LINK: Iranian President Mahmoud Ahmadinejad's letter to US President
George W. Bush
(Mahmoud Ahmadinejad, Translated by "Le Monde")

Mr George Bush, President of the United States of America. For
sometime now I have been thinking, how one can justify the undeniable
contradictions that exist in the international arena -- which are
being constantly debated, specially in political Forums and amongst
university students. Many questions remain unanswered. These have
prompted me to discuss some of the contradictions and questions, in
the hopes that it might bring about an opportunity to redress them...

http://www.uruknet.info/?s1=1&p=23180&s2=10

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Fonte: http://www.zmag.org/Italy/fikentscher_neumann-mediairan.htm

Documento originale:

Does Iran's President Want Israel Wiped Off The Map - Does He Deny
The Holocaust?

http://www.informationclearinghouse.info/article12790.htm

Traduzione di Erik Appleby e Gennarino Severino



Sull'agenzia di disinformazione strategica sul mondo arabo MEMRI si
veda il dettagliato dossier al sito di "Information guerrilla":

http://www.informationguerrilla.org/rd.php/www.lsdi.it/dossier/memri/
index.html



19 Aprile 2006
Comedonchisciotte.org

Radere al suolo Israele, colpire a ripetizione, distruggere,
annientare, liquidare, eliminare Israele, cancellarlo dalla mappa –
questo è ciò che il Presidente dell’Iran ha chiesto – almeno questo è
ciò che abbiamo letto o sentito alla fine dell’Ottobre 2005. [...] Ma
diamo un’occhiata più da vicino a ciò che ha detto il Presidente
dell’Iran Mahmoud Ahmadinejad.

Iran e media

Davvero il presidente iraniano vuole cancellare Israele dalla mappa e
nega l’olocausto?

di Anneliese Fikentscher ed Andreas Neumann



“Ma ora che sono sull’Iran, sulla minaccia all’Iran, certo –
(applauso) – la minaccia che viene dall’Iran è, naturalmente,
l’obiettivo che loro affermano di distruggere il nostro forte alleato
Israele. Questa è una minaccia, una seria minaccia. È una minaccia
alla pace mondiale; è una minaccia, in sostanza, ad una forte
alleanza. L’ho detto chiaramente, lo dirò chiaramente di nuovo, che
useremo la nostra potenza militare per proteggere il nostro alleato,
Israele, e – (applauso.)” George W. Bush, Presidente USA, 20-03-2006
a Cleveland (Ohio) in un discorso improvvisato (fonte:
www.whitehouse.gov ) Ma perché Bush parla dell’ obiettivo dell’Iran
di distruggere Israele?

Il Presidente dell’Iran vuole che Israele sia cancellato dalle carte
geografiche?

Radere al suolo Israele, colpire a ripetizione, distruggere,
annientare, liquidare, eliminare Israele, cancellarlo dalla mappa –
questo è ciò che il Presidente dell’Iran ha chiesto – almeno questo è
ciò che abbiamo letto o sentito alla fine dell’Ottobre 2005. Spargere
la notizia è stato molto efficace. Hanno detto che quella era una
dichiarazione di guerra. Ovviamente i media e il governo erano
tutt’uno nella loro indignazione. Che si sparge per il mondo.

Ma diamo un’occhiata più da vicino a ciò che ha detto il Presidente
dell’Iran Mahmoud Ahmadinejad. È un merito del ‘New York Times’ avere
messo a nostra disposizione il discorso completo. Questo è un
estratto di quanto pubblicato il 30-10-2005:

“Dicono che non è possibile avere un mondo senza gli Stati Uniti e il
Sionismo. Ma sapete che questo è un obiettivo e uno slogan possibile.
Facciamo un passo indietro. [[[ Avevamo in questo paese un regime
ostile che non era democratico, era armato sino ai denti, con il
SAVAK, il suo apparato di sicurezza SAVAK [l’apparato di intelligence
del governo dello Shah Iraniano] controllava tutti. C’era un ambiente
di terrore. ]]] Quando il nostro amato Imam [l’ Ayatollah Ruhollah
Khomeini, padre della rivoluzione Iraniana] disse che il regime
andava rimosso, molti di quelli che affermavano di essere
politicamente ben informati dicevano che non era possibile. Tutti i
governi corrotti appoggiavano il regime quando l’Imam Khomeini diede
vita al suo movimento. [[[ Tutti i paesi occidentali e orientali
appoggiavano il regime pure dopo il massacro del 7 Settembre
[1978] ]]] e dicevano che la rimozione del regime non era possibile.
Ma la nostra gente ha resistito e ora sono 27 anni che sopravviviamo
senza un regime dipendente dagli Stati Uniti. La tirannia dell’Est e
dell’Ovest sul mondo sarebbe dovuta finire, ma la gente debole che
riesce a vedere solo ciò che ha di fronte non poteva credere ciò. Chi
avrebbe creduto che un giorno saremmo potuti essere testimoni del
crollo dell’Impero Orientale? Ma potemmo vedere la sua caduta durante
la nostra vita. Ed è crollato in un modo che dobbiamo cercare
informazioni nelle biblioteche, perché non è rimasta traccia di esso.
L’Imam [Khomeini] ha detto che Saddam doveva andarsene e disse che
sarebbe diventato più debole di quanto chiunque potesse immaginare.
Ora vedete che l’uomo che dieci anni fa parlava con un’arroganza tale
che si sarebbe pensato fosse immortale, viene processato nel suo
stesso paese in manette e catene [[[ da coloro che pensava lo
sostenessero e con il cui appoggio commise i suoi crimini]]]. Il
nostro amato Imam ha detto che il regime occupante andava cancellato
dalla mappa e questa fu un’affermazione molto saggia. Non possiamo
fare compromessi sulla questione della Palestina. È possibile creare
un nuovo fronte nel cuore di un vecchio fronte? Questa sarebbe una
sconfitta e chiunque accetti la legittimità di questo regime
[Israele] ha, di fatto, firmato la sconfitta del mondo Islamico. Il
nostro amato Imam nella sua lotta ha mirato al cuore dell’oppressore
mondiale, cioè al regime occupante. Non ho alcun dubbio che la nuova
ondata che è iniziata in Palestina, e di cui abbiamo testimonianza
anche nel mondo Islamico, eliminerà questa disgraziata macchia dal
mondo Islamico. (Fonte: www.nytimes.com , basato su una pubblicazione
della 'Iranian Students News Agency' (ISNA) -- note del New York
Times in parentesi quadre – i passaggi tra triple parentesi quadre
saranno lasciati in bianco nella versione MEMRI stampata sotto )

Sta diventando chiaro. Le affermazioni del Presidente Iraniano sono
state riflesse dai media in maniera manipolata. Il Presidente dell’
Iran indica la rimozione dei regimi che sono al potere in Israele e
negli USA, come un possibile scopo per il futuro. Questo è corretto.
Ma non chiede mai l’eliminazione o la distruzione di Israele. Rivela
che i cambiamenti sono potenziali. Il Regime dello Shah appoggiato
dagli USA nel suo stesso paese è stato sconfitto. A est il governo
dell’Unione Sovietica è crollato. Il dominio di Saddam Hussein è
arrivato al termine. Riferendosi a ciò dà voce al desiderio che
cambiamenti siano possibili in Israele rispetto alla Palestina. Porta
come prova il riferimento dell’Ayatollah Khomeini al Regime dello
Shah che in tale contesto disse che il regime (cioè il Regime dello
Shah) doveva essere rimosso.

Certamente, Ahmadinejad traspone questa citazione su un cambio di
regime al caso della Palestina occupata. Questo deve essere
legittimo. In ogni senso desiderare diverse condizioni politiche in
un paese è affare di ogni giorno in tutto il mondo. Ma cambiare la
richiesta della rimozione di un ‘regime’nella richiesta della
rimozione di uno stato è un grave inganno e una pericolosa demagogia.

Questo è un capitolo della guerra contro l’Iran che è già iniziata,
nelle parole di Georg Meggle professore di filosofia all’Università
di Leipzig , con la fase cioè probabilmente più importante, la fase
della propaganda.

Vogliamo marginalmente citare che è stato l’ex Vice Ministro USA
della Difesa e attuale Presidente della Banca Mondiale, Paul D.
Wolfowitz, che nel Settembre 2001 parlò in pubblico e senza alcun
genere di soggezione di porre fine a stati. Ed è stato il padre di
George W. Bush che iniziò la discussione su una guerra nucleare che
può essere vinta se solo è assicurata la sopravvivenza di una elite.

Prendiamo un altro esempio: il giornale tedesco on-line tagesschau.de
scrive le seguenti cose sul Presidente dell’Iran il 27-10-2005: “Non
c’è dubbio: la nuova ondata di attacchi in Palestina cancellerà la
macchia dal volto del mondo Islamico.” Invece di usare la parola
originale ‘ondata’scrivono ‘ondata di attacchi’. Questa sostituzione
del testo originale è ciò che chiamiamo disinformazione. Per esempio
sarebbe corretto dire: “Il nuovo movimento in Palestina cancellerà la
macchia di disgrazia dal mondo Islamico.” Inoltre questa affermazione
si riferisce al regime di occupazione citato nella frase precedente.

Per precauzione esamineremo una differente traduzione del discorso –
una versione preparata dal Middle East Media Research Institute
(MEMRI), situato a Washington:

“Essi [chiedono]: ‘È per noi possibile vedere un mondo senza l’
America e il Sionismo?’Ma dovete ben sapere che questo slogan e
questo obiettivo sono raggiungibili, e certamente possono essere
ottenuti. [[[…]]] “ ‘Quando l’amato Imam [Khomeini] disse che il
regime [dello Shah] doveva andarsene, e che chiediamo un mondo senza
governi succubi, molta gente che affermava di avere conoscenza della
politica o di altro [chiese], ‘È possibile [che il regime dello Shah
sia rovesciato]?’Quel giorno, quando l’Imam [Khomeini] diede inizia
al suo movimento, tutti i poteri appoggiavano il regime corrotto
[dello Shah] [[[…]]] e dicevano che non era possibile. Però la nostra
nazione rimase ferma e ad oggi sono 27 anni che viviamo senza un
governo che dipenda dall’America. L’Imam [Khomeini] disse: ‘Il
governo dell’Est [U.R.S.S.] e dell’Ovest [U.S.A.] deve finire.’Ma la
gente debole che vede solo il piccolo mondo attorno a sé non ci
credeva. Nessuno credeva che un giorno saremmo stati testimoni del
crollo dell’Imperialismo dell’Est [cioè dell’U.R.S.S.], e diceva che
era un regime di acciaio. Ma nella nostra breve vita abbiamo visto
come questo regime è crollato in un modo tale che lo dobbiamo cercare
nelle biblioteche e non troviamo una letteratura su di esso. L’Imam
[Khomeini] disse che Saddam [Hussein] doveva andarsene, e che sarebbe
stato umiliato in un modo mai visto. E cosa vedete oggi? Un uomo che,
10 anni fa, parlava con così tanto orgoglio come se fosse destinato a
vivere in eterno e che oggi è incatenato per i piedi e che viene
processato nel suo stesso paese [[[…]]] l’Imam [Khomeini] disse: ‘
Questo regime che sta occupando Qods [Gerusalemme] deve essere
eliminato dalle pagine della storia.’Questa frase è molto saggia. La
questione della Palestina non è una questione su cui possiamo fare
compromessi. È possibile che un fronte [Islamico] permetta ad un
altro fronte [cioè ad un paese] di sorgere nel suo [stesso] cuore?
Questo vuol dire sconfitta, e chi accetta l’esistenza di questo
regime [cioè di Israele] in effetti firma la sconfitta del mondo
Islamico. Nella sua battaglia contro il Mondo dell’Arroganza, il
nostro amato Imam [Khomeini] stabilì il regime che occupa Qods
[Gerusalemme] come l’obiettivo della sua battaglia. Non dubito che la
nuova ondata che è iniziata nella nostra cara Palestina e che oggi
vediamo anche nel mondo Islamico è un’ondata di moralità che si è
diffusa in tutto il mondo Islamico. Molto presto la macchia della
disgrazia [cioè Israele] scomparirà dal centro del mondo Islamico – e
ciò è raggiungibile.” (Fonte: memri.org, basato sulla pubblicazione
dell’'Iranian Students News Agency' (ISNA) – note del MEMRI in
parentesi quadre – i passaggi mancanti rispetto al ‘New York
Times’sono in triple parentesi quadre)

Il termine ‘mappa’a cui lungamente fanno riferimento i media non
appare nemmeno. Mentre il ‘New York Times’ha scritto: “Il nostro
amato Imam ha detto che il regime di occupazione andava cancellato
dalla mappa” la versione del MEMRI è “L’Imam [Khomeini] disse: Questo
regime che sta occupando Qods [Gerusalemme] deve essere eliminato
dalle pagine della storia.”

Il MEMRI ha aggiunto la seguente prefissata formulazione alla sua
traduzione come una sorta di titolo: “Molto Presto, Questa Macchia di
Disgrazia [cioè Israele] Verrà Cancellata dal Centro del Mondo
Islamico – e Ciò è Raggiungibile”. Pertanto estraggono questo dal
contesto e usando la nota ‘cioè Israele’distorcono allo scopo il
significato. L’accorciamento temporale ‘molto presto’non appare
nemmeno nella traduzione del NY-Times. Inoltre è impressionante che
il MEMRI abbia cancellato nella sua traduzione tutti i passaggi che
caratterizzano il Regime dello Shah appoggiato dagli USA come un
regime di terrore e che allo stesso tempo mostrano il vero carattere
della politica USA.

Una traduzione indipendente dell’originale (come la versione
pubblicata dall’ISNA) mostra come Ahmadinejad non usi il termine
‘mappa’. Egli cita l’affermazione dell’Ayatollah Khomeini che il
regime di occupazione deve svanire da questo mondo – tradotto
letteralmente : dal teatro delle epoche. Sarebbe a dire: non c’è
spazio per un regime di occupazione in questo mondo e,
rispettivamente, in questa epoca. La formulazione ‘cancellare dalla
mappa’usata dal ‘New York Times’è una interpretazione molto libera e
aggravante che è equivalente a ‘radere qualcosa al suolo’o ‘
annientare qualcosa’. Le successive traduzioni, prima in inglese
(‘cancellare dalla mappa’), poi dall’inglese al tedesco – e tutto in
maniera letterale ('von der Landkarte löschen') – ci allontanano
sempre più dall’originale. La cosa perfida riguardante questa
traduzione è che l’espressione ‘mappa’può essere usata in un solo
modo (intenzionale): uno stato può essere rimosso da una mappa ma non
un regime, cosa di cui stava realmente parlando Ahmadinejad.

Ancora, seguendo la traduzione indipendente: “Non ho dubbi che il
nuovo movimento che ha luogo nella nostra amata Palestina è un
movimento spirituale che attraversa l’intero mondo Islamico e che
presto rimuoverà dal mondo Islamico questa macchia di disgrazia.”

Bisogna chiedersi come sia possibile che ‘movimento spirituale’, cioè
‘ondata di moralità’(come tradotto dal MEMRI) e ‘ondata di attacchi’
possano essere equiparati e tradotti (come per esempio in quanto
pubblicato dal tagesschau.de.

Il presidente dell’Iran nega l’Olocausto?

“Il governo tedesco ha condannato i ripetuti attacchi anti.-Israele
da parte del presidente Ahmadinejad. Il ministro degli esteri Frank-
Walter Steinmeier ha sostenuto che questo comportamento è
intollerabile.e la cancelliere Angela Merkel lo ha definito
“inconcepibile”(vedi tagesschau.de 2005-12-14).

Non solo il ministro degli Esteri tedesco e la cancelliere Merkel
hanno dichiarato ciò, anche Bild-Zeitung, tagesschau.de, parti del
movimento per la Pace, il Presidente americano Bush, la CNN, la
fondazione Heinrich-Böll e numerosi giornali tedeschi e
internazionali hanno sostenuto che il presidente iraniano Ahmadinejad
ha negato l’esistenza dell’Olocausto. Ma su cosa si basano le sue
affermazioni?

In sostanza sono contenute nelle seguenti dichiarazioni del 14
dicembre 2005 e in quelle dell’11 febbraio 2006: “Il presidente
iraniano ha attaccato Israele e l’Occidente negando l’Olocausto,
sostenendo che, invece di fare oggetto della discussione gli attacchi
israeliani contro la Palestina, l’Occidente impiega tutte le sue
energie per raccontare il massacro contro gli ebrei”, ciò è stato
sostenuto da Ahmadinejad durante un discorso a Zahedan nel sud-est
dell’Iran ripreso dalla tv iraniana news-channel Khabar. Quel giorno
il presidente iraniano ha sostenuto che “se l’Occidente crede
all’assassinio di 6 milioni di ebrei durante la seconda guerra
mondiale, l’Occidente stesso dovrebbe trasferire un pezzo della terra
d’Israele negli USA, in Canada o in Alaska” (dispaccio dell’agenzia
di stampa tedesca DPA del 14 dicembre 2005).

La tv tedesca n24 sottolinea le seguenti dichiarazioni del dicembre
2006 usando il titolo ‘il presidente dell’Iran sostiene che
l’Olocausto sia solo un mito’: “Il presidente Ahmadinejad ha
attaccato verbalmente Israele e ha sostenuto che l’Olocausto è solo
un mito, una scusa per gli occidentali per dare ad Israele uno stato
nel cuore del mondo islamico. In nome dell’Olocausto gli Europei
hanno creato una leggenda per giustificare la presunta superiorità
del loro Dio, della loro religione e dei loro Profeti”.

L’agenzia di stampa iraniana IRNA , il 14-12-2006, riporta quanto
segue: “Se gli Europei stanno dicendo il vero, reclamando la morte di
6 milioni di Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale- insistendo
sull’arresto e la prigione per chi si opponesse- perché la Palestina
deve pagare per i loro crimini?” “Perché essi si sono stabilizzati
nel cuore della Nazione Islamica commettendo efferati crimini con le
loro bombe, i loro missili?” "Se noi avessimo commesso questi crimini
in Europa, in America o in Alaska, voi non ci avreste dato un pezzo
di terra nel cuore del mondo islamico".

Il presidente Ahmadinejad ha aggiunto che “Se la civiltà consiste
nell’aggressione, nel disprezzo delle nazioni oppresse, nella
soppressione di chi cerca giustizia, nella povertà della maggior
parte del mondo, allora noi disprezziamo questo tipo di civiltà”. C’è
ancora altro nel servizio della tv tedesca 24 dal titolo “In nome
dell’Olocausto hanno creato un mito”, qui possiamo notare come ci sia
molta differenza rispetto a quanto pubblicato per esempio dalla
Agenzia di stampa tedesca DPA: Ciò che Ahmadinejad fa non è negare
l’Olocausto, no! Egli è critico contro l’imperialismo dominante che
usa l’Olocausto per mettere a tacere le voci critiche e giustificare
i piani di guerra: la CNN (15-12-2005) riporta quanto segue: “se voi
avete bruciato gli Ebrei, perché non date a Israele un pezzo
d’Europa, del Canada o degli Stati Uniti?”, la domanda è “se avete
commesso questo orrendo crimine perché la nazione palestinese deve
pagare per voi?”

Il ''Middle East Media Research Institute' (MEMRI) di Wahington
riporta così le dichiarazioni del presidente iraniano del 14-12-2006:
“…noi ci chiediamo, se avete commesso questo terribile crimine,
perché la Palestina deve essere punita al posto vostro? Se avete
commesso un crimine sarete voi stessi a pagare!” " la nostra offerta
era e rimane la seguente: Israele venga trasferito in Europa, in
Canada o negli Stati Uniti. Resta inteso che se gli Israeliani
seguiranno questa linea la gente iraniana non opporrà obiezioni”.

Il MEMRI disapprova omettendo volontariamente questa frase: “Perché
gli israeliani sono venuti nel cuore del mondo islamico e stanno
commettendo aggressioni e crimini con bombe e missili contro la
Palestina?”. Tale affermazione è stata volontariamente non tradotta e
quindi non riportata perché spiega che gli Israeliani si sono
stabiliti in una terra (quella palestinese) non di loro appartenenza,
avviando una politica aggressiva ed espansionistica nei confronti
della Palestina, ignorando il diritto internazionale e qualsiasi
risoluzione delle Nazioni Unite.

Si evince che la negazione dell’Olocausto da parte del presidente
iraniano non può essere sostenuta se Ahmadinejad parla di un orrendo
crimine perpetrato ai danni degli Ebrei (ma dagli Occidentali). In un
altro dispaccio dell’IRNA, l’autore arabo di Ghazi Abu Daqa scrive su
Ahmadinejad: “Il presidente iraniano non ha niente contro i
sostenitori dell’Ebraismo, egli è contro il Sionismo inteso come
politica espansionistica e occupazione militare” “…e che nel mondo
civile non c’è posto per il regime sionista” “e che questa idea non è
molto ben vista dai centri di potere del mondo Occidentale”
“Sostenere la critica contro la politica aggressiva dell’Occidente,
al quale Israele appartiene, non significa eseere antisemita”. “Ci
piacerebbe che questa nostra posizione avesse voce nel mondo perché
la questione israelo-palestinese è un problema serio per il mondo”.

Secondo l’IRNA l' 11-02 2006 Ahmadinejad ha sostenuto che: “ il vero
Olocausto viene perpetrato quotidianamente in Palestina, e in Iraq
dove i musulmani vengono uccisi tutti i giorni” “Alcuni governi
occidentali, soprattutto gli Stati Uniti, approvano il sacrilegio del
profeta Mohammad (PBUH), mentre in nome dell’Olocausto, il Sionismo
esercita pressioni da 60 anni su tutti i paesi del mondo e uccide
innocenti in Palestina, questo deve essere considerato un crimine”.
“L’affermazione secondo la quale il presidente iraniano nega
l’Olocausto è sbagliata a tal punto da destare qualche sospetto”,
egli non nega l’Olocausto ma parla della sua negazione, egli non nega
l’Olocausto ma parla della negazione del Mito dell’Olocausto, è
qualcosa di totalmente differente!

Il Mito dell’Olocausto, che è stato oggetto delle frasi di
Ahmadinejad, è stato costruito in congiunzione con l’Olocausto stesso
per tenere tutti sotto pressione. Questo è il pensiero dominante ma,
Ahmadinejad sostiene che questo pensiero non va appoggiato. Se
Ahmadinejad condanna i fatti come un crimine per incrementare la
teoria del mito dell’Olocausto, come troviamo nella traduzione del
MEMRI ciò acquisisce un significato molto diverso dal comune pensare.
Se la frase “mito dell’Olocausto” viene trasformata in “favola di un
massacro” (come fa il DPA tedesco), ciò può essere considerato solo
come un tentativo malizioso di rendere i fatti e una mistificazione
della realtà. Le parole del presidente iraniano sono diventate
oggetto di battaglie di propaganda e mistificazione, è nostra
responsabilità evidenziarlo.

Concludendo: un dispaccio dell’agenzia di stampa Reuters del 21
febbraio 2006 conferma che il ministro degli esteri iraniano
Manuchehr Mottaki ha smentito che i suo paese vuole cancellare
Israele dalla cartina geografica, il presidente Mahmoud Ahmadinejad è
stato frainteso, nessuno può cancellare un paese dalla cartina
geografica, il presidente non pensava allo stato di Israele ma al suo
regime politico aggressivo e imperialista….”non legittimeremo questo
regime”; il ministro Mottaki ha anche riconosciuto l’esistenza
dell’Olocausto e dell’assassinio di sei milioni di Ebrei durante
l’era del nazional-socialismo.

Il prossimo passo è collegare la figura del presidente Mahmoud
Ahmadinejad a Hitler, ed è stato fatto dal capo della comunità
ebraica francese (Crif) che il 20-02-2006 a Parigi ha sostenuto che
'le idee del presidente Mahmoud Ahmadinejad non hanno nulla da
invidiare al Mein Kampf' di hitleriana memoria, anche il capo della
comunità ebraica tedesca, Paul Spiegel, qualifica la posizione di
Ahmadinejad come la peggior posizione politica dai tempi di Hitler.
Alla Casa Bianca il presidente iraniano è chiamato direttamente
Hitler. La cancelliere Merkel ha detto a Monaco qualche giorno fa che
“un nemico può essere prevenuto se attaccato, la Germania è ai limiti
della sua tolleranza, la situazione iraniana è costantemente sotto
controllo”.

Tutto ciò significa guerra.

Anche Slobodan Milosevic fu paragonato e chiamato Hitler, il
risultato fu una guerra contro la Yugoslavia; Saddam Hussein fu
definito Hitler e quello che seguì fu una guerra contro l’Iraq. Ora
il presidente iraniano è chiamato Hitler, e di certo qualcuno che
viene paragonato ad Hitler non userà l’energia atomica per scopi
civili. Nessuno crederà in lui. “Ufficialmente nessuno stato
occidentale considera l’arricchimento dell’uranio illegale, non ci
sono restrizioni di legge negli stati occidentali. Al contrario, gli
stati occidentali dovrebbero assistere l’Iran nelle sue attività, in
accordo con il Trattato di non-proliferazione nucleare.

Se uno stato rinuncia alla costruzione di armi atomiche è meritevole
di supporto tecnico da parte degli aderenti al Trattato nello
sviluppo di energia nucleare a scopi civili (Jörg Pfuhl, ARD radio
studio Istanbul 11-01-2006). Ma ciò non conta perché il capo di stato
iraniano è considerato al pari di Hitler.