PAROLE NOBILI PROFONDAMENTE STONATE


Il ministro degli Esteri italiano Gianfranco Fini, durante la sua
visita ai militari italiani di stanza in Kosovo il 28/12/2005, ha detto:

"Grazie per quello che fate. Il vostro è un impegno faticoso, che
comporta sacrificio e in assenza del quale le parole anche nobili di
alcuni miei colleghi, come democrazia, rispetto e pace, rischierebbero
di essere stonate. Perché la pace si conquista, la democrazia è
difficile e al tempo stesso indispensabile... I costruttori di pace
siete voi, non certo quelli che vanno in giro con le bandiere
arcobaleno... Tra chi costruisce la pace e i pacifisti c'è la stessa
differenza che corre tra una fotografia e una caricatura".

L'Italia di Fini mette in pratica, oggi in Kosovo, in perfetta
continuità con le azioni ed ideali del Fascismo nei quali Fini è
cresciuto, quella politica colonialista consistente nella demolizione
degli Stati sovrani confinanti, nella appropriazione delle loro
economie, nella spoliazione delle risorse minerarie. L'Italia
sovrintende, assieme alle altre truppe imperialiste di occupazione,
alla creazione di una Grande Albania su base razziale, che fu il sogno
di breve durata dei collaborazionisti del nazifascismo nel corso della
Seconda Guerra Mondiale. Lo fa nel nome, appunto, di "parole anche
nobili ... come democrazia, rispetto e pace", assolutamente "stonate",
in un contesto di apartheid e pogrom contro le comunità che a questo
schifo si oppongono.

(A cura di Italo Slavo - Fonte: WWW.CENTOMOVIMENTI.COM - 28 DICEMBRE
2005 - "Da Fini un nuovo duro attacco al popolo pacifista")