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Sul Consiglio Mondiale per la Pace recentemente svoltosi ad Atene vedi
anche:
Relazione di E. Vigna
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World Peace Council (Athens, May 2004)
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3523
World Peace Council on Milosevic, Kosovo and the Hague Tribunal
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3505
Atina: Svetski savet za mir o Milosevicu, Kosovu i haskom tribunalu
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3503
BEOGRADSKI FORUM na skupstini Svetskog saveta za mir
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www.resistenze.org - osservatorio - lotta per la pace - 21-05-04
fonte WPC
traduzione dall'inglese di Bf


Dichiarazione dell’Assemblea della WPC


Atene, 6/9 Maggio 2004

L’Assemblea del Consiglio della Pace del Mondo è stata tenuta con
successo tra il 6 e il 9 Maggio 2004 in Atene, con la partecipazione di
134 delegati di 62 Organizzazioni da 47 paesi. Dopo una discussione
ricca e molto fruttuosa, i partecipanti della riunione hanno concluso
con la dichiarazione seguente ai popoli del mondo:

Gli sviluppi che hanno avuto luogo nell'ultima Assemblea del WPC del
Maggio del 2000 sono stati di particolare significato essendosi
generata una situazione cruciale per umanità, per l'aumentata intensità
dell’aggressività della strategia degli Stati Uniti che si sforzano di
imporre e consolidare un ordine nuovo al mondo, di guerra ed
oppressione. Allo stesso tempo affrontano di giorno in giorno l’aumento
dell’isolamento politico che deriva dai loro atti arbitrari ed
unilaterali in violazione dei diritti umani e dei popoli.

L’umanità è allarmata dagli sviluppi riguardo alla pace e alla
sicurezza del mondo negli ultimi anni. Mai nella recente storia i
popoli si sono levati in piedi a protestare così forte ed organizzare
un movimento anti-guerra come quello contro la guerra imperialista
degli Stati Uniti e dei suoi alleati in Iraq. C'è un trend mondiale
crescente verso la pace. Il WPC è stato coinvolto fortemente in questo
movimento attraverso i suoi membri e le organizzazioni amiche, insieme
con milioni di persone in tutti i continenti ed in tutti gli angoli del
mondo.

L’attacco terrorista sulle Torri Gemelle a New York e sul Pentagono
l’11 Settembre 2001 venne usato come un pretesto per un indire
un’offensiva da lanciare su popoli e paesi del mondo in tutti i
continenti. L'annuncio della così detta campagna anti-terrorista degli
Stati Uniti, con l'appoggio dei suoi alleati, è servito a molti scopi
ed è stato usato per fare due  nuove guerre contro Afganistan ed Iraq,
e designare come bersaglio molti paesi che resistono alla dominazione
degli Stati Uniti o non si allineano con loro.

Il WPC condanna gli atti terroristici, inclusi gli atti di terrorismo
di stato. Quelli che sono da biasimare per questi atti dovrebbero
essere consegnati alla giustizia. L'ipocrisia e l’approccio
militaristico degli Stati Uniti e degli alleati su questo problema non
possono eliminare le cause di tale fenomeno. Cause come la povertà e il
sottosviluppo della maggioranza della popolazione del mondo, lo
sfruttamento e saccheggio delle risorse naturali del terzo mondo da
parte di società per azioni multinazionali, l'ingiustizia accumulata e
l’oppressione di popoli per decenni, sono fattori che sono stati usati
spesso da elementi criminali che gli Stati Uniti hanno arruolato,
addestrato e finanziato, per azioni che umiliano la lotta del popoli
per la loro libertà e sovranità nazionale ( che noi fermamente
difendiamo).

Allo stesso tempo principi fondamentali della legge internazionale e la
Fondazione Charter dell'ONU, sono stati violanti flagrantemente. La
dottrina nuova è "la forza fa la legge". Attraverso la nuova dottrina
la Nato si riserva il diritto di intervenire ovunque, su scala globale,
i suoi interessi siano presumibilmente in gioco.

In questo quadro una serie di convenzioni internazionali e positive e
di accordi firmati negli ultimi anni passati sono stati abrogati. La
meta è, da un lato, accelerare l'ulteriore militarizzazione delle
relazioni internazionali, approntare forze di intervento nuove e
sviluppare sistemi di arma nuovi, e dall'altro, intensificare
autoritarismo e repressione nei paesi poveri e varare nuove leggi che
restringano o aboliscano diritti democratici individuali e collettivi.
Diviene perciò un compito più importante lottare contro l’"ordine nuovo
del mondo", difendendo i diritti dei popoli a determinare il loro
proprio destino e per creare nel mondo un ordine della pace basato sui
principi dell'ONU

La gobalizzazione neo-liberale è stata utilizzata dal capitale
internazionale, di giorno in giorno, come uno strumento senza
precedenti di controllo e di sfruttamento su popoli e nazioni. I
conflitti stanno aumentando; la distanza tra paesi in via si sviluppo e
paesi industrializzati, tra ricco e povero, sta aumentando ad una
percentuale tremenda.

Secondo un rapporto dell’ONU, nel 2001 cento mila persone per giorno
stavano morendo a causa della fame, tre volte più di sei anni prima.
Cinque milioni di persone sono morte negli ultimi dieci anni in Africa
in dozzine di scontri e guerre. Tre grandi guerre (in Iugoslavia,
Afganistan e Iraq) sono costate la vita a migliaia di persone e hanno
provocato una distruzione tremenda. Pressoché la metà della popolazione
del mondo vive con meno di due euro per giorno.
                                                                        
                
Questa situazione, accompagnata da rivalità fra i poteri principali per
assicurarsi l’egemonia del controllo e la divisione in sfere influenza
dei mercati, crea pericoli tremendi di intensificazione delle guerre e
inoltre la probabilità di conflitti generalizzati che hanno per scopo
un impatto globale.
 
L'amministrazione degli Stati Uniti ha proclamato la nuova dottrina
della guerra di preventiva che va contro la legge Internazionale. Ha
elencato apertamente gli stati facenti parte dell’"asse del male",
determinando così i suoi prossimi obiettivi.  Molti paesi sono stati
messi nell'elenco che rimane aperto, pronto ad includere quei paesi,
popoli e  movimenti che non assentono con la dominazione degli Stati
Uniti ed i suoi alleati.

Gli Stati Uniti hanno adottato la strategia del primo colpo nucleare,
mentre abbandonano l'impegno fatto da tutti gli stati nucleari di non
avvalersi per primi di armi nucleari. Gli Stati Uniti e la Francia
stanno progettando di sviluppare anche nuovi tipi di armi nucleari per
uso in campi di battaglia urbani, mentre tutte le potenze nucleari
dovrebbero perfezionare i loro impegni per l'eliminazione delle armi
nucleari (NPT Revisione Conferenza nel 2000, articolo 6). Comunque, il
movimento per la pace nel mondo ha levato la sua voce in favore di fare
l'anno 2005 - 60° anniversario del bombardamento di Hiroshima e
Nagasaki ed un anno dalla conferenza di Revisione di NPT a New York -
una svolta per l'abolizione delle armi nucleari.  

Allo stesso tempo la situazione in Palestina  si è deteriorata, mentre
in America Latina è stato annunciato un piano per intervenire in
Colombia, la pressione sul Venezuela è stata intensificata, così come
quella esercitata su Cuba. Eventi in Asia, per sottoporre a tensione
diverse aree, sono stati provocati dagli Stati Uniti. Un ulteriore
allargamento della Nato è stato deciso per l’Europa.

Come la Jugoslavia è stata il primo terreno per l’applicazione della
nuova dottrina Nato, l'Afganistan e specialmente Iraq sono le prime
vittime della nuova e orribile dottrina di guerra preventiva.

La politica delle alleanze militari, (la Nato, il trattato di
sicurezza Giappone - US, ed altri) è stata intensificata ulteriormente
per coinvolgere di più gli alleati nella strategia degli Stati Uniti e
anche lungo questa linea, basi militari degli Stati Uniti all'estero
sono rinforzate e riorganizzate in tutto il mondo. Così i movimenti
contro le alleanze militari degli Stati Uniti, la Nato e le basi
militari straniere stanno crescendo nel mondo. In questo contesto i WPC
sosterrà le mobilitazioni popolari contro la Nato in un vertice ad
Istanbul, nel Giugno 2004.

Tutte queste decisioni, particolarmente gli attacchi strategici
preventivi degli Stati Uniti, rovesciano i principi statutari dell'ONU,
così come i principi della legge internazionale come furono formulati
dopo la Seconda Guerra mondiale. 

Il WPC esige il decolonizzazione di tutti i territori che rimangono
sotto regime coloniale. Il WPC esprime la sua solidarietà con i popoli
indigeni per i loro inalienabili ed indivisibili diritti, incluso il
loro diritto all’ autodeterminazione.

Un anno dopo l'invasione imperialista portata dagli Stati Uniti
l’occupazione dell'Iraq e la tragedia delle persone irachene continua.
In solidarietà con la resistenza delle persone dell'Iraq contro
l'occupazione, noi esigiamo l'immediata e completa ritirata di tutte le
forze occupanti per permettere alle persone dell’Iraq di determinare il
loro destino da soli.

L’Assemblea esprime la sua condanna veemente alla tortura brutale dei
prigionieri perpetrata dalle forze di occupazione in Iraq, Afganistan e
nella base di Guantanamo.

Noi denunciamo l'occupazione della Nato in corso nell'Afganistan, un
"esperimento" sul continente asiatico che è stato usato come un modello
dagli Stati Uniti per i suoi piani futuri di genocidio in Iraq.

Il genocidio delle persone palestinesi continua, mentre nuove inumane
misure reazionarie sono prese dal governo israeliano, come la
costruzione del muro. La sofferenza dei Palestinesi non conta per le
forze potenti che stanno dietro l’alleanza di Israele.

In accordo con le decisioni dell’ONU, il WPC richiede il ritiro
immediato dell’occupazione israeliana da tutti i territori occupati nel
1967, incluse le alture del Golan della Siria e l’istituzione dello
stato indipendente della Palestina con Gerusalemme Est come il sua
capitale, di fianco ad Israele. Similmente noi sosteniamo il diritto di
ritorno del rifugiati palestinesi.

Il WPC condanna l'occupazione dei 37% della Repubblica di Cipro che
continua dal 1974 così come la divisione de facto del paese. Il WPC
saluta la lotta sia dei greco-ciprioti sia dei turco-ciprioti perché
finisca l'occupazione e sostiene gli sforzi di giungere presto ad una
soluzione che conduca alla riunificazione del paese.

Il WPC prende nota delle recenti iniziative di India e Pakistan verso
la normalizzazione delle relazioni bilaterali, ed esprime sostegno per
le attività volte a promuovere un'atmosfera di pace e armonia sul
subcontinente indiano.

Il WPC esprime la sua preoccupazione per la pressione degli Stati
Uniti sul Bangladesh per un accordo militare e bilaterale e
l’installazione di una base militare statunitense nella Baia del
Bengala.

 Il WPC esprime la sua solidarietà con le persone della Corea che
stanno lottando contro l’egemonia degli Stati Uniti e la politica
ostile alla pace sulla penisola coreana. Il WPC sostiene la soluzione
pacifica del problema nucleare tra la DPRK e gli Stati Uniti attraverso
negoziazioni. Esige il ritiro completo delle truppe degli Stati Uniti
dalla penisola coreana.

Il WPC esprime la sua comprensione e ferma solidarietà con i milioni
di vittime dell’Agente chimico Orange, tossico usato dagli Stati Uniti
durante la Guerra in Vietnam, e invoca azioni per aiutare ad alleviare
la loro sofferenza.

Il WPC esprime la sua solidarietà con i popoli della Jugoslavia nella
loro lotta contro le conseguenze dell'aggressione barbara della Nato,
che condusse all'occupazione di parte di territorio serbo, il Kossovo,
e alla sua trasformazione in un protettorato Nato. Il così detto
Tribunale dell’Aia è un esempio della manipolazione della verità ed è
un tentativo per legittimare l'aggressione e gli altri crimini degli
Stati Uniti e della NATO.

Il WPC denuncia l'imprigionamento dei cinque prigionieri politici
cubani che lottarono contro i piani terroristici negli Stati Uniti,
mentre terroristi nativi di Cuba condannati girano a piede libero nello
stesso paese. Noi esprimiamo il nostro fermo appoggio e solidarietà con
le persone cubane che stanno lottando in condizioni difficili per
difendere la loro dignità e sovranità ed esigiamo la fine del blocco
criminale degli Stati Uniti contro Cuba, che è durato per quattro
decadi.

Il WPC esige il ritiro immediato di tutte le truppe straniere da Haiti.

Noi condanniamo gli atti delle forze reazionarie dell'oligarchia
locale per il rovesciamento della rivoluzione di Bolivar in Venezuela,
in cooperazione con gli Stati Uniti ed i suoi alleati in Europa. Noi
sosteniamo gli sforzi per costruire una società della giustizia, della
pace, e della solidarietà in concordanza con gli auspici del suo popolo.

Noi salutiamo la lotta dei popoli dell'America contro la Free Trade
Area of Americas (FTAA), contro il pagamento dei debiti esteri così
come contro il Plan Colombia. Due sono le componenti della politica
degli Stati Uniti di dominazione sulle risorse e sulle ricchezze
dell’America Latina ed i Caraibi: da un lato la minaccia militare e
dall'altro e le interferenze nella regione per garantire e proteggere i
loro interessi. In questo contesto noi salutiamo l'Alternativa
Bolivariana per l'America (ALBA) come una proposta suprema contro i
piani neo-liberisti dell’imperialismo.

L’Africa sta pagando il costo pesante degli interventi imperialisti
neo-coloniali e, combinata con politiche economiche e sociali qualche
volta inefficienti, la violazione dei diritti umani e dei principi
democratici e varie altre forme di esclusione sociale, politica e
culturale. Invece di portare loro più pace e migliori prospettive di
uno sviluppo giusto e sostenibile, la povertà del popolo africano sta
aumentando, mentre sono minacciate pericolosamente  milioni di vite
ogni giorno ed è aggravata l'instabilità dei loro paesi. Risorse
preziose spesso sono sprecate in armamenti invece di essere usate per
combattere efficientemente malattie endemiche come AIDS e malaria e per
l'istruzione e la salute del popolo. Il WPC sostiene fortemente la
realizzazione effettiva delle decisioni dell’ONU sulla circolazione
delle armi e la bonifica della disseminazione delle mine sul
continente, così come sul suo complessivo  disarmo.

Il WPC denuncia l’interferenza straniera negli affari interni di paesi
africani e condanna in particolare l'imposizione di sanzioni allo
Zimbabwe da parte dei governi britannico e statunitense.

Sfidati dall’imperialismo degli Stati Uniti, che tenta di dominare il
mondo insieme ai suoi alleati, noi delegati delll’Assemblea del WPC,
esprimiamo la nostra fiducia nell’umanità per il suo futuro. Attraverso
la lotta massiccia e coordinata dei popoli noi possiamo realizzare i
nostri obiettivi. Il 21° secolo è appena incominciato. Come non mai i
popoli del mondo sono divenuti consapevoli di fronte ai nuovi pericoli,
milioni di persone hanno marciato nelle strade chiedendo pace e 
giustizia. Ci saranno nuove sollevazioni di popoli e lotte per le
trasformazioni sociali. Il secolo nuovo riserverà molte sorprese per i
nemici delle richieste dei diritti dei popoli.

Nell'occasione del 55° Anniversario dalla fondazione del WPC,
l’Assemblea fa appello a tutte le organizzazioni e i movimenti a
livello nazionale, regionale ed internazionale che sono pronti lavorare
e lottare per difendere la pace contro il progetto imperialista, per
unire le nostre voci ed azioni per un mondo di pace, uguaglianza,
giustizia e solidarietà.