ENZO BETIZZZZA E PAOLO RUMIZZZZ


> Continuano a pervenirci interessanti commenti sulla nostra
> Ciliegina 172
> ( http://www.egroups.com/message/crj-mailinglist/328?&start=301 e
> http://www.egroups.com/message/crj-mailinglist/332?&start=313 ). Li
> riproduciamo di seguito insieme ad alcune nostre precisazioni
> (in fondo al testo):

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Pienamente d'accordo per quanto riguarda Bettiza, dissento sull'opinione
su Rumiz
(la zeta credo sia friulana non croata). Rumiz ha parlato male di alcuni
dirigenti
serbi, croati ecc. ma non ha mai parlato male dei rispettivi popoli, che
ha
dimostrato di amare più della media degli italiani.
Grazie a lui ho avuto uno spazio eccezionale per denunciare su IL
PICCOLO il
comportamento della NATO in Kosovo, proprio durante i bombardamenti ed
il generale
silenzio stampa.

M. Andolina

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... infatti sig.Betica - Bettiza, non ha negato mai le sue
origini slave, ma si è sempre comportato e dimostrato per quello che è:
il nazionalista nazifascio - ustasca croato "cattolico"!

Noi sappiamo che lui è un dalmata, poi il Spalato/Split
era e lo è una delle roccaforte degli nazifascio - ustascia,
specialmente i paesini intorno il Spalato ...

Io dico sempre nazifascio-ustascia perché si tarata di seguaci
della politica sanguigna del Ante Pavelic, il quale
ha vissuto un po' di anni, primo della seconda guerra mondiale
in Italia durante il regime fascista di Mussolini. I Servizi
segreti di allora lo avevano pure aiutato ... c'era un poligono
di addestramento sul territorio italiano che appoggiava gli
estremisti, appunto priprio nazifascio-ustascia croati per
destabilizzare
la Jugoslavia monarchica di allora perché corrispondeva alle
esigenze della politica estera imperialista del regime fascio di
Mussolini !

Quando finì la 2° Guerra mondiale, Ante Pavelic fu aiutato
dal Vaticano - gli avevano procurato il passaporto per fuggire in
America
Latina.

Lo sapevate questo???

La Storia è una materia che bisogna studiare, così si possono prevenire
ripetizione degli orrori e errori commessi nel passato !

Effettivamente, ci vuole un bel'coraggio a leggere le cose che
scrive sig.Betica - Bettiza e i suoi simili !

A prescindere dagli orientamenti e ideologie politiche, personalmente
credo che in Italia di oggi, ci sono delle persone di buon senso
che non accettano e non potranno mai accettare certi atti barbari e
malvagi e le persone che gli approvano !

Danica Razlag

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> Non e' raro che anche l'affermazione fanatica della propria
> "croaticita'" risponda allo stesso spirito antijugoslavo,
> di solito anzi sostanzialmente slavofobo, al quale ci riferivamo:
> la Croazia come "antemurale Christianitatis", come baluardo
> dell'Occidente contro un mondo balcanico-bizantino-slavo del quale
> si ha paura.
>
> Dunque probabilmente, per ignoranza, sbagliavamo ad attribuire
> a Bettiza "italianissime" velleita', dovremmo piuttosto definirlo
> un fanatico antijugoslavo italo-croato.
>
> Su Rumiz, invece, ci si consenta di insistere: fosse anche di origini
> friulane, a maggior ragione sarebbe da considerare un "sangue
> misto", visto che il Friuli e' terra di confine, e ci abitano
> centinaia di migliaia di sloveni, italianizzati o meno. Le
> desinenze dei cognomi dimostrano proprio la ricchezza delle componenti
> e delle provenienze...
>
> Ma indipendentemente da questo, Rumiz dimostra nelle cose che scrive
> sui giornali come nelle affermazioni pubbliche la stessa sindrome
> slavofoba; la sua comprensione per le sofferenze di quei popoli
> ci sembra retorica e di circostanza (non e' il solo ad usare
> la peggiore retorica ed ipocrisia sui nostri media...). Lo ricordiamo
> ad esempio autore di descrizioni ridicole e lombrosiane delle
> classi dirigenti dei paesi slavi, nonche' di un articolo, scritto
> alla fine dei bombardamenti della NATO, nel quale dava ad intendere
> che le truppe della KFOR avrebbero camminato sulle "montagne di
> cadaveri" lasciati sul terreno (della sua fantasia) dalle milizie
> serbe.
> Suggeriamo anzi la lettura del suo libro "Maschere per un massacro"
> (Editori Riuniti), che anziche' svelare e stigmatizzare la
> disinformazione strategica usata in questi anni per frantumare la
> RFS di Jugoslavia, dividerne le genti ed occuparla militarmente,
> aggiunge disinformazione a disinformazione criminalizzando oltre ogni
> ragionevole misura i serbi della Bosnia. Si tratta probabilmente
> del peggiore libro sulla crisi jugoslava uscito in Italia in questi
> anni.
>
> Italo Slavo


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