BEVANDA VELENOSA
Il signor V. Kamsan era il presidente del gram sabha (consiglio di
villaggio) di Gangaikondan, nello stato meridionale indiano del Tamil
Nad. Lo scorso 23 agosto aveva presieduto una tempestosa riunione in
cui il consiglio aveva votato una risoluzione contro uno stabilimento
dove imbottigliare bibite con il marchio Coca-Cola. Per imbottigliare
le sue bibite, la compagnia avrebbe attinto circa 500mila litri
d'acqua al giorno dal fiume Thamirabani e producendo con gli scarichi
l'inquinamento di un fiume la cui acqua serve per bere, lavare, cucinare.
La stessa sera - continua la moglie - si presentano a casa sua dei
rappresentanti della ditta in franchising Coca-Cola, e ordinano a
Kamsan di seguirli a Tirunelveli, il capoluogo. Lo riaccompagneranno a
casa il 28 agosto, quattro giorni dopo: sta malissimo, racconta alla
moglie di essere stato trattenuto in un hotel, costretto a ingurgitare
alcool nonostante la sua itterizia, e imbottito di «raccomandazioni» a
lasciar perdere la risoluzione del villaggio e la sua opposizione allo
stabilimento.
Kamsan entra in ospedale e là muore il 30 agosto.
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/07-Febbraio-2006/art85.html
(FONTE: aa-info @ yahoogroups.com)
Il signor V. Kamsan era il presidente del gram sabha (consiglio di
villaggio) di Gangaikondan, nello stato meridionale indiano del Tamil
Nad. Lo scorso 23 agosto aveva presieduto una tempestosa riunione in
cui il consiglio aveva votato una risoluzione contro uno stabilimento
dove imbottigliare bibite con il marchio Coca-Cola. Per imbottigliare
le sue bibite, la compagnia avrebbe attinto circa 500mila litri
d'acqua al giorno dal fiume Thamirabani e producendo con gli scarichi
l'inquinamento di un fiume la cui acqua serve per bere, lavare, cucinare.
La stessa sera - continua la moglie - si presentano a casa sua dei
rappresentanti della ditta in franchising Coca-Cola, e ordinano a
Kamsan di seguirli a Tirunelveli, il capoluogo. Lo riaccompagneranno a
casa il 28 agosto, quattro giorni dopo: sta malissimo, racconta alla
moglie di essere stato trattenuto in un hotel, costretto a ingurgitare
alcool nonostante la sua itterizia, e imbottito di «raccomandazioni» a
lasciar perdere la risoluzione del villaggio e la sua opposizione allo
stabilimento.
Kamsan entra in ospedale e là muore il 30 agosto.
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/07-Febbraio-2006/art85.html
(FONTE: aa-info @ yahoogroups.com)