Da: gilberto.vlaic @ elettra.trieste.it
Data: Mar 27 dic 2005 18:37:08 Europe/Rome
Oggetto: [CNJ lista interna] Ritorno da Kragujevac dicembre 2005
Care compagne, cari compagni, vi invio la relazione sull'ultimo viaggio
effettuato a Kragujevac e l'intervento letto durante l'assemblea con i
lavoratori e le loro famiglie in occasione della consegna delle quote
di affidi a distanza.
I miei migliori auguri per il prossimo anno
Gilberto Vlaic
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RITORNO DALLA ZASTAVA DI KRAGUJEVAC
Viaggio del 16-19 dicembre 2005
(resoconto di viaggio a cura di Gilberto Vlaic del gruppo ZASTAVA
Trieste)
Questa relazione e' suddivisa in otto parti ed ha una premessa
1) Introduzione
2) Un secondo camion di aiuti
3) Delegazione in visita e materiale trasportato
4) Cronaca del viaggio
5) Il microprogetto artigianato
6) I progetti in corso
7) Informazioni generali sulla Serbia e sulla Zastava (il progetto con
la FIAT)
8) Conclusioni
PREMESSA
Ci e' capitato a volte di trovare in rete documenti o di leggere e-mail
che contengono parti assai ampie delle nostre relazioni periodiche.
Siamo naturalmente ben felici di contribuire alla diffusione delle
conoscenze sulla realta' di Kragujevac e dei lavoratori della Zastava;
tutto cio' che scriviamo e' a disposizione di tutti. Saremo comunque
grati se chi volesse usare i nostri scritti indicasse la fonte.
1 - Introduzione
Vi invio la relazione del viaggio appena concluso alla Zastava di
Kragujevac per la consegna delle adozioni a distanza che fanno capo al
Gruppo Zastava di Trieste, alla sezione del Veneto e al Coordinamento
Nazionale RSU CGIL e per la verifica dei progetti in corso a Kragujevac.
Tutti i resoconti dei nostri viaggi sono reperibili su diversi siti,
tra i quali
- il sito del coordinamento RSU, all'indirizzo:
http://www.ecn.org/coord.rsu/
seguendo il link: Solidarietà con i lavoratori della Jugoslavia:
http://www.ecn.org/coord.rsu/guerra.htm
dove sono anche descritte in dettaglio tutte le iniziative in corso,
sia nostre che di altre organizzazioni.
L'ultima relazione relativa al nostro viaggio di settembre 2005 si
trova all'indirizzo
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0926_zastava.htm
e poi in ordine cronologico potete trovare tutte le altre.
I nostri resoconti sono presenti anche sul sito del Coordinamento
Nazionale per la Jugoslavia, all'indirizzo:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
che contiene inoltre centinaia di articoli sulla situazione nei Balcani
difficilmente reperibili sulla stampa nazionale.
2 – Un secondo camion di aiuti
A luglio scorso avevamo gia' spedito un camion di aiuti contenente
strumentazione medica per il presidio sanitario della Zastava e
vestiario per i lavoratori e le loro famiglie.
Il giovedi' 15 dicembre e' partito un altro camion, frutto del lavoro
di diverse associazioni.
E' arrivato in Serbia sabato 17 dicembre sera e, dopo un imprevisto
blocco di alcune ore alla dogana, e' giunto la domenica a Kragujevac ed
e' stato scaricato lunedi'.
Ecco la lista del contenuto e della sua destinazione.
- 3 lampade operatorie odontoiatriche Siemens per il presidio
sanitario, provenienti dal COI (Cooperazione Odontoiatrica
Internazionale)
- 11 personal computers, 11 monitors, 4 stampanti e 1 gruppo di
continuita' per la costruzione della rete informatica del presidio
sanitario, provenienti dalla associazione Aiutiamo la Jugoslavia (Sala
Bolognese); sempre da ALJ 4 scatoloni di vestiario
- 1 apparato per radiografia, anche questo per il presidio sanitario,
ottenuto in regalo da una ditta di materiale sanitario a Napoli dalla
nostra infaticabile Boba
- 1 carrozzina per invalido (anche questa ottenuta in regalo da Boba)
- 1 carrozzina elettrica per invalido, completa di batterie e
carica-batterie, proveniente come regalo (grazie al lavoro di Renato)
dalla Croce Rossa di Caraglio (Cuneo)
- 35 personal computers, 29 monitors, 15 biciclette, 1 motorino e 32
scatoloni di vestiario da parte dell'associazione Zastava Brescia per
la solidarieta' internazionale; i personal computers sono destinati a
varie scuole della citta'
- 23 pacchi di vestiario del gruppo Zastava Trieste
- 42 scatole di vestiario provenienti dalla Fondazione Luchetta, Ota,
D'Angelo, Hrovatin di Trieste
- 58 scatole di vestiario e giocattoli provenienti dalla Comunita'
Serbo-Ortodossa di Trieste
Le spese per questa spedizione saranno dell'ordine di 1300 euro (non le
abbiamo ancora pagate, e non posso esser piu' preciso) sottoscritti
dalle varie associazioni coinvolte. Non sappiamo ancora l'entita'
dell'IVA che verra'
richiesta in Serbia.
Desidero a questo punto ringraziare il personale della casa di
spedizioni che ci ha aiutato molto nella preparazione della spedizione,
soprattutto Paolo e Fabiana.
3 - Delegazione in visita e materiale trasportato
Ricordo prima di tutto che le spese di viaggio sono sempre direttamente
sostenute dai partecipanti, senza alcuno storno dai fondi ricevuti per
le quote di adozione a distanza da distribuire. Per questo viaggio sono
stati spesi 1087 euro, comprensivi di tutto (carburante, pasti e
pernottamenti).
La delegazione che ha effettuato il viaggio era costituita da Fabiola,
Gabriella, Gilberto, Linda Serena e Sergio da Trieste, Giuseppina da
Biella, Gino da Montereale Valcellina e Romano da Padova. Per il
viaggio abbiamo utilizzato un pulmino fornitoci gratuitamente dalla
Associazione di Solidarieta' Internazionale Triestina.
Avevamo con noi medicinali per circa 7000 euro, e inoltre 40 scatole di
fitostimoline (regalate da due farmacie di Trieste) per Lazar e
Vasilje, i due fratelli di sette e tre anni, malati di epidermilolisi
bollosa che sosteniamo da marzo 2004. Medicine urgenti erano gia' state
spedite tramite l'associazione ALJ di Sala Bolognese (Paola e Leo) che
erano passati da Trieste a novembre.
Le adozioni da distribuire erano 167, di cui 2 nuove, per un valore
complessivo di 15990 euro, per la maggior parte in quote trimestrali da
75 euro o da 85 euro (quando si tratta di quarto trimestre). Le
adozioni nuove nel corso del 2005 sono state 23; ce ne sono state
inoltre altre 6 nuove che pero' sono state utilizzate per coprire
adozioni gia' esistenti non piu' coperte dall'affidatario italiano.
Avevamo anche 200 euro da consegnare a due donne che hanno partecipato
al microprogetto artigianato.
Sono stati caricati nel furgone anche 33 scatole di regali per le
famiglie jugoslave, alcuni sacchi di giocattoli da regalare ai bambini
degli asili di Vozdovac e 2600 gessi per la Scuola Tecnica di
Kragujevac.
4 - Cronaca del viaggio
Rajka Veljovic, la nostra interprete e e uno dei nostri punti di
riferimento a Kragujevac e' purtroppo ancora malata e subisce continui
ricoveri in ospedale. Sono ormai nove mesi che le sue condizioni di
salute non le permettono di partecipare totalmente alle nostre
attivita'. A lei il nostro piu' affettuoso saluto, con la speranza di
vederla con noi il prossimo anno. Milja e Dragan dell'ufficio adozioni
del Samostanli comunque riescono ad organizzare al meglio le nostre
visite, anche se le difficolta' legate alla lingua si fanno sentire.
Bojana e' sempre piu' brava come interprete.
Siamo partiti da Trieste verso le 8 e 30 del mattino del venerdi' 16
dicembre e siamo arrivati a Kragujevac alle 7 di sera, senza alcun
problema durante il viaggio. Tempo buono e traffico scarso, ad
esclusione dell'attraversamento di Belgrado. Passaggio di frontiere
rapido e senza alcun problema.
Dopo lo scarico del furgone, abbiamo verificato le liste delle adozioni
e preparato le buste con il denaro per l'assemblea che abbiamo tenuto
la mattina del sabato 17.
Subito dopo l'assemblea abbiamo avuto un lungo incontro al presidio
sanitario, mentre la domenica abbiamo incontrato il presidente del
consiglio comunale, il direttore della scuola tecnica e abbiamo
visitato il centro di
accoglienza diurna per ragazzi down.
Il lunedi', sulla via del ritorno, ci siamo fermati a Belgrado dove
abbiamo incontrato Snezana Nikic, direttrice degli asili di Vozdovac, e
Gordana Pavlovic dell'associazione Decia Istina (Il sorriso dei
bambini), Su tutti questi incontri scrivero' diffusamente nel
paragrafo "I nuovi progetti".
L'assemblea per la consegna delle quote si e' tenuta sabato 17
dicembre, nella grande sala della direzione in una atmosfera
particolarmente festosa. Abbiamo ricevuto una quantita' enorme di
bottiglie di rakja fatta in casa, di marmellate, di miele, di prodotti
tessili, doni che abbiamo portato con noi in Italia e che, pur con
qualche difficolta' di tipo geografico, consegneremo alle famiglie
italiane.
Visti i tanti impegni, abbiamo avuto un tempo molto limitato per
visitare famiglie con figli adottati dai membri della delegazione; le
condizioni di queste famiglie sono sempre estremamente difficili, e non
si vedono prospettive per il futuro, ma questi incontri si svolgono
sempre in un clima di grande dignita', di festa e di vera amicizia.
Negli spostamenti tra una famiglia e l'altra abbiamo attraversato il
suggestivo Parco della Rimembranza di Kragujevac, dove il 21 ottobre
1941 furono sterminate per rappresaglia dai nazisti 7300 persone, tra
le quali 2500 operai della Zastava e gli studenti del locale liceo,
insieme ai loro professori. Molti monumenti costruiti con pietre
provenienti dalle varie Repubbliche che costituivano la Repubblica
Federativa Socialista di Jugoslavia ricordano quell'eccidio.
Il lunedi', durante il viaggio di ritorno, a Belgrado abbiamo
attraversato il viale delle ambasciate, che ospita tutta una serie di
edifici pubblici completamente distrutti dai bombardamenti del 1999, e
poi visitato il parco di Tasmajdan, dove sorgono due monumenti simbolo:
quello ai giornalisti morti nel bombardamento della sede della
televisione e quello, struggente, dedicato ai bambini uccisi dalle
bombe della NATO, che sue due semplicissimi ovali in marmo nero riporta
in Serbo e in Inglese la scritta "Eravamo solo bambini".
5 - Il microprogetto artigianato
Questo progetto e' iniziato nel maggio 2003; il numero di donne
coinvolte (operaie licenziate o casalinghe) e' stato di circa 20. Esse
ci hanno fornito ad ogni viaggio prodotti di ricamo e di uncinetto che
sono stati posti in vendita in Italia.
Purtoppo il progetto e' praticamente concluso; malgrado l'allargamento
del numero delle persone coinvolte abbiamo in pratica esaurito le
nostre possibilita' di vendita e non siamo riusciti ad inventare nuovi
meccanismi che ci permettessero la vendita di questi prodotti, fatto
salvo il principio dell'assenza di intermediari.
Per questi motivi non abbiamo preso ulteriore materiale nei viaggi del
2005 e ci siamo limitati a vendere gli ultimi lavori in nostro possesso.
In questo viaggio abbiamo consegnato a due donne 200 euro. Il totale
generale del denaro consegnato è stato quindi di 7545,5 euro.
6 - I progetti in corso
Visto che periodicamente riceviamo sottoscrizioni significative non
legate alle adozioni, era stata presa la decisione di finanziare
progetti che vadano incontro a reali bisogni sociali, possibilmente
unendo i nostri sforzi a quelli di altre associazioni.
Descrivo ora brevemente lo stato dei progetti in corso.
A) Collaborazione con il presidio sanitario della Zastava; approvato
un progetto presentato sui fondi per la cooperazione internazionale
della Regione Friuli-Venezia Giulia
Trovate una descrizione assai articolata di questo progetto nelle
relazioni dei viaggi di marzo, luglio e settembre 2005, reperibili agli
indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0328_zastava_rel.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/
2005_0709_zastava_relazione.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0926_zastava.htm
Ricordo che la Zastava possiede un centro medico (Zavod Za Zdravsvenu
Zastitu Radnika) di ragguardevoli dimensioni: vi lavorano 326 persone,
due terzi dei quali operatori sanitari (piu' di 60 sono i medici) ed un
terzo di amministrativi. 224 lavoratori sono iscritti al sindacato
Samostanli.
Il suo bacino di utenza e' rappresentato attualmente da circa 50.000
lavoratori e da circa 7.000 pensionati.
In questo centro si effettuano ogni anno circa 1 milione di prestazioni
sanitarie di cui 65.000 nel campo dentistico. Nel reparto dentistico
lavorano 25 persone, tra cui sette medici dentisti.
Il problema del presidio sanitario e' che la strumentazione in uso ha
un'eta' media di piu' di 20 anni, ed e' quindi fortemente inadeguata.
Le due poltrone dentistiche fornite a luglio scorso sono in piena
attivita', cosi' come le attrezzature accessorie, ad eccezione del tubo
radiologico per il quale si attendono le autorizzazioni del ministero
dell'ambiente.
Per quanto riguarda i nostri interventi a favore del presidio sanitario
la Regione Friuli-Venezia Giulia ha approvato un nostro progetto, e ci
ha dato un finanziamento per 17400 euro per il 2006.
Durante l'incontro con la Direzione e i lavoratori del reparto
stomatologia sono state discusse a fondo le possibilita' che si aprono
con questo finanziamento, in termini di acquisto di nuova
strumentazione, materiale di consumo e corsi si aggiornamento del
personale.
Abbiamo inoltre avuto un incontro con i delegati dei lavoratori a
proposito della distribuzione gratuita dei medicinali che portiamo
periodicamente.
B) Realizzazione di un centro di accoglienza diurno per ragazzi con
sindrome Down e autistici
Anche per questo progetto trovate una descrizione assai dettagliata
nelle relazioni dei viaggi di marzo e luglio 2005, reperibili agli
indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0328_zastava_rel.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/
2005_0709_zastava_relazione.htm
La mattina di domenica 17 dicembre abbiamo avuto la grandissima
sorpresa di essere accompagnati in Comune ed al Centro di accoglienza
down da Rajka.
In Comune abbiamo incontrato il presidente del consiglio municipale
Dobrica Milovanovic, che ci ha informato sullo stato di funzionamento
del centro, che e' frequentato attualmente da circa 12 utenti.
Ci ha inoltre fornito ricevute per circa 1700 euro sui 3000 che avevamo
consegnato a luglio. Restano ancora per i bisogni futuri circa 1300
euro.
Dopo questo incontro ci siamo recati al Centro di accoglienza che era
stato inaugurato a luglio. Sono stati aggiunti dei tramezzi che
dividono in locali piu' piccoli la grande stanza di quasi trecento
metri quadrati L'incontro con i genitori e con i ragazzi e' stato
veramente emozionante! I laboratori sono tutti in funzione e ci sono
stati regalati asciugamani e federe per cuscini realizzati nel
laboratorio di sartoria e tessitura.
Al centro lavorano un fisioterapista e una difettologa a tempo
indeterminato; ci sono poi un quattro infermiere a tempo parziale;
attualmente gli utenti del centro sono 12, e 6 entreranno a breve. Vi
sono poi cinque volontari: uno psicologo, un neuropsichiatra, due
medici e un animatore.
Anche alcuni studenti dell'Universita' prestano saltuariamente
attivita' volontaria.
L'impressione generale e' che questo centro sia partito con il piede
giusto, e che abbia colmato un reale bisogno sociale. I genitori ne
sono felicissimi e gli utenti lo considerano la propria seconda casa.
C) La Scuola Tecnica Za Masinstovo I Saobracaj di Kragujevac
Ricordo che si tratta di una Scuola di meccanica fondata nel 1854,
dunque pressoche' contemporanea alla fondazione della Zastava, nella
quale si e' formato il nucleo dei tecnici del Paese. Attualmente conta
piu' di 1800
studenti. Gli edifici della scuola coprono 30.000 metri quadri, con un
grande parco all'interno.
Potete trovare i dettagli relativi a questo progetto nelle relazion di
luglio e settembre scorsi agli indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/
2005_0709_zastava_relazione.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0926_zastava.htm
Il progetto prevedeva di per rimettere in sesto dei locali abbandonati
nel seminterrato della scuola da utilizzare come mensa per gli
studenti, utilizzando fondi provenienti dalla Associazione Fabio
Sormanni di Milano (4500 euro), Associazione Zastava Brescia (2250
euro) e Gruppo Zastava Trieste (2250 euro), che sono stati consegnati
tra luglio (6000 euro) e settembre (3000 euro).
A settembre quelli che prima erano due stanzoni fatiscenti di circa 200
metri quadrati nel semi-interrato della scuola si presentavano
totalmente trasformati. E' stata rifatta la scala di accesso, gli
intonaci, i pavimenti, i serramenti e l'impianto di riscaldamento. Sono
stati costruiti anche due ampi bagni.
Poiche' il denaro non bastava a tutto, l'impianto elettrico e' stato
costruito con lavoro volontario dei professori della scuola.
A ricordo del nostro contributo sono state apposte due grandi targhe,
una all'ingresso ed una all'interno delle sale, con i nomi delle nostre
associazioni, in Italiano e in Serbo.
Durante questa visita il Direttore ci ha illustrato le necessita'
future di questi locali. Utilizzando i laboratori della Scuola sara'
costruito un grande tendone all'esterno, da utilizzarsi in primavera ed
estate.
Per quanto riguarda l'interno vi e' la necessita' di acquistare dieci
tavoli rotondi e una quarantina di sedie. Utilizzando i prodotti di una
impresa di Kragujevac e' possibile acquistare questi arredi con una
spesa di poco superiore ai 1000 euro.
A nome dell'associazione Zastava Brescia e del Gruppo Zastava Trieste
ho quindi consegnato 1000 euro destinati all'acquisto degli arredi.
Alla Scuola saranno consegnati inoltre quattro dei personal computers
spediti da Zastava Brescia. Abbiamo consegnato anche 2600 gessi per
lavagna (aiuto che ci era stato richiesto a settembre, e per il quale
abbiamo speso 91,50 euro).
D) Gli asili del Comune di Vozdovac e un graditissimo incontro
Attraverso il Consolato serbo di Trieste avevamo ricevuto una richiesta
di aiuto da parte delle scuole materne di Vordovac, grosso Comune alla
periferia di Belgrado.
Si tratta complessivamente di 23 asili pubblici che ospitano 747 bamini
da 1 a 3 anni (i nostri nidi) e di 2812 bambini da 3 a 7 anni (le
nostre scuole materne). La richiesta che ci era stata avanzata
riguardava la fornitura di lenzuola per i lettini, per complessive 5980
lenzuola di diverse dimensioni.
Avevamo gia' consegnato a luglio alla direttrice Snezana Nikic 2500
euro provenienti da una sottoscrizione dei lavoratori della COOP
Nord-Est ai quali abbiamo aggiunto come gruppo Zastava Trieste altri
500 euro provenienti dalla vendita dei CD "Non bombe ma solo caramelle"
con i quali sono stati acquistati circa 300 completi per lettini.
In questo viaggio non avevamo purtoppo denaro da consegnare. Abbiamo
portato con noi 7 grandi sacchi di pupazzi, altri 7 erano gia' stati
portati da una signora belgradese che vive a Trieste.
Siamo stati accolti con grande amicizia e cordialita'; abbiamo pranzato
in uno di questi asili.
E' stato molto commovente entrare di soppiatto in una delle stanze in
cui dormivano, usando le nuove lenzuola, una ventina di bambini.
Era presente anche Gordana Pavlovic, che avevo conosciuto a Trieste nel
novembre del 2002 quando, in occasione di un convegno del Coordinamento
Nazionale per le Jugoslavia, aveva presentato una documentata e
appassionata relazione sullo stato economico e sociale della Serbia.
[si veda: https://www.cnj.it/TRIESTE161102/pavlovic.htm ]. Gordana
dirige l'associazione Decia Istina (Il sorriso dei bambini), che si
occupa di orfani e rifugiato, per la maggior parte senza casa. Hanno
necessita' di tutto. Abbiamo promesso che entro febbraio invieremo
almeno 100 scatoloni di vestiario.
7 - Informazioni generali sulla Serbia e sulla Zastava (il progetto con
la FIAT)
Come ad ogni viaggio, abbiamo raccolto dati sulla condizione generale
del Paese e sulla citta' di Kragujevac. Riporto i piu' significativi.
Informazioni generali sulla Serbia
Il cambio attuale dinaro/euro e' salito a 86.70 (era di 83.3 a luglio
e 84.5 a settembre 2005).
L'inflazione annua nel 2005 e' stata di 17%.
Il numero ufficiale dei disoccupati era di circa 880.000 a settembre
2005, pari al 26.2% della popolazione potenzialmente attiva. Questo
indice e' salito a 897.790 (27.4%) a novembre 2005.
Salario medio nel Paese a novembre 2005 (cambio utilizzato 1 euro = 86
dinari)
Industria 17537 dinari (204 euro)
Settore servizi 20170 dinari (235 euro)
Media pesata su tutte le categorie 18345 dinari (213 euro)
Pensioni
1.244.510 pensionati a novembre 2005
Pensione media 9108 dinari (106 euro)
Prodotto nazionale lordo attuale
2000 dollari/anno/persona
da compararsi con altri Paesi dei Balcani
13000 Slovenia
6000 Croazia
2500 Bulgaria e Romania
Importazioni 2004 11.1 miliardi di dollari
Esportazioni 2004 3.7 miliardi di dollari
Deficit comm. 2004 7.4 miliardi di dollari
Prezzo medio del pane (per pezzi da 600 grammi) 20 dinari (33
dinari/Kilo)
Prezzo medio di un litro di latte 33 dinari
Prezzo di un Kilo di carne (qualita' media) 400 dinari
Prezzo medio di un litro di benzina (Euro95) 77 dinari
Informazioni sulla Zastava
Le elezioni per i delegati sindacali
A novembre si sono tenute le elezioni per il rinnovo dei delegati.
Hanno partecipato al voto 21.000 lavoratori (compresi i cassaintegrati)
riferibili alle 30 unita' produttive del gruppo Zastava. Il Sindacato
Samostanli ha ricevuto circa 16.000 voti, il 75% del totale.
Delic Radoslav e Delko Blagojevic sono stati poi confermati
all'unanimita' (dai 56 delegati eletti nelle singole fabbriche) come
rappresentanti generali delle 30 unita' produttive. A loro i nostri
piu' sinceri auguri di buon lavoro nella difesa degli interessi dei
lavoratori Zastava.
Il primo importante atto della nuova dirigenza sindacale e' stata la
proclamazione il 21 dicembre di uno sciopero contro il recente decreto
governativo che liberalizza le importazioni di auto usate senza limiti
di anno di costruzione, a patto che siano dotate di motore Euro3.
E' un ulteriore colpo alle possibilita' produttive della Zastava.
Questo sciopero ha visto il blocco dell'autostrada Belgrado-Nis (che si
trova a circa 30 Km da Kragujevac) da parte di 7000 lavoratori.
Altre informazioni
E' stata privatizzata la Fucina della Zastava (600 lavoratori) per un
prezzo di acquisto di 1.78 milioni di euro.
I dati sull'occupazione e sui salari non mostrano variazioni rispetto
alla relazione di settembre scorso.
La produzione di automobili e' stata fino a novembre 2005 di 12.000
unita' a fronte di un piano che ne prevedeva 15.000 per tutto il 2005.
Sono state vendute 14.000 unita', dunque anche 2.000 macchine prodotte
nel 2004.
il piano di produzione per il 2006 e' di 18.000 unita'.
Sono stati prodotti nel corso del 2005 (fino a novembre) 360 camion.
L'accordo con la Fiat per l'assemblaggio della vecchia Punto e' stato
firmato. Sara' prodotta con il nome Zastava10 e per il 2006 sara'
montata a Mirafiori in circa 7.000 unita'; dal 2007 la previsione e' di
montare circa 15.000 vetture/anno a Kragujevac per 5 anni.
Ricordo che la firma di questo accordo era subordinata alla
restituzione parziale del debito Zastava verso Fiat, pari a 11.5
milioni di euro. Il 25-9-05 e'stata restituita la somma di 1.85 milioni.
Sono in corso trattative con i governi di Croazia e Macedonia per la
vendita in questi due paesi della rete delle concessionarie e delle
case vacanza al mare dei lavoratori (in Croazia) ben al di sotto del
valore reale. Queste vendite dovrebbero fruttare 4 milioni di euro in
Croazia e 1 milione in Macedonia.
Dalla vendita della rete di assistenza e delle concessionarie in Serbia
e Montenegro sono attesi 7 milioni di euro.
8 - Conclusioni
Sono costretto a scrivere sempre le stesse conclusioni di ogni
relazione, poiche' non sembra di vedere spiragli di luce significativi
sul futuro di questo martoriato Paese.
In modo generale possiamo dire che lavoratori jugoslavi continuano ad
essere in condizioni di oggettiva debolezza e devono fare i conti con
la necessità di una ricostruzione post-bombardamenti che ha ormai da
sei anni assunto una chiara direttrice iper-liberista.
Lo Stato, fortemente allettato e subordinato alle promesse di aiuto
occidentali, ha lasciato al libero mercato ogni decisione. Così i
prezzi aumentano, le scuole e la sanità diventano prestazioni
disponibili solo per i più ricchi, le fabbriche, le zone industriali
sono all'asta di profittatori occidentali che comprano tutto a prezzi
bassi e ponendo condizioni di lavoro inaccettabili.
Sono evidenti e stridenti le contraddizioni tra una estrema poverta'
diffusa nella quasi totalita' della popolazione e una ricchezza esibita
attraverso i suoi tipici simboli, soprattutto le auto di lusso.
Le famiglie che aiutiamo materialmente esprimono la loro gratitudine
per questi aiuti che sono indispensabili per la loro sopravvivenza; una
delle loro grandi preoccupazioni e' di non rimanere soli, abbandonati
ed invisibili al resto del mondo.
La disperazione per un futuro sempre piu' difficile e incerto comincia
a manifestarsi sempre piu' frequentemente tra i lavoratori in cassa
integrazione, specialmente tra quelli piu' anziani e soprattutto tra le
donne.
Dobbiamo continuare i nostri sforzi affinche' giunga a loro la nostra
solidarieta' e fratellanza.
===
Intervento,
a nome del gruppo ZASTAVA Trieste, dell'Associazione "Non bombe ma
solo Caramelle" –ONLUS e del coordinamento RSU-CGIL,
svolto da Gilberto Vlaic all'assemblea dei lavoratori della Zastava di
Kragujevac il 18-12-2005 in occasione della consegna delle adozioni a
distanza
Carissime ragazze, carissimi ragazzi,
care lavoratrici e cari lavoratori,
care compagne e cari compagni,
vi porto il piu' caro e affettuoso saluto delle associazioni che qui
rappresentiamo:
il gruppo Zastava Trieste
il coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della CGIL
l'associazione Non bombe ma solo Caramelle
la COOP del nord-est.
Questi nostri incontri non sarebbero possibili se non ci fossero tante
famiglie italiane, tanti lavoratori che si sentono vostri fratelli e
che esprimono, con questa solidarieta' materiale, uno degli esempi piu'
belli e significativi dell'amicizia e della solidarieta'
internazionalista tra lavoratori di paesi diversi, uno dei migliori
esempi della fraternita' tra i popoli.
Vorrei prima di tutto esprimere la mia grande soddisfazione per i
risultati delle elezioni per il rinnovo dei delegati sindacali che si
sono tenute qui alla Zastava alcuni giorni fa, e che hanno visto il
nostro Sindacato raccogliere la fiducia della stragrande maggioranza
dei lavoratori.
Dico nostro sindacato perche' come sapete sono fiero ed orgoglioso di
avere in tasca la tessera di iscritto al Samostanli.
In questa occasione abbiamo con noi 167 quote di adozioni, di cui 2
nuove. In totale le adozioni nuove nel corso del 2005 sono state 23.
Come sapete abbiamo deciso con altre associazioni italiane di
sviluppare progetti che riescano a venire incontro a reali bisogni
sociali esistenti a Kragujevac.
Dopo il camion spedito a luglio, giovedi' scorso e' partito da Trieste
un altro camion che dovrebbe essere arrivato in dogana ieri; contiene
uno strumento per radiografie destinato al centro medico Zastava, 50
computers destinati a varie scuole, due sedie a rotelle e 160 scatoloni
di materiale vario. Credo che per febbraio saremo in grado di
effettuare un'altra spedizione
Dopo la caduta del muro di Berlino si parlava di un mondo di pace e di
progresso. Qualcuno avava persino detto che era finita la storia.
Da allora fino ad adesso abbiamo visto invece solo una crescita della
guerra e della violenza.
L'aggressione della NATO al vostro Paese nella primavera del 1999 ha
tragicamente inaugurato la stagione delle ingerenze umanitarie, guerre
preventive al terrorismo. esportazione della democrazia a suon di bombe
Tutto basato sulle piu' ignobili menzogne.
Tutto questo per conquistare le risorse del pianeta, per conquistare la
nostra capacita' di lavorare, riducendo alla miseria e alla fame interi
popoli, interi continenti.
Ma qualcosa sembra essersi inceppato nel meccanismo perverso di questa
violenza: gli Stati Uniti d'America e i loro alleati non riescono ad
uscire dal pantano in cui si sono cacciati in Iraq.
Come lavoratori dobbiamo essere assolutamente contrari a queste guerre
imperialiste, e dobbiamo opporci con tutte le nostre forze ad esse, non
solo perche' la guerra porta lutti e distruzioni, ma perche' sono
assolutamente contro i nostri interessi come classe sociale.
Benche' sia difficile, dobbiamo avere fiducia in noi stessi e nella
nostra forza; solo l'unita' dei lavoratori, al di la' di differenze
lingua, paese, religione ci permettera' di avere un mondo nuovo.
Una sola guerra noi possiamo concepire, ed e' la lotta di liberazione
dei popoli oppressi. E voi soprattutto dovete essere orgogliosi della
lotta di liberazione che sessanta anni fa, con le sole forze del vostro
popolo, libero' la Jugoslavia dall'oppressione nazi-fascista. Insegnate
queste cose ai vostri figli, perche' la memoria deve restare, contro
tutti i tentativi di revisonismo storico.
Vorrei dirvi ancora qualcosa sul mio Paese. Il governo che abbiamo sta
attaccando tutte le conquiste sociali ed economiche dei lavoratori
realizzate negli ultimi decenni. Sono sotto attacco la scuola e la
sanita' pubbliche, le
pensioni, il lavoro, i diritti sociali, specialmente quelli conquistati
dalle donne, come l'aborto e il divorzio. Ma la parte piu' cosciente
del Paese si ribella.
Vorrei a questo proposito citare una lunga e pesante lotta che sta
opponendo tutti gli abitanti di una valle delle Alpi al governo che
vuol far passare in quella valle una nuova linea ferroviaria tra
l'Italia e la Francia, con disastri ambientali e sanitari enormi.
Ebbene centomila persone, tutti gli abitanti, dai bambini agli anziani,
stanno lottando con forte determinazione, e resistono malgrado i
violenti attacchi della Polizia a cui sono sottoposti. A loro vorrei
mandare il nostro saluto e la nostra solidarieta'.
Termino rivolgendomi a tutte le ragazze e i ragazzi presenti. So che
molti di voi si scambiano lettere con i loro amici italiani. E' una
cosa molto importante perche' oltre a rafforzare i vincoli di amicizia,
permette di mantenere la conoscenza reale della vostra situazione.
Infatti nel mio Paese si parla poco di voi, molti sono convinti che vi
abbiamo portato democrazia, liberta' e benessere e che comunque la
vostra situazione e' migliorata dalla fine dell'aggressione; le vostre
parole a questo riguardo valgono piu' di mille dei nostri discorsi e
dibattiti.
Vogliate sempre bene ai vostri amici Italiani, come noi vogliamo bene a
voi.
SVE VAS VOLIM
Kragujevac, 18-12-2005
Data: Mar 27 dic 2005 18:37:08 Europe/Rome
Oggetto: [CNJ lista interna] Ritorno da Kragujevac dicembre 2005
Care compagne, cari compagni, vi invio la relazione sull'ultimo viaggio
effettuato a Kragujevac e l'intervento letto durante l'assemblea con i
lavoratori e le loro famiglie in occasione della consegna delle quote
di affidi a distanza.
I miei migliori auguri per il prossimo anno
Gilberto Vlaic
===
RITORNO DALLA ZASTAVA DI KRAGUJEVAC
Viaggio del 16-19 dicembre 2005
(resoconto di viaggio a cura di Gilberto Vlaic del gruppo ZASTAVA
Trieste)
Questa relazione e' suddivisa in otto parti ed ha una premessa
1) Introduzione
2) Un secondo camion di aiuti
3) Delegazione in visita e materiale trasportato
4) Cronaca del viaggio
5) Il microprogetto artigianato
6) I progetti in corso
7) Informazioni generali sulla Serbia e sulla Zastava (il progetto con
la FIAT)
8) Conclusioni
PREMESSA
Ci e' capitato a volte di trovare in rete documenti o di leggere e-mail
che contengono parti assai ampie delle nostre relazioni periodiche.
Siamo naturalmente ben felici di contribuire alla diffusione delle
conoscenze sulla realta' di Kragujevac e dei lavoratori della Zastava;
tutto cio' che scriviamo e' a disposizione di tutti. Saremo comunque
grati se chi volesse usare i nostri scritti indicasse la fonte.
1 - Introduzione
Vi invio la relazione del viaggio appena concluso alla Zastava di
Kragujevac per la consegna delle adozioni a distanza che fanno capo al
Gruppo Zastava di Trieste, alla sezione del Veneto e al Coordinamento
Nazionale RSU CGIL e per la verifica dei progetti in corso a Kragujevac.
Tutti i resoconti dei nostri viaggi sono reperibili su diversi siti,
tra i quali
- il sito del coordinamento RSU, all'indirizzo:
http://www.ecn.org/coord.rsu/
seguendo il link: Solidarietà con i lavoratori della Jugoslavia:
http://www.ecn.org/coord.rsu/guerra.htm
dove sono anche descritte in dettaglio tutte le iniziative in corso,
sia nostre che di altre organizzazioni.
L'ultima relazione relativa al nostro viaggio di settembre 2005 si
trova all'indirizzo
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0926_zastava.htm
e poi in ordine cronologico potete trovare tutte le altre.
I nostri resoconti sono presenti anche sul sito del Coordinamento
Nazionale per la Jugoslavia, all'indirizzo:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
che contiene inoltre centinaia di articoli sulla situazione nei Balcani
difficilmente reperibili sulla stampa nazionale.
2 – Un secondo camion di aiuti
A luglio scorso avevamo gia' spedito un camion di aiuti contenente
strumentazione medica per il presidio sanitario della Zastava e
vestiario per i lavoratori e le loro famiglie.
Il giovedi' 15 dicembre e' partito un altro camion, frutto del lavoro
di diverse associazioni.
E' arrivato in Serbia sabato 17 dicembre sera e, dopo un imprevisto
blocco di alcune ore alla dogana, e' giunto la domenica a Kragujevac ed
e' stato scaricato lunedi'.
Ecco la lista del contenuto e della sua destinazione.
- 3 lampade operatorie odontoiatriche Siemens per il presidio
sanitario, provenienti dal COI (Cooperazione Odontoiatrica
Internazionale)
- 11 personal computers, 11 monitors, 4 stampanti e 1 gruppo di
continuita' per la costruzione della rete informatica del presidio
sanitario, provenienti dalla associazione Aiutiamo la Jugoslavia (Sala
Bolognese); sempre da ALJ 4 scatoloni di vestiario
- 1 apparato per radiografia, anche questo per il presidio sanitario,
ottenuto in regalo da una ditta di materiale sanitario a Napoli dalla
nostra infaticabile Boba
- 1 carrozzina per invalido (anche questa ottenuta in regalo da Boba)
- 1 carrozzina elettrica per invalido, completa di batterie e
carica-batterie, proveniente come regalo (grazie al lavoro di Renato)
dalla Croce Rossa di Caraglio (Cuneo)
- 35 personal computers, 29 monitors, 15 biciclette, 1 motorino e 32
scatoloni di vestiario da parte dell'associazione Zastava Brescia per
la solidarieta' internazionale; i personal computers sono destinati a
varie scuole della citta'
- 23 pacchi di vestiario del gruppo Zastava Trieste
- 42 scatole di vestiario provenienti dalla Fondazione Luchetta, Ota,
D'Angelo, Hrovatin di Trieste
- 58 scatole di vestiario e giocattoli provenienti dalla Comunita'
Serbo-Ortodossa di Trieste
Le spese per questa spedizione saranno dell'ordine di 1300 euro (non le
abbiamo ancora pagate, e non posso esser piu' preciso) sottoscritti
dalle varie associazioni coinvolte. Non sappiamo ancora l'entita'
dell'IVA che verra'
richiesta in Serbia.
Desidero a questo punto ringraziare il personale della casa di
spedizioni che ci ha aiutato molto nella preparazione della spedizione,
soprattutto Paolo e Fabiana.
3 - Delegazione in visita e materiale trasportato
Ricordo prima di tutto che le spese di viaggio sono sempre direttamente
sostenute dai partecipanti, senza alcuno storno dai fondi ricevuti per
le quote di adozione a distanza da distribuire. Per questo viaggio sono
stati spesi 1087 euro, comprensivi di tutto (carburante, pasti e
pernottamenti).
La delegazione che ha effettuato il viaggio era costituita da Fabiola,
Gabriella, Gilberto, Linda Serena e Sergio da Trieste, Giuseppina da
Biella, Gino da Montereale Valcellina e Romano da Padova. Per il
viaggio abbiamo utilizzato un pulmino fornitoci gratuitamente dalla
Associazione di Solidarieta' Internazionale Triestina.
Avevamo con noi medicinali per circa 7000 euro, e inoltre 40 scatole di
fitostimoline (regalate da due farmacie di Trieste) per Lazar e
Vasilje, i due fratelli di sette e tre anni, malati di epidermilolisi
bollosa che sosteniamo da marzo 2004. Medicine urgenti erano gia' state
spedite tramite l'associazione ALJ di Sala Bolognese (Paola e Leo) che
erano passati da Trieste a novembre.
Le adozioni da distribuire erano 167, di cui 2 nuove, per un valore
complessivo di 15990 euro, per la maggior parte in quote trimestrali da
75 euro o da 85 euro (quando si tratta di quarto trimestre). Le
adozioni nuove nel corso del 2005 sono state 23; ce ne sono state
inoltre altre 6 nuove che pero' sono state utilizzate per coprire
adozioni gia' esistenti non piu' coperte dall'affidatario italiano.
Avevamo anche 200 euro da consegnare a due donne che hanno partecipato
al microprogetto artigianato.
Sono stati caricati nel furgone anche 33 scatole di regali per le
famiglie jugoslave, alcuni sacchi di giocattoli da regalare ai bambini
degli asili di Vozdovac e 2600 gessi per la Scuola Tecnica di
Kragujevac.
4 - Cronaca del viaggio
Rajka Veljovic, la nostra interprete e e uno dei nostri punti di
riferimento a Kragujevac e' purtroppo ancora malata e subisce continui
ricoveri in ospedale. Sono ormai nove mesi che le sue condizioni di
salute non le permettono di partecipare totalmente alle nostre
attivita'. A lei il nostro piu' affettuoso saluto, con la speranza di
vederla con noi il prossimo anno. Milja e Dragan dell'ufficio adozioni
del Samostanli comunque riescono ad organizzare al meglio le nostre
visite, anche se le difficolta' legate alla lingua si fanno sentire.
Bojana e' sempre piu' brava come interprete.
Siamo partiti da Trieste verso le 8 e 30 del mattino del venerdi' 16
dicembre e siamo arrivati a Kragujevac alle 7 di sera, senza alcun
problema durante il viaggio. Tempo buono e traffico scarso, ad
esclusione dell'attraversamento di Belgrado. Passaggio di frontiere
rapido e senza alcun problema.
Dopo lo scarico del furgone, abbiamo verificato le liste delle adozioni
e preparato le buste con il denaro per l'assemblea che abbiamo tenuto
la mattina del sabato 17.
Subito dopo l'assemblea abbiamo avuto un lungo incontro al presidio
sanitario, mentre la domenica abbiamo incontrato il presidente del
consiglio comunale, il direttore della scuola tecnica e abbiamo
visitato il centro di
accoglienza diurna per ragazzi down.
Il lunedi', sulla via del ritorno, ci siamo fermati a Belgrado dove
abbiamo incontrato Snezana Nikic, direttrice degli asili di Vozdovac, e
Gordana Pavlovic dell'associazione Decia Istina (Il sorriso dei
bambini), Su tutti questi incontri scrivero' diffusamente nel
paragrafo "I nuovi progetti".
L'assemblea per la consegna delle quote si e' tenuta sabato 17
dicembre, nella grande sala della direzione in una atmosfera
particolarmente festosa. Abbiamo ricevuto una quantita' enorme di
bottiglie di rakja fatta in casa, di marmellate, di miele, di prodotti
tessili, doni che abbiamo portato con noi in Italia e che, pur con
qualche difficolta' di tipo geografico, consegneremo alle famiglie
italiane.
Visti i tanti impegni, abbiamo avuto un tempo molto limitato per
visitare famiglie con figli adottati dai membri della delegazione; le
condizioni di queste famiglie sono sempre estremamente difficili, e non
si vedono prospettive per il futuro, ma questi incontri si svolgono
sempre in un clima di grande dignita', di festa e di vera amicizia.
Negli spostamenti tra una famiglia e l'altra abbiamo attraversato il
suggestivo Parco della Rimembranza di Kragujevac, dove il 21 ottobre
1941 furono sterminate per rappresaglia dai nazisti 7300 persone, tra
le quali 2500 operai della Zastava e gli studenti del locale liceo,
insieme ai loro professori. Molti monumenti costruiti con pietre
provenienti dalle varie Repubbliche che costituivano la Repubblica
Federativa Socialista di Jugoslavia ricordano quell'eccidio.
Il lunedi', durante il viaggio di ritorno, a Belgrado abbiamo
attraversato il viale delle ambasciate, che ospita tutta una serie di
edifici pubblici completamente distrutti dai bombardamenti del 1999, e
poi visitato il parco di Tasmajdan, dove sorgono due monumenti simbolo:
quello ai giornalisti morti nel bombardamento della sede della
televisione e quello, struggente, dedicato ai bambini uccisi dalle
bombe della NATO, che sue due semplicissimi ovali in marmo nero riporta
in Serbo e in Inglese la scritta "Eravamo solo bambini".
5 - Il microprogetto artigianato
Questo progetto e' iniziato nel maggio 2003; il numero di donne
coinvolte (operaie licenziate o casalinghe) e' stato di circa 20. Esse
ci hanno fornito ad ogni viaggio prodotti di ricamo e di uncinetto che
sono stati posti in vendita in Italia.
Purtoppo il progetto e' praticamente concluso; malgrado l'allargamento
del numero delle persone coinvolte abbiamo in pratica esaurito le
nostre possibilita' di vendita e non siamo riusciti ad inventare nuovi
meccanismi che ci permettessero la vendita di questi prodotti, fatto
salvo il principio dell'assenza di intermediari.
Per questi motivi non abbiamo preso ulteriore materiale nei viaggi del
2005 e ci siamo limitati a vendere gli ultimi lavori in nostro possesso.
In questo viaggio abbiamo consegnato a due donne 200 euro. Il totale
generale del denaro consegnato è stato quindi di 7545,5 euro.
6 - I progetti in corso
Visto che periodicamente riceviamo sottoscrizioni significative non
legate alle adozioni, era stata presa la decisione di finanziare
progetti che vadano incontro a reali bisogni sociali, possibilmente
unendo i nostri sforzi a quelli di altre associazioni.
Descrivo ora brevemente lo stato dei progetti in corso.
A) Collaborazione con il presidio sanitario della Zastava; approvato
un progetto presentato sui fondi per la cooperazione internazionale
della Regione Friuli-Venezia Giulia
Trovate una descrizione assai articolata di questo progetto nelle
relazioni dei viaggi di marzo, luglio e settembre 2005, reperibili agli
indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0328_zastava_rel.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/
2005_0709_zastava_relazione.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0926_zastava.htm
Ricordo che la Zastava possiede un centro medico (Zavod Za Zdravsvenu
Zastitu Radnika) di ragguardevoli dimensioni: vi lavorano 326 persone,
due terzi dei quali operatori sanitari (piu' di 60 sono i medici) ed un
terzo di amministrativi. 224 lavoratori sono iscritti al sindacato
Samostanli.
Il suo bacino di utenza e' rappresentato attualmente da circa 50.000
lavoratori e da circa 7.000 pensionati.
In questo centro si effettuano ogni anno circa 1 milione di prestazioni
sanitarie di cui 65.000 nel campo dentistico. Nel reparto dentistico
lavorano 25 persone, tra cui sette medici dentisti.
Il problema del presidio sanitario e' che la strumentazione in uso ha
un'eta' media di piu' di 20 anni, ed e' quindi fortemente inadeguata.
Le due poltrone dentistiche fornite a luglio scorso sono in piena
attivita', cosi' come le attrezzature accessorie, ad eccezione del tubo
radiologico per il quale si attendono le autorizzazioni del ministero
dell'ambiente.
Per quanto riguarda i nostri interventi a favore del presidio sanitario
la Regione Friuli-Venezia Giulia ha approvato un nostro progetto, e ci
ha dato un finanziamento per 17400 euro per il 2006.
Durante l'incontro con la Direzione e i lavoratori del reparto
stomatologia sono state discusse a fondo le possibilita' che si aprono
con questo finanziamento, in termini di acquisto di nuova
strumentazione, materiale di consumo e corsi si aggiornamento del
personale.
Abbiamo inoltre avuto un incontro con i delegati dei lavoratori a
proposito della distribuzione gratuita dei medicinali che portiamo
periodicamente.
B) Realizzazione di un centro di accoglienza diurno per ragazzi con
sindrome Down e autistici
Anche per questo progetto trovate una descrizione assai dettagliata
nelle relazioni dei viaggi di marzo e luglio 2005, reperibili agli
indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0328_zastava_rel.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/
2005_0709_zastava_relazione.htm
La mattina di domenica 17 dicembre abbiamo avuto la grandissima
sorpresa di essere accompagnati in Comune ed al Centro di accoglienza
down da Rajka.
In Comune abbiamo incontrato il presidente del consiglio municipale
Dobrica Milovanovic, che ci ha informato sullo stato di funzionamento
del centro, che e' frequentato attualmente da circa 12 utenti.
Ci ha inoltre fornito ricevute per circa 1700 euro sui 3000 che avevamo
consegnato a luglio. Restano ancora per i bisogni futuri circa 1300
euro.
Dopo questo incontro ci siamo recati al Centro di accoglienza che era
stato inaugurato a luglio. Sono stati aggiunti dei tramezzi che
dividono in locali piu' piccoli la grande stanza di quasi trecento
metri quadrati L'incontro con i genitori e con i ragazzi e' stato
veramente emozionante! I laboratori sono tutti in funzione e ci sono
stati regalati asciugamani e federe per cuscini realizzati nel
laboratorio di sartoria e tessitura.
Al centro lavorano un fisioterapista e una difettologa a tempo
indeterminato; ci sono poi un quattro infermiere a tempo parziale;
attualmente gli utenti del centro sono 12, e 6 entreranno a breve. Vi
sono poi cinque volontari: uno psicologo, un neuropsichiatra, due
medici e un animatore.
Anche alcuni studenti dell'Universita' prestano saltuariamente
attivita' volontaria.
L'impressione generale e' che questo centro sia partito con il piede
giusto, e che abbia colmato un reale bisogno sociale. I genitori ne
sono felicissimi e gli utenti lo considerano la propria seconda casa.
C) La Scuola Tecnica Za Masinstovo I Saobracaj di Kragujevac
Ricordo che si tratta di una Scuola di meccanica fondata nel 1854,
dunque pressoche' contemporanea alla fondazione della Zastava, nella
quale si e' formato il nucleo dei tecnici del Paese. Attualmente conta
piu' di 1800
studenti. Gli edifici della scuola coprono 30.000 metri quadri, con un
grande parco all'interno.
Potete trovare i dettagli relativi a questo progetto nelle relazion di
luglio e settembre scorsi agli indirizzi
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/
2005_0709_zastava_relazione.htm
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2005/2005_0926_zastava.htm
Il progetto prevedeva di per rimettere in sesto dei locali abbandonati
nel seminterrato della scuola da utilizzare come mensa per gli
studenti, utilizzando fondi provenienti dalla Associazione Fabio
Sormanni di Milano (4500 euro), Associazione Zastava Brescia (2250
euro) e Gruppo Zastava Trieste (2250 euro), che sono stati consegnati
tra luglio (6000 euro) e settembre (3000 euro).
A settembre quelli che prima erano due stanzoni fatiscenti di circa 200
metri quadrati nel semi-interrato della scuola si presentavano
totalmente trasformati. E' stata rifatta la scala di accesso, gli
intonaci, i pavimenti, i serramenti e l'impianto di riscaldamento. Sono
stati costruiti anche due ampi bagni.
Poiche' il denaro non bastava a tutto, l'impianto elettrico e' stato
costruito con lavoro volontario dei professori della scuola.
A ricordo del nostro contributo sono state apposte due grandi targhe,
una all'ingresso ed una all'interno delle sale, con i nomi delle nostre
associazioni, in Italiano e in Serbo.
Durante questa visita il Direttore ci ha illustrato le necessita'
future di questi locali. Utilizzando i laboratori della Scuola sara'
costruito un grande tendone all'esterno, da utilizzarsi in primavera ed
estate.
Per quanto riguarda l'interno vi e' la necessita' di acquistare dieci
tavoli rotondi e una quarantina di sedie. Utilizzando i prodotti di una
impresa di Kragujevac e' possibile acquistare questi arredi con una
spesa di poco superiore ai 1000 euro.
A nome dell'associazione Zastava Brescia e del Gruppo Zastava Trieste
ho quindi consegnato 1000 euro destinati all'acquisto degli arredi.
Alla Scuola saranno consegnati inoltre quattro dei personal computers
spediti da Zastava Brescia. Abbiamo consegnato anche 2600 gessi per
lavagna (aiuto che ci era stato richiesto a settembre, e per il quale
abbiamo speso 91,50 euro).
D) Gli asili del Comune di Vozdovac e un graditissimo incontro
Attraverso il Consolato serbo di Trieste avevamo ricevuto una richiesta
di aiuto da parte delle scuole materne di Vordovac, grosso Comune alla
periferia di Belgrado.
Si tratta complessivamente di 23 asili pubblici che ospitano 747 bamini
da 1 a 3 anni (i nostri nidi) e di 2812 bambini da 3 a 7 anni (le
nostre scuole materne). La richiesta che ci era stata avanzata
riguardava la fornitura di lenzuola per i lettini, per complessive 5980
lenzuola di diverse dimensioni.
Avevamo gia' consegnato a luglio alla direttrice Snezana Nikic 2500
euro provenienti da una sottoscrizione dei lavoratori della COOP
Nord-Est ai quali abbiamo aggiunto come gruppo Zastava Trieste altri
500 euro provenienti dalla vendita dei CD "Non bombe ma solo caramelle"
con i quali sono stati acquistati circa 300 completi per lettini.
In questo viaggio non avevamo purtoppo denaro da consegnare. Abbiamo
portato con noi 7 grandi sacchi di pupazzi, altri 7 erano gia' stati
portati da una signora belgradese che vive a Trieste.
Siamo stati accolti con grande amicizia e cordialita'; abbiamo pranzato
in uno di questi asili.
E' stato molto commovente entrare di soppiatto in una delle stanze in
cui dormivano, usando le nuove lenzuola, una ventina di bambini.
Era presente anche Gordana Pavlovic, che avevo conosciuto a Trieste nel
novembre del 2002 quando, in occasione di un convegno del Coordinamento
Nazionale per le Jugoslavia, aveva presentato una documentata e
appassionata relazione sullo stato economico e sociale della Serbia.
[si veda: https://www.cnj.it/TRIESTE161102/pavlovic.htm ]. Gordana
dirige l'associazione Decia Istina (Il sorriso dei bambini), che si
occupa di orfani e rifugiato, per la maggior parte senza casa. Hanno
necessita' di tutto. Abbiamo promesso che entro febbraio invieremo
almeno 100 scatoloni di vestiario.
7 - Informazioni generali sulla Serbia e sulla Zastava (il progetto con
la FIAT)
Come ad ogni viaggio, abbiamo raccolto dati sulla condizione generale
del Paese e sulla citta' di Kragujevac. Riporto i piu' significativi.
Informazioni generali sulla Serbia
Il cambio attuale dinaro/euro e' salito a 86.70 (era di 83.3 a luglio
e 84.5 a settembre 2005).
L'inflazione annua nel 2005 e' stata di 17%.
Il numero ufficiale dei disoccupati era di circa 880.000 a settembre
2005, pari al 26.2% della popolazione potenzialmente attiva. Questo
indice e' salito a 897.790 (27.4%) a novembre 2005.
Salario medio nel Paese a novembre 2005 (cambio utilizzato 1 euro = 86
dinari)
Industria 17537 dinari (204 euro)
Settore servizi 20170 dinari (235 euro)
Media pesata su tutte le categorie 18345 dinari (213 euro)
Pensioni
1.244.510 pensionati a novembre 2005
Pensione media 9108 dinari (106 euro)
Prodotto nazionale lordo attuale
2000 dollari/anno/persona
da compararsi con altri Paesi dei Balcani
13000 Slovenia
6000 Croazia
2500 Bulgaria e Romania
Importazioni 2004 11.1 miliardi di dollari
Esportazioni 2004 3.7 miliardi di dollari
Deficit comm. 2004 7.4 miliardi di dollari
Prezzo medio del pane (per pezzi da 600 grammi) 20 dinari (33
dinari/Kilo)
Prezzo medio di un litro di latte 33 dinari
Prezzo di un Kilo di carne (qualita' media) 400 dinari
Prezzo medio di un litro di benzina (Euro95) 77 dinari
Informazioni sulla Zastava
Le elezioni per i delegati sindacali
A novembre si sono tenute le elezioni per il rinnovo dei delegati.
Hanno partecipato al voto 21.000 lavoratori (compresi i cassaintegrati)
riferibili alle 30 unita' produttive del gruppo Zastava. Il Sindacato
Samostanli ha ricevuto circa 16.000 voti, il 75% del totale.
Delic Radoslav e Delko Blagojevic sono stati poi confermati
all'unanimita' (dai 56 delegati eletti nelle singole fabbriche) come
rappresentanti generali delle 30 unita' produttive. A loro i nostri
piu' sinceri auguri di buon lavoro nella difesa degli interessi dei
lavoratori Zastava.
Il primo importante atto della nuova dirigenza sindacale e' stata la
proclamazione il 21 dicembre di uno sciopero contro il recente decreto
governativo che liberalizza le importazioni di auto usate senza limiti
di anno di costruzione, a patto che siano dotate di motore Euro3.
E' un ulteriore colpo alle possibilita' produttive della Zastava.
Questo sciopero ha visto il blocco dell'autostrada Belgrado-Nis (che si
trova a circa 30 Km da Kragujevac) da parte di 7000 lavoratori.
Altre informazioni
E' stata privatizzata la Fucina della Zastava (600 lavoratori) per un
prezzo di acquisto di 1.78 milioni di euro.
I dati sull'occupazione e sui salari non mostrano variazioni rispetto
alla relazione di settembre scorso.
La produzione di automobili e' stata fino a novembre 2005 di 12.000
unita' a fronte di un piano che ne prevedeva 15.000 per tutto il 2005.
Sono state vendute 14.000 unita', dunque anche 2.000 macchine prodotte
nel 2004.
il piano di produzione per il 2006 e' di 18.000 unita'.
Sono stati prodotti nel corso del 2005 (fino a novembre) 360 camion.
L'accordo con la Fiat per l'assemblaggio della vecchia Punto e' stato
firmato. Sara' prodotta con il nome Zastava10 e per il 2006 sara'
montata a Mirafiori in circa 7.000 unita'; dal 2007 la previsione e' di
montare circa 15.000 vetture/anno a Kragujevac per 5 anni.
Ricordo che la firma di questo accordo era subordinata alla
restituzione parziale del debito Zastava verso Fiat, pari a 11.5
milioni di euro. Il 25-9-05 e'stata restituita la somma di 1.85 milioni.
Sono in corso trattative con i governi di Croazia e Macedonia per la
vendita in questi due paesi della rete delle concessionarie e delle
case vacanza al mare dei lavoratori (in Croazia) ben al di sotto del
valore reale. Queste vendite dovrebbero fruttare 4 milioni di euro in
Croazia e 1 milione in Macedonia.
Dalla vendita della rete di assistenza e delle concessionarie in Serbia
e Montenegro sono attesi 7 milioni di euro.
8 - Conclusioni
Sono costretto a scrivere sempre le stesse conclusioni di ogni
relazione, poiche' non sembra di vedere spiragli di luce significativi
sul futuro di questo martoriato Paese.
In modo generale possiamo dire che lavoratori jugoslavi continuano ad
essere in condizioni di oggettiva debolezza e devono fare i conti con
la necessità di una ricostruzione post-bombardamenti che ha ormai da
sei anni assunto una chiara direttrice iper-liberista.
Lo Stato, fortemente allettato e subordinato alle promesse di aiuto
occidentali, ha lasciato al libero mercato ogni decisione. Così i
prezzi aumentano, le scuole e la sanità diventano prestazioni
disponibili solo per i più ricchi, le fabbriche, le zone industriali
sono all'asta di profittatori occidentali che comprano tutto a prezzi
bassi e ponendo condizioni di lavoro inaccettabili.
Sono evidenti e stridenti le contraddizioni tra una estrema poverta'
diffusa nella quasi totalita' della popolazione e una ricchezza esibita
attraverso i suoi tipici simboli, soprattutto le auto di lusso.
Le famiglie che aiutiamo materialmente esprimono la loro gratitudine
per questi aiuti che sono indispensabili per la loro sopravvivenza; una
delle loro grandi preoccupazioni e' di non rimanere soli, abbandonati
ed invisibili al resto del mondo.
La disperazione per un futuro sempre piu' difficile e incerto comincia
a manifestarsi sempre piu' frequentemente tra i lavoratori in cassa
integrazione, specialmente tra quelli piu' anziani e soprattutto tra le
donne.
Dobbiamo continuare i nostri sforzi affinche' giunga a loro la nostra
solidarieta' e fratellanza.
===
Intervento,
a nome del gruppo ZASTAVA Trieste, dell'Associazione "Non bombe ma
solo Caramelle" –ONLUS e del coordinamento RSU-CGIL,
svolto da Gilberto Vlaic all'assemblea dei lavoratori della Zastava di
Kragujevac il 18-12-2005 in occasione della consegna delle adozioni a
distanza
Carissime ragazze, carissimi ragazzi,
care lavoratrici e cari lavoratori,
care compagne e cari compagni,
vi porto il piu' caro e affettuoso saluto delle associazioni che qui
rappresentiamo:
il gruppo Zastava Trieste
il coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della CGIL
l'associazione Non bombe ma solo Caramelle
la COOP del nord-est.
Questi nostri incontri non sarebbero possibili se non ci fossero tante
famiglie italiane, tanti lavoratori che si sentono vostri fratelli e
che esprimono, con questa solidarieta' materiale, uno degli esempi piu'
belli e significativi dell'amicizia e della solidarieta'
internazionalista tra lavoratori di paesi diversi, uno dei migliori
esempi della fraternita' tra i popoli.
Vorrei prima di tutto esprimere la mia grande soddisfazione per i
risultati delle elezioni per il rinnovo dei delegati sindacali che si
sono tenute qui alla Zastava alcuni giorni fa, e che hanno visto il
nostro Sindacato raccogliere la fiducia della stragrande maggioranza
dei lavoratori.
Dico nostro sindacato perche' come sapete sono fiero ed orgoglioso di
avere in tasca la tessera di iscritto al Samostanli.
In questa occasione abbiamo con noi 167 quote di adozioni, di cui 2
nuove. In totale le adozioni nuove nel corso del 2005 sono state 23.
Come sapete abbiamo deciso con altre associazioni italiane di
sviluppare progetti che riescano a venire incontro a reali bisogni
sociali esistenti a Kragujevac.
Dopo il camion spedito a luglio, giovedi' scorso e' partito da Trieste
un altro camion che dovrebbe essere arrivato in dogana ieri; contiene
uno strumento per radiografie destinato al centro medico Zastava, 50
computers destinati a varie scuole, due sedie a rotelle e 160 scatoloni
di materiale vario. Credo che per febbraio saremo in grado di
effettuare un'altra spedizione
Dopo la caduta del muro di Berlino si parlava di un mondo di pace e di
progresso. Qualcuno avava persino detto che era finita la storia.
Da allora fino ad adesso abbiamo visto invece solo una crescita della
guerra e della violenza.
L'aggressione della NATO al vostro Paese nella primavera del 1999 ha
tragicamente inaugurato la stagione delle ingerenze umanitarie, guerre
preventive al terrorismo. esportazione della democrazia a suon di bombe
Tutto basato sulle piu' ignobili menzogne.
Tutto questo per conquistare le risorse del pianeta, per conquistare la
nostra capacita' di lavorare, riducendo alla miseria e alla fame interi
popoli, interi continenti.
Ma qualcosa sembra essersi inceppato nel meccanismo perverso di questa
violenza: gli Stati Uniti d'America e i loro alleati non riescono ad
uscire dal pantano in cui si sono cacciati in Iraq.
Come lavoratori dobbiamo essere assolutamente contrari a queste guerre
imperialiste, e dobbiamo opporci con tutte le nostre forze ad esse, non
solo perche' la guerra porta lutti e distruzioni, ma perche' sono
assolutamente contro i nostri interessi come classe sociale.
Benche' sia difficile, dobbiamo avere fiducia in noi stessi e nella
nostra forza; solo l'unita' dei lavoratori, al di la' di differenze
lingua, paese, religione ci permettera' di avere un mondo nuovo.
Una sola guerra noi possiamo concepire, ed e' la lotta di liberazione
dei popoli oppressi. E voi soprattutto dovete essere orgogliosi della
lotta di liberazione che sessanta anni fa, con le sole forze del vostro
popolo, libero' la Jugoslavia dall'oppressione nazi-fascista. Insegnate
queste cose ai vostri figli, perche' la memoria deve restare, contro
tutti i tentativi di revisonismo storico.
Vorrei dirvi ancora qualcosa sul mio Paese. Il governo che abbiamo sta
attaccando tutte le conquiste sociali ed economiche dei lavoratori
realizzate negli ultimi decenni. Sono sotto attacco la scuola e la
sanita' pubbliche, le
pensioni, il lavoro, i diritti sociali, specialmente quelli conquistati
dalle donne, come l'aborto e il divorzio. Ma la parte piu' cosciente
del Paese si ribella.
Vorrei a questo proposito citare una lunga e pesante lotta che sta
opponendo tutti gli abitanti di una valle delle Alpi al governo che
vuol far passare in quella valle una nuova linea ferroviaria tra
l'Italia e la Francia, con disastri ambientali e sanitari enormi.
Ebbene centomila persone, tutti gli abitanti, dai bambini agli anziani,
stanno lottando con forte determinazione, e resistono malgrado i
violenti attacchi della Polizia a cui sono sottoposti. A loro vorrei
mandare il nostro saluto e la nostra solidarieta'.
Termino rivolgendomi a tutte le ragazze e i ragazzi presenti. So che
molti di voi si scambiano lettere con i loro amici italiani. E' una
cosa molto importante perche' oltre a rafforzare i vincoli di amicizia,
permette di mantenere la conoscenza reale della vostra situazione.
Infatti nel mio Paese si parla poco di voi, molti sono convinti che vi
abbiamo portato democrazia, liberta' e benessere e che comunque la
vostra situazione e' migliorata dalla fine dell'aggressione; le vostre
parole a questo riguardo valgono piu' di mille dei nostri discorsi e
dibattiti.
Vogliate sempre bene ai vostri amici Italiani, come noi vogliamo bene a
voi.
SVE VAS VOLIM
Kragujevac, 18-12-2005