I TAGLIATORI DI TESTE DI VIA SOLFERINO
Editoriale di Radio Città Aperta
Per la sinistra è tempo di risvegli e di iniziativa. Da settimane nella politica italiana si è appostato un cecchino che sta cercando di fare e disfare identità, contenuti e soggettività della sinistra nel nostro paese. Più che un cecchino agisce come un vero e proprio tagliatore di teste. Si tratta di un importante quotidiano (qualcuno dice il più importante) che vive la sua funzione di organo dei poteri forti finanziari con un delirio di onnipotenza. Si tratta del Corriere della Sera, spesso richiamato alle cronache come "quelli di Via Solferino" a Milano.
Il Corriere della Sera è il giornale che ha chiesto ed ottenuto di tagliare la testa di Marco Ferrando dalle liste del PRC. E' lo stesso Corriere della Sera che chiede e fa chiedere da tutto il suo entourage la testa del sindaco di Marano Mauro Bertini. E' sempre il Corriere della Sera che chiede la decimazione del PdCI dall'Unione. Ci ha preso gusto anche perché fino ad ora i vertici del centro-sinistra e del PRC lo stanno assecondando con una vocazione alla subalternità e al suicidio politico che lascia esterrefatti. E'curioso però che sia Beppe Grillo e non il Corriere della Sera a rammentare che tra gli attuali parlamentari "moderati" e futuri candidati del centro-destra ci siano una ventina personaggi condannati anche in Cassazione.
I fatti sembrano dare ragione a Sabina Guzzanti (colpita anche lei dall'anatema dell'anti-semitismo) quando dice che "c'è confusione gente..." se sono i comici e gli attori a dover dire la verità e a dare indicazioni alla società.
I tagliatori di teste di via Solferino sembrano ormai esaltati dalla propria funzione. Vogliono fare, disfare, ingegnare lo scenario politico italiano spingendo i centristi dei due poli uno in braccio all'altro... tagliando le ali destra e sinistra degli schieramenti politici. A tale scopo utilizzano senza scrupolo ogni mezzo: dalla manipolazione delle manifestazioni alle interviste corsare, dagli editoriali dei soliti noti alle interviste dei supporters. Tolgono, aggiungono e cambiano le parole con una allergia particolare alla Palestina. Solo il nome Palestina toglie il sonno al Corriere della Sera e ai suoi azionisti di riferimento vecchi e nuovi. Nei giorni precedenti la Palestina era scomparsa come tema della manifestazione del 18 febbraio sostituita dall'Iraq, ma la Palestina è poi tornata come anatema nelle cronache e nei commenti acidi e taglienti dei giorni successivi. Sembrerebbe un'assurdità ma andate e controllate il Corriere della Sera nei giorni precedenti e successivi alla manifestazione.
Nel dna della nostra redazione c'è scritto la scelta di voler "remare contro i poteri forti e l'omologazione". Oggi stiamo vedendo all'opera entrambi e contemporaneamente.
I tagliatori di teste sono gente poco raccomandabile ad ogni latitudine. Lo sono in Medio Oriente o in Asia ma lo sono anche nel nostro paese. A tutti costoro occorre cominciare a dare segnali precisi per rimetterli al loro posto. Da giovedì 23 febbraio il Corriere della Sera verrà tolto dalla rassegna stampa della nostra radio. Invitiamo i nostri ascoltatori e amici a fare altrettanto nelle loro scelte quotidiane. Qualcuno lo chiamerà boicottaggio, qualcun altro lo chiamerà come gli pare. Ma i tagliatori di teste vanno neutralizzati qui ed ora, anche per ridare un po' di dignità, etica e indipendenza alla sinistra, al giornalismo e al mondo della cultura in Italia.
Roma, 21 febbraio