
del Nord, il Medio Oriente e al Qaeda fra i problemi "difficili e
pericolosi" che si affacciano alla Gran Bretagna nel prossimo anno."
(16)

Gli argomenti "ADM-Osama" sono usati in modo massiccio dal sistema dei
mezzi di informazione di massa. Nella scia dell'11 settembre, queste
proposizioni paradigmatiche sono diventate anche parti integrali dei
quotidiani discorsi politici. I collegamenti fra ADM e Osama hanno
inoltre permeato le opinioni degli operatori della diplomazia
internazionale e i funzionari delle Nazioni Unite.

Note

1. Intervista con Steve Adubato, Fox News, 26 Dicembre 2002.
2. Air Force Magazine, gennaio 2003, in corsivo.
3. Adubato, op. cit. in corsivo.
4. Ibidem, in corsivo.
5. Riportato in Federation of American Scientists (FAS) Secrecy News,
http://www.fas.org/sgp/news/secrecy/2002/11/112702.html
L'intervista stampa di Rumsfeld può essere consultata a:
http://www.fas.org/sgp/news/2002/11/dod111802.html .
6. New York Times, 16 dicembre 2002.
7. Sunday Times, Londra 5 gennaio 2003.
8. Ros Davidson, Le stelle si meritano le loro strisce,
The Sunday Herald (Scozia), 11 Novembre 2001.
9. Vedi Samuel Blumenfeld, Il Pentagono e la CIA
arruolano Hollywood, Le Monde, 24 luglio 2002,
http://www.globalresearch.ca/articles/BLU207A.html .
10. Chaim Kupferberg, I preparativi di propaganda per l'11 settembre,
Global Outlook, No. 3, 2003, p. 19,
http://www.globalresearch.ca/articles/KUP206A.html .
11. Considerazioni del Presidente Bush a Trenton, New Jersey,
"Welcome Army National Guard Aviation Support
Facility, Trenton, New Jersey ", 23 settembre 2002.
12. Strategia per la Sicurezza Nazionale, Casa Bianca, 2002,
http://www.whitehouse.gov/nsc/nss.html
13. Agenzia France Presse (AFP), 7 gennaio 2003.
14. All'interno delle News, 20 gennaio 2003.
15. Christian Science Monitor, 8 gennaio 2003
16. Agenzia France Presse (AFP), 1 gennaio 2003

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Come si costruisce un nemico
by Michel Chossudovsky
www.globalresearch.ca , 28 gennaio 2003

(traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova)

L'URL di questo articolo si trova:
http://globalresearch.ca/articles/CHO301B.html

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Più che Baghdad, è l'Amministrazione Bush che fa da supporto ad al
Qaeda!

Uno degli obiettivi principali della propaganda di guerra è quello
della "costruzione di un nemico". Quando il sentimento contro la
guerra si sviluppa e la legittimazione politica all'Amministrazione
Bush vacilla, i dubbi che riguardano l'esistenza di questo "nemico
esterno" devono essere dispersi.

Quando si avvicina la data dell'invasione programmata dell'Iraq,
l'Amministrazione Bush e il suo indefettibile alleato Britannico hanno
moltiplicato gli "avvertimenti" di futuri attacchi terroristici. Il
nemico deve apparire autentico: migliaia di articoli e di editoriali
che collegano al Qaeda al governo di Baghdad vengono introdotti nella
catena informativa. Colin Powell ha sottolineato questa relazione nel
Forum Economico Mondiale di Davos, in gennaio. L'Iraq viene
incidentalmente presentato nelle dichiarazioni ufficiali e nei media
come "un rifugio di terroristi e un sostegno per la rete del
terrore":

"Tuttora è fermamente considerata prova evidente, che si viene
enfatizzando all'interno dell'Amministrazione, che non esiste
possibilità di dubbio, che i gruppi terroristici nell'universo di
al Qaeda hanno fatto proprie di preferenza armi come sostanze
velenose, gas e dispositivi chimici che sono armi di firma tipica del
regime Iracheno." (1)

In questo contesto, la propaganda ha l'obiettivo di soffocare la
verità, e di cancellare l'evidenza su come al Qaeda di Osama bin Laden
era stata costruita e trasformata in "Nemico Numero Uno".

Intanto, "operazioni anti terrorismo" dirette contro i Musulmani,
inclusi arresti arbitrari di massa hanno avuto un forte incremento.
Negli USA, vengono contemplate misure di emergenza in caso di guerra.
Il sistema corporativo dei media è attivo nel preparare la pubblica
opinione. Deve venire giustificata una "emergenza nazionale" in quanto
l'"America è sotto attacco":

"gli USA e gli interessi Occidentali nel mondo Occidentale devono
essere preparati ad attacchi di rappresaglia da cellule terroristiche,
ora "in sonno", subito dopo che noi lanciamo un attacco all'Iraq." (2)

Difesa della Patria

Le procedure di emergenza sono effettivamente messe in atto. Il
Segretario della Difesa Nazionale - il cui mandato è la "salvaguardia
della Nazione dagli attacchi terroristici" - ha già avuto concessa
l'autorità " di prendere il controllo di una emergenza nazionale",
inclusa l'imposizione de facto della legge marziale. In alternativa,
il Comando Settentrionale di recente costituzione dovrà prendere in
carico le operazioni militari nel teatro USA della "guerra al
terrorismo".

Il programma di vaccinazioni contro il vaiolo

Nel contesto di queste misure di emergenza, le predisposizioni per la
vaccinazione obbligatoria contro il vaiolo sono già in corso, come
risposta ad un presunto pericolo di attacco con armi biologiche sul
suolo Statunitense. Il programma di vaccinazioni, che è stato
l'oggetto della intensa propaganda mediatica, dovrebbe essere lanciato
con il solo scopo di creare un'atmosfera di panico sulla popolazione:
"Un piccolo numero di individui infetti, con un pacchetto di biglietti
di aereo, o di autobus, possono diffondere l'infezione di vaiolo
attraverso la nazione, facendo esplodere una epidemia di larghe
proporzioni. Non è assolutamente incredibile che la Corea del Nord o
l'Iraq possano conservare in laboratori segreti il virus del vaiolo e
consegnare l'agente mortale a dei terroristi." (3)

L'agenda segreta risulta limpida come un cristallo. Qual è il modo
migliore per gettare discredito sul movimento contro la guerra e
difendere la legittimità dello Stato? Creare le condizioni che
inculcano terrore e odio, presentare i dominatori come "guardiani
della pace", votati ad estirpare il terrorismo e preservare la
democrazia. Nelle parole del Primo Ministro Britannico Tony Blair,
riecheggiano quasi testualmente i comunicati propagandistici degli
USA:

"Io ritengo che sia inevitabile che tenteranno di farlo in qualche
forma o in un'altra. Penso che ne possiamo vedere le prove dai recenti
arresti, che la rete terroristica sia estesa su di noi, come su tutta
Europa, e sul resto del mondo. La considerazione più spaventevole su
questa gente è la possibile commistione di fanatismo e tecnologia con
la potenzialità di scatenare la distruzione di massa." (4)

Arresti di massa

Gli arresti di massa di individui di origine mediorientale, dall'11
settembre 2001, basati su accuse infondate, non sono motivati da
considerazioni sulla sicurezza. La loro funzione principale è di
fornire "credibilità" al terrore e alla campagna di propaganda. Ogni
arresto, pubblicizzato con enfasi dalla corporazione dei media,
reitera giorno dopo giorno il tentativo di "dare un volto" a questo
invisibile nemico.
Tutto questo serve dunque ad offuscare il fatto che al Qaeda è una
creatura della CIA. Il "Nemico Numero Uno" non è un nemico ma uno
strumento.

In altre parole, la campagna di propaganda sviluppa due importanti
funzioni.
Prima funzione, è che bisogna inculcare che il nemico deve essere
considerato una minaccia reale.
Seconda funzione, bisogna distorcere la verità, quindi risulta
necessario nascondere "il rapporto di relazione" fra questo "nemico
costruito" e i suoi creatori, all'interno dell'apparato
militar-spionistico.
Inoltre, la natura e la storia di al Qaeda di Osama bin Laden e le
brigate Islamiche, fin dall'inizio della guerra Sovietico-Afghana,
deve essere occultata e cancellata, poiché, se diventasse palese ad un
più largo pubblico, la legittimazione della cosiddetta "guerra al
terrorismo" collasserebbe come un castello di carte. E in questo
processo verrebbe trascinata la legittimazione dei principali attori
politici e militari.

Lo Scandalo della "Preconoscenza degli avvenimenti dell'11 settembre"

Il 16 maggio 2002, i rotocalchi di New York rivelavano che "il
Presidente Bush era stato avvertito di una possibile pericolosa
macchinazione, prima degli attacchi terroristici, ed egli aveva
trascurato di agire." (5)

La campagna di disinformazione visibilmente entrava in una situazione
di stallo di fronte alle prove evidenti che andavano palesandosi sui
legami CIA-Osama. Nel primo periodo dopo l'11 settembre, la principale
corrente delle notizie di stampa accennava alla possibilità di una
totale copertura ai più alti livelli dell'apparato statale degli USA.

Coleen Rowley, agente FBI, che aveva messo sull'avviso l'FBI, giocava
un ruolo chiave nello scatenare le crisi. Il suo polemico memoriale
inviato al Direttore FBI Robert Mueller provava l'esistenza di
"deliberati ostacoli" sulla strada dell'inchiesta sugli attacchi
dell'11 settembre:

"Pochi minuti dopo gli attacchi dell'11 settembre lo SSA David Frasca,
il Direttore dell'Unità sul Fondamentalismo Radicale dello FBI,
affermava che probabilmente era una pura coincidenza, e che non si
dovesse fare nulla fino a che non si riceveva il loro permesso, in
quanto noi potevamo estorcere qualcos'altro, anche procedendo in altre
direzioni nella nazione." (6)

In risposta ad una incombente crisi politica, la paura e la campagna
di disinformazione venivano super alimentate. La catena informative
veniva all'improvviso inondata con reports e avvertimenti su "futuri
attacchi terroristici". Una dichiarazione accuratamente formulata (
chiaramente intesa a instillare paura) dal Vice Presidente Dick Cheney
contribuiva alla montatura della messa in scena:

"Io reputo che le prospettive di un futuro attacco agli Stati Uniti
sono già una certezza... Questo potrebbe avvenire domani, potrebbe
capitare la prossima settimana, potrebbe succedere il prossimo anno,
ma quelli sicuramente agiranno. E noi dobbiamo essere preparati." (7)

Quello che Cheney in realtà ci sta comunicando è che la nostra
"struttura di intelligence", che abbiamo costruito, sta nuovamente per
essere battuta. Ora, se al Qaeda, questa "creatura della CIA", stesse
progettando nuovi attacchi terroristici, ci si dovrebbe aspettare che
la CIA come prima cosa rendesse noto tutto questo. Inoltre, con tutta
probabilità, la CIA controlla i cosiddetti "preavvisi" che vengono
emanati da fonti CIA su "futuri attacchi terroristici" negli USA e in
tutto il Mondo.

Modelli coerenti di propaganda

Dopo un'attenta analisi dei documenti sulle news sugli effettivi
attacchi terroristici "possibili" o "futuri", la campagna di
propaganda rivela un modello coerente. Concetti del tutto simili sono
presenti contemporaneamente in centinaia di documenti nei media.

Questi fanno riferimento a "fonti affidabili", un fiorente e corposo
sistema che fornisce prove, il governo o l'intelligence, o l'FBI.

Invariabilmente si indicano i gruppi terroristici come implicati
nell'avere "collegamenti con bin Laden" o con al Qaeda, o di essere
"simpatetici con bin Laden".

I documenti di informazione sottolineano la possibilità che gli
attacchi terroristici avvengano "presto o tardi", o "nei prossimi due
mesi"; spesso viene sollevato il problema di cosiddetti "obiettivi
leggeri", suggerendo la eventualità di vittime civili.

Viene indicato che i futuri attacchi terroristici possono succedere
anche nelle nazioni alleate, incluse la Gran Bretagna, la Francia, la
Germania, in cui l'opinione pubblica si sta opponendo con fermezza
alla guerra condotta dagli USA contro il terrorismo.

Si ribadisce la necessità degli Usa e dei suoi alleati di dare corso
ad azioni "preventive" dirette contro queste diverse organizzazioni
del terrore e/o contro governi stranieri che danno asilo ai
terroristi.

Spesso si puntualizza la possibilità che questi gruppi terroristici
siano in possesso di armi di distruzione di massa, incluse armi di
natura biologica, chimica, ma anche nucleare. Si accenna anche ai
collegamenti con l'Iraq e "gli stati canaglia", (come è stato discusso
nella prima parte).
Inoltre gli avvertimenti includono anche la messa in guardia contro
"attacchi al suolo degli USA", e contro attacchi a civili nelle città
dell'Occidente.

Vengono sottolineati gli sforzi intrapresi dalle autorità di polizia
per arrestare i presunti terroristi. In ogni caso tutti gli individui
arrestati sono Musulmani e/o di origine Mediorientale.

I pezzi giornalistici sono anche usati per giustificare la
legislazione per la Sicurezza della Nazione e il "profilo etnico" e
gli arresti di massa dei presunti terroristi.

Questo modello di disinformazione nei media Occidentali applica gli
slogan usuali e le disinformazioni, come si può vedere dai brani
scelti nella stampa qui di seguito:

"Articoli pubblicati, secondo le nuove informazioni ottenute dal
servizio informazioni degli USA e da fonti militari, danno evidenza ad
un insieme sempre crescente di prove, che i terroristi associati con
Osama bin Laden, o in sintonia con costui, stanno preparando un
importante attacco sul suolo Statunitense.

Inoltre, prese di mira sono anche le nazioni alleate, che si sono
unite nella caccia in tutto il mondo delle cellule radicali Musulmane,
decise assolutamente ad impedire nuove ondate di disastri
terroristici. L'attivazione del governo degli Stati Uniti delle forze
anti terrorismo ha inizio quando l'FBI ha lanciato un avvertimento, il
14 novembre, che uno "spettacolare" nuovo attacco terroristico poteva
essere molto prossimo - prima o poi?

Contemporaneamente, il governo Australiano ha fornito ai suoi
cittadini un avvertimento senza precedenti, che i terroristi di al
Qaeda potevano sferrare attacchi dentro i prossimi due mesi." (8)

"Sebbene il Direttore della CIA George Tenet abbia affermato in una
recente dichiarazione al Congresso che "ci si deve attendere che un
altro attacco sarà sicuramente condotto sul territorio degli Stati
Uniti", un terzetto di ex funzionari CIA di grado elevato hanno messo
in dubbio la possibilità di qualsiasi attacco terroristico
"spettacolare" all'interno degli USA." (9)

"I Tedeschi, a partire dagli attentati terroristici negli Stati Uniti,
hanno assunto una posizione non ferma, temendo che la loro nazione
diventi un sicuro obiettivo per il terrorismo. Molti degli attentatori
negli attacchi dell'11 settembre avevano complottato le loro mosse ad
Amburgo." (10)

"Il 18 dicembre, un ex funzionario governativo, conservando
l'anonimato, parlando ai giornalisti relazionava sull'alta probabilità
di un attentato terroristico, "prima o dopo". Egli indicava come
potenziali obiettivi hotels e centri commerciali. Il funzionario,
nello specifico, prevedeva un possibile attentato con armi chimiche
nella metropolitana di Londra, il rilascio di virus del vaiolo,
l'avvelenamento dei rifornimenti di acqua e attacchi distruttivi
contro "obiettivi da cartolina postale" come il Big Ben e Canary Warf.

L'allarme "prima o dopo" avveniva di seguito ad un avvertimento del
Ministero dell'Interno della fine di novembre che affermava che
radicali Islamici potevano usare vilmente bombe o gas velenosi per
infliggere stragi di proporzioni vastissime alle città Britanniche.
Tutto questo produceva grandi titoli sui giornali, ma l'allarme veniva
rapidamente ritirato nel timore che potesse produrre panico pubblico."
(11)

"Ieri il messaggio era che questi terroristi, comunque in modo oscuro,
stanno tentando e, prima o dopo, possono aprire un varco attraverso le
difese di Londra. Questa è una città dove solo dieci su migliaia di
Pastori di anime hanno ripetutamente affermato che il Regno Unito, con
il suo appoggio prepotente agli USA e alla sua guerra al terrorismo,
costituisce un autentico e realistico obiettivo per gruppi
terroristici, compresa la rete di al Qaeda guidata per l'11 settembre
dalla mente di Osama bin Laden." (12)

"Citiamo Margaret Thatcher:
"Solo l'America ha la capacità e i mezzi per assestare colpi ad Osama
bin Laden o a Saddam Hussein o agli altri perversi psicopatici che
prima o dopo ricalcheranno le loro orme." (13)

Questo, in accordo con un recente avvertimento del Dipartimento di
Stato USA: "Dato che la sicurezza delle strutture ufficiali USA è
aumentata, tutto ciò ha indotto i terroristi a cercarsi obiettivi
civili, come aree residenziali, clubs, ristoranti, luoghi di culto,
hotels, scuole, avvenimenti ricreativi all'esterno, luoghi di
soggiorno, spiagge e aerei." (14)

Effettivi attacchi terroristici

Per essere "efficace" la campagna di terrore e di disinformazione non
può fare assegnamento solo su "avvertimenti" non circostanziati di
attentati futuri, richiede anche avvenimenti o "episodi" terroristici
"realmente" accaduti, che forniscono credibilità ai preparativi di
guerra dell'Amministrazione. La propaganda approva la necessità di
rendere effettive "le misure di emergenza", come pure le azioni
militari di rappresaglia.

Lo scoppio di "incidenti pretesto di guerra" fa parte delle strategie
del Pentagono. Effettivamente questo costituisce parte integrante
della storia militare degli USA..(15)
Risulta dato di fatto che nel 1962 il Capo di Stato Maggiore aveva
immaginato un piano segreto denominato " Operazione Northwoods", per
scatenare deliberatamente incidenti con vittime civili a giustificare
l'invasione di Cuba:

"Noi potremmo far esplodere una nave USA nella Baia di Guatavamo e
accusare Cuba."; "noi potremmo sviluppare una campagna di terrore
comunista cubano nella zona di Miami, in altre città della Florida e
anche a Washington"; "la lista delle vittime pubblicata nei giornali
Statunitensi potrebbe causare un'onda vantaggiosa di indignazione
nazionale. "Per questo, consultare il documento del 1962,
decalcificato Top Secret, dal titolo "Giustificazione per l'intervento
militare USA a Cuba" (16) (vedere Operazione Northwoods a
http://www.globalresearch.ca/articles/NOR111A.html ).

Non vi sono prove che il Pentagono e la CIA abbiano giocato un ruolo
diretto nei recenti attacchi terroristici. Questi sarebbero stati
messi in atto da organizzazioni, o da cellule di queste
organizzazioni, che operano in modo del tutto indipendente, con un
certo grado di autonomia.
Questa autonomia è tipica, è nella vera natura di una operazione
segreta di intelligence spionistica. La "struttura di intelligence"
non è in diretto contatto con i suoi programmatori segreti.

La fondamentale questione è, chi sta dietro ai terroristi? Attraverso
quali fonti sono stati finanziati? Qual è la rete sotterranea di
collegamenti?

Una recente (2002) istruzione ufficialmente classificata è sta redatta
per dare un indirizzo alle richieste del Pentagono per la formazione
di un cosiddetto " Gruppo di Operazioni Pre-attive, Preventive"
(P2OG), per varare operazioni segrete miranti a "suscitare reazioni"
contro terroristi e Stati in possesso di armi di distruzione di massa
- che, per esempio, inducano cellule terroristiche all'azione ed
quindi, in seguito, espongano questi stessi terroristici ad attacchi
"di rapida risposta" da parte delle forze USA. (17)

L'iniziativa P2OG non è per niente nuova. Essenzialmente espande una
struttura già costituita di operazioni segrete. Come è ampiamente
documentato, la CIA ha appoggiato gruppi terroristici, fin dall'epoca
della Guerra Fredda. Queste "cellule di terroristi", indotte ad
operazioni sotto copertura di intelligence, spesso richiedono
l'infiltrazione e l'addestramento di gruppi radicali collegati ad al
Qaeda.

L'appoggio segreto dell'apparato militare e informativo USA è stato
incanalato verso varie organizzazioni terroristiche Islamiche
attraverso una complessa rete di intermediari e di procuratori legati
al mondo spionistico. Rispetto a questo, numerose dichiarazioni
ufficiali e rapporti informativi confermano i recenti legami (nel
periodo post Guerra Fredda) tra unità militar-spionistiche USA e
nuclei operativi di al Qaeda, come è avvenuto in Bosnia (a metà del
1990), nel Kosovo (1998-99) e in Macedonia (2001). (18)
Il Comitato del Partito Repubblicano del Congresso USA in un rapporto
del 1997 sottolinea la collaborazione operativa alla luce del sole tra
l'esercito USA e al Qaeda nella guerra civile in Bosnia. (19) (Vedi
Congresso USA, 16 gennaio 1997,
http://www.globalresearch.ca/articles/DCH109A.html )

Collegamenti di al Qaeda con il Servizio Informativo Militare
Pakistano (ISI).

Di certo bisogna osservare che effettivamente in tutti gli avvenimenti
di natura terroristica dopo l'11 settembre, l'organizzazione
terroristica è indicata avere "collegamenti con al Qaeda di Osama bin
Laden". Questo, di per sé, risulta un capitolo cruciale
nell'informazione. Chiaramente, il fatto che al Qaeda sia una creatura
della CIA non viene mai menzionato negli articoli di stampa, e tanto
meno considerato rilevante.

I rapporti di queste organizzazioni terroristiche (particolarmente
quelle Asiatiche) con il Servizio Informativo Militare del Pakistan
(ISI) sono portati a conoscenza in pochi casi dalle fonti ufficiali e
dai comunicati stampa.
Come viene confermato dal Consiglio sulle Relazioni Estere (CFR),
alcuni di questi gruppi vengono indicati in collegamento con l'ISI
Pakistano, senza identificare mai la natura di questi rapporti.
Superfluo dire che queste informazioni sarebbero cruciali per
individuare gli sponsors di questi attentati terroristici. In altri
termini, l'ISI è individuato come il supporto di queste organizzazioni
del terrore, mentre allo stesso tempo intrattiene stretti contatti con
la CIA.

L'attentato esplosivo a Bali (ottobre 2002)

L'attacco a Bali nella stazione climatica marina di Kuta ha prodotto
vicino a 200 morti, in prevalenza turisti Australiani. L'attentato
dinamitardo veniva presumibilmente perpetrato da Jemaah Islamiah, una
formazione che opera in diverse regioni del Sud Est Asiatico.
I comunicati stampa e le dichiarazioni ufficiali puntavano su stretti
collegamenti fra Jemaah Islamiah (JI) e al Qaeda. Il "leader
operativo" di JI è Riduan Isamuddin, alias Hambali, un veterano della
guerra Sovietico-Afgana, che era stato addestrato in Afganistan e in
Pakistan.
Questo secondo il rapporto dell'UPI:

"La guerra [Sovietico-Afgana] ha fornito l'opportunità a figure chiave
di questi gruppi, che sono andati in Afganistan, di toccare di prima
mano la gloria della jihad.
Molti degli estremisti detenuti a Singapore e nella Malaysia fanno
derivare la loro ispirazione ideologica dalle attività dei Mujahideen
in Afganistan e nel Pakistan" (20)

Quello che il rapporto trascura di far menzione è che l'addestramento
dei Mujahideen in Afganistan e nel Pakistan era dovuto ad una
iniziativa portata avanti dalla CIA e lanciata sotto la Presidenza di
Jimmy Carter nel 1979, utilizzando l'ISI Pakistano come intermediario.

I rapporti di JI con il Servizio Segreto Militare Indonesiano

Vi sono indicazioni, che in aggiunta ai suoi presunti collegamenti con
al Qaeda, Jemaah Islamiah ha anche rapporti con il Servizio Segreto
Militare Indonesiano, che a sua volta ha legami con la CIA e
l'intelligence Australiana.
I legami fra JI e l'Agenzia di Intelligence Indonesiana (BIN) sono a
conoscenza dell'International Crisis Group (ICG):

"Questi legami [di JI alla BIN] necessitano di essere indagati più a
fondo: questo non significa necessariamente che il servizio segreto
militare stia operando con JI, ma che bisogna sollevare la questione
sul livello di conoscenza che il servizio ha, o che ha cercato di
acquisire su JI, più di quello che ha ammesso.." (21) (International
Crisis Group,
http://www.crisisweb.org/projects/showreport.cfm?reportid=845, 2003)

L'ICG, comunque, trascura di menzionare che l'apparato di intelligence
Indonesiano, da più di 30 anni, è sotto controllo della CIA.

Sulla scia dell'attentato di Bali dell'ottobre 2002, un rapporto
contraddittorio emanato da un ufficiale superiore Indonesiano
sottolineava il coinvolgimento sia del capo del Servizio Informazioni
dell'Indonesia, Generale A.M. Hendropriyono, come pure della CIA:

"L'agenzia e il suo direttore, Gen. A.M. Hendropriyono, sono tenute
bene in conto dagli Stati Uniti e dagli altri governi. Ma tuttavia vi
sono qui degli ufficiali superiori del servizio informativo che hanno
pensato che ci sia la CIA dietro l'attentato esplosivo." (22)

In risposta a queste dichiarazioni, l'Amministrazione Bush ha preteso
che il Presidente Megawati Sukarnoputri, pubblicamente neghi il
coinvolgimento degli USA negli attacchi. Nessuna ritrattazione
ufficiale è stata pronunciata. Non solo il Presidente Megawati è
rimasto silente su questo argomento, ma inoltre ha accusato gli USA di
essere:

"una superpotenza che costringe il resto del mondo di andare avanti
con lei, seguendola nel suo cammino! Noi vediamo fino a qual punto
l'ambizione di conquistare altre nazioni abbia condotto ad una
situazione tale che non vi sia più pace fino a che l'intero pianeta si
sia conformato con la volontà di quella potenza, con l'autorità e la
forza." (23)

Intanto, l'Amministrazione Bush ha usato gli attentati di Bali per
sostenere la sua campagna di terrore:

"Il Presidente Bush ha dichiarato lunedì che egli considera al Qaeda
di essere responsabile degli attentati dinamitardi in Indonesia e di
essere preoccupato per possibili attacchi agli Stati Uniti." (24)

I giornali, rispetto all'attentato di Bali, riportavano come Ufficiali
dei servizi informativi degli USA mettevano in guardia che più
attentati come in Indonesia potevano essere attesi nei prossimi mesi,
in Europa, in Estremo Oriente o negli USA." (25)

Segretezza completa

I collegamenti di JI all'agenzia informativa Indonesiana non venivano
mai dimostrati dall'indagine ufficiale del governo Indonesiano, che
veniva guidata nel retroscena dall'intelligence Australiana e dalla
CIA.
D'altra parte, dopo breve tempo dall'attentato dinamitardo, il Primo
Ministro Australiano John Howard "ha ammesso che le autorità
Australiane erano state allertate su possibili attentati a Bali, ma
venne scelto di non dar credito all'avvertimento." (26)
Inoltre, alla vigilia degli attentati, il governo Australiano aveva
deciso di operare con il Kopassus, Forze Speciali Indonesiane, nella
cosiddetta "guerra al terrorismo".

Australia: "Vantaggiosa Ondata di Indignazione"

Ricordando l'Operazione Northwoods, l'attentato di Bali è servito a
scatenare "una vantaggiosa ondata di indignazione". (27)
Questo ha contribuito a indurre l'opinione pubblica Australiana a
favore dell'invasione USA dell'Iraq, e contemporaneamente a indebolire
il movimento di protesta contro la guerra.
Alla vigilia dell'attacco di Bali, il governo Australiano "in via
ufficiale" ha aderito alla "guerra contro il terrorismo" a guida
Statunitense. Non solo ha usato i colpi dinamitardi su Bali come
pretesto per rinsaldare completamente l'asse militare USA-Regno Unito,
ha inoltre adottato misure drastiche di polizia, inclusa una
costruzione di un "profilo etnico" diretta contro i suoi stessi
cittadini:

Il Primo Ministro John Howard di recente ha reso in via straordinaria
la dichiarazione che egli è preparato a colpire militarmente e
duramente in modo preventivo i terroristi nelle regioni Asiatiche
vicine, che stanno predisponendo attentati contro l' Australia.
Inoltre, Agenzie di intelligence Australiane hanno decisamente messo
in guardia sulla probabilità di un attacco di al Qaeda con l'uso di
armi nucleari. (28)

Gli attentati al Parlamento Indiano del dicembre 2001

Gli attentati terroristici del dicembre 2001 al Parlamento Indiano,
che hanno contribuito a spingere India e Pakistan sull'orlo di una
guerra, sono stati condotti, si presume, da due gruppi ribelli con
basi in Pakistan, Lashkar-e-Taiba ("Esercito della Purezza") e
Jaish-e-Muhammad ("Esercito di Maometto").
I comunicati stampa mettono in evidenza i collegamenti di entrambi i
gruppi con al Qaeda, senza comunque mai citare che quelli erano
direttamente appoggiati dall'ISI.
Il Consiglio per le Relazioni con l'Estero (CFR), a questo riguardo,
conferma che:

"tramite la sua Agenzia di Intelligence di Interservizi (ISI), il
Pakistan ha fornito a Lashkar e a Jaish finanziamenti, armi,
possibilità di addestramento ed aiuto nel passare i confini. Molti
ribelli hanno ricevuto addestramento ideologico nelle stesse madrasas,
o seminari Musulmani, che hanno insegnato ai Talebani e ai combattenti
stranieri in Afghanistan. Questi hanno ricevuto l'addestramento
militare in Afghanistan o nei villaggi del Kashmir controllati dal
Pakistan. I gruppi estremisti [sostenuti dall'ISI] hanno di recente
aperto diverse nuove madrasas in Azad, Kashmir." (29) (Council on
Foreign Relations at
http://www.terrorismanswers.com/groups/harakat2.html , Washington
2002)

Quello che il CFR manca di dichiarare è la relazione essenziale tra
l'ISI e la CIA, e il fatto che l'ISI continua ad appoggiare Lashkar,
Jaish e il movimento attivista "Jammu e Kashmir Hizbul Mujahideen"
(JKHM), mentre collabora anche con la CIA.
Per colmo di ironia , confermato dagli scritti di Zbigniew Brzezinski
(che era proprio un membro del CFR), l'addestramento di questi
"combattenti stranieri" era stato promosso dalla politica estera USA,
messo in atto durante l'Amministrazione Carter nel 1979 all'inizio
della guerra Sovietico-Afghana.
In coincidenza con il Trattato di Pace di Ginevra del 1989 e la
ritirata Sovietica dall'Afghanistan, l'ISI era strumentale nella
formazione del movimento attivista "Jammu e Kashmir Hizbul Mujahideen"
(JKHM). (30)
Il tempestivo attentato al Parlamento Indiano, seguito da disordini
razziali nel Gujarat all'inizio del 2002, ha costituito il culmine di
un processo iniziato nel 1980, finanziato con il traffico della droga
e incoraggiato dal servizio spionistico militare del Pakistan.

Demolire la Campagna di Propaganda, Costruire un Consenso contro la
Guerra.

Noi ci troviamo nella congiuntura della crisi più pericolosa della
storia moderna, che richiede un grado mai realizzato in precedenza di
solidarietà, coraggio e impegno. La guerra dell'America, che include
l'uso di "primo intervento" delle armi nucleari, minaccia il futuro
dell'umanità.

Molte delle giustificazioni per suscitare questa guerra senza confini
si basano sulla legittimazione del programma anti-terrorismo
dell'Amministrazione Bush. Questo programma costituisce parte delle
campagna di propaganda, che in realtà è usata per influenzare la
popolazione degli USA verso un'accettazione senza condizioni
dell'agenda di guerra.

Negli Stati Uniti, e in tutto il mondo, il movimento contro la guerra
ha guadagnato impulso. Mentre milioni di persone hanno congiunto le
proprie mani in un'opposizione alla guerra, la campagna di terrore e
di disinformazione dell'Amministrazione Bush, diffusa dal sistema dei
media, è servita a tenere alta la legittimazione scossa
dell'Amministrazione Bush.

A questo bivio critico, il movimento contro la guerra/ per la
democrazia necessariamente deve muoversi ad un più alto livello, di
indirizzo delle principali funzioni della macchina di propaganda
dell'Amministrazione.
Lo scopo primario della propaganda è di sostenere la legittimità dei
governanti ed assicurare loro il potere.
E allora bisogna rendere più debole e minare il "Diritto a Governare"
dell'Amministrazione Bush.
In altre parole, la mobilitazione del sentimento contro la guerra non
basta per far indietreggiare la marea montante della guerra.
Ciò che è necessario, è di mettere in dubbio in termini sostanziali la
legittimazione dei principali attori politici e militari, di rivelare
il volto vero dell'Impero Americano, e di sottolineare il modo
criminale di condurre la politica estera.
In definitiva, quello che è richiesto è di creare il dubbio e
eventualmente insidiare il "diritto a governare" dell'Amministrazione
Bush.

Rivelare le menzogne che stanno dietro all'Amministrazione Bush è la
base per distruggere la legittimità degli attori principali, politici
e militari.

Anche se la maggioranza della popolazione è contro la guerra, questo
in realtà non impedirà che la guerra si scateni. L'obiettivo della
campagna di propaganda è quello di sostenere le menzogne che
supportano la legittimazione dei principali attori, politici e
militari, compresi Bush, Cheney, Rumsfeld, Ashcroft, Tenet, Armitage,
Rice, e altri.
Finché il Governo Bush viene considerato un "governo legittimo" agli
occhi del popolo e all'opinione pubblica Mondiale, verrà messo in
attuazione il piano di invasione dell'Iraq, che ci sia pubblico
consenso o no.

In altri termini, questa legittimazione deve essere demolita!
Questo vale anche per la Gran Bretagna, dove la maggioranza della
popolazione è contraria alla guerra condotta dagli USA; devono essere
promosse azioni con il risultato definitivo della caduta del Governo
Blair e il ritiro della Gran Bretagna dalla coalizione militare con a
capo gli Stati Uniti.

Una condizione necessaria per abbattere i detentori del potere è di
indebolire e finalmente smantellare la loro campagna propagandistica.
Come raggiungere al meglio questo obiettivo? Mettendo completamente a
nudo le menzogne che stanno sotto alla "guerra al terrorismo" e
rivelando la complicità dell'Amministrazione Bush negli eventi dell'11
settembre. Questo è stato un grande inganno, la più grossa menzogna
nella storia degli USA!
Non possiamo ingoiare il pretesto della guerra e i detentori del
potere devono essere rimossi.

Comunque, è importante dimostrare che il "Nemico Numero Uno" è una
montatura costruita.
Gli attentati terroristici sono sicuramente avvenuti, ma chi sta
dietro a questi? Le operazioni segrete in appoggio alle organizzazioni
terroristiche, inclusa la storia degli stretti vincoli di al Qaeda con
la CIA fin dalla guerra Sovietico-Afghana, devono essere completamente
smascherate, dato che sono in diretta relazione con l'ondata di
attacchi terroristici dall'11 settembre, tutti messi in collegamento
con al Qaeda.

Per invertire la marea, è necessaria la diffusione delle informazioni
a tutti i livelli, che contrattacchi la campagna propagandistica.

La verità scalza ed eclissa la menzogna.

E la verità è che l'Amministrazione Bush in realtà sta appoggiando il
terrorismo internazionale, per usarlo come pretesto per scatenare la
guerra contro l'Iraq.

Quando questa verità verrà completamente conosciuta, la legittimità
dei governanti collasserà come un castello di carte. Questo è ciò che
deve essere conquistato. Ma noi possiamo ottenere questo, solo
contrastando realmente la campagna ufficiale di propaganda.

L'impeto e il successo delle grandi manifestazioni contro la guerra
negli USA, nell'Unione Europea e in tutto il mondo, devono stendere le
basi di una rete informativa permanente, formata da decine di migliaia
di comitati a livello locale contro la guerra nei quartieri, nei posti
di lavoro, nelle parrocchie, scuole, università, ecc. In termini
ultimi, è attraverso questa rete di contro informazione che la
legittimità di costoro che "governano" in nostro nome sarà messa sotto
scacco.

Per accantonare i piani di guerra dell'Amministrazione Bush e rendere
inutile la sua macchina propagandistica, noi dobbiamo, nei mesi
prossimi, entrare in comunicazione con i nostri concittadini, negli
USA, in Canada e in tutto il mondo, con i milioni di persone normali
che sono state ingannate sulle cause e le conseguenze di questa
guerra, senza contare le implicazioni della legislazione
dell'Amministrazione Bush sulla Sicurezza della Nazione, che
essenzialmente sta posizionando i blocchi costituenti uno stato di
polizia.

Questa iniziativa richiede la diffusione delle informazioni in una
rete estesa alle zone rurali, con l'obiettivo di indebolire e alla
fine smontare la macchina propagandistica dell'Amministrazione Bush.

Quando le menzogne, comprese quelle che riguardano l'11 settembre,
saranno completamente evidenziate e conosciute da ciascuno, la
legittimazione dell'Amministrazione Bush finirà in pezzi.
Il Grande Fratello non avrà scuse convincenti, per alimentare
ulteriormente altre guerre.
Anche se questo non necessariamente porterà al risultato di un
fondamentale e significativo "cambiamento di regime" negli Stati
Uniti, comunque verrà evidenziato un nuovo "consenso contro la
guerra", che realmente preparerà il terreno, la strada, per una lotta
più estesa contro il Nuovo Ordine Mondiale e la ricerca dell'Impero
Americano per la dominazione globale.

_______________

NOTE

1. Washington Post, 25 gennaio 2003.
2. Ibid.
3 Chicago Sun, 31 dicembre 2002.
4 Reuters, 21 febbraio 2003
5. Vedi Ian Woods, La cospirazione del silenzio, rivendicata da
McKinney, Global Outlook, No. 2, 2002.
6. Coleen Rowley, Memoriale al Direttore di FBI Robert Mueller,
riportato in Global Outlook, No. 3, 2003, p. 28.
7. The Boston Globe, 5 giugno 2002.
8. All'interno delle News, 3 febbraio 2003.
9. UPI, 19 dicembre 2002.
10. New York Times, 6 gennaio 2003.
11. Toronto Star, 5 gennaio 2003.
12. The Scotsman, 8 gennaio 2003.
13. UPI, 10 dicembre 2002.
14. AFP, 3 gennaio 2003.
15. Vedi Richard Sanders, Incidenti di Pretesto per la Guerra, Come
inizia una Guerra, Global Outlook, pubblicazione in due parti, Parti 2
e 3, 2002-2003.
16.Operation Northwoods, documento declassificato top secret emesso
dai Capi Aggiunti dello Staff del Ministro della Difesa Robert
McNamara il 13 marzo 1962,
http://www.globalresearch.ca/articles/NOR111A.html .
17. William Arkin, La Guerra Segreta, The Los Angeles Times, 27
ottobre 2002.
18. Vedi Michel Chossudovsky, Guerra e Globalizzazione, La Verità dopo
l'11 settembre, Global Outlook, 2003, Capitolo 3
http://globalresearch.ca/globaloutlook/truth911.html
19. Vedere "Trasferimenti di Armi Iraniane approvati da Clinton
per aiutare a trasformare la Bosnia in una Base Militare Islamica,
Relazione del Congresso alla Stampa, Congresso USA, 16 gennaio 1997,
http://www.globalresearch.ca/articles/DCH109A.html
20. UPI, 6 gennaio 2002.
21. Gruppo Internazionale di Crisi, Ambiente Indonesia:
come agisce la Rete Terroristica Jemaah Islamiyah, 2003
http://www.crisisweb.org/projects/showreport.cfm?reportid=845
22. Raymond Bonner e Jane Perlez,
"Sono da aspettarsi ulteriori attacchi ad Occidentali in Indonesia",
New York Times, 25 novembre 2002
23. Riportato in Raymond Bonner e Jane Perlez, op cit.
24. USA Today, 15 ottobre 2002.
25. Business AM, 15 ottobre 2002.
26. Christchurch Press, 22 novembre2002, (Gli stessi allarmi vengono
emessi dalla CIA).
27. Operation Northwoods, op cit.
28. All'interno delle News, 3 febbraio 2003.
29. Consiglio delle Relazioni con l'Estero a:
http://www.terrorismanswers.com/groups/harakat2.html , Washington
2002.
30. Vedi K. Subrahmanyam, il Pakistan ricerca risultati in Asia,
India Abroad, 3 novembre 1995.


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ALLEGATO

Per sostenere le prove che successive Amministrazioni USA hanno
appoggiato al Qaeda, questo viene riassunto come segue ( i riferimenti
vengono forniti con una specifica bibliografia):

Le "Brigate Islamiche" sono una creazione della politica estera USA.
Nell'era post Guerra Fredda, la CIA continua a sostenere e ad usare al
Qaeda di Osama bin Laden nelle sue operazioni segrete. Nel gergo
standard della CIA, al Qaeda viene catalogata come una "struttura di
intelligence".

Il Congresso USA ha dettagliatamente documentato i collegamenti di al
Qaeda con agenti del governo USA durante la guerra civile in
Bosnia-Herzegovina, così come in Kosovo e in Macedonia.

Le prove sono evidenti e confermano che al Qaeda è appoggiato dal
Servizio Informazioni militare del Pakistan, l' Inter-Services
Intelligence (ISI). Come viene ampiamente provato, l'ISI sicuramente
ha giocato un ruolo di copertura nel finanziamento per gli attentati
dell'11 settembre.
L'ISI ha una stretta relazione di cooperazione con la CIA.
L'ISI Pakistano ha supportato in maniera consistente diverse
organizzazioni terroristiche Islamiche, sempre in collaborazione con
la CIA.

Questi diversi gruppi terroristici appoggiati dall'ISI del Pakistan
agiscono con qualche grado di autonomia rispetto ai loro sponsors
segreti, ma in definitiva si muovono nella direzione che risulta più
utile agli interessi degli USA.

La CIA tiene costantemente sotto osservazione le sue "strutture di
intelligence". Come è stato documentato con dovizia di prove, la CIA
conosce bene dove si trova Osama bin Laden.
al Qaeda è stato infiltrato dalla CIA. In altri termini, non vi è
stato nessun "fallimento di intelligence"! I terroristi dell'11
settembre non hanno agito di loro spontanea iniziativa. Gli attacchi
suicidi sono stati strumenti in una operazione di intelligence
accuratamente pianificata.

Per ulteriori particolari consultare: Centro per la ricerca sulla
globalizzazione, Settore 11 settembre, che costituisce una
bibliografia molto estesa a
http://globalresearch.ca//by-topic/sept11/

Inoltre consulta Michel Chossudovsky, Guerra e Globalizzazione, la
verità dopo l'11 settembre, Global Outlook, 2002
http://globalresearch.ca/globaloutlook/truth911.html

Centro per la ricerca sulla globalizzazione (CRG), Premonizioni
dell'11 settembre. Una raccolta di articoli del CRG e documenti in
appoggio alla inchiesta sull'11 settembre,
http://globalresearch.ca/articles/CRG204A.html

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